La sottoposizione a s.c.i.a. degli interventi di realizzazione di manufatti pertinenziali si ricava dal combinato disposto dell’art. 3, co. 1, lett. e.6), T.U. e dell’art. 22, co. 1, T.U., oltre che dall’art. 5, co. 2, del d.l. n. 70/2011, che prevede che assentibili con s.c.i.a. quelle opere che in passato potevano essere eseguite con d.i.a. «semplice».
Prima dell’entrata in vigore di tali norme la realizzazione di pertinenze era possibile, sia pure a certe condizioni, con autorizzazione edilizia, ai sensi dell’art. 7, co. 2, lett. a), del d.l. n. 9/1982, che poteva formarsi anche per silentium qualora il sindaco non avesse espressamente emanato un provvedimento di diniego entro sessanta giorni dalla presentazione dell’istanza...
_OMISSIS_ ...che degli strumenti urbanistici, in relazione alla zonizzazione e al pregio ambientale e paesaggistico delle aree, qualifichino come interventi di nuova costruzione, ovvero che comportino la realizzazione di un volume superiore al 20% del volume dell’edificio principale».
Dall’art. 22, co. 1, T.U. – che, in virtù dell’art. 5, co. 2, del d.l. n. 70/2011 e delle modifiche apportate al testo della norma dall’art. 17, co. 1, lett. m) del d.l. n. 133/2014, sottopone a s.c.i.a. tutti gli interventi per cui non sia previsto il permesso di costruire o che non siano considerati attività edilizia libera – si evince che gli interventi pertinenziali che non hanno le caratteristiche sopra citate non richiedono il permesso di costruire e possono e...
_OMISSIS_ ...le al 20% del volume dell’edificio principale a cui accede; c) lo strumento urbanistico non deve qualificare l’intervento come «nuova costruzione».
Lasciando per il momento da parte il primo presupposto, che è il più problematico e richiede una disamina a parte, si può notare come nel sistema del T.U. vi siano due rilevanti novità rispetto al regime del d.l. n. 9/1982, ossia la previsione di una soglia volumetrica e lo spazio riservato agli enti territoriali.
La prima, che non pone grossi problemi interpretativi, ha probabilmente lo scopo di eliminare le incertezze giurisprudenziali sulle dimensioni della pertinenza urbanistica, in quanto, in passato, astrattamente, poteva considerarsi tale anche un manufatto di rilevanti dimensioni; si...
_OMISSIS_ ...izzato dei principi giurisprudenziali che da tempo si erano formati.
Ben più problematico è invece il potere assegnato ai comuni di interferire nella nozione di pertinenza urbanistica, che va letto alla luce del processo di progressiva valorizzazione delle autonomie locali e del principio di sussidiarietà.
L’attribuzione di una potestà simile, tuttavia, rischia di creare notevoli problemi sul piano penalistico: nel momento in cui lo strumento urbanistico dovesse qualificare un intervento pertinenziale come «nuova costruzione», questo sarebbe, infatti, sottoposto a permesso di costruire (o «super d.i.a.»), e la sua realizzazione in assenza o in difformità dal titolo edilizio assumerebbe rilievo penale ai sensi dell’art. 44 T....
_OMISSIS_ ...sere tollerato), ma anche penale: manca, infatti, nell’art. 3, co. 1, lett. e.6), T.U. quella clausola di salvezza dell’art. 44 T.U. contenuta nelle norme che consentono alle Regioni di spostare il confine tra permesso di costruire e s.c.i.a., di cui si è dato conto all’inizio del paragrafo 2.
Non si può quindi che concordare con l’opinione di chi ha dubitato della costituzionalità della norma per violazione del principio di riserva assoluta di legge in materia penale (art. 25 Cost.) e della competenza legislativa esclusiva statale in tema di «ordinamento penale», di cui all’art. 117, co. 2, lett. l), Cost..
Quanto ai limiti del potere comunale, ferma restando l’impossibilità di qualificare come pertinenza i manu...
_OMISSIS_ ...quo;opera e la destinazione di zona, e al pregio ambientale e paesaggistico, ossia alla capacità dell’intervento nonostante le dimensioni ridotte di incidere sul territorio, sia esso sottoposto o meno a vincoli paesaggistici.
Sembra inoltre ragionevole l’opinione di chi ha ritenuto che l’art. 3, co. 1, lett. e.6), T.U. imponga un onere motivazionale particolarmente puntuale in ordine all’esclusione della pertinenzialità di manufatti con volumetria inferiore al 20% dell’edificio principale a cui accedono, in ragione dell’incidenza sulla fattispecie penale e sulle posizioni giuridiche soggettive dei privati titolari dei terreni interessati, nei confronti dei quali lo strumento urbanistico generale finisce con l’assumere un contenuto qu...
_OMISSIS_ ...e il manufatto possa essere ritenuto pertinenza, alla luce dei connotati peculiari elaborati dalla giurisprudenza, la cui sussistenza dovrà essere attentamente vagliata caso per caso.
È affermazione costante, in giurisprudenza, che la nozione di «pertinenza urbanistica» non coincida con quella «civilistica» (art. 817 c.c.) e sia più ristretta, comprendendo soltanto quelle opere preordinate ad un’oggettiva esigenza dell’edificio principale, funzionalmente e oggettivamente inserite al servizio dello stesso, sfornite di autonomo valore di mercato e dotate di volume minimo, tale da non consentire una loro destinazione autonoma e diversa da quella a servizio dell’immobile a cui accedono.
Pertanto, i requisiti sono individua...
_OMISSIS_ ...a non utilizzabilità economica in modo diverso; e) una ridotta dimensione, tenuto conto anche della consistenza del bene principale; f) un’individualità fisica e strutturale propria; g) l’accessione ad un edificio preesistente edificato legittimamente; h) l’assenza di un autonomo valore di mercato.
È stato precisato inoltre che, a differenza di quanto ricavabile dal contesto del d.l. n. 9/1982, con l’entrata in vigore del T.U., l’edificio non deve più avere necessariamente una destinazione residenziale, pertanto potrà parlarsi di «pertinenza» anche con riferimento ad un fabbricato avente destinazione industriale, commerciale, artigianale, ecc..
Da tale impostazione restrittiva deriva una casistica assai ampia di opere ...
_OMISSIS_ ...re di mercato; l’invaso irriguo a servizio di un vivaio, in quanto il concetto di pertinenza non è configurabile in relazione ad un fondo agricolo ma richiede pur sempre un collegamento con un edificio anche se non necessariamente residenziale; il laboratorio artigianale avente destinazione d’uso diversa e indipendente rispetto a quella dell’edificio principale abitativo; il capannone adibito a deposito di legname di un’azienda; l’ampliamento di un fabbricato preesistente in quanto privo di autonomia strutturale rispetto all’edificio medesimo, di cui costituisce una mera estensione; la cella frigorifera destinata ad attività commerciale a fianco di una casa di abitazione; il basamento di cemento su cui è collocata una cella frigorifera e le tettoie a pro...
_OMISSIS_ ..., a meno che non sia di modeste dimensioni e non risulti funzionalmente collegato all’edificio principale, rappresentandone una propagazione e protezione; l’impianto di autolavaggio annesso ad un distributore di carburante; il manufatto adibito a luogo di verniciatura di autovetture rispetto ad un adiacente laboratorio di carrozzeria; il gazebo in acciaio sorretto da pilastri stabilmente ancorati al suolo e destinato a riparo per autovetture parcheggiate in funzione della messa a punto, controllo e manutenzione delle autovetture gestite nell’attività di autosalone; il gazebo privo di qualsiasi parte di chiusura tra quattro pali di legno che sostengono una struttura cerata a sua volta sostenuta da traverse, destinato a ricovero attrezzi agricoli; la baracca in lamiera da c...
_OMISSIS_ ...to adibito a voliera; il pollaio; il silos per usi agricoli o, comunque, che svolgono funzioni complementari del ciclo produttivo; la chiusura di un patio o di un portico o di un terrazzo e la veranda di notevoli dimensioni; la superficie realizzata con la costruzione di un balcone o con il suo ampliamento; la copertura di un terrazzo dello stabile condominiale con l’installazione permanente di telai metallici in alluminio anodizzato e di un tetto metallico dotato di materiale isolante e controsoffittatura; il locale di dimensioni significative destinato a centrale elettrica a servizio di un albergo; il «locale serbatoi» che, per le oggettive caratteristiche costruttive e per la ripartizione interna dei locali, sia utilizzabile economicamente con destinazione residenziale...
_OMISSIS_ ... cantina; la pensilina che sia destinata a coprire impianti produttivi collocati all’esterno; il muro interrato destinato a costituire base di un frantoio per la lavorazione di materiale inerte sito all’interno di un cantiere; la chiusura su due lati di un lavatoio-stenditoio con cui è stato ricavato un locale ad uso residenziale collegato tramite scala esterna all’appartamento sottostante; l’asfaltatura di un’area e il parcheggio di notevoli dimensioni a servizio di un edificio; il piazzale per scarico merci a servizio di un’attività commerciale o industriale; le opere poste a servizio non di un edificio, ma di un terreno agricolo; il forno costruito sul confine di proprietà come corpo separato dal fabbricato; i manufatti eretti a servizio di una piscin...
_OMISSIS_ ...ggio di imbarcazioni; la vasca serbatoio per la prevenzione degli incendi; la vasca raccolta liquami; la concimaia; l’impianto fotovoltaico di notevoli dimensioni e destinato a conferire la corrente elettrica alla rete e non esclusivamente all’edificio principale; una cisterna fuori terra completa di autoclave con sovrastante lastricato in pietra; un manufatto destinato ad abitazione di custodia; la bussola-veranda coperta realizzata a protezione dell’ingresso di un’abitazione con pannelli in plexiglas montati su telaio in alluminio verniciato, innestata sul muro perimetrale dell’edificio e sormontata da una copertura; il passaggio carrabile coperto di una certa consistenza e lunghezza; la cabina elettrica realizzata in un locale assentito quale garage; il cap...
_OMISSIS_ ...i lati con onduline in plexiglass trasparente, appoggiata su una tettoia a sbalzo preesistente e munita di ruote utilizzata per riparare il camino esterno di un ristorante; la struttura con cisterna per deposito di gasolio; il vano di collegamento realizzato, previa posa in opera di piattabanda, tra due locali, rispettivamente destinati all’esercizio dell’attività commerciale e a deposito; l’intervento consistente nella chiusura di un ballatoio condominiale e finalizzato a congiungere la cucina e il bagno dell’abitazione; il manufatto adibito ad essiccatoio realizzato con struttura in acciaio e tamponatura a sandwich in poliuretano ed alluminio; il manufatto destinato a stenditoio, locale di sgombero e cucina realizzato sul lastrico solare di un edificio; la realizz...
_OMISSIS_ ...i due pareti in laterizio con soprastante struttura in ferro a sostegno di un precedente pergolato, di un lavello in ceramica e di una canna fumaria; il torrino di vetro e profilati metallici edificato a protezione del vano scale; la galleria di passaggio che collega due o più fabbricati; la tombinatura in muratura di un rio finalizzata a consentire il passaggio di mezzi agricoli da una sponda all’altra; la struttura in profilati in ferro chiusa perimetralmente con vetrate e muratura di tufo, pavimentata e fornita di autonomo impianto elettrico; il maneggio coperto costituito da un’area recintata in legno in cui sono contenuti cavalli e coperta in plastica a protezione dalle intemperie; la copertura di un’area cortilizia in parte con solaio e in parte con struttura in ple...
_OMISSIS_ ...zio di un edificio preesistente.
Su un piano generale, si può affermare che occorre tenere conto di due parametri, la natura e le dimensioni delle opere, da un lato, e la loro destinazione e funzione dall’altro e che sarà necessario il permesso di costruire qualora essa l’opera incida sul contesto urbanistico con autonomo rilievo ambientale, estetico e funzionale, mentre in caso contrario, mutuando quando affermato dalla giurisprudenza con riferimento alla d.i.a. «semplice», dovrebbe essere sufficiente la presentazione di una s.c.i.a..
L’incidenza sul territorio deve essere valutata prescindendo dal nomen juris delle opere e deve essere considerata in modo proporzionale, rapportandola non alla consistenza in assoluto dell’in...
_OMISSIS_ ...o altrove.
Nel caso di recinzioni di fondi rustici, si tende a ritenere che abbisogni di permesso di costruire soltanto la recinzione realizzata con opere di sostegno in calcestruzzo, in quanto soltanto in questa ipotesi si può dire che vi è una trasformazione urbanistica del suolo; il titolo edilizio non è necessario invece in caso di recinzione con rete metallica sorretta da paletti di ferro o di legno senza opere murarie o, comunque, con opere non permanenti, come un muretto c.d. «a secco», fatta salva ovviamente l’ipotesi in cui la normativa urbanistica locale non preveda l’assoggettamento di questo intervento al regime del permesso di costruire.
Non è ben chiaro, nondimeno, se quest’ultima tipologia di recinzioni sia un&rsquo...
_OMISSIS_ ...a..
Molto probabilmente, occorrerà tener conto della natura e delle caratteristiche del manufatto, non essendovi ragione per escludere la possibilità di assentire con una mera comunicazione ai sensi dell’art. 6, co. 2, lett. b), T.U. quelle recinzioni che siano destinate a soddisfare esigenze temporanee e, comunque, a rimanere installate per non più di novanta giorni.
Ove la recinzione sia destinata a permanere stabilmente, invece, sarà sufficiente la s.c.i.a. se non sono presenti significative opere murarie, altrimenti occorrerà il permesso di costruire, alla luce dei principi che si sono visti sopra.
Sotto altro punto di vista, occorre ricordare altresì che, in ragione della mancanza di un impatto volumetrico e del ruolo accessori...
_OMISSIS_ ..., dei paletti e delle reti a protezione di un campo di calcetto e di due campi da tennis che siano dirette a proteggere l’area e a consentire il corretto svolgimento delle relative pratiche sportive.
Non va confuso con le recinzioni, non avendone la funzione, il muro di contenimento, che, piuttosto è diretto a sostenere il terreno allo scopo di evitare i terreni franosi: pertanto, la realizzazione di questo manufatto determina sicuramente il superamento della soglia della trasformazione edilizia del territorio, e richiede il permesso di costruire, così come la sua trasformazione e la sua sopraelevazione.
Una valutazione caso per caso sarà altresì necessaria per le tettoie, che hanno natura pertinenziale e sono sottratte a permesso di costr...
_OMISSIS_ ...ro e protezione (anche da agenti atmosferici) della parte dell’immobile cui accedono. Qualora invece per la loro consistenza dimensionale non possano più ritenersi assorbite, ovvero ricomprese in ragione della accessorietà, nell’edificio principale o nella parte dello stesso cui accedono e arrivino ad alterarne il prospetto servirà il permesso di costruire, senza che peraltro rilevi la facile amovibilità o la smontabilità o la non stabile infissione al suolo.
Gli stessi principi sono applicabili anche alle strutt...