Il catasto
Il catasto edilizio urbano costituisce l'inventario di tutti fabbricati presenti sul territorio nazionale, contenente informazioni per l’identificazione del bene, dei dati anagrafici dei titolari di diritto reali sullo stesso, della sua natura tecnica, nonché dati di redditività dell’immobile medesimo.
Le iniziative per realizzarlo sono state avviate con il R.D.L. 13 aprile 1939, n. 652 (Accertamento generale dei fabbricati urbani, rivalutazione del relativo reddito e formazione del nuovo catasto edilizio urbano) convertito con la legge n. 1249 del 1939, modificata dal D.L. 8 aprile 1948, n. 514, con il quale venne stabilito l'accertamento dei fabbricati e delle costruzioni non censite al catasto terreni, allo scopo di accertare le unità immobiliari urbane e determinarne la relativa rendita.
Ai fini del censimento in catasto gli immobili sono stati suddivisi in due macroinsiemi, costituiti uno dalle unità immobiliar...
_OMISSIS_ ...o;altro dalle unità immobiliari a destinazione speciale o particolare.
A loro volta l’insieme degli immobili a destinazione ordinaria comprende tre gruppi di categorie:
GRUPPO A - tipologie abitative e uffici privati;
GRUPPO B – tipologie di immobili per uso collettivo o con funzioni pubbliche.
GRUPPO C – tipologie di immobile per fini commerciali
L’insieme degli immobili a destinazione speciale o particolare, comprende:.
GRUPPO D – immobili per destinazioni industriali o commerciali
GRUPPO E – immobili con destinazioni di interesse pubblico.
Il concetto di unità immobiliare urbana
L'elemento di riferimento per il censimento degli immobili è l'unità immobiliare urbana (equiparabile alla particella per il catasto terreni), intendendosi con questo termine una porzione di immobile (appartamento, negozio, aut...
_OMISSIS_ ...ip;.), un immobile intero (ufficio, discoteca, scuola, ecc.), più immobili (compesso industriale, ospedaliero, scolastico, ecc.), nello stato in cui si trova, è di per sé stessa utilizzabile autonomamente e atta a produrre un reddito proprio.
Più recentemente, l'articolo 2 del decreto ministeriale 2 gennaio 1998, n. 28 ha ridefinito il concetto di unità immobiliare come la porzione di fabbricato, o un fabbricato, o un insieme di fabbricati ovvero un'area che, nello stato in cui si trova e secondo l'uso locale, presenta potenzialità di autonomia funzionale e reddituale.
L’unità immobiliare urbana rappresenta, perciò, il minimo modulo inventariale.
Una porzione di fabbricato urbano, pur costituendo parte integrante di un complesso di altri beni immobili, costituisce una unità immobiliare autonoma se ha una destinazione ben definita ed è in grado di esprimere o produrre un reddito senza alcuna modifica della consistenza.
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_OMISSIS_ ...no unità immobiliari ad esempio i locali o insieme di locali suscettibili di uso proprio ed autonomo e che dispongono di un ingresso indipendente. Fanno parte integrante dell'unità immobiliare gli accessori (ripostigli, bagni, corridoi, soffitte, cantine, legnaie, ecc.) e le dipendenze o pertinenze (terrazze, cortili, parcheggi, giardini, aree attrezzate a giochi e sport) situate all'esterno del corpo di fabbrica. Non costituisce una unità immobiliare autonoma, una stanza, parte di un’abitazione affittata, in quanto sebbene suscettibile di produrre reddito non gode di autonomia funzionale, come previsto dalla legge.
Può essere individuata come un’unità immobiliare anche un’area, ad esempio utilizzata come deposito merci ovvero parcheggio, ecc.
Nella banca dati catastale per ogni unità immobiliare sono conservati i seguenti dati:
intestazione (soggetti titolari di diritti reali, con l’individuazione della ...
_OMISSIS_ ...del diritto da ciascuno vantato);
l’identificativo (Comune, sezione, foglio, particella e subalterno);
ubicazione (via, civico, interno e piano);
la consistenza;
la categoria;
la classe;
la rendita [1];
estremi della variazione oggettiva attinente allo stadio dell’unità immobiliare cui si riferiscono i dati;
estremi della mutazione soggettiva (riferimento al titolo traslativo e relativi estremi di registrazione) attinente allo stadio dell’unità immobiliare cui si riferiscono i dati;
eventuali annotazioni o riserve.
Le unità immobiliari a destinazione ordinaria
L’accertamento, cioè in definitiva l’attribuzione della rendita catastale delle unità immobiliari urbane a destinazione ordinaria, avviene per comparazione dell’unità immobiliare da accertare con altre similari già...
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Più precisamente, nella formazione del catasto, per ogni zona censuaria e per ciascuna categoria ordinaria si è scelto un certo numero di unità immobiliari che per le caratteristiche estrinseche ed intrinseche, di cui si è detto dianzi, dava, rispettivamente, una rendita unitaria media massima ed una rendita unitaria media minima.
Tali unità hanno determinato rispettivamente la prima e l’ultima classe di quella specifica categoria della quale costituiscono le unità tipo.
Nella pratica, si sono scelte più unità tipo per la caratterizzazione della medesima classe.
Stabilite le due classi terminali, si è inserito fra di esse quel certo numero di classi intermedie che le condizioni di fatto locali hanno consigliato.
Anche per ciascuna di queste classi intermedie si è scelto un certo numero di unità immobiliari tipo di ognuna delle quali si sono fissati gli elementi che servivano a caratterizzare la...
_OMISSIS_ ... rappresentata.
L’insieme delle unità-tipo ha grande importanza in tutto il procedimento di stima del Nuovo Catasto Edilizio Urbano in quanto costituisce il campionario che è servito e serve tutt’oggi ai tecnici classatori per attribuire a ciascuna delle unità del Comune o delle zone censuarie del Comune la categoria e classe di sua spettanza.
Il numero delle classi è perciò aperto e varia con le categorie e zone censuarie; la prima classe è quella di minor reddito, l’ultima è la migliore; con tale accorgimento è stata lasciata la possibilità di ampliare il numero delle classi con il miglioramento delle costruzioni, nel tempo futuro.
Le stesse unità tipo ed altre della classe stessa, quando ciò è stato ritenuto opportuno, sono state utilizzate per determinare, per ciascuna classe delle categorie “A, B e C” del quadro generale, la relativa tariffa, definita la rendita catastale per unità di consist...
_OMISSIS_ ...come media dei valori delle rendite unitarie delle singole unità immobiliari.
In fase di conservazione del catasto edilizio urbano, il Decreto Legge del 14/03/1988 n. 70 convertito con modificazioni dalla legge n. 154 del 13/05/1988 ), all’art. 11 ha previsto: “1. Il classamento delle unità immobiliari urbane per le quali la dichiarazione di cui all'articolo 56 del regolamento per la formazione del nuovo catasto edilizio urbano, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 1 dicembre 1949, n. 1142, e' stata redatta su scheda conforme a modello approvato anteriormente alla data di entrata in vigore del decreto legge 19 dicembre 1984, n. 853, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 febbraio 1985, n. 17, puo' essere effettuato anche senza visita sopralluogo, salvo successive verifiche, con riferimento ad unità già censite aventi analoghe caratteristiche. ...
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2. Il classamento delle unità immobiliari urbane site in zone censuarie o in comuni nei quali il quadro di tariffa alla data del classamento stesso non e' stato integrato a norma dell'articolo 64 del regolamento approvato con decreto del Presidente della Repubblica 1 dicembre 1949, n. 1142, puo' essere effettuato anche per comparazione con il quadro di tariffa di altra zona censuaria del medesimo comune o di altro comune della medesima provincia che abbia analoghe caratteristiche socio economiche e di tipologia edilizia; negli atti deve essere annotato che il classamento e' stato effettuato per comparazione, con l'indicazione della zona censuaria o del comune di riferimento.”
Per cui il quadro delle unità immobiliari di riferimento per l’attribuzione del classamento, in fase di conservazione del catasto, ad unità di nuova costruzione o variate è notevolmente aumentato rispetto al quadro origin...
_OMISSIS_ ...à tipo di impianto.
Il numero delle classi inserito tra la prima e l’ultima è stato tale che, generalmente, la differenza fra la rendita catastale unitaria di una classe e quella della classe superiore non superasse il 20% della rendita catastale unitaria della classe considerata.
In pari tempo per le categorie e classi del gruppo A è stata determinata la superficie massima e minima nel cui ambito il vano è considerato ordinario.
Per le unità immobiliari assegnate a categorie per le quali nella località era in uso il sistema dell’affitto è stato inoltre eseguito un controllo del classamento raffrontando il reddito medio unitario lordo della classe con il reddito unitario lordo effettivo dell’unità.
Sulla base delle analisi suddette, per ogni categoria e classe, si è risaliti alla rendita unitaria (rapportata all’unità di misura delle consistenze) definita “tariffa”.
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_OMISSIS_ ...ta perciò compilato per ogni Comune o zona censuaria un prospetto dei dati di tariffa, approvato nei termini di legge previsti e pubblicato, per ogni Provincia, su un apposito Supplemento della Gazzetta Ufficiale della Repubblica.
Circa la metodologia per il calcolo delle tariffe si specifica che esse sono state determinate con due procedimenti:
sulla base del canone di affitto, apportando, attraverso specifica analisi, le necessarie detrazioni per pervenire alla rendita catastale definita dalla legge;
nelle zone dove la locazione non esisteva ovvero avesse un carattere occasionale, la tariffa può essere calcolata con l’applicazione di uno specifico saggio di fruttuosità al valore dell’unità. A suo volta questo ultimo può essere individuato con il criterio del costo di riproduzione, deprezzato per tenere conto dello stato di conservazione dell’unità. Il saggio deve essere quello di investimenti edilizi per un...
_OMISSIS_ ..., in mancanza di dati, quello di investimenti concorrenti.
La rendita catastale
La definizione legale di rendita catastale è fissata dall’art. 9 del RDL 9 R.D.L. 13/4/39, n. 652 convertito nella legge 11/8/39, n. 1249, che riporta:
“La rendita catastale è la rendita lorda media ordinaria ritraibile previa detrazione delle spese di ripartizione, manutenzione e di ogni altra spesa o perdita eventuale. Nessuna detrazione avrà luogo per decime, canoni, livelli, debiti e pesi ipotecari e censuari, nonché per imposte, sovraimposte e contributi di ogni specie.”
Ai fini del calcolo della rendita catastale le unità immobiliari sono state suddivise in due gruppi: quello delle unità a destinazione ordinaria e quello a destinazione speciale o particolare.
Di conseguenza, per l’attribuzione della rendita coesistono due modalità:
per le unità immobiliari a destinazione ordinaria : il sistema ta...
_OMISSIS_ ...tegoria e classi di redditività
per le unità immobiliari a destinazione speciale o particolare: la stima diretta per ciascun cespite
Gli attuali valori delle rendite catastali sono riferiti al biennio economico 1988-89