DEMANIO E PATRIMONIO - CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE - CONCESSIONE DI POSTEGGIO
Il decoro urbano non è una materia o un’attività ma una finalità immateriale dell’azione amministrativa, che corrisponde al valore insito in un apprezzabile livello di qualità complessiva della tenuta degli spazi pubblici, armonico e coerente con il contesto storico, perseguita mediante la selezione delle apposizioni materiali (es. dehor) e delle utilizzazioni, specie commerciali (art. 52 d.lgs. 42/2004) ma non solo; a seconda del profilo e dello strumento, può essere frutto vuoi di tutela (e valorizzazione) del patrimonio culturale, vuoi di disciplina urbanistica o del commercio, vuoi della politiche comunali di concessioni di suolo pubblico: comunque in ragione delle competenze di legge.
DEMANIO E PATRIMONIO - CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE - CONCESSIONE DI POSTEGGIO - ALBI E REGISTRI
E' congruo e giustifica... _OMISSIS_ ...elettivo del Comune che, per salvaguardare le caratteristiche di pregio di siti UNESCO, dispone l’istituzione di un albo degli esercizi commerciali, artigianali e alberghieri e dei pubblici esercizi, anche per commercio su area pubblica, che svolgono attività di rilevante valore artistico, storico, ambientale e documentario.
DEMANIO E PATRIMONIO - CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE - CONCESSIONE DI POSTEGGIO - BASE NORMATIVA
Il D.lgs. n. 59/2010 ha rimesso ad una Intesa in sede di Conferenza Unificata Stato Regioni e Autonomie e Locali, la fissazione di criteri e disposizioni transitorie con riferimento alle procedure di selezione per l’assegnazione di posteggi sulle aree pubbliche: tale intesa, sancita il 5 luglio 2012, con apposite misure transitorie ha introdotto una proroga automatica di tutte le concessioni.
Con D.L. n. 244 del 2016 è stata sancita una prima proroga della scadenza delle concessioni di ... _OMISSIS_ ...sere al 31/12/2018. Successivamente, in forza della legge n. n. 205 del 2017 è stata stabilita un’ulteriore proroga al 31 dicembre 2020 delle concessioni in essere e con scadenza anteriore a detta data.
In materia di durata delle concessioni di posteggio, il legislatore è intervenuto con il d.l. n. 34, conv. in l. 17/7/2020, n. 77, il cui art. 181 comma 4 bis prevede che «le concessioni di posteggio per l'esercizio del commercio su aree pubbliche aventi scadenza entro il 31 dicembre 2020, se non già riassegnate ai sensi dell'intesa sancita in sede di Conferenza unificata il 5 luglio 2012, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 79 del 4 aprile 2013, nel rispetto del comma 4-bis dell'articolo 16 del decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59, sono rinnovate per la durata di dodici anni, secondo linee guida adottate dal Ministero dello sviluppo economico e con modalità stabilite dalle regioni entro il 30 settembre 2020, con assegnazione al soggetto tito... _OMISSIS_ ...da, sia che la conduca direttamente sia che l'abbia conferita in gestione temporanea, previa verifica della sussistenza dei requisiti di onorabilità e professionalità prescritti, compresa l'iscrizione ai registri camerali quale ditta attiva ove non sussistano gravi e comprovate cause di impedimento temporaneo all'esercizio dell'attività».
Le linee guida del Mise, sulla base del D.L. n. 34/2020, stabiliscono che le concessioni per l'esercizio del commercio su aree pubbliche relative a posteggi inseriti in mercati, fiere e isolati, ivi inclusi quelli finalizzati allo svolgimento di attività artigianali, di somministrazione di alimenti e bevande, di rivendita di quotidiani e periodici e di vendita da parte dei produttori agricoli, aventi scadenza entro il 31 dicembre 2020, sono rinnovate in favore del soggetto titolare dell'azienda intestataria della concessione, a prescindere della forma giuridica prescelta, sia che la conduca direttamente sia che l'abbia ... _OMISSIS_ ...stione temporanea e previa verifica della sussistenza dei requisiti soggettivi, di onorabilità e professionali, ove richiesti, di cui all'art. 71 del decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59 o di quelli stabiliti dalle Regioni con proprie leggi.
Entro il 31 dicembre 2020 il Comune provvede d'ufficio all'avvio del procedimento di rinnovo e alla verifica del possesso, alla medesima data, dei requisiti previsti dalle linee guida redatte dal Mise per le concessioni per l'esercizio del commercio su aree pubbliche relative a posteggi inseriti in mercati, fiere e isolati.
Il Ministero dello Sviluppo Economico, laddove, nelle linee guida di cui all’All. A al d.m. 25 novembre 2020, ha imposto, ai fini del rinnovo, che l’impresa titolare della concessione per l'esercizio del commercio su aree pubbliche relative a posteggi da rinnovare (e non semplicemente la gerente temporanea dell’azienda) fosse iscritta nei registri camerali quale impresa ... _OMISSIS_ ...ella tipologia di attività per cui è stata rilasciata la concessione”, ha esplicitato un concetto che il legislatore nella formulazione dell’art. 181, comma 4 bis, d.l. n. 34, conv. in l. 17/7/2020, n. 77, ha essenzialmente dato per implicito.
Laddove le linee guida del Mise, redatte sulla base del D.L. n. 77/2020 impongono, ai fini del rinnovo di una concessione per l'esercizio del commercio su aree pubbliche relative a posteggi, tra gli altri requisiti, che il soggetto titolare dell'azienda sia iscritto nei registri camerali quale “ditta attiva”, presuppone che tale iscrizione concerna proprio la tipologia di attività per cui è stata rilasciata la concessione. Ciò in quanto il rinnovo di una concessione costituisce un “nuovo” rilascio (a differenza della proroga che si caratterizza per il prolungamento, senza soluzione di continuità, della concessione in essere) e come tale, quindi, è logico che il soggetto imprenditoriale... _OMISSIS_ ...a titolarità della concessione sia iscritto nei registri camerali quale ditta attiva nella specifica tipologia di attività per cui è stata rilasciata la concessione.
L’art. 56 bis (Rinnovo delle concessioni di aree pubbliche), inserito nel decreto legge 25/05/2021 n. 73, dalla legge di conversione 23 luglio 2021, n. 106 attribuisce all’Amministrazione solo la facoltà di differire la conclusione della procedura di rinnovo di una concessione per l'esercizio del commercio su aree pubbliche relative a posteggi.
L'art. 181 comma 4 bis del D.L. n. 34/2020 ha riguardo esclusivamente alle "concessioni di commercio su aree pubbliche" e, stante la portata eccezionale della previsione di proroga dei rapporti in essere oltre la scadenza fisiologica, essa deve essere fatta oggetto di interpretazione letterale. Tale disposizione, quindi, non risulta applicabile alle fattispecie che non hanno ad oggetto l'assegnazione di un posteggio su area pubblica c... _OMISSIS_ ...steggio, infatti, deve intendersi una mera area pubblica (che può essere anche attrezzata) su cui il privato concessionario svolge un'attività di vendita di merci al dettaglio e di somministrazione di alimenti e bevande.
I concessionari, le cui concessioni di occupazione delle piazzole in un mercato pubblico sono scadute il 31 dicembre 2020, non hanno diritto alcuno al rinnovo, ai sensi dell'art. 181, comma 4-bis, del d.l. n. 34/2020, convertito in legge n. 77/2020: non sussiste invero alcuna violazione dell'art. 181 e delle Linee guida ministeriali, che disciplinano il rinnovo automatico delle concessioni di posteggio per l'esercizio del commercio su aree pubbliche in scadenza entro il 31 dicembre 2020, a condizione che non siano già state riassegnate ai sensi dell'intesa sancita in sede di Conferenza unificata il 5 luglio 2012.
Le Linee Guida del Ministero del 25 novembre 2020, al punto 7, ribadiscono che sono escluse dal rinnovo le concessioni c... _OMISSIS_ ...ro il 31 dicembre 2020 relative a posteggi o aree già riassegnate, ai sensi dell'Intesa sancita in sede di Conferenza unificata il 5 luglio 2012: in tal caso, le concessioni in scadenza al 31 dicembre 2020 non sono oggetto di rinnovo, divenendo efficaci, a partire dal 1° gennaio 2021, i nuovi titoli abilitativi rilasciati in esito alle procedure di riassegnazione per la durata prevista dai rispettivi bandi di gara.
Il D.L 34/2020 all'art. 181, riferito alle o.s.p. commerciali, in alcun modo autorizza ex se il rilascio della concessione sulle strade della viabilità principale al di fuori dei marciapiedi.
L'art. 181, comma 4 bis, del D.L. n. 34/2020, convertito dalla L. 77/2020 sottraendo l'attribuzione di diritti di esclusiva su risorse scarse all'indizione di procedure d'evidenza pubblica, si pone in contrasto con l'art. 12 della direttiva 2006/123/CE, sui servizi nel mercato interno. le attività di commercio su aree pubbliche, contrariamente a ... _OMISSIS_ ...negli appelli, in analogia con il demanio marittimo, esibiscono il connotato dalla scarsità la quale ai sensi del più volte richiamato art. 12 della direttiva servizi giustifica la selezione "per il mercato", in cui l'accesso al settore economico avvenga mediante procedure ad evidenza pubblica. Non persuadono sul punto le deduzioni con cui pongono in rilievo le asserite differenze che connoterebbero il settore turistico-ricreativo esercitato sul demanio marittimo rispetto al commercio su aree comunali. In entrambi i casi l'attività economica è consentita solo attraverso l'utilizzo del bene pubblico, il quale pertanto, sulla base della sua naturale limitatezza, giustifica la selezione degli operatori economici mediante criteri obiettivi e trasparenti, propri dell'evidenza pubblica.
Il commercio ambulante, o commercio su area pubblica, essendo una attività di vendita di merci al dettaglio, effettuata su aree di proprietà pubblica, ovvero su piazzole o posteggi a... _OMISSIS_ ...e in forma itinerante, rientra senza alcun dubbio nella nozione di servizi di cui alla direttiva 2006/123/CE. Si tratta di una attività che, infatti, era stata originariamente inclusa nell'ambito di applicazione del decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59, con cui è stata recepita la menzionata "direttiva servizi".
L'esclusione dell'attività del commercio su aree pubbliche dal campo di applicazione del decreto legislativo n. 59/2010 e, quindi, della direttiva servizi, operata dalla legge 30 dicembre 2018, n. 145, art. 1, comma 686, si pone in diretto contrasto con le previsioni della direttiva 2006/123/CE, che prevedono in via tassativa le ipotesi di esclusione e tra esse non rientra il commercio su aree pubbliche. In altre parole gli Stati membri non hanno alcun margine di discrezionalità nel prevedere ulteriori ipotesi di esclusione dall'ambito di applicazione della direttiva e ogni questione sulle modalità di applicazione delle disposizioni della direttiva... _OMISSIS_ ...e logicamente dopo la corretta definizione del suo ambito di applicazione; conseguentemente, le citate disposizioni della legge di bilancio 2019 vanno disapplicate.
DEMANIO E PATRIMONIO - CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE - CONCESSIONE DI POSTEGGIO - CATEGORIE MERCEOLOGICHE
L'obiettivo di tutela del decoro urbano può essere perseguito dalle amministrazioni competenti anche con riguardo alle trasformazioni negative che nel tempo subisce la dinamica, pur solo merceologica, del commercio ambulante, ove – ferme naturalmente le trasformazioni tecniche compatibili - giunga al punto da divenire incongrua con le concrete caratteristiche storico-artistiche e con la dignità culturale dei luoghi.
DEMANIO E PATRIMONIO - CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE - CONCESSIONE DI POSTEGGIO - COMMERCIO ITINERANTE
Ai sensi dell’art. 28 della L.R. Liguria n. 1/2007, l’esercizio del commercio d... _OMISSIS_ ...uo;arte in aree pubbliche può avvenire esclusivamente su posteggi in concessione o in forma itinerante. L’assegnazione dei posti, nei luoghi preventivamente individuati dal Comune dentro e fuori dai mercati, avviene sulla base di appositi bandi annuali, ai sensi dell’art. 30 della L.R. n. 1/2007, contestualmente al rilascio dell’autorizzazione al commercio.
DEMANIO E PATRIMONIO - CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE - CONCESSIONE DI POSTEGGIO - DECADENZA
L'avvenuta conclusione di un precedente procedimento amministrativo conclusosi con la decadenza della concessione per l'occupazione di suolo pubblico e la revoca della connessa autorizzazione al commercio su area pubblica non consente poi di contestare il successivo diniego di subingresso nella titolarità della concessione di suolo pubblico e dell'autorizzazione commerciale, in quanto la prima era già decaduta e la seconda era già stata oggetto di formale pr... _OMISSIS_ ...revoca.
La revoca automatica dell’autorizzazione amministrativa al commercio, in presenza di decadenza dalla concessione di suolo pubblico, si configura quale unica possibile conseguenza logica, in quanto in assenza della concessione su suolo pubblico non è possibile esercitare (se non in modo abusivo) l'attività commerciale su quel sito.
DEMANIO E PATRIMONIO - CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE - CONCESSIONE DI POSTEGGIO - DURATA
Ai sensi del comma 4-bis, introdotto dall’art. 686, lett. b), L. 145/2018, il legislatore nazionale per promuove...
...continua.
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