Laddove sia incerta l’appartenenza di un terreno ad un Comune o all'altro (dovuta nella specie alla discordanza fra la cartografia regionale e le altre risultanze istruttorie fra cui anche le planimetrie catastali) e l’area sia stata conseguentemente classificata come zona bianca, l'interessato non può chiedere la correzione dell'errore materiale, dovendo piuttosto instaurare un procedimento volto a chiarire definitivamente a quale circoscrizione comunale appartenga il terreno di sua proprietà, nonché alla ritipizzazione urbanistica dello stesso da parte dell’ente che risulterà competente.
Nelle c.d. zone bianche per effetto della decadenza del vincolo paesistico sono consentiti gli interventi edificatori ch...
_OMISSIS_ ...a legge 28 gennaio 1977 n. 10, ed ora dall’art. 9 del D.P.R. n. 380/2001, relativa all’attività edilizia in assenza di pianificazione urbanistica. Scopo delle suddette norme è quello di dettare un disciplina transitoria e con finalità di salvaguardia, in relazione ai casi in cui manchi un'apposita regolamentazione urbanistica.
La “zona bianca” , non è una zona urbanistica inseribile in un PRG, ma indica solo una disciplina provvisoria. Fino a quando permane la qualificazione come “zona bianca”, si protrae l’inerzia illegittima dell’Amministrazione, con la conseguenza che non è ravvisabile una illegittimità del PRG per violazione dell’articolo 7 della legge n.1150 del 1942, ma una perdurante inerzia nella pianificazione, c...
_OMISSIS_ ...mine di sessanta giorni, l’inerzia risulterebbe sanata. La tutela esperibile contro tale manifestazione di inerzia è quella avverso il silenzio inadempimento.
La perimetrazione del centro abitato rilevante ai fini dell'art. 9 D.P.R. 380/2001 è unicamente quella effettuata ai sensi dell'art. 41-quinquies legge 1150/1942, mentre non è dirimente la perimetrazione effettuata in attuazione dell'art. 4, co. 1, D. Lgs. 285/1992, essendo quest'ultima posta in essere «ai fini dell'attuazione della disciplina della circolazione stradale».
Una volta abrogata la previsione di cui all’art. 41-quinquies legge 1150/1942 può ben sostenersi che la perimetrazione del «centro abitato» ai fini urbanistici rientri tra i compiti della Giunta comu...
_OMISSIS_ ...s. 267/2000, trattandosi peraltro di compito invero di ricognizione tecnica generale che la Giunta dovrebbe certamente attuare tenendo conto e rispettando le previsioni proprie degli strumenti urbanistici approvati dal Consiglio.
Ove non sia stata effettuata la perimetrazione del centro abitato ai sensi dell'art. 41-quinquies legge 1150/1942, ai fini dell'applicazione dell'art. 9 D.P.R. 380/2001 occorre svolgere un'accertamento in concreto, di cui dar conto nell'atto in cui si provvede sulla domanda di titolo edilizio.
Ai fini dell'adozione dello strumento urbanistico generale o delle relative varianti, l'art. 21 del d.P.R. 380/2001 non riconosce alla Regione nessun potere sostitutivo: la nomina del commissario ad acta effettuata per provvedere alla conclusion...
_OMISSIS_ ...erazione della prevalenza del ruolo dei Comuni in materia urbanistico-edilizia, le prescrizioni del Regolamento edilizio che contengono specifiche disposizioni destinate al mantenimento degli equilibri urbanistici e territoriali devono essere considerate prevalenti rispetto alla disposizione dell’art. 9 del d.p.r. n. 380/2001, in quanto destinate ad evitare che le modifiche dell’esistente finiscano per pregiudicare definitivamente proprio gli obiettivi generali di tutela cui invece è giustamente finalizzata la normativa urbanistica.
PIANIFICAZIONE --> ZONIZZAZIONE
Nell'ambito di una la previsione di piano dimensionata su un’area di vasta estensione non è logicamente esigibile il mantenimento di (“lenticolari”) previsioni per si...
_OMISSIS_ ...anificazione, e costituisce, in modo preponderante da un punto di vista qualitativo oltre che quantitativo, il contenuto essenziale dell’attività di pianificazione urbanistica.
La divisione in zone del territorio comunale costituisce una delle finalità principali e preminenti dell’attività di governo del territorio che si esplica attraverso la pianificazione. Essa concorre a “progettare” l’assetto di regole attuali e gli sviluppi futuri del territorio attraverso la c.d. conformazione del diritto di proprietà, mediante l’individuazione del regime giuridico applicabile per singola zona del territorio comunale (“la determinazione dei vincoli e dei caratteri da osservare in ciascuna zona”, art. 7, comma 2, n. 2, della legge urbanis...
_OMISSIS_ ...che rivestono carattere storico”, come tali già esistenti e rispetto alle quali la pianificazione opera una mera qualificazione ricognitiva) o deontologiche (ad es., quelle “destinate a nuovi complessi insediativi, che risultino inedificate…”, relativamente alle quali è determinante la configurazione delle caratteristiche della futura edificazione), e rispetto alle quali è dunque possibile prevedere una configurazione omogenea o tendenzialmente omogenea di carattere urbanistico e/o edilizio, in modo tale che il tessuto urbano, esistente o futuro, possa corrispondere alla caratteristiche di vivibilità e sviluppo pianificate.
La destinazione d’uso è un elemento che qualifica la connotazione dell’immobile e risponde agli scopi di interesse p...
_OMISSIS_ ...ella differenziazione infrastrutturale del territorio, prevista e disciplinata dalla normativa sugli standard, diversi per qualità e quantità proprio a seconda della diversa destinazione di zona. Gli strumenti di pianificazione, generali ed attuativi, individuano la destinazione d’uso dei suoli e degli edifici, affinché alle varie e diverse destinazioni vengano assegnate determinate qualità e quantità di servizi; l’organizzazione del territorio comunale e la gestione dello stesso vengono realizzate attraverso il coordinamento delle varie destinazioni d'uso, e le modifiche non consentite di queste incidono negativamente sull’organizzazione.
La fonte della zonizzazione (mediante la quale la pubblica amministrazione suddivide il proprio territorio comunale in ...
_OMISSIS_ ...gli strumenti urbanistici, le cui previsioni non possono essere etero-integrate con considerazioni o rilievi di carattere eminentemente pratico (nella specie, ai fini della classificazione dell'area in termini di area agricola irrigua o non irrigua, la presenza di un contatore dei consumi d’acqua o attestazioni di enti sprovvisti di competenza in materia).
La c.d. “zonizzazione” non postula e non presuppone solo l’individuazione di un territorio - ossia una operazione puramente ricognitiva - bensì la qualificazione di esso, e pertanto una valutazione, alla stregua delle categorie offerte dal legislatore.
In materia di scelte pianificatorie, il concetto di “zona omogenea” non è definibile aprioristicamente, essendo la ...
_OMISSIS_ ...mazioni del territorio intervenute rispetto alla zonizzazione del precedente strumento urbanistico, ma anche delle nuove e diverse esigenze dell’Amministrazione, con riferimento a parametri dimensionali e qualitativi appartenenti al nuovo assetto degli interessi. La pretesa uniformità delle caratteristiche morfologiche non implica infatti un automatismo di inquadramento che renderebbe del tutto superflua qualsivoglia valutazione specifica, generando una sorta di effetto domino tale da azzerare completamente la discrezionalità di scelta, anche innovativa limitatamente a singole porzioni, facente capo al Comune procedente.
Nel contesto di un PRG, la zona agricola possiede anche una valenza conservativa dei valori naturalistici, venendo a costituire il polmone dell'insedi...
_OMISSIS_ ...ividuano la destinazione d’uso dei suoli e degli edifici, affinché alle varie e diverse destinazioni vengano assegnate determinate qualità e quantità di servizi. L’organizzazione del territorio comunale e la gestione dello stesso vengono realizzate attraverso il coordinamento delle varie destinazioni d'uso, e le modifiche non consentite di queste incidono negativamente sull’organizzazione.
L'assimilazione di un'area ad un'altra ZTO (nella specie, a fronte di una previsione del PRG di zona F, alla zona B) non è di competenza né del progettista né dei tecnici comunali, trattandosi di valutazione di esclusiva pertinenza del consiglio comunale.
La variazione della Z.T.O. consegue unicamente ad un procedimento di pianificazione urbanistica, il qua...
_OMISSIS_ ... comunale, anche se realizzato in difformità dalle prescrizioni urbanistiche vigenti.
Per verificare la realizzabilità di determinati interventi edilizi occorre fare riferimento al regime stabilito dagli strumenti urbanistici vigenti per l’area considerata, poiché è ad essi che compete, secondo la legge urbanistica fondamentale, di disciplinare e ordinare gli usi del territorio, in primis, mediante la suddivisione in zone omogenee con le relative prescrizioni.
La c.d."zonizzazione" non postula e non presuppone solo l'individuazione di un territorio - ossia una operazione puramente ricognitiva - bensì la qualificazione di esso, e pertanto una valutazione, alla stregua delle categorie offerte dal legislatore; trattasi, pertanto, di una sce...
_OMISSIS_ ... nella discrezionalità pianificatoria del comune individuare gli interventi in concreto realizzabili nelle diverse zone del territorio comunale.
Il potere di pianificazione urbanistica del territorio – la cui attribuzione e conformazione normativa è costituzionalmente conferita alla potestà legislativa concorrente dello Stato e delle Regioni, ex art. 117, comma terzo, Cost. ed il cui esercizio è normalmente attribuito, pur nel contesto di ulteriori livelli ed ambiti di pianificazione, al Comune – non è limitato alla individuazione delle destinazioni delle zone del territorio comunale, ed in particolare alla possibilità e limiti edificatori delle stesse.
Il fatto che l’estensione di un ambito non coincida con i confini catastali del compendio ...
_OMISSIS_ ...ella volumetria realizzabile costituisce valida ragione per non fare coincidere l’estensione degli ambiti stessi con i confini catastali delle proprietà, posto che non può che essere rimesso ad un insindacabile giudizio dell’amministrazione l’individuazione dei limiti al consumo di suolo.
Il piano di zonizzazione ha natura di atto amministrativo generale che prescinde dal considerare le posizioni dei titolari di diritti reali, anche se nominativamente indicati, ed i vantaggi e gli svantaggi che ad essi possano derivare dalla pianificazione.
Il mutamento di destinazione di un’area (e, quindi, anche la delimitazione dell’uso consentito) è espressione del potere di pianificazione urbanistica e produce l’effetto di incidere sull...
_OMISSIS_ ...ano essere modificate dal legislatore regionale (né, a fortiori, dagli strumenti urbanistici dei singoli Comuni).
Ad oggi le singole Regioni non possono modificare le categorie edilizie funzionalmente autonome di cui al d.m. nr. 1444 del 1968 spostando i “limiti inderogabili” di cui al decreto in parola, perché un riconoscimento in tal senso significherebbe legittimare in via surrettizia una limitazione dello jus utendi assolutamente inaccettabile sul piano costituzionale.
E' possibile che il legislatore statale, con l’introduzione nel d.P.R. 6 giugno 2001, nr. 380, dell’art. 2-bis per opera del d.l. 21 giugno 2013, nr. 69, convertito con modificazioni dalla legge 9 agosto 2013, nr. 98, abbia inteso sancire la derogabilità a livello di ...
_OMISSIS_ ... predetto decreto ministeriale.
La coerenza di una zona urbanistica non è data a priori, altrimenti si dovrebbe ravvisare una zona omogenea di piano soltanto là dove gli edifici in essa ricompresi sono tutti simili o coevi, ma essa ha, invece, origine dalla comune destinazione che la pianificazione vi imprime, con il solo limite dell’irrazionalità e dell’illogicità.
L’attribuzione di ragionevoli facoltà edificatorie di tipo residenziale non è sufficiente per rendere legittimo un cambio radicale nella zonizzazione.
Pur in presenza di aperture giurisprudenziali, tali da escludere sia un'applicazione rigida della cd. “zonizzazione” di cui al D.M. 1444/1968, sia la stessa denominazione delle zone prescritta dal D.M., ci...
_OMISSIS_ ...cazione delle zone del territorio comunale in relazione alla loro suscettività ad essere utilizzate o meno per la futura edificazione.
Se è possibile che il Comune disciplini il proprio territorio in modo difforme dal D.M. 1444/1968, è altrettanto evidente che tale diversa disciplina non deve presentarsi incongrua rispetto alla destinazione impressa all’area proprio sulla base delle zonizzazioni disciplinate, attribuendo ad una zona caratteristiche proprie di una zona diversa, in tal modo incidendo sulla tipicità delle stesse.
Qualora in sede di variante dello strumento urbanistico generale il Comune disicplini il proprio territorio in modo difforme dalla zonizzazione di cui al D.M. 1444/1968, è necessaria una puntuale e diffusa motivazione (ovviamente p...
_OMISSIS_ ....
Qualora in sede di variante dello strumento urbanistico generale il Comune disciplini il proprio territorio in modo difforme dalla zonizzazione di cui al D.M. 1444/1968 occorrerà che la P.A. indichi le caratteristiche di fatto che impongono una diversa destinazione del suolo e le ragioni di pubblico interesse che determinano la adozione della variante, oltre alla necessaria individuazione della possibilità di una zona specifica che abbia “diversa destinazione”, in un contesto in via generale e diversamente “zonizzato”.
In un corretto rapporto tra destinazione urbanistica da imprimere ai suoli e utilizzazione a fini edilizi dei suoli medesimi, non può essere la mera necessità di rendere possibile la edificazione di un immobile a determ...
_OMISSIS_ ...nsentire, in momento successivo, l’utilizzo di un determinato terreno a scopi edilizi coerenti con le finalità urbanistiche individuate dall’Ente titolare della potestà di pianificazione.
Nel caso dello strumento urbanistico generale, le motivazioni relativamente alle modifiche alla zonizzazione sono necessarie solo quando in capo ad alcuni soggetti si siano consolidate situazioni obiettive, mentre in ogni altro caso in cui lo strumento urbanistico modifichi una precedente destinazione urbanistica, ciò non determina la necessità di alcuna specifica motivazione in ordine alle ragioni che hanno determinato tale modificazione.
Le zonizzazioni delle aree del territorio comunale non necessitano di specifica motivazione, fatto salvo solo il caso in cui s...
_OMISSIS_ ...stico generale le scelte di zonizzazione della P.A. costituiscono apprezzamento di merito e sono caratterizzate da un amplissimo margine di discrezionalità, sottratto al sindacato di legittimità del Giudice Amministrativo, eccetto i casi in cui siano inficiate da errori di fatto e/o da abnormi illogicità o palese ...