EDILIZIA URBANISTICA CASA

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Titolo edilizio per impianti di distribuzione di carburante

L’autorizzazione comunale alla installazione ed all'esercizio di un impianto di distribuzione di carburanti, poiché subordinata alla verifica della conformità alle disposizioni concernenti la sicurezza stradale, non può essere rilasciata qualora l'interessato non abbia ottenuto, ai sensi dell'art. 22 D. Lgs. 285/1992 e degli artt. 60 e 61 D.P.R. 495/1992, l'assenso e il parere tecnico favorevole del soggetto proprietario della strada, ovvero del concessionario.

Titolo edilizio per impianti ad energia nucleare

La potenziale attitudine del singolo impianto nucleare, per quanto materialmente localizzato in un determinato territorio, a incidere sugli interessi e sui beni di comunità territoriali insediate anche in altri ambiti regionali, giustifica la previsione – ai fini del rilascio dell’autorizzazione unica – dell’intesa con la Conferenza unificata, quale sede privilegiata per la rappresentazione delle istanze e delle esigenze proprie di tutti i livelli di governo coin ...

Titolo edilizio per gli impianti pubblicitari

L’installazione di insegne pubblicitarie di rilevante dimensioni richiede non solo l’autorizzazione di cui all'art. 23 del d. lgs. n. 285/1992, ma anche un titolo abilitativo edilizio.

Titolo edilizio per manufatti interrati

Costituiscono lavori edilizi che richiedono il preventivo rilascio del permesso di costruire non solo quelli per la realizzazione di manufatti che si elevano al di sopra del suolo, ma anche quelli in tutto o in parte interrati, che trasformano in modo durevole l'area impegnata dai lavori stessi.

Titolo edilizio per muro di contenimento

In caso di dislivello derivante dall'opera dell'uomo, sono da considerare costruzioni in senso tecnico-giuridico, rientranti nell'art. 873 c.c., il terrapieno ed il relativo muro di contenimento, che lo abbiano prodotto, o che abbiano accentuato quello già esistente per la natura dei luoghi per cui è illegittimo il provvedimento di accertamento di conformità richiesto con d.i.a. a sanatoria in relazione a lavori oggetto di d.i.a. in variante al permesso di costruire, ove venga ...

Titolo edilizio per manufatti precari

I manufatti non precari ma funzionali a soddisfare esigenze stabili nel tempo vanno considerati come idonei ad alterare lo stato dei luoghi, a nulla rilevando la precarietà strutturale, la potenziale rimovibilità della struttura e l'assenza di opere murarie.

Titolo edilizio per opere interne

La redistribuzione degli ambienti interni ai manufatti preesistenti non assume, di per sé, rilievo urbanistico, se non in quanto collegata ad un parziale mutamento delle destinazioni d’uso.

Titolo edilizio per opere pertinenziali

Un manufatto del tutto autonomo rispetto all’abitazione principale, dotato di struttura permanente, stabile ancoraggio al suolo e significativa volumetria unita ad una puntuale ed autonoma funzione di ricovero auto non può essere considerato urbanisticamente irrilevante o né essere annoverato tra le pertinenze urbanistiche, bensì richiede il titolo edilizio.

S.c.i.a.: segnalazione certificata di inizio attività

La Scia, una volta perfezionatasi, costituisce un titolo abilitativo valido ed efficace che può essere rimosso solo attraverso l'esercizio del potere di autotutela decisoria nel rispetto delle prescrizioni recate dall'art. 19, comma 4, l. n. 241/1990.

Oneri e contributi: rapporti con il titolo edilizio

Gli articoli 16 e 42 del d.P.R. 380/2001, concernenti il contributo di costruzione, delineano un rapporto tra il permesso di costruire e il contributo di costruzione in termini di distinzione ed autonomia, avendo i relativi procedimenti funzioni e finalità differenti, di modo che il permesso di costruire conserva o acquista efficacia anche nel caso in cui non venga corrisposto il pagamento del contributo.

Restituzione degli oneri e dei contributi

Allorquando il permesso di costruire non sia utilizzato o sia utilizzato solo parzialmente, spetta all'interessato la restituzione delle somme corrisposte a titolo di contributo per oneri di urbanizzazione e costo di costruzione.

Varianti in corso d'opera in senso proprio e varianti essenziali

Nel caso di variante essenziale il problema si concentra nella necessità o meno di nuovo titolo, che deve quindi considerare l'eventuale diversa normativa sopravvenuta; la variante invece si riferisce al titolo originario senza nuova valutazione della normativa vigente.

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