Il codice del turismo consente agli alberghi di somministrare alimenti e bevande ai non alloggiati, ma non necessariamente su suolo pubblico

DEMANIO E PATRIMONIO --> CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE --> OCCUPAZIONE SUOLO PUBBLICO --> SOMMINISTRAZIONE DI CIBI E BEVANDE

Sintesi: La licenza per la somministrazione di alimenti e bevande per le persone non alloggiate nella struttura, compresa nella licenza di esercizio di attività ricettiva dall’art. 8, comma 2, ultimo periodo, del d.lgs. n. 23 maggio 2011, n. 79, è da ritenersi relativa solo ad attività svolte in locali siti all’interno della struttura stessa e non all’esterno, su suolo pubblico.

Sintesi: È legittimo il diniego di plateatico alla struttura ricettiva in forza di una nota della Soprintendenza che lo ritiene concedibile alle sole categorie merceologiche di bar e ristoranti.

TITOLO EDILIZIO --> PRESUPPOSTI --> COMPATIBILITÀ CULTURALE --> LIBERALIZZAZIONE

Sintesi: La materia della tutela dei beni architettonici ed artistici non è compresa tra quelle elencate o... _OMISSIS_ ...cipio secondo cui, in forza dell’art. 3, comma 1, del d. n. 138/2011, l’iniziativa e l’attività economica privata sono libere ed è permesso tutto ciò che non è espressamente vietato dalla legge.

Estratto: «II.- Con il primo motivo di appello è stato dedotto che, tenuto conto della evoluzione normativa in materia (d.l. 223/2006, convertito in l. 248/2006, del d. lgs. 59/2010 e del d. lgs. 79/2011) sarebbe inspiegabile che a fondamento dei provvedimenti impugnati sia stato posto il parere della soprintendenza n. 1097/1998 e non anche il codice del turismo di cui al d. lgs. n. 79/2011, che, all’art. 8, comma 2, stabilisce che nella licenza di esercizio di attività ricettiva è compresa anche la licenza per la somministrazione di alimenti e bevande alle persone non alloggiate nella struttura, nell’assunto che la ricorrente non aveva chiesto di svolgere l’attività di somministrazione a favore di chi non era alloggiato. I... _OMISSIS_ ...detta norma possa essere interpretata nel senso che qualsiasi esercente attività ricettiva sarebbe autorizzato a somministrare alimenti e bevande anche ai non alloggiati, essendo l’autorizzazione all’esercizio di attività di somministrazione al pubblico compresa nella licenza per l’esercizio dell’attività ricettiva (nel caso di specie conseguita con provvedimento n. 2006/338848 del 2006), e sia che possa essere interpretata nel senso che la nuova regola varrebbe solo per l’esercente che sia già in possesso di una licenza di somministrazione a favore degli alloggiati (autorizzando detta licenza anche la somministrazione di alimenti e bevande agli alloggiati e, alla luce di dette innovazioni legislative, compresi i non alloggiati), l’appellante avrebbe comunque titolo ad esercitare l’attività di somministrazione di alimenti e bevande al pubblico (e anche ai non alloggiati) e quindi ad ottenere la concessione di occupazione di suolo... _OMISSIS_ ...dinata all’esercizio di detta attività. II.I.- Osserva la Sezione che l’art. 8, comma 2, ultimo periodo, del d.lgs. n. 23 maggio 2011, n. 79, stabilisce che “Nella licenza di esercizio di attività ricettiva è compresa anche la licenza per la somministrazione di alimenti e bevande per le persone non alloggiate nella struttura nonché, nel rispetto dei requisiti previsti dalla normativa vigente, per le attività legate al benessere della persona o all’organizzazione congressuale”. Il seguente art. 9, al comma 2, stabilisce che “Gli alberghi sono esercizi ricettivi aperti al pubblico, a gestione unitaria, che forniscono alloggio, eventualmente vitto ed altri servizi accessori, secondo quanto previsto dall’articolo 8, comma 2, in camere ubicate in uno o più stabili o in parti di stabile”.Innanzi tutto va rilevato che, in base al combinato disposto di dette norme, la licenza prevista dal citato d. lgs. è da ritenersi relativa solo... _OMISSIS_ ...olte in locali siti all’interno della struttura stessa e non all’esterno, su suolo pubblico.Legittimamente quindi la istanza del 6.6.2011 della appellante, di concessione di plateatico, è stata respinta, considerato che la licenza di pubblico esercizio per la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande riconosciuta dal d. lgs. n. 79/2011 non corrisponde alla categoria merceologica per le quali è tassativamente consentita la concedibilità di plateatico (bar e i ristoranti) dalla nota della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna indicata nel preavviso di reiezione di cui alla nota del Comune n. 291631 del 12.7.2011.Ciò consente di prescindere dal verificare la fondatezza della tesi, formulata dalla difesa del costituito Comune, che la titolarità, riconosciuta da detta norma, della licenza per la somministrazione di alimenti e bevande anche alle persone non alloggiate nella struttura, non comporta anche che possa esse... _OMISSIS_ ...nte e liberamente esercitata detta attività di somministrazione, essendo questa condizionata, nella Regione Veneto, dal possesso dei requisiti di cui all’art. 4, commi 6-13, della l.r. n. 29/2007 (cioè la frequenza con esito positivo di un corso di formazione professionale o il possesso di un diploma attinente ad essa attività, o l’iscrizione al registro degli esercenti l’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, ovvero, dopo l’1.1.2001, il superamento dell’esame di idoneità per l’iscrizione al registro apposito), nonché dal conseguimento del nulla osta igienico sanitario, dal rispetto dei requisiti di sorvegliabilità del locale (ex d.m. Interni n. 564/1992) e dalla iscrizione nel registro degli esercizi commerciali di cui alla l.r. sopra citata.Inoltre va considerato che l’art. 8 di detta l.r. n. 29/2007 stabilisce, al primo comma, che “L’apertura di un esercizio di somministrazione di alimenti ... _OMISSIS_ ...getta ad autorizzazione rilasciata dal comune nel cui territorio è ubicato l’esercizio”, e, al terzo comma, che “L’autorizzazione di cui al comma 1 è rilasciata al richiedente, in conformità ai criteri regionali e comunali di cui agli articoli 33 e 34, previo accertamento dei requisiti morali e professionali previsti all’articolo 4”.A prescindere dalla circostanza se dette disposizioni siano state o meno automaticamente abrogate dall’entrata in vigore di detto d. lgs. n. 29/2007, non può comunque ritenersi abrogato l’art. 34, comma 2, di detta l.r. stabilisce che “I comuni, nello stabilire i parametri ed i criteri di cui al comma 1, possono individuare le aree di particolare interesse storico ed artistico, incluse quelle di particolare interesse archeologico ed architettonico, nonché le aree di particolare interesse ambientale e quelle tipizzate da consolidate tradizioni locali nelle quali l’attività di somminis... _OMISSIS_ ...menti e bevande è vietata o sottoposta a limitazioni per incompatibilità con la natura delle aree stesse”.Invero detta materia della tutela dei beni architettonici ed artistici non è compresa tra quelle elencate dall’art. 3, comma 1, del d. n. 138/2011 che stabilisce che “1. In attesa della revisione dell’articolo 41 della Costituzione, Comuni, Province, Regioni e Stato, entro un anno dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, adeguano i rispettivi ordinamenti al principio secondo cui l’iniziativa e l’attivita’ economica privata sono libere ed e’ permesso tutto cio’ che non e’ espressamente vietato dalla legge nei soli casi…” poi elencati.Né può ritenersi detta normativa regionale automaticamente abrogata dall’art. 3, commi 8, 9, e 10 del d.l. n. 138/2011, di abrogazione delle “ …restrizioni in materia di accesso ed esercizio delle attività ec... _OMISSIS_ ...te dall’ordinamento vigente…”, non essendo quella de qua indicata tra quelle comprese nel termine “restrizione” elencate al comma 9 ed essendo previsto al comma 10 che “Le restrizioni diverse da quelle elencate nel comma 9 precedente possono essere revocate con regolamento da emanare ai sensi dell’articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, emanato su proposta del Ministro competente entro quattro mesi dall’entrata in vigore del presente decreto.”La censura in esame non può quindi essere positivamente valutata.»