Internet e la libertà di manifestazione del pensiero

Introduzione: come cambia l’espressione di sé, della cultura, della politica La libertà di manifestazione del pensiero è intimamente connessa con l’espressione della personalità dell’individuo perché consente a costui di esternare sé stesso e le proprie convinzioni sia nel circolo primario delle proprie relazioni, come la famiglia o il proprio ambiente lavorativo, sia in spazi più vasti, come la partecipazione al mondo sociale, culturale e politico.

Attraverso l’uso prima di Internet, con mail e forum, poi dei social network, come blog, Myspace, Facebook, Twitter, Flickr, la libertà di manifestazione del pensiero ha assunto una valenza sconosciuta in precedenza, ovvero la consapevolezza che qualunque tipo di messaggio potesse vivere di vita propria indipendentemente dalla fonte che lo ha generato.

Vi è stato un ribaltamento del ruolo degli utenti, da passivo quali fruitori di contenuti professionalmente prodotti da a... _OMISSIS_ ...ttori, autori, registi, giornalisti e così via; ad attivo dove chiunque può diventare autore ovvero produttore.

Il passo successivo è rappresentato proprio dall’esplosione del social network che ha applicato a tale esplosione di contributi creativi, il legame sociale insito nei rapporti instaurati attraverso i social network.

Dette reti di comunicazione sociale mettono tutti sullo stesso piano, sia in partenza nella produzione e diffusione di contenuti, sia alla destinazione dell’elaborato finale, ovvero la rete dei contatti stabiliti tra gli utenti. Attraverso i social network gli utenti rivelano agli altri i loro gusti con il semplice uso l’uso dei pulsanti “I like it” o “mi piace”, le loro relazioni sociali, le loro attività, trasformando la loro personalità reale nella personalità virtuale che, una volta assurta in Internet, vive di vita propria.

Questa mutazione influenz... _OMISSIS_ ... pensiero sia direttamente, quando è relativa a manifestazioni di opinioni in senso stretto, sia indirettamente attraverso la registrazione e divulgazione senza limiti spaziotemporali di comportamenti e scelte.

Tali scelte diventano di grande rilevanza giuridica quando rivelano anche la rivelazione dell’orientamento politico dell’utente. Il social network più diffuso ad oggi nel mondo, Facebook, è diventato un potente strumento nelle campagne elettorali in molti Paesi [1], a partire dagli Stati Uniti per arrivare in Italia.

L’elemento innovativo di piattaforme partecipative sulla scena politica, come ad esempio i meetup saliti alla cronaca con il blog di Beppe Grillo ovvero il medesimo Facebook, è che consente una conversazione tra pari [2] in grado di alimentare un dibattito inter absentes che si può sviluppare senza soluzione di continuità, consentendo a chi interviene di diventare un importante punto di riferimento, di... _OMISSIS_ ...gonista.

Dottrina e giurisprudenza statunitensi hanno evidenziato le strette relazioni tra la partecipazione politica online, la libertà di manifestazione del pensiero e le libertà protette dal First Amendment, in quanto una delle implicazioni della libertà di manifestazione del pensiero è la mutevolezza sociale dell’individuo, poiché «Speech acts and the relationships they create change the people who are involved.» [3]

Negli Stati Uniti questo orientamento impostato dalla Corte Suprema ha consentito di valorizzare la strumentalità di Internet nei confronti della libertà di manifestazione di pensiero che, costantemente, va tutelata nei confronti dei poteri pubblici [4].

Autorevole dottrina [5] afferma che tale impostazione è stata di riferimento anche per la giurisprudenza della Corte di Cassazione italiana [6], secondo la quale «cosa certa è, comunque, che, essendo ormai internet un (potente) mezz... _OMISSIS_ ... di notizie, immagini e idee (almeno quanto la stampa, la radio e la televisione), anche -evidentemente- attraverso di esso si estrinseca quel diritto di esprimere le proprie opinioni, diritto che costituisce uno dei cardini di una democrazia matura e che, per tale ragione, figura in posizione centrale nella vigente Carta costituzionale.

I diritti di cronaca e di critica, in altre parole, discendono direttamente -e senza bisogno di mediazione alcuna- dall’art 21 della Costituzione e non sono riservati solo ai giornalisti o a chi fa informazione professionalmente, ma fanno riferimento all’individuo uti civis.

Chiunque, per tanto, e con qualsiasi mezzo (scil. anche tramite internet), può riferire fatti e manifestare opinioni e chiunque -nei limiti dell’esercizio di tale diritto (limiti, da anni, messi a punto dalla giurisprudenza)- può “produrre” critica e cronaca».


Divulgazione dell... _OMISSIS_ ...ere diffuso Come già ricordato la struttura della Rete si fonda sul principio E2E, che ha consentito ad Internet di travolgere i canali ufficiali di diffusione della conoscenza, tradizionalmente sottoposti al controllo e alla revisione di esperti della materia e dando l’illusione a chiunque di poter considerare la propria cultura, anche non avvalorata da titoli o riconoscimenti, quale valore di riferimento.

Chiunque, non solo il “Quarto Potere”, può contribuire a orientare l’opinione pubblica.

In questo ambito è comunque necessario distinguere la legittima diffusione di opinioni dei singoli utenti espresse nell’esercizio della libertà di manifestazione del pensiero dalle fattispecie costituenti reato ovvero platealmente false.

Questa opera si pone in un contesto molto delicato, al limite della censura delle opinioni contrarie al pensiero dominante. Per esempio, i casi più eclatanti di fattispe... _OMISSIS_ ... reato riguardano la diffusione del c.d. “hate speech” [7]. Questo tipo di fattispecie principalmente concerne la diffusione di messaggi di odio contro un certo soggetto o una categoria di soggetti, può avere diverse sfaccettature ma concerne principalmente la divulgazione idee come il revisionismo ovvero il negazionismo dell’Olocausto (tanto quello ebraico quanto quello armeno).

Altre esempi relativi alla libertà di manifestazione del pensiero e integrazione e suoi possibili limiti integrano le apologie di reato, un certo tipo di proselitismo religioso, nonché teorie di natura pseudo scientifica relativamente alla trasmissione ovvero esistenza di malattie, catene di Sant’Antonio di vario genere e così via.

Il rapporto tra la divulgazione della cultura e Internet è tipico delle società a potere diffuso, quale Internet al momento è: ciò lo si può constatare proprio nel modo di diffusione della cultura. Non esis... _OMISSIS_ ...ntralizzato che controlli la pubblicazione dei materiali.

Nonostante ciò, alcuni modelli che hanno contribuito alla diffusione orizzontale della cultura stanno mutando orientamento. Tra questi il principale è Wikipedia, l’enciclopedia più nota e consultata al mondo. L’idea vincente di Wikipedia riguarda la possibilità che qualunque utente possa intervenire nella produzione delle voci, tuttavia questa peculiarità provoca i maggiori problemi di affidabilità. Sulla base di questa innovazione, Wikipedia ha evidenziato i vantaggi della conoscenza condivisa e gratuita mettendo in crisi le grandi enciclopedie tradizionali quali l’inglese Britannica, la tedesca Brockhaus Enzyklopaedie o la stessa Treccani le quali hanno dovuto modificare i loro modello divulgativo, consentendo la consultazione gratuita dei contenuti, pena la loro sparizione [8].

La tendenza che si sta affermando è quella di sottoporre a maggiore attenzione il prof... _OMISSIS_ ...ve le voci o sottopone gli aggiornamenti, come nel caso della voce di Scientology su Wikipedia, dove sono stati bloccati gli aggiornamenti inviati dai membri della setta (identificabili attraverso l’IP) perché accusati di pubblicare contributi non oggettivi. Infatti nella decisione finale dell’organo di arbitrato si legge una diversa sfumatura delle intenzioni divulgative dell’enciclopedia condivisa: «The purpose of Wikipedia is to create a high-quality, free-content encyclopedia in an atmosphere of camaraderie and mutual respect among contributors» «Use of the encyclopedia to advance personal agendas - such as advocacy or propaganda and philosophical, ideological or religious dispute - or to publish or promote original research is prohibited.» [9]

Oltre ai dubbi che possono sorgere sulla stesura dei contenuti, è possibile fare le medesime considerazioni sui recensori dei medesimi spesso identificati solo attravers... _OMISSIS_ ...o, senza alcuna certezza sulla validità delle loro qualifiche scientifiche, e senza l’incentivo alla tutela della propria reputazione scientifica e del proprio prestigio che l’utilizzo dell’identità genuina da parte dell’autore comporterebbe.

Tuttavia, il tentativo di Wikipedia di mediare tra potere diffuso (attraverso la collaborazione di chiunque nella redazione delle voci) e potere centralizzato (attraverso la stesura di regole di condotta e di strutture di enforcement delle medesime) rende l’enciclopedia un interessante laboratorio di sviluppo per la Rete, soprattutto per la modalità di realizzazione dei questo obiettivo, ovvero una procedura di archiviazione e consultazione di ogni passaggio decisionale e di ciascun contributo a esso diretto.

In passato Wikipedia è stata al centro di altri casi eclatanti, come l’oscuramento che ha subito in Germania su decisione dell’Amtsgericht Charlottenburg ... _OMISSIS_ ...cato notizie diffamatorie non controllate [10]. Invece in Francia, la giurisprudenza ha riconosciuto l’esonero della responsabilità di Wikipedia poiché i suoi curatori avevano immediatamente cancellato i materiali illeciti pubblicati [11].

Su questo punto occorre distinguere tra la necessità di prevenire ovvero correggere la diffusione di falsi storici dalla censura di opinioni contrarie alla corrente mainstream. Si tratta di un punto importante per la natura della Rete intesa come società a potere diffuso. Tra i molti esempi che si potrebbero elencare si citano:

la pubblicazione di siti web e la divulgazione di materiali inneggianti al negazionismo (dell’Olocausto ebraico, armeno e di altre popolazioni): si tratta di un falso, nella maggioranza degli ordinamenti sanzionato anche penalmente [12];
la diffusione di teorie a-scientifiche (del tipo creazionista o comunque di natura religiosa) ovvero diffusione ... _OMISSIS_ ...udo-scientifiche influenzate da pesanti conflitti di interessi, come nei casi di pubblicità farmaceutiche o di industrie di biotecnologie. Uno degli casi più eclatanti riportati dalla cronaca coinvolgeva una nota multinazionale, la Monsanto, produttrice di sementi di mais transgenico che, secondo una ricerca, erano accusate di essere nocive per una specie di lepidottero, la farfalla monarca. La ricerca in oggetto era stata pubblicata sulla versione cartacea della rivista Nature. Tuttavia la reazione e le critiche (disinteressate?) dei lettori (neutrali?) furono così forti che Nature ha cancellato l’articolo dalla versione online del suo archivio, creando un pericoloso precedente di post-review [13].
L’invi...