Art. 1161 Cod. nav.: il reato di occupazione abusiva di area demaniale

il bene giuridico tutelato La rassegna delle fattispecie penali relative agli abusi dei privati sui beni pubblici può avere inizio dall’art. 1161 cod. nav., rubricato: “Abusiva occupazione di spazio demaniale e inosservanza di limiti alla proprietà privata” [96].

Si tratta di una contravvenzione volta a sanzionare la condotta di chi leda l’interesse della collettività a fruire e godere, anche in via potenziale, del bene demaniale marittimo.

Recente giurisprudenza di legittimità ha ritenuto integrarsi il reato ex art. 1161 cod. nav., ogniqualvolta «l’occupazione arbitraria di bene demaniale marittimo consiste nell’acquisire e mantenere [arbitrariamente] il possesso o, comunque, una situazione fattuale di detenzione con il bene in modo corrispondente all’esercizio di un diritto di proprietà o di godimento sia esso reale o personale, contraddistinto dalla continuità o dalla stagionalità [&helli... _OMISSIS_ ...;esclusione del diritto collettivo di uso per uno spazio non limitato ed un tempo apprezzabile in modo da impedire la fruibilità da parte di potenziali utenti o da comprimerne in maniera significativa l’uso, in quanto il bene giuridico tutelato dalla norma è costituito dall’interesse della collettività di usare in maniera completa ed in tutte le sue implicazioni il bene demaniale» [97].

Ai fini del presente studio si tratterà separatamente la fattispecie di occupazione abusiva di beni demaniali da quella, prevista dal medesimo art. 1161 cod. nav., di “innovazioni non autorizzate di beni demaniali”.


L'elemento oggettivo La condotta rilevante ai fini dell’art. 1161 cod. nav. può assumere le più diverse forme.

Come visto al paragrafo precedente, da un punto di vista generale, la condotta punibile consiste nell’acquisire e mantenere, senza autorizzazione, il possesso o la detenzio... _OMISSIS_ ...emaniale in modo corrispondente allo stabile esercizio di un diritto di proprietà o di godimento, in modo da impedirne la fruibilità da parte di utenti anche potenziali, o da comprimerne in maniera significativa l’uso [98].

Si tratta pertanto di un reato comune, che può essere posto in essere da chiunque agisca al di fuori di alcuna concessione amministrativa e che non possa, quindi, vantare un titolo legittimante l’esclusivo godimento del bene demaniale.

Più nello specifico, si avrà occupazione arbitraria anche dinanzi ad una occupazione protrattasi oltre la scadenza del titolo, a nulla rilevando l’esistenza della pregressa concessione e la tempestiva presentazione dell’istanza di rinnovo [99].

In altre parole «nel caso di una occupazione temporanea, eventualmente quanto incidentalmente autorizzata, l’occupazione stessa deve cessare immediatamente al venir meno delle condizioni legittimanti... _OMISSIS_ ...a, la protrazione dell’occupazione configura il reato di cui all’art. 1161 cod. nav.» [100].

L’arbitrarietà della condotta del privato sussiste anche ove un titolo esista, ma sia illegittimo e pertanto non valido; in quest’ottica l’illegittimità del titolo può derivare da una eventuale cessione del titolo concessorio, che a norma degli articoli 45bis e 46 cod. nav non può essere effettuata senza autorizzazione dell’autorità concedente [101].

Per essere rilevante ai fini dell’art. 1161 cod. nav., la condotta in esame - oltre ad essere arbitraria - deve vertere su di un bene del appartenente al demanio marittimo.

Alla stregua dei principi chiariti nel precedente capitolo, il carattere della demanialità non va desunto dalla semplice documentazione catastale rinvenibile, quanto piuttosto dalle caratteristiche di fatto del bene.

In primo luogo occorre ricordare che la g... _OMISSIS_ ...chiamata ad individuare quali siano i beni demaniali, sostiene che quella ex art. 822 c.c. sia una tassatività per tipi [102].

A confermare tale ricostruzione il dato testuale degli articoli 28 e 29, cod. nav., che inseriscono nel demanio marittimo il lido, la spiaggia, i porti, le rade; le lagune, le foci dei fiumi che sfociano in mare, i bacini di acqua salsa o salmastra che almeno durante una parte dell’anno comunicano liberamente con il mare; i canali utilizzabili ad uso pubblico marittimo; oltre che le costruzioni e le altre opere appartenenti allo Stato, che sorgono entro i limiti del demanio marittimo e del mare territoriale e sono considerate come pertinenze del demanio stesso.

Pertanto potrà integrarsi la fattispecie di reato di cui all’art. 1161 cod. nav. anche ove la condotta dell’agente verta su di un bene non rientrante nell’elencazione dell’art. 822 c.c., ma riconducibile alla categoria dei beni de... _OMISSIS_ ...entale o comunque all’elencazione di cui agli articoli 28 e 29 cod. nav. [103].

In tal senso: «pur non facendo parte il mare territoriale del demanio marittimo in quanto res communis omnium, è configurabile il reato di cui all’art. 1161 cod. nav. in caso d’uso privato di zone del mare territoriale in assenza di concessione demaniale, in quanto il Regolamento d’esecuzione del codice della navigazione per la navigazione marittima (art. 524, D.P.R. 15 febbraio 1952, n. 328) prevede che per l’occupazione e l’uso delle zone predette trovano applicazione le disposizioni stabilite per il demanio marittimo dal Codice della navigazione e dal relativo Regolamento d’esecuzione» [104].

L’intervenuta sdemanializzazione del bene su cui la condotta dell’agente insista, stante il principio di tassatività operante in materia penale, esclude la configurabilità del reato in esame, posto che la d... _OMISSIS_ ...uo;art. 1161 cod. nav. fa esclusivo riferimento ai beni demaniali.

In tal senso pare opportuno ricordare che, relativamente ai beni demaniali, va esclusa la possibilità di una sdemanializzazione tacita, ossia conseguente alla mera condotta dismissiva dell’ente territoriale [105].

La condotta rilevante per integrarsi il reato i cui all’art. 1161, I comma, cod. nav., può avere ad oggetto anche una servitù demaniale.

La giurisprudenza, chiamata a decidere sulla rilevanza penale della condotta di un soggetto che aveva posto dei cancelli che ostacolavano l’accesso al lido del mare, ha chiarito che «le condotte impeditive dell’uso pubblico del demanio marittimo, sanzionate dall’art. 1161 cod. nav., possono incidere anche sulle servitù di pubblico passaggio, costituite attraverso l’utilizzazione da parte della collettività degli accessi all’area demaniale marittima protrattasi per il te... _OMISSIS_ ...squo;usucapione» [106].

Ancora in relazione all’elemento oggettivo del reato di occupazione arbitraria di bene demaniale, deve precisarsi che - stante il tenore testuale dell’art. 1161 cod. nav., che implicitamente richiama le attività di cui agli articoli 54 e 55 cod. nav. - esso può sostanziarsi anche in una condotta di violazione delle cd. zone di rispetto, ossia delle «aree, anche private, soltanto prossime a quelle demaniali che la legge prende in considerazione al fine di evitare effetti nocivi per la navigazione o per la fruizione del demanio» [107].

Per quanto attiene al secondo comma dell’art. 1161 cod. nav., tale norma prevede la sola sanzione amministrativa dell’ammenda per le ipotesi di occupazione arbitraria del bene demaniale a mezzo di un veicolo.

La giurisprudenza di legittimità ha chiarito che con l’espressione “veicoli” il legislatore abbia fatt... _OMISSIS_ ...i soli veicoli circolanti su strada.

Viceversa, ove l’occupazione sia posta in essere mediante natanti o aeromobili, sussisterà il reato di cui al primo comma dell’art. 1161 cod. nav. [108].


L'elemento soggettivo Il reato di abusiva occupazione di spazio demaniale marittimo di cui all’art. 1161 cod. nav., essendo fattispecie contravvenzionale, è punibile sia a titolo di dolo che di colpa [109].

Nel valutare la sussistenza dell’elemento soggettivo, pertanto, il giudice ha l’obbligo di accertare la presenza del dolo (generico) o della colpa del soggetto agente: non esiste in materia contravvenzionale una presunzione di colpevolezza, che consenta l’imputazione del reato solo in ragione della volontà dell’azione (o dell’omissione) [110].

Il reato di occupazione abusiva di area demaniale, quindi, potrà integrarsi in primo luogo ove sia dimostrata la consapevole... _OMISSIS_ ...;occupante, del carattere demaniale del bene [111]; in secondo luogo ove vi sia consapevolezza - o colpevole ignoranza - dell’assenza di un titolo legittimante l’occupazione del bene medesimo.

Tanto premesso, la fattispecie di reato di cui all’art. 1161 cod. nav. sarà integrata non solo nelle ipotesi di totale assenza di alcun provvedimento autorizzativo di concessione del bene demaniale occupato, ma anche ove un provvedimento concessorio, seppur regolarmente emesso, abbia perso la propria validità.

Da un punto di vista generale, poi, la responsabilità dell’imputato andrà esclusa ove l’evento si sia verificato per errore incolpevole, o quando vi sia la prova di una sua volontà contraria alla violazione della legge.

In questo senso, per quanto attiene ai profili di imputabilità soggettiva per la contravvenzione di occupazione abusiva di area demaniale, ferma l’imputabilità dell’agente s... _OMISSIS_ ...lo di colpa, assume rilievo la sussistenza, o meno, della cd. buonafede.

Nelle fattispecie contravvenzionali in generali, e in quella ex art. 1161 cod. nav. in particolare, la buonafede può acquisire giuridica rilevanza solo a condizione che si traduca in mancanza di coscienza dell’illiceità del fatto e derivi da un elemento positivo, estraneo all’agente, consistente in una circostanza che induca alla convinzione della liceità del comportamento tenuto [112].

La prova della buonafede deve, però, essere data dall’imputato, che deve dimostrare di aver compiuto tutto quanto poteva per osservare la norma violata [113].

L’imputato di occupazione abusiva di area demaniale potrà quindi eccepire la propria buonafede, escludendo pertanto l’imputabilità soggettiva del reato, solo provando di aver fatto tutto quanto in proprio potere per conoscere lo stato giuridico dei beni, da un punto di vista normativo ed... _OMISSIS_ ...

In altre parole la buonafede del trasgressore può essere rilevante, e pertanto escluderne la punibilità, ove un fatto esterno abbia determinato in questi uno stato soggettivo di convincimento della liceità della condotta, sia in relazione allo status giuridico del bene, sia in relazione alla situazione concessoria [114].

E difatti cospicua è la casistica giudiziaria in cui l’imputato eccepisca la propria buonafede - e quindi la propria non imputabilità per il reato ex art. 1161 cod. nav. - a fronte di un’attività dell’autorità amministrativa che abbia generato un legittimo affidamento sulla liceità dell’occupazione [115].

Persino «eventuali rassicurazioni della P.A. in ordine al rinnovo della concessione demaniale marittima scaduta non fanno venir meno l’abusività dell’occupazione, e, quindi, l’elemento oggettivo del reato di cui agli artt. 54 e 1161 cod. nav. ma possono eventua... _OMISSIS_ ... sull’elemento soggettivo del medesimo» [116].

Viceversa, la buonafede deve escludersi ogniqualvolta la posizione dell’occupante sia caratterizzata dalla precarietà, e si risolva in una condizione di mera aspettativa, inidonea a fondare un legittimo affidamento sull&rsquo...