Gli interventi della comunità europea per la libera circolazione delle persone

Evoluzione della disciplina Nella Comunità europea, fino al Trattato di Amsterdam del 1997, le materie relative a visti, asilo e immigrazione erano lasciate alla sola cooperazione intergovernativa.

Il Trattato di Amsterdam del 1997 segna un primo importante cambiamento, venendo sancita la competenza comunitaria in materia di immigrazione e asilo con il passaggio dal terzo pilastro, tra le materie che necessitavano di coordinamento intergovernativo, al primo pilastro tra le materia rientranti nel programma di azione comunitario al fine di istituire uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia.

Nel Consiglio Europeo di Tampére del 15 e 16 ottobre del 1999, si riconosce la necessità di procedere al ravvicinamento ed alla armonizzazione delle varie legislazioni nazionali in materia di ingresso e soggiorno dei cittadini dei Paesi terzi.

In questa prospettiva venne poi adottata la Decisione quadro 2002/946/GAI del Consiglio, del 28... _OMISSIS_ ... relativa al rafforzamento del quadro penale per la repressione del favoreggiamento dell’ingresso, del transito e del soggiorno illegali, che integra la direttiva 2002/90/CE, e mirava a rafforzare il quadro penale per reprimere il favoreggiamento dell’ingresso, del transito e del soggiorno illegali.

Nella versione consolidata del Trattato istitutivo della Comunità, il Titolo IV riguarda «Visti, asilo, immigrazione ed altre politiche connesse con la libera circolazione delle persone».

Dal Consiglio di Tampére è proseguito, in sede europea, il processo di definizione di una politica comune nella costruzione dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia con l’adozione di conseguenti e numerosi atti normativi.

Venne approvato un programma strategico quinquennale ( 2004-2009) tra i cui obiettivi dichiarati c’era il contemperamento tra la garanzia concreta della libera circolazione delle persone ... _OMISSIS_ ...dei cittadini europei; l’integrazione dei cittadini stranieri immigrati e l’accoglienza dei rifugiati; il contrasto alla criminalità organizzata ed al terrorismo. Adottato dal Consiglio europeo del 4 e 5 novembre 2004, il Programma dell’Aja pluriennale elenca 10 priorità dell’Unione dirette a rafforzare lo spazio di libertà, sicurezza e giustizia nei successivi cinque anni [1]:
Rafforzare i diritti fondamentali e la cittadinanza. L’Unione nell’azione di promozione del rispetto dei diritti fondamentali nelle politiche europee ha trasformato nel gennaio 2007 l’Osservatorio europeo del razzismo e della xenofobia nell’Agenzia europea per i diritti fondamentali (FRA).
Lottare contro il terrorismo promuovendo la prevenzione e lo scambio di informazioni e il rafforzamento della cooperazione fra le autorità di contrasto degli Stati membri, una comunicazione sulla protezione delle infrastrutture critic... _OMISSIS_ ...azione sulla prevenzione e la lotta contro il finanziamento del terrorismo, una proposta diretta a evitare l’utilizzo abusivo di organizzazioni caritative per il finanziamento del terrorismo, il seguito del progetto pilota in favore delle vittime del terrorismo.
Definire un’impostazione equilibrata relativa all’immigrazione per combattere l’immigrazione illegale e la tratta degli esseri umani, soprattutto delle donne e dei bambini con l’adozione di una comunicazione e un piano sull’immigrazione legale e il programma-quadro "Solidarietà e gestione dei flussi migratori", che contempla l’istituzione di un Fondo per le frontiere esterne, di un Fondo per l’integrazione, di un Fondo per il rimpatrio e di un Fondo europeo per i rifugiati.
Definire una gestione integrata delle frontiere esterne dell’Unione attraverso l’istituzione dell’Agenzia FRONTEX e lo sviluppo di un... _OMISSIS_ ...ormazione sui visti,un futuro servizio consolare europeo comune e l’inserimento di identificatori biometrici nei documenti di identità e di viaggio.
Instaurare una procedura comune d’asilo
Massimizzare le ricadute positive dell’immigrazione attraverso la definizione di un quadro europeo per l’integrazione e promuovere lo scambio strutturale di esperienze e informazioni in materia di integrazione.
Trovare un giusto equilibrio fra tutela della vita privata e sicurezza in sede di scambio di informazioni attraverso l’Ufficio europeo di polizia
Criminalità organizzata: elaborare un’impostazione strategica adottata nel 2005 ( comunicazione sull’elaborazione di un’impostazione strategica per lottare contro la criminalità organizzata).
Garantire uno spazio europeo effettivo di giustizia attraverso l’adozione di misure volte a instaurare una r... _OMISSIS_ ...a fra Stati membri, con norme procedurali minime che garantiscano in particolare il diritto alla difesa e in materia di cooperazione giudiziaria sviluppando l’azione di Eurojust e, in materia di giustizia civile, con il completamento del programma di reciproco riconoscimento delle decisioni in materia civile e commerciale..
Condividere le responsabilità e gli interventi di solidarietà con risorse finanziarie che garantiscano la coerenza fra gli obiettivi del programma dell’Aia e gli strumenti finanziari per essi disponibili nello stesso periodo.
Nel 2008 a Cannes, le delegazioni di 27 Paesi europei hanno approvato il Patto europeo per l’immigrazione e l’asilo, atto dal valore più politico che normativo, in cui vengono riaffermati gli obiettivi della politica comune europea in materia.

Ma il vero cambiamento avviene il 1 dicembre 2009 con l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, che modifica il c... _OMISSIS_ ...e del sistema dei Trattati dell’Unione, riconosce soggettività giuridica all’Unione, costituzionalizza la Carta di Nizza e dispone l’adesione dell’Unione alla Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali (CEDU).

Entrano a far parte del diritto comune dell’Unione Europea, le materie relative alle frontiere (attraversamento delle frontiere esterne ed interne, controllo e gestione), ai visti e agli altri titoli di soggiorno di breve durata, all’asilo e alla protezione internazionale, all’immigrazione.

Su tali materie viene di conseguenza allargata la competenza della Corte di giustizia e l’adozione delle norme avviene secondo la procedura legislativa ordinaria di co-decisione e a voto di maggioranza.