DEMANIO E PATRIMONIO - CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE - ALLOGGIO DI SERVIZIO
Gli alloggi ASI devono essere assegnati al personale militare cui sono affidati incarichi che richiedono l'obbligo di abitare presso la località di servizio e pertanto il criterio di assegnazione è incentrato esclusivamente sulle necessità funzionali legate alle esigenze del servizio.
Il tema dell'alloggio di servizio dei militari, ai fini della messa in disponibilità dell’avente diritto inerisce esclusivamente al Ministero della difesa, restando a quello dell’interno soltanto l’attività contabile, che non incide a livello decisionale. Occorre distinguere tra la competenza decisionale, che appartiene al Ministero della difesa, e la competenza contabile, che appartiene al Ministero dell’interno.
DEMANIO E PATRIMONIO - CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE - ALLOGGIO DI SERVIZIO - CANONE
Gli alloggi milit... _OMISSIS_ ...ti, strumentalmente, a soddisfare le esigenze di servizio o di mobilità, e non le esigenze abitative e personali degli occupanti sine titulo. Tanto è vero che il legislatore non ha previsto il pagamento del canone in via alternativa alla procedibilità delle azioni di recupero forzoso, sussistendo pur sempre l'obbligo di rilascio, qualora intimato, con ciò escludendosi alla radice la fondatezza dell'accusa di porre gli occupanti dinanzi alla scelta del (minore) tra i due mali della sopportazione del nuovo canone, ovvero della liberazione dell'immobile.
La normativa privatistica sulle locazioni degli immobili e quella di maggior favore a tutela del conduttore contenuta nella legislazione sul cd. equo canone non trovano applicazione ai fini dell’individuazione del canone di occupazione sine titulo di alloggi di servizio.
Si afferma la legittimità del riferimento legislativo alla superficie catastale, comprensiva delle mura interne, perimetrali e ... _OMISSIS_ ...n relazione alla netta differenza di regime tra le locazioni comuni e la determinazione del canone previsto per gli occupanti sine titulo di un alloggio di servizio del ministero della difesa.
Il canone di occupazione dovuto dagli utenti non aventi titolo alla concessione di alloggi di servizio del Ministero della difesa è funzionalmente e strutturalmente diverso dal corrispettivo dedotto in un contratto di scambio, posto che il godimento senza titolo, in linea di principio, dà luogo a una fattispecie risarcitoria ex art. 2043 c.c. che, nella specie, il legislatore ha ritenuto di disciplinare sotto il profilo dell’importo dovuto dagli occupanti.
In materia di occupazione sine titulo di alloggi di servizio, si rileva che il canone di occupazione non corrisponde ai prezzi di mercato, che costituiscono solo uno dei parametri che il legislatore primario (D.L. n. 78/2010) ha indicato a quello secondario (D.M. del 2011) ai fini della stesura della r... _OMISSIS_ ... di dettaglio; particolarmente irrilevante è il richiamo alla disciplina dell’equo canone, la cui ratio ispiratrice è notoriamente rivolta a tutelare il conduttore, sul presupposto che questi rappresenti la parte tipicamente debole del rapporto di locazione; è la stessa legge che si prefigge l’obiettivo primario di realizzare, attraverso la nuova disciplina dei canoni di occupazione, un incremento dell’importo dei medesimi anche per recuperare le perdite prodotte nel tempo da occupazioni senza titolo.
In materia di canoni dovuti da occupanti sine titulo di un alloggio di servizio, il d.m. del 2011 ha esercitato in modo non irragionevole il mandato affidatogli dalla fonte primaria, utilizzando criteri intesi a parametrare il canone alla concreta situazione di fatto secondo un’operazione complessiva orientata anche a criteri equitativi, ad esempio manipolando i risultati delle analisi del mercato mediante coefficienti correttivi che, per ... _OMISSIS_ ...nore entità, possono comportare un significativo abbattimento degli importi dovuti.
Il legislatore del 2010 non ha operato alcun richiamo alla normativa privatistica sulle locazioni degli immobili, né alla normativa di maggior favore a tutela del conduttore contenuta nella legislazione sul cd. equo canone (la L. n. 392/1978 e la L. n. 431/1998), in quanto si tratta di normative che non possono trovare applicazione ai fini dell'individuazione del canone di occupazione di alloggi di servizio sine titulo, sia perché rispondono ad una ratio del tutto diversa, sia perché disciplinano un rapporto totalmente differente per finalità, soggetti e natura dei beni da quello per cui è causa.
Il legislatore del 2010 - in materia di alloggi di servizio occupati sine titulo - non ha rinviato agli accordi di categoria previsti dalla L. n. 431/1998, ma ha demandato a un decreto ministeriale di dettare la relativa disciplina attuativa. La profonda diversità di ratio r... _OMISSIS_ ... erronei i richiami alla disciplina sulle locazioni e al cd. equo canone, dovendo perciò ritenersi che il legislatore sia intervenuto proprio per introdurre una cesura rispetto alle previgenti normativa e prassi, che a tale disciplina si richiamava.
Il canone di occupazione costituisce, nella sostanza, una forma di liquidazione forfettaria del danno subito dall’Amministrazione per l’illecita occupazione (proseguita oltre il termine di scadenza dell’originario titolo di godimento, ad esempio costituita dalla cessazione della qualità di militare in servizio), determinata, in base a quanto fissato dalla legge, con riferimento a vari parametri, tra cui il prezzo di mercato, al quale non deve essere esattamente corrispondente, essendo prevista dallo stesso art. 6 comma 21 quater del D.L. n. 78/2010 l’applicazione di alcuni coefficienti in relazione alle condizione dell’immobile, nonché alla situazione reddituale dell’occupante e ... _OMISSIS_ ...uo;occupazione.
Il D.L. n. 78/2010 in materia di determinazione dei canoni per occupazione senza titolo di alloggi di servizio non comportava necessariamente l’applicazione dei prezzi di mercato, attribuendo al decreto ministeriale un potere discrezionale nella individuazione del rapporto tra i differenti parametri indicati, quali i prezzi di mercato (o in mancanza di essi le quotazioni rese disponibili dall'Agenzia del territorio), il reddito dell'occupante e la durata dell'occupazione, facendo poi espressamente salvo l’obbligo di rilascio degli immobili, che costituiva il primario interesse dell’Amministrazione.
DEMANIO E PATRIMONIO - CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE - ALLOGGIO DI SERVIZIO - CESSAZIONE
La connessione funzionale tra la concessione di un bene immobile a fini alloggiativi e lo svolgimento del rapporto di servizio fa sì che la cessazione di questo determini la decadenza de... _OMISSIS_ ... demaniale in base al principio simul stabunt, simul cadent, a nulla rilevando che l’assegnatario sia stato successivamente lasciato sine die nella disponibilità di fatto dell’alloggio.
La pubblica amministrazione ha diritto a riottenere l’alloggio demaniale assegnato al dipendente, una volta che si sia maturata la perdita del titolo, atteso che l’assegnazione di detti alloggi viene effettuata essenzialmente per garantire il funzionamento dei servizi, e solo indirettamente per assecondare le esigenze abitative degli interessati.
Nel caso di assoluta e pacifica mancanza di un titolo idoneo alla legittima detenzione di un alloggio di servizio, non è necessaria una specifica motivazione sull’interesse pubblico perseguito per giustificare il provvedimento di sfratto amministrativo; laddove, invece, una specifica motivazione sarebbe necessaria solo per giustificare l’eventuale ulteriore detenzione ovvero la proroga del... _OMISSIS_ ...rsquo;alloggio a vantaggio di chi non è più in servizio.
L’alloggio di servizio deve esser messo a disposizione dell’amministrazione al momento del venir meno della causa dell’assegnazione (coincidente col collocamento a riposo dell’assegnatario), e perciò la mancata richiesta di rilascio va apprezzata alla stregua di un atteggiamento di tolleranza del dominus, come tale insuscettibile di produrre effetti giuridici nei confronti dell’occupante.
Stante il combinato disposto degli articoli 362 e 363 del DPR n. 90/2010, l’assegnazione degli gli alloggi di servizio gratuiti connessi all’incarico (ASGI) dell’Arma dei Carabinieri è strettamente connessa all’incarico ricoperto, tanto è vero che, ai sensi del terzo comma dell’art. 363, la cessazione dall’incarico implica la decadenza automatica dell’assegnazione.
Il combinato disposto degli artt. 329 e 333 del d.P.R. n. ... _OMISSIS_ ... consente di ritenere possibile la prosecuzione dell’occupazione degli alloggi di servizio da parte degli ex dipendenti dell'amministrazione militare sino a quando essi non servano ad altri aventi diritto, determinando una sorta di ultrattività del rapporto concessorio.
Vi è connessione funzionale tra la concessione del bene a fini alloggiativi e lo svolgimento del rapporto di servizio, la cui cessazione determina la decadenza della concessione demaniale: ne deriva che la collocazione a riposo del custode dell'edificio scolastico determina l'occupazione sine titulo dell'alloggio di servizio.
Non ha alcun rilievo la circostanza che l'occupante sine titulo (in quanto collocato a riposo) di un alloggio di servizio abbia continuato a versare in favore dell'amministrazione un corrispettivo, che può, al più, può essere qualificato come una sorta di indennità per l'occupazione senza titolo dell'immobile, considerato che alcuna conversione formale in ... _OMISSIS_ ...ale ovvero alcuna ipotesi di rapporto contrattuale di fatto può essere ipotizzata, in quanto la P.A. è sempre vincolata al rispetto della forma scritta ad substantiam, onde principiare un rapporto negoziale.
DEMANIO E PATRIMONIO - CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE - ALLOGGIO DI SERVIZIO - CESSIONE A TERZI
L’alloggio assegnato in concessione è qualificabile come “casa familiare”, in quanto viene ceduto, ancorché in correlazione con le prestazioni lavorative, al fine di soddisfare le esigenze abitative non solo del dipendente ma anche dei componenti della sua famiglia, sicché – in caso di separazione e/o divorzio – tale alloggio può ben essere attribuito al coniuge diverso dal concessionario, se affidatario della prole, ai sensi della L. 1 dicembre 1970, n. 898, seppure con l’ulteriore, non indifferente, precisazione che quest’ultimo – per effetto dell’assegnazione della casa f... _OMISSIS_ ...; subentra sì nel godimento del bene, con conseguentemente obbligo di pagare il corrispettivo per l’utilizzo dell’alloggio al concedente, ma non nel rapporto concessorio, ormai cessato.
DEMANIO E PATRIMONIO - CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE - ALLOGGIO DI SERVIZIO - DELLA POLIZIA PENITENZIARIA
Dal tenore letterale del combinato disposto dei commi 2 e 4 dell’art. 6 del regolamento approvato con il d.P.R. n. 314/2006, è possibile desumere soltanto che i titoli ivi indicati devono sempre e comunque essere oggetto di valutazione ai fini dell’assegnazione degli alloggi di servizio, ma non che l’Amministrazione penitenziaria non può prendere in considerazione titoli ulteriori come, ad esempio, la situazione reddituale degli interessati.
Ai sensi del d.P.R. n. 314 del 2006 la concessione dell'alloggio di servizio al Comandante del reparto della Polizia Penitenziaria, pur inquadrandosi ne... _OMISSIS_ ...oncessioni amministrative del godimento di un bene pubblico appartenente al patrimonio indisponibile dello Stato, è correlata con il rapporto d'impiego nelle peculiari connotazioni che esso assume in ambito della specifica forza di polizia, con la necessità di pronta e immediata presenza nel luogo di svolgimento dei servizi d'istituto; di conseguenza, una volta intervenuto il trasferimento d'ufficio del sopraindicato personale in altra sede, il godimento dell'immobile da parte dello stesso è causalmente connesso al rapporto, con una valenza economica specifica integrativa del trattamento economico di attività, e l'Amministrazione ha il dovere di procurarne la disponibilità.
L’art. 18, comma 6, della legge n. 395/1990, recante norme sul corpo di polizia penitenziaria, prevede che «Il comandante del reparto ha l’obbligo di alloggiare nell’alloggio di servizio, del quale usufruisce a titolo gratuito». Tale norma deve essere interpret... _OMISSIS_ ...he il comandante di reparto, per la sua particolare funzione, ha l’obbligo di risiedere ed alloggiare nell’immobile di servizio – e quindi subisce una limitazione alla suo diritto alla libera circolazione sul territorio, al fine di garantire ed assicurare la sua presenza immanente in sede come si deduce agli obblighi di vigilanza imposti dall’art. 31, comma 6, lettera d), del d.P.R. n. 82/1999 – e, dunque, per bilanciare questo particolare obbligo, connesso alla qualifica rivestita e alla funzione espletata, la legge prevede la concessione gratuita dell’alloggio di servizio che, qui...
...continua.
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