DEMANIO E PATRIMONIO - CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE - CANONE - DEMANIO STRADALE - ART. 27 D. LGS. 285/92
L’insieme delle disposizioni del Titolo II (Della costruzione e tutela delle strade) del Codice della strada dimostra che le concessioni e le autorizzazioni che giustificano l’imposizione del canone non ricognitorio di cui all’articolo 27 del medesimo codice sono caratterizzate dal tratto comune – riferibile in ultimo alla libera e sicura circolazione delle persone sulle strade – di sottrarre in tutto o in parte l’uso pubblico della res a fronte dell’utilizzazione eccezionale da parte del singolo.
Condizione a un tempo necessaria e sufficiente per giustificare l’imposizione del canone ricognitorio ex art. 2... _OMISSIS_ ...izzo; il che tipicamente occorre nelle ipotesi: 1) di autorizzazione all’occupazione della sede stradale anche con “veicoli, baracche, tende e simili” (art. 20); 2) di autorizzazione o concessione all’esecuzione di “opere o depositi e aprire cantieri stradali, anche temporanei, sulle strade e loro pertinenze, nonché sulle relative fasce di rispetto e sulle aree di visibilità” (art. 21); 3) di autorizzazione alla realizzazione di “nuovi accessi e nuove diramazioni dalla strada ai fondi o fabbricati laterali, ovvero di nuovi innesti di strade soggette a uso pubblico o privato”, ovvero ancora di “passi carrabili” (art. 22).
Nei casi di “attraversamento ed uso della sede stradale” prefigurati all’art. 25 C... _OMISSIS_ ... sotterraneo, sottopassi e soprappassi, teleferiche di qualsiasi specie, gasdotti, serbatoi di combustibili liquidi, o con altri impianti ed opere, che possono comunque interessare la proprietà stradale”, per i quali vige la prescrizione generale secondo cui le relative opere “devono, per quanto possibile, essere realizzate in modo tale che il loro uso e la loro manutenzione non intralci la circolazione dei veicoli sulle strade, garantendo l'accessibilità delle fasce di pertinenza della strada”), la pretesa al il riconoscimento di un canone concessorio si fonda non già su un qualunque utilizzo della sede stradale (nonché dello spazio soprastante e sottostante ad essa), bensì su un utilizzo singolare, che incida, come tale, in modo significativo sull’uso pubbl... _OMISSIS_ ...itazione o modulazione della possibilità del suo tipico utilizzo pubblico; ma non anche a fronte di tipologie e modalità di utilizzo (quali quelle che conseguono alla posa di cavi e tubi interrati) che non ne precludono ordinariamente la generale fruizione.
Il fondamento della pretesa al pagamento del canone concessorio di cui all'art. 27 C.d.S. non è dato da qualunque utilizzo della sede stradale, ma ad un uso singolare significativamente incidente sull’uso pubblico di quest’ultima, intesa ai sensi dell’art. 3, co. 1, n. 46 del codice stesso “superficie compresa entro i confini stradali”, comprensiva della carreggiata e delle fasce di pertinenza.
È illegittima l'imposizione da parte dell'Ente locale del pagamento del canone non ricognito... _OMISSIS_ ...r l'erogazione del servizio idrico, che non precludono ordinariamente la generale fruizione della risorsa pubblica. Alla luce della finalità precipua della normativa in questione, infatti, tale imposizione può essere consentita soltanto in relazione al periodo temporale nel quale viene eseguito l'intervento di posa dei tubi, ma non rinviene alcuna valida giustificazione per il periodo successivo (che può essere anche pluridecennale) durante il quale la presenza nel sottosuolo dell'infrastruttura di servizio a rete non impedisce né limita la pubblica fruizione della sede stradale.
È illegittimo l’assoggettamento al canone non ricognitorio, previsto dall’art. 27 del codice della strada, nelle ipotesi di utilizzo del sottosuolo della sede stradale che - come nel caso di... _OMISSIS_ ... lavorazioni di posa e realizzazione dell’infrastruttura a rete impediscono la piena fruizione della sede stradale.
L'art. 27 del codice della strada ha assoggettato a canone unicamente le occupazioni idonee a sottrarre il bene all’uso pubblico (id est: peso imposto al bene pubblico), ciò che non accade nell’ipotesi di occupazioni che si sostanzino nell’interramento di condutture finalizzate all’esercizio di pubblici servizi.
Il canone non ricognitorio ex art. 27 commi 7 e 8 del Codice della Strada ha una funzione di chiusura, in quanto si applica a qualsiasi utilizzazione del demanio stradale che non trovi uno specifico titolo in una disciplina di settore. Si tratta di una prestazione di natura patrimoniale che grava quale corrispettivo ... _OMISSIS_ ... Codice della Strada (soggezioni che derivano alla strada, valore economico della concessione, vantaggio ricavato dall'utente). Questa griglia è sufficiente a soddisfare la riserva di legge in materia di prestazioni patrimoniali. I dettagli rientrano nella potestà regolatoria locale.
L’applicazione del canone non ricognitorio di cui all'art. 27 del codice della strada alle condutture elettriche rimane ammissibile solo in via residuale, qualora l’utilizzazione del demanio stradale non sia in concreto disciplinata da un titolo specifico, oppure qualora il titolo esista ma riguardi una forma di utilizzazione della strada diversa e meno invasiva di quella effettivamente attuata.
Il potere degli enti proprietari delle strade di istituire e regolare il canone no... _OMISSIS_ ...ale.
Una volta istituito, il canone non ricognitorio si applica a tutti rapporti di durata, per il periodo successivo all’entrata in vigore della disciplina comunale. Mancando una norma di coordinamento statale di segno contrario, si espande il principio generale secondo cui l’utilità derivante dall’uso singolare della strada si rinnova per l’intera durata della concessione, e dunque è soggetta alle regole sopravvenute.
Il canone non ricognitorio ex art. 27 commi 7 e 8 del Codice della Strada si applica a qualsiasi utilizzazione del demanio stradale che non sia già regolata da una specifica normativa di settore, come ad esempio nel caso delle condutture elettriche e della servitù di elettrodotto ex art. 120 e 125 del RD 11 dicembre 1933 n. 1775... _OMISSIS_ ...a flessibilità del COSAP, che in base all’art. 63 comma 2-c del Dlgs. 446/1997 può prevedere dei coefficienti moltiplicatori per specifiche attività in relazione al valore economico dell'area o al sacrificio imposto alla collettività.
Il presupposto per la legittima imposizione di un canone concessorio è rappresentato dal fatto che lo stesso deve colpire un uso particolare di uno specifico bene pubblico (diversamente si tratterebbe di un inammissibile tributo ambientale) e non un uso generalizzato della strada e delle sue pertinenze.
La quantificazione del canone di cui all’art. 27 del codice della strada presuppone, in assenza della prevista disposizione di attuazione, un’apposita istruttoria comunale per l’individuazione della quota del costo... _OMISSIS_ ...metro lineare senza giustificare gli elementi presi a base per la quantificazione degli importi.
Oltre a essere recessivo di fronte a norme speciali come quella sulla servitù di elettrodotto, il canone non ricognitorio ha subìto un processo di erosione per effetto dei nuovi istituti che regolano l’uso singolare dei beni pubblici. Questo è avvenuto con l’introduzione della TOSAP (v. art. 38 del Dlgs. 15 novembre 1993 n. 507), a cui si è affiancato, in via alternativa, il COSAP (v. art. 63 del Dlgs. 15 dicembre 1997 n. 446). Anche nella TOSAP/COSAP il presupposto della prestazione economica dovuta dal privato è la circostanza oggettiva dell’occupazione del demanio stradale. Non rileva la natura dell’occupazione, né il collegamento con l’attivit... _OMISSIS_ ...rpo normativo inteso alla sicurezza delle persone nella circolazione stradale, rispetto al quale le sue norme sono evidentemente serventi), e, pertanto, fonda la legittimità dell’imposizione del canone non ricognitorio su un provvedimento di autorizzazione o di concessione dell’uso singolare della risorsa pubblica, intesa come sede stradale.
L'insieme delle disposizioni del Titolo II (Della costruzione e tutela delle strade) del Codice della strada dimostra che le concessioni e le autorizzazioni che giustificano l’imposizione del canone non ricognitorio di cui all’articolo 27 sono caratterizzate dal tratto comune – riferibile in ultimo alla libera e sicura circolazione delle persone sulle strade – di sottrarre in tutto o in parte l’uso p... _OMISSIS_ ...Codice della Strada, la pretesa al riconoscimento di un canone concessorio si fonda non già su un qualunque utilizzo della sede stradale (nonché dello spazio soprastante e sottostante ad essa), bensì su un utilizzo singolare, che incida, come tale, in modo significativo sull’uso pubblico della risorsa viaria.
Il fatto che il codice della strada abbia operato un espresso richiamo alla sola “sede stradale” (id est: alla superficie e non anche al sottosuolo e al soprasuolo) depone nel senso che l’imposizione di un canone non ricognitorio a fronte dell’uso singolare della risorsa stradale è legittima solo se consegue a una limitazione o modulazione della possibilità del suo tipico utilizzo pubblico; ma non anche a fronte di tipologie e modalità d... _OMISSIS_ ...one del tratto di tempo durante il quale le lavorazioni di posa e realizzazione dell’infrastruttura a rete impediscano la piena fruizione della sede stradale) la legittimità dell’imposizione, da parte dell’ente locale, di un canone non ricognitorio a fronte della posa, in prossimità della sede stradale, di infrastrutture pubbliche cc. dd. a rete.
Il canone patrimoniale concessorio non ricognitorio di cui all’articolo 27 del Codice della Strada non è dovuto per la posa di condutture al di sotto del piano stradale che non sono limitative dell’uso del medesimo piano stradale da parte della collettività.
L’art. 27 del codice della strada impone di parametrare l’an e il quantum del canone alle caratteristiche specifiche del singolo... _OMISSIS_ ...upazione del suolo pubblico deve assicurare l'adeguata proporzionalità tra il "quantum" previsto per la singola occupazione e le caratteristiche della stessa, in armonia con quanto disposto dall'art. 27, comma 8, del Codice della Strada (che fa riferimento ai seguenti criteri: soggezioni che derivano alla strada od autostrada; valore economico risultante dal provvedimento di autorizzazione o concessione; vantaggio che l'utente ne ricava).
L'imposizione di un canone non ricognitorio a fronte dell'uso singolare della risorsa stradale è legittima solo se consegue ad una limitazione o modulazione della possibilità del suo tipico utilizzo pubblico e non anche a fronte di tipologie e modalità di utilizzo (quali quelle che conseguono alla posa di cavi e tubi interrati) che non ne precl... _OMISSIS_ ...posa e realizzazione dell'infrastruttura a rete impediscono la piena fruizione della sede stradale.
Il canone non ricognitorio ex art. 27, d.lgs. 285/92 e il canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, così come la tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, si basano sullo stesso presupposto di fatto, costituito dall’uso particolare di beni pubblici stradali, fermo restando che l’ambito di riferimento oggettivo dei secondi è più ampio e comprende quello del primo.
Il canone concessorio patrimoniale non ricognitorio non può essere richiesto in modo indiscriminato, occorrendo invece l’accertamento di un'occupazione contraddistinta dalla concreta idoneità delle opere di precludere la generale fruizione della sede str... _OMISSIS_ ...el senso che l’imposizione di un canone non ricognitorio a fronte dell’uso singolare della risorsa stradale è legittima solo se consegue a una limitazione o modulazione delle possibilità del suo tipico utilizzo; ma non anche a fronte di tipologie e modalità di utilizzo (quali quelle che conseguono alla posa di cavi e tubi interrati) che non ne precludono ordinariamente la generale fruizione.
Le ipotesi di utilizzo del sottosuolo della sede stradale che non impediscano o limitino in alcun modo la fruizione della sede estradale, escludono la legittimità dell’esigibilità di un canone concessorio patrimoniale non ricognitorio
Non esiste contraddizione nella eventuale coesistenza del canone non ricognitorio e del COSAP o TOSAP, poiché essi hanno diversa n... _OMISSIS_ ...usivo e per l’occupazione della strada, la TOSAP e, di conseguenza, il COSAP eventualmente previsto in sua sostituzione, è un tributo basato su presupposti ritenuti indici indiretti di capacità contributiva, per tale ragione, le due entrate possono essere richieste in via cumulativa.
L’art. 63, comma 3, d.lgs. 446/97 che stabilisce una soglia massima di prelievo con efficacia assorbente va intesa nel senso che il COSAP o la TOSAP assorbono il canone e non viceversa, dunque, se il Comune riscuote già altri canoni previsti dalla legge (come, appunto, quello di cui all’ art. 27, D.Lgs. n. 285/92, gli stessi debbono essere portati in detrazione rispetto alla misura complessiva del COSAP/TOSAP come risultante dall’applicazione dell’art. 63, D.Lgs. n. 446... _OMISSIS_ ... ipotesi di erogazione di particolari e diversi servizi, che giustificano la riscossione di ulteriori somme.
Il c.d. canone non ricognitorio ex art. 27 del Codice della Strada non può essere richiesto in modo indiscriminato, occorrendo invece l’accertamento di una occupazione contraddistinta dalla concerta idoneità delle opere di precludere la generale fruizione della sede stradale, la qual cosa non è normalmente riscontrabile nel caso delle posa di elettrodotti.
Il fatto che il Codice della strada abbia operato un espresso richiamo alla sola sede stradale depone nel senso che l’imposizione di un canone non ricognitorio a fronte dell’uso singolare della risorsa stradale è legittima solo se consegue a una limitazione o modulazione delle possibilità de... _OMISSIS_ ...ione.
Le ipotesi di utilizzo del sottosuolo della sede stradale che non impediscono o limitano in alcun modo la fruizione della sede stradale escludono la legittimità dell’esigibilità di un canone ricognitorio.
In tema di canone non ricognitorio è necessario distinguere tra fattispecie rilevanti ai fini del pagamento del canone, e fattispecie che non giustificano la relativa pretesa, sotto il profilo dei contenuti economici e giuridici del rapporto pubblicistico, tra le quali deve essere ascritta l’attività di distribuzione dell’energia elettrica.
È illegittimo il regolamento comunale per l’applicazione del canone concessorio non ricognitorio, il quale pretenda di applicare il canone in modo generalizzato, incidendo in modo uniforme ... _OMISSIS_ ...le del titolo da cui promana (come per il servizio di pubblica utilità attività di distribuzione dell’energia elettrica).
La mancata adozione del decreto ministeriale di cui all’art. 67 d.p.r. 495/1992 non impedisce ai Comuni di dettare le regole per la determinazione del canone non ricognitorio, sulla base dei criteri guida già stabiliti dall’art. 27 de...
Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi di pronunce giudiziali estratte da un nostro codice o repertorio, nel quale le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle pronunce a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare.