L'espropriazione e il D.P.R. 327/2001

L'esigenza di emanare il Testo Unico è stata prospettata dalla legge 8 marzo 1999, n. 50, che ha compreso l'espropriazione per pubblica utilità tra le materie da riordinare [24].

La legge fondamentale era divenuta obsoleta ed era ormai indispensabile intervenire per riordinare una materia oggetto per quasi un secolo di norme episodiche e scoordinate, che risultavano molto arretrate rispetto all'evoluzione che negli anni si era registrata in giurisprudenza. Infatti, la legge n. 2359/1865 aveva visto la luce in un contesto molto diverso da quello contemporaneo, quando ancora l'esigenza riconosciuta unanimemente come prioritaria era la tutela quasi assoluta della proprietà.

Al contrario, le pronunce giurisdizionali si erano progressivamente orientate verso l'opposta direzione di riconoscimento e di garanzia del potere di intervento statale sulla proprietà privata. Con l'emanazione del D.P.R. in commento, quindi, sono state abrogate la legge f... _OMISSIS_ ...utte le altre norme successive ed è stato istituito un modello unico di procedimento espropriativo, che è divenuto il modello generale di espropriazione [25].

Il procedimento espropriativo è stato articolato in fasi fondamentali: l'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio; la dichiarazione di pubblica utilità; la determinazione dell'indennità; l'emanazione del decreto di esproprio.

L'articolo 2 chiarisce subito i principi generali a cui il potere espropriativo deve obbedire: legalità, economicità, efficacia, efficienza, pubblicità e semplificazione dell'azione amministrativa. Tuttavia, non tutti gli obiettivi sono stati effettivamente centrati: la durata del procedimento non è stata ridotta e la disciplina di taluni aspetti ha finito per complicare anziché semplificare. La difficoltà nell'attuazione concreta della riforma, del resto, è sembrata confermata anche dal fatto che l'entrata in vigore del Testo Unico è stata rinviata più v... _OMISSIS_ ...0 giugno 2003.

Gli elementi innovativi hanno riguardato anche la materia della competenza: il potere espropriativo è stato posto in capo all'Amministrazione competente a realizzare l'opera pubblica o di pubblica utilità, con l'inclusione anche del momento di emanazione del provvedimento conclusivo dell'iter. È stato partendo da questo principio che si è potuta abbandonare l'impostazione sistematica per la quale la competenza a pronunciare il decreto di esproprio relativamente alle opere di competenza statale doveva essere attribuita al Prefetto.

Il D.P.R. è intervenuto anche sulla delicata e annosa questione dell'occupazione d'urgenza, prevista nella legislazione previgente, eliminando la dichiarazione implicita di urgenza e indifferibilità dei lavori. La ratio della decisione va rinvenuta da un lato nella volontà di assicurare la certezza dei rapporti giuridici e, dall'altro, di perseguire l'obiettivo di semplificazione posto dalla legge de... _OMISSIS_ ...CRLF| La decisione aveva incontrato anche forti critiche da parte di chi riteneva che fosse prioritario garantire la rapida realizzazione dell'opera pubblica e che, pertanto, fosse indispensabile garantire all'autorità espropriante la disponibilità delle aree espropriande anche prima dell'emanazione del decreto di esproprio, così da poter avviare i lavori in tempi rapidi [26]. Ad ogni modo, l'intervento legislativo del 2002 ha riammesso a determinate condizioni l'occupazione d'urgenza, come meglio si vedrà nel prossimo paragrafo.

Il Testo Unico ha poi determinato la possibilità di emettere il decreto di esproprio sulla base della determinazione dell'indennità provvisoria, senza che sia necessario prima procedere al suo pagamento o al suo deposito.

Tra le norme più importanti sono poi da menzionare la possibilità di pronunciare provvedimenti di acquisizione definitiva delle aree occupate senza titolo e la previsione dell'esecuzione d... _OMISSIS_ ...spropriazione mediante l'immissione in possesso, con la conseguenza che fino a quel momento il trasferimento della proprietà non si realizza.

Con riferimento all'immissione in possesso, la versione originaria del testo – poi modificato con il d.lgs. 302/2002 – contribuiva ad un notevole allungamento dei tempi, poiché imponeva che prima dell'immissione in possesso dovesse essere espletato l'intero iter procedimentale.

Un aspetto rilevante, infine, è che il Testo Unico è intervenuto a dettare importanti disposizioni anche per quanto riguarda la tutela giurisdizionale. In primo luogo, statuendo la giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo in materia espropriativa, con l'eccezione delle sole controversie relative alla determinazione e alla corresponsione dell'indennità. In secondo luogo, prevedendo il giudizio di opposizione alla stima indennitaria. Infine, dettando il criterio di determinazione del quantum di risarcimento ... _OMISSIS_ ...'espropriazione o l'occupazione illegittime.