interesse generale

rsquo;analisi del dettato costituzionale si ricavano i tre presupposti necessari affinché il potere espropriativo sorga e venga legittimamente esercitato.

Il primo è l’interesse generale, di cui si va subito a trattare.

Il secondo è costituito dalla riserva di legge, che comporta che la fattispecie concreta debba necessariamente rientrare tra i casi in riferimento ai quali la legge ha concesso all’autorità espropriante la possibilità di procedere per l’espropriazione del bene individuato.

Il terzo consiste nel riconoscimento all’espropriato di un indennizzo, inteso quale ristoro per il sacrificio sopportato; esso dovrebbe rappresentare per il singolo cittadino il contrappeso rispetto al depauperamento subito in conseguenza dell’esercizio del potere espropriativo. Il problema della sua quantificazione è uno dei momenti più delicati della vicenda espropriativa, poiché proprio in esso si espri... _OMISSIS_ ... contemperamento tra interesse collettivo e interesse proprietario.

Su questo tema sono stati versati fiumi di inchiostro e si è formata una vastissima giurisprudenza, sia a livello nazionale che a livello internazionale, della quale si tratterà in chiusura del presente capitolo.

Tornando all’interesse generale, si deve subito osservare che il potere espropriativo è legittimamente esercitato solo quando l’ablazione sia indispensabile per il soddisfacimento di un bisogno della collettività, concreto a sufficienza da ritenere assolutamente necessario il sacrificio della proprietà.

Pertanto, esso nasce e può essere esercitato solo quando si sia in presenza di un pubblico interesse individuato e da perseguire. Quest’ultimo deve prima di tutto sussistere e deve poi essere riconosciuto dall’Amministrazione e valutato come incompatibile rispetto al mantenimento dell’interesse del privato alla conserva... _OMISSIS_ ...pria sfera giuridica e, in particolare, del proprio diritto di proprietà.

In tal senso il potere espropriativo è strumentale rispetto al perseguimento dell’interesse pubblico, essendo il suo esercizio funzionale al raggiungimento e alla soddisfazione dell’interesse. Ciò proprio in virtù della prevalenza della tutela delle esigenze dell’amministrazione pubblica rispetto alla tutela dell’interesse proprietario del privato.

L’art. 1 del D.P.R. 327/2001 ha preso ciò che il comma terzo dell’art. 42 della Costituzione definiva in astratto “motivi di interesse generale” e vi ha dato concreta attuazione: l’interesse generale che fonda la legittimità del potere espropriativo sta nella realizzazione di un’opera pubblica o di pubblica utilità. Il potere espropriativo, quindi, sorge legittimamente in quanto sia volto alla realizzazione delle suddette opere: alla luce di ciò, si può parlare del... _OMISSIS_ ...iazione come di un istituto c.d. servente.

Nell’esprimere tutto ciò, il legislatore ha postulato molto chiaramente la presunzione che le opere pubbliche e le opere di pubblica utilità siano di per se stesse volte all’attuazione dell’interesse generale [27]: l’autorità espropriante non è tenuta a dimostrare che l’opera è indispensabile, è sufficiente dimostrarne la sua pubblica utilità.

Infatti, in materia di opere pubbliche e di pubblica utilità la giurisprudenza ha affermato che il concetto di pubblica utilità non corrisponde perfettamente a quello di necessità dell’opera; infatti, l’interesse generale può essere riconosciuto anche nella comodità della collettività ovvero nel decoro pubblico.

Si tratta di una valutazione di particolare e qualificata opportunità, in ordine alla migliore soddisfazione degli interessi dei consociati in settori di rilievo fondamentale per la vita organi... _OMISSIS_ ...te.

Il potere espropriativo deve esplicarsi nel rispetto dei principi fondamentali che presiedono all’espropriazione per pubblica utilità: essi trovano tutti fondamento nell’articolo 97 della Costituzione e sono espressamente menzionati anche nel Testo Unico.

Il primo di essi è il principio di economicità, che richiede che si raggiunga il migliore risultato con il minore dispendio possibile di costi.

Il secondo è il principio di efficacia, secondo il quale è necessario che il potere espropriativo venga esercitato per raggiungere un risultato utile, vale a dire che il procedimento si concluda con un provvedimento.

Il terzo è il principio di efficienza, che impone il corretto funzionamento dell’intero apparato amministrativo coinvolto nel procedimento ablatorio, nel rispetto dei tempi e dei risultati predeterminati.

Il quarto è il principio di pubblicità, in base al quale il po... _OMISSIS_ ...ivo deve rispondere a criteri di trasparenza dell’azione amministrativa, da attuarsi favorendo la massima conoscibilità degli atti da parte dei destinatari e degli interessati, che devono essere messi nella condizione di potere anche esercitare un controllo sugli atti stessi.

Infine, viene in gioco il principio di semplificazione, che comporta che il procedimento espropriativo sia ridotto al minimo indispensabile, cioè agli atti strettamente necessari al fine di conseguire il risultato ricercato, in ossequio al divieto di aggravio del procedimento, pur senza sacrificare la partecipazione del privato e il contraddittorio.