La motivazione di provvedimenti repressivi di abusi edilizi

ABUSI EDILIZI --> SANZIONI --> MOTIVAZIONE

L’ordinanza prevista dall’art. 30, comma 7, del D.P.R. n. 380 del 2001, in quanto provvedimento vincolato, al pari di tutti i provvedimenti sanzionatori in materia edilizia, non richiede alcuna specifica valutazione delle ragioni di interesse pubblico, né una comparazione di quest’ultimo con gli interessi privati incisi, e neppure una motivazione sulla sussistenza di un interesse pubblico concreto e attuale non essendo configurabile alcun affidamento tutelabile alla conservazione di una situazione di illecito avente natura permanente, che il tempo non può legittimare in via di fatto.

I provvedimenti con i quali l’ente locale attesta e sanziona, in via demolitoria o pecuniaria, gli abusi realizzati si dimostrano, in via generale, sufficientemente motivati con riferimento all’oggettivo riscontro dell’abusività dell’intervento ed alla sicura assoggettabil... _OMISSIS_ ...regime dei titoli abilitativi.

In materia edilizia il carattere vincolato della determinazione sanzionatoria, dipendente unicamente dall’accertamento dell’abuso compiuto, esclude la necessità di una specifica valutazione delle ragioni d'interesse pubblico concreto ed attuale o di una comparazione di quest'ultimo con gli interessi privati coinvolti e sacrificati, in quanto non è configurabile alcun affidamento giuridicamente tutelabile alla conservazione di una situazione di illecito permanente che non può di norma essere sanata dal mero trascorrere del tempo.

Il decorso del tempo non può conferire legittimità ad un’opera abusiva, la cui sanzione non richiede una specifica motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse che la assistono diversa da quella inerenti il ripristino della legittimità violata.

I provvedimenti sanzionatori in materia edilizia non richiedono una specifica valutazione delle rag... _OMISSIS_ ...se pubblico né una comparazione di quest’ultimo con gli interessi privati coinvolti e sacrificati né una motivazione sulla sussistenza di un interesse pubblico concreto ed attuale alla demolizione, non potendo neppure ammettersi l’esistenza di alcun affidamento tutelabile alla conservazione di una situazione di fatto abusiva, che il tempo non può giammai legittimare. Infatti la sanzione repressiva in materia edilizia costituisce atto dovuto della pubblica amministrazione, riconducibile ad esercizio di potere vincolato, in mera dipendenza dall’accertamento dell’abuso e della riconducibilità del medesimo ad una delle fattispecie di illecito previste dalla legge, con la conseguenza che il provvedimento sanzionatorio non richiede una particolare motivazione, essendo sufficiente la mera rappresentazione del carattere illecito dell’opera realizzata; né è necessaria una previa comparazione dell'interesse pubblico alla repressione dell’abuso -... _OMISSIS_ ...sa - con l’interesse del privato proprietario del manufatto e ciò anche se l’intervento repressivo avvenga a distanza di tempo dalla commissione dell’abuso.

In materia di provvedimenti repressivi di abusi edilizi, trattandosi di atti natura dovuta e rigorosamente vincolata, la motivazione è adeguata e sufficiente quando contenga la descrizione delle opere abusive e la constatazione della loro abusività.

Qualora sia accertato un abuso edilizio, deve essere motivato il ricorso alla sanzione alternativa pecuniaria e non anche l’adozione dell’ordine ripristinatorio, ex art. 31 del D.P.R. n. 380 del 2001.

Le sanzioni edilizie, per loro natura, non necessitano di una speciale motivazione sull'interesse pubblico (che è in re ipsa), né di una comparazione con l’interesse del privato.

In caso di inosservanza dell’ordine di demolizione, l’effetto acquisitivo dell'area al pat... _OMISSIS_ ...e non richiede motivazione quanto all’opera abusiva e al suo sedime, mentre l’individuazione dell'ulteriore area necessaria, secondo le prescrizioni urbanistiche, alla realizzazione di opere analoghe a quelle abusive e non superiore a dieci volte la complessiva superficie utile lorda abusivamente costruita deve essere motivata attraverso l'esplicitazione delle modalità di delimitazione della stessa e in conformità ai canoni stabiliti dal legislatore per la sua determinazione.

La natura vincolata dell’ordinanza di demolizione e in generale dei provvedimenti repressivi e sanzionatori dell’abusiva attività edificatoria, costantemente ribadita dalla giurisprudenza amministrativa, esclude che sia richiesta motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse (diverse da quelle inerenti al ripristino della legittimità violata) che impongono la rimozione dell'abuso, o in ordine ad altri aspetti della vicenda amministrativa.

... _OMISSIS_ ...imo l'atto che non spiega le ragioni del ritenuto contrasto con la normativa urbanistico-edilizia, limitandosi ad una mera e tautologica affermazione di principio, non supportata da alcun elemento oggettivo.

In presenza di abusi edilizi non si richiede una specifica motivazione quanto all'interesse pubblico alla rimozione dell'abuso: l'abusività di un'opera edilizia, infatti, costituisce già di per sé sola presupposto per l'applicazione della prescritta sanzione demolitoria.

In caso di ordine di demolizione ed anche di acquisizione al patrimonio dell’Ente di un organismo edilizio autonomamente utilizzabile realizzato in assenza di titolo autorizzativo non è richiesta una specifica motivazione che dia conto della valutazione delle ragioni di interesse pubblico sottese alla determinazione assunta o della comparazione di quest'ultimo con gli interessi privati coinvolti e sacrificati, in quanto il presupposto per l’adozione dell'ordi... _OMISSIS_ ...tituito esclusivamente dalla constatata esecuzione dell'opera in difformità dal titolo abilitativo o in sua assenza, con la conseguenza che il provvedimento, ove ricorrano i predetti requisiti, è sufficientemente motivato con la descrizione delle opere abusive e il richiamo alla loro accertata abusività.

Accertata l'esecuzione di opere in assenza di concessione o in difformità totale dal titolo abilitativo, non costituisce onere del Comune verificare la sanabilità delle opere in sede di vigilanza sull'attività edilizia e la conseguente sanzione può ritenersi sufficientemente motivata per effetto della stessa descrizione dell’abuso accertato..

L'amministrazione comunale, nell'emettere una sanzione per un abuso edilizio commesso, pur non dovendo fornire prova certa sulla datazione dell’edificato quale condizione di legittimità per l'irrogazione della sanzione, è tenuta ad espletare un'istruttoria e fornire congrua motivazione relat... _OMISSIS_ ...i edificazione, onde individuare il regime giuridico di riferimento, in presenza di elementi che facciano presumere un’effettiva risalenza dell’opera.

L'esercizio del potere repressivo degli abusi edilizi mediante applicazione della misura sanzionatoria costituisce atto dovuto, per il quale è in re ipsa l'interesse pubblico alla sua rimozione, dunque senza necessità di specifica motivazione in merito.

L’attività di repressione degli abusi edilizi non costituisce attività discrezionale, ma del tutto vincolata che non abbisogna di particolare motivazione, essendo sufficiente fare riferimento all’accertata abusività delle opere che si ingiunge di demolire.

I provvedimenti repressivi di abusi edilizi, specie quando tali abusi non sono risalenti nel tempo, non necessitano di alcuna specifica motivazione circa la comparazione dei contrapposti interessi, essendo l’interesse pubblico al corretto sviluppo ... _OMISSIS_ ...lizio del territorio prevalente sugli interessi dei privati, salvo casi particolari e salvo che gli interessati non impugnino con successo le norme urbanistiche applicate dal Comune.

In caso di ordine di demolizione ed anche di acquisizione al patrimonio dell’Ente di un organismo edilizio realizzato in assenza di titolo autorizzativo, non è richiesta una specifica motivazione che dia conto della valutazione delle ragioni di interesse pubblico sottese alla determinazione assunta o della comparazione di quest'ultimo con gli interessi privati coinvolti e sacrificati, in quanto il presupposto per l'adozione dell'ordine de quo è costituito esclusivamente dalla constatata esecuzione dell'opera in difformità dal titolo abilitativo o in sua assenza, con la conseguenza che il provvedimento, ove ricorrano i predetti requisiti, è sufficientemente motivato con la descrizione delle opere abusive e il richiamo alla loro accertata abusività.

I provve... _OMISSIS_ ...essione degli abusi edilizi sono atti dovuti, di natura vincolata e privi di margini discrezionali, adottabili a seguito della mera rilevazione della esecuzione di un intervento edilizio in assenza del prescritto titolo abilitativo, essendo sufficienti l’enunciazione dei presupposti di fatto e di diritto che consentono l’individuazione della fattispecie di illecito e dell’applicazione della corrispondente misura sanzionatoria prevista dalla legge, la cui motivazione non necessita di specificazioni in ordine all’interesse pubblico alla rimozione dell’abuso né alla sua comparazione con quello del privato, poiché l’interesse pubblico è in re ipsa e consiste nel ripristino dell’assetto urbanistico violato imposto direttamente dalla legge.

I provvedimenti repressivi degli illeciti edilizi sono sufficientemente motivati con la descrizione delle opere abusive e l’individuazione della violazione commessa.

... _OMISSIS_ ...squo;attività di repressione degli abusi edilizi un’attività del tutto vincolata non necessita di particolare motivazione, essendo sufficiente fare riferimento all’accertata abusività delle opere che si ingiunge di demolire e l’indicazione delle norme che si assumono violate.

Le sanzioni edilizie devono essere applicate in esito a una ponderazione tra l’interesse pubblico al ripristino della legittimità violata e il principio dell’affidamento, cosicché, qualora sia trascorso un lungo lasso di tempo tra la realizzazione e l’accertamento dell’abuso, occorre una motivazione specifica sulla sussistenza di un pubblico interesse attuale alla eliminazione dell’opera.

I provvedimenti sanzionatori in materia edilizia costituiscono atti che non richiedono una specifica valutazione delle ragioni di interesse pubblico, né una comparazione di questo con le posizioni giuridiche private coinvolte e sacrificat... _OMISSIS_ ...azione sulla sussistenza di un interesse pubblico concreto ed attuale alla rimozione.

I provvedimenti sanzionatori di un abuso edilizio non abbisognano di particolare apparato motivazionale in ordine alla sussistenza di interesse pubblico attuale alla demolizione, posto che l’esercizio del potere repressivo-sanzionatorio risulta sufficientemente motivato, quanto al presupposto, dalla mera descrizione delle opere abusivamente realizzate, stante la previsione legislativa della conseguente misura sanzionatoria.

La sanzione edilizia non necessita di alcuna motivazione ulteriore, oltre alla descrizione dell'abuso: la buona fede, il tempo trascorso e la valutazione dell'attualità dell'interesse pubblico vengono in considerazione solo nei procedimenti di autotutela decisoria, ossia quando l’amministrazione intenda rimuovere un precedente provvedimento che abbia già dispiegato effetti favorevoli.

Un provvedimento repressiv... _OMISSIS_ ...o edilizio è congruamente motivata attraverso il richiamo del pregresso verbale di accertamento dell’abuso edilizio.

Il carattere vincolato dei provvedimenti sanzionatori in materia edilizia esclude che sia richiesta in motivazione una specifica valutazione delle ragioni di interesse pubblico, oppure una comparazione di quest’ultimo con gli interessi privati coinvolti e sacrificati, anche al fine della possibile individuazione di un trattamento sanzionatorio più mite alla luce della destinazione urbanistica di zona.

Il mancato esercizio del potere repressivo in materia edilizia, a prescindere dai risvolti penali per il reato di cui all’art. 328 c.p. e da quelli civilistici, non può non comportare quantomeno un rafforzamento dell’obbligo motivazionale in capo al Comune, al cospetto di una inerzia “qualificata” espressione della volontà di non voler sanzionare l’abuso.

Il carattere vinco... _OMISSIS_ ...dimenti sanzionatori in materia edilizia esclude che sia richiesta in motivazione una specifica valutazione delle ragioni di interesse pubblico, oppure una comparazione di quest’ultimo con gli interessi privati coinvolti e sacrificati, anche al fine della possibile individuazione di un trattamento sanzionatorio più mite.

I provvedimenti repressivi degli abusi edilizi non abbisognano di una specifica motivazione circa la sussistenza del pubblico interesse alla repressione dell’abuso, essendo tale int...


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