Lotta alla tratta degli esseri umani: diritto interno e diritto comunitario

I rapporti tra diritto interno e diritto comunitario La questione del ruolo del diritto, sia penale che civile, di fronte a fenomeni così imponenti è ovviamente complessa, richiedendo il contemperamento di due urgenze: quella di assicurare la tutela penale della persona aggredita nei suoi diritti fondamentali, fino a proteggere l’individuo anche contro il suo gruppo di appartenenza culturale; e quella di evitare che l’intervento penale si atteggi a espressione della criminalizzazione dell’appartenenza a una determinata minoranza (nel caso di norme penali più rigoristiche) ovvero (nel caso di norme di favore) a forma di delegittimazione dell’azione di contrasto del perpetuarsi di determinate pratiche particolarmente odiose, perché perpetrate nei confronti di soggetti inermi e ai limiti della sopravvivenza.

Anche l’Unione Europea è consapevole che l’ottica della repressione penale non può essere dunque l’unic... _OMISSIS_ ...le piano d’intervento.

Vengono in rilievo anche piani diversi sia per quanto riguarda il profilo della normativa interna che quello della prevenzione e quindi dei rapporti internazionali, in particolare con gli Stati di provenienza. E si è prospettata l’introduzione di meccanismi permanenti di regolarizzazione individuale fondati sul decorso del tempo e su indici di integrazione, quali, ad esempio, la mancata commissione di reati.

Per quanto riguarda i momenti esterni dell’intervento è emersa la centralità che la dimensione europea ha assunto nella definizione delle politiche migratorie, anche con riferimento ai più recenti ed articolati interventi del Parlamento europeo in tema di cittadinanza.

Nel Trattato di Lisbona le disposizioni relative a visto, asilo e immigrazione ed altre politiche connesse con la libera circolazione delle persone sono state collocate nel titolo IV del TCE e quindi sottoposte al m... _OMISSIS_ ...io, mentre le disposizioni sulla cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale sono state collocate nel TUE e sottoposte a procedure ed atti ad hoc.

In particolare, relativamente ai controlli alle frontiere, il Trattato prevede lo sviluppo di una politica volta a garantire che non vi siano controlli sulle persone, a prescindere dalla cittadinanza, all’atto dell’attraversamento delle frontiere interne; che il controllo delle persone e la sorveglianza siano efficaci al momento dell’attraversamento delle frontiere esterne; che venga instaurato progressivamente un sistema integrato di gestione delle frontiere esterne.

La politica comune in materia di asilo e di protezione temporanea in base al Trattato passa attraverso la definizione di un sistema europeo comune d’asilo volto a offrire uno status appropriato a qualsiasi cittadino di un paese terzo che necessita di protezione internazionale ed a garantire il risp... _OMISSIS_ ...pio di non respingimento, conformemente alla convenzione di Ginevra e al protocollo relativo allo status dei rifugiati ed agli altri trattati pertinenti.

In materia di immigrazione, sono stati valorizzati i principi tesi ad assicurare, in ogni fase, la gestione efficace dei flussi migratori e l’equo trattamento dei cittadini dei paesi terzi che soggiornano legalmente negli Stati membri; ad intensificare la prevenzione e il contrasto dell’immigrazione illegale e della tratta di esseri umani [1].

Gli atti comunitari relativi all’immigrazione, ai visti e all’asilo La Decisione quadro 2002/946/GAI del Consiglio, del 28 novembre 2002, che fa parte degli strumenti adottati per combattere l’immigrazione clandestina, il lavoro illegale, la tratta degli esseri umani e lo sfruttamento sessuale dei bambini, integra la direttiva 2002/90/CE, mira a rafforzare il quadro penale per reprimere il favoreggiamento dell’ingr... _OMISSIS_ ...ito e del soggiorno illegali.

Sotto il profilo sanzionatorio, la decisione quadro impone agli Stati membri di adottare le misure necessarie affinché gli illeciti definiti nella direttiva siano passibili di sanzioni penali effettive, proporzionate e dissuasive, che possono comportare l’estradizione.

Tali sanzioni possono essere accompagnate dalla confisca del mezzo di trasporto utilizzato per commettere il reato, o dal divieto di esercitare direttamente o per interposta persona l’attività professionale esercitata in occasione della commissione del reato, o dall’espulsione. Inoltre, le sanzioni prevedono pene privative della libertà, il cui massimo non può essere inferiore a 8 anni, se gli illeciti sono perpetrati a scopo di lucro e sono commessi da un’organizzazione criminale o la commissione del reato mette in pericolo la vita delle persone che ne sono vittime [2].

Come già sottolineato obiettivo della... _OMISSIS_ ...ro è il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri nel settore della lotta all’immigrazione clandestina per prevenire e punire il favoreggiamento dell’ingresso, del transito e del soggiorno illegali.

Inoltre, sono state introdotte misure volte a combattere l’attività di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, tanto correlata all’attraversamento illegale della frontiera in senso stretto, quanto perpetrata allo scopo di alimentare le reti di sfruttamento di esseri umani. In questo contesto, si è considerato essenziale procedere al ravvicinamento delle disposizioni giuridiche vigenti, per quanto riguarda in particolare, da un lato, la definizione precisa dell’illecito e delle relative circostanze esimenti oggetto della direttiva del Consiglio e, dall’altro, le regole minime per le sanzioni previste, la responsabilità delle persone giuridiche e la competenza giurisdizionale, oggetto della decisione quadro.