VINCOLI ED EDIFICABILITÀ - VINCOLI URBANISTICI E LEGALI - FASCE DI RISPETTO - TIPOLOGIE - CIMITERIALE - RIMOZIONE
Il procedimento attivabile dai singoli proprietari all'interno della fascia di rispetto cimiteriale è in ogni caso soltanto quello finalizzato agli interventi di cui all’articolo 338, settimo comma, del Testo unico delle leggi sanitarie (recupero o cambio di destinazione d'uso di edificazioni preesistenti); mentre resta attivabile nel solo interesse pubblico la procedura di riduzione della fascia inedificabile in questione.
Il vincolo cimiteriale determina una situazione di inedificabilità ex lege, suscettibile di venire rimossa solo in ipotesi eccezionali e comunque solo per considerazioni di interesse pubblico, in presenza delle condizioni specificate nell'art. 338, quarto comma del regio decreto n. 27 luglio 1034, n. 1265 (c.d. ‘Testo unico delle leggi sanitarie’); ma non per interessi privati, come ad ese... _OMISSIS_ ...imare ex post realizzazioni edilizie abusive di privati, o comunque interventi edilizi futuri, su un’area a tal fine indisponibile per ragioni di ordine igienico-sanitario, nonché per la sacralità dei luoghi di sepoltura, salve ulteriori esigenze di mantenimento di un'area di possibile espansione della cinta cimiteriale.
La fascia di rispetto di almeno duecento metri dai centri abitati ex art. 338 R.D. n. 1265 del 1934 può essere derogata in due ipotesi soltanto: secondo la prima il Consiglio comunale può approvare, previo parere favorevole della competente azienda sanitaria locale, la costruzione di nuovi cimiteri o l'ampliamento di quelli già esistenti ad una distanza inferiore a 200 metri dal centro abitato purché su non oltre il limite di 50 metri quando ricorrono anche alternativamente le due condizioni previste dalla norma, ossia quando non sia possibile provvedere altrimenti ovvero quando l'impianto cimiteriale sia separato dal centro urbano da st... _OMISSIS_ ... fiumi ecc.. In base alla seconda, la deroga è consentita allorché si deve dare esecuzione ad un'opera pubblica o all'attuazione di un intervento urbanistico, purché non vi ostino ragioni igienico sanitarie; in tali casi il Consiglio comunale può consentire previo parere favorevole della competente azienda sanitaria locale, la riduzione della zona di rispetto tenendo conto degli elementi ambientali di pregio dell'area, autorizzando l'ampliamento di edifici preesistenti o la costruzione di nuovi edifici o la realizzazione, di parcheggi attrezzature sportive locali tecnici e serre.
La locuzione "attuazione di un intervento urbanistico" che consente di derogare alla distanza di almeno duecento metri dai centri abitati ex art. 338 R.D. n. 1265 del 1934 non può essere interpretata estensivamente fino a comprendervi anche l'edilizia residenziale privata, sia perché, trattandosi di eccezione al divieto generale di edificazione di cui al citato art. 338, deve essere i... _OMISSIS_ ...trittivamente e quindi limitata ai soli interventi pubblici o quanto meno di rilevanza pubblica, e ciò perché solo un interesse pubblico meritevole di tutela, come quelli esplicitamente indicati nella deroga, concorrente con quelli posti a base del divieto, potrebbe giustificare la riduzione della fascia di rispetto.
La situazione di inedificabilità prodotta dal vincolo cimiteriale è suscettibile di venire rimossa solo in ipotesi eccezionali e comunque solo per considerazioni di interesse pubblico, in presenza delle condizioni specificate nell'art. 338, quinto comma, del regio decreto n. 1265/1934.
L’art. 338, quinto comma, del regio decreto n. 1265/1934 non presidia interessi privati e non può legittimare interventi edilizi futuri su un'area indisponibile per ragioni di ordine igienico-sanitario, nonché per la sacralità dei luoghi di sepoltura.
L’art. 338, quinto comma, del regio decreto n. 1265/1934, norma eccezionale e di s... _OMISSIS_ ...tazione, consente di costruire in zona di rispetto cimiteriale unicamente con riguardo a specifiche domande edificatorie e non può essere base legale di un’autorizzazione a costruire de futuro.
Il vincolo cimiteriale ha natura assoluta: gli unici interventi con esso compatibili sono quelli tassativamente indicati dall’art. 338 del t.u.l.s.. Pertanto il potere della p.a. di ridurre la fascia di rispetto è autonomo da quello afferente il rilascio di singoli titoli edilizi e in sede autorizzativa il comune deve limitarsi a prendere atto della esistenza del vincolo senza in alcun modo poterne mettere in discussione la portata.
La situazione di inedificabilità prodotta dal vincolo cimiteriale è suscettibile di venire rimossa solo in ipotesi eccezionali e comunque solo per considerazioni di interesse pubblico, in presenza delle condizioni specificate nell'art. 338, quinto comma, del R.D. n. 1265/1934 (T.U. delle legge sanitarie).
il... _OMISSIS_ ...ttivabile dai singoli proprietari all'interno della zona di rispetto cimiteriale è soltanto quello finalizzato agli interventi di cui al settimo comma dell’art. 338, del R.D. n. 1265/1934 (recupero o cambio di destinazione d'uso di edificazioni preesistenti); mentre resta attivabile nel solo interesse pubblico - come valutato dal legislatore nell’elencazione, al quinto comma, delle opere ammissibili ai fini della riduzione - la procedura di riduzione della fascia inedificabile.
La situazione di inedificabilità derivante dalla imposizione del vincolo cimiteriale è suscettibile di venire rimossa solo in ipotesi eccezionali e comunque solo per considerazioni di interesse pubblico, in presenza delle condizioni specificate nell'art. 338, quinto comma, del R.D. 1265/1934.
L’art. 338 r.d. n. 1265 del 1934, come modificato nel 2002, prevede deroghe ad iniziativa del Consiglio Comunale, e consente la riduzione, a determinate condizioni, del... _OMISSIS_ ...etto cimiteriale per scelta dell’amministrazione, ma solo in determinate ipotesi, tutte incompatibili con una sanatoria, mediante variante al PRG, di un intero insediamento abusivo dentro la fascia.
La situazione di inedificabilità prodotta dal vincolo cimiteriale è suscettibile di venire rimossa solo in ipotesi eccezionali e comunque solo per considerazioni di interesse pubblico, in presenza delle condizioni specificate nell'art. 338, quinto comma, del R.D. 27 luglio 1934, n. 1265; tale norma infatti non presidia interessi privati e non può legittimare interventi edilizi futuri su un'area indisponibile per ragioni di ordine igienico-sanitario, nonché per la sacralità dei luoghi di sepoltura.
La situazione di inedificabilità prodotta dal vincolo cimiteriale è suscettibile di venire rimossa solo in ipotesi eccezionali e comunque solo per considerazioni di interesse pubblico, in presenza delle condizioni specificate nell’art. 338, quinto c... _OMISSIS_ ...anitarie.
La situazione di inedificabilità prodotta dal vincolo cimiteriale è suscettibile di venire rimossa solo in ipotesi eccezionali e comunque solo per considerazioni di interesse pubblico, in presenza delle condizioni specificate nell'art. 338, quinto comma, del r.d. 27 luglio 1934 n. 1265, essendo norma eccezionale e di stretta interpretazione non posta a presidio di interessi privati; con la conseguenza che la procedura di riduzione della fascia inedificabile resta attivabile nel solo interesse pubblico, come valutato dal legislatore nell’elencazione delle opere ammissibili.
Un cimitero, per quanto non più attivo ovvero in disuso, non per questo perde le sue proprie connotazioni, permanendo quanto meno quelle legate alla persistenza sepoltura in esso delle tumulazioni già avvenute nel tempo: ciò spiega, basicamente, perché, pur non essendo un cimitero ancora attivo, il relativo vincolo di rispetto non viene meno.
Il vincolo ... _OMISSIS_ ...ermina una situazione di inedificabilità ex lege, suscettibile di venire rimossa solo in ipotesi eccezionali e comunque solo per considerazioni di interesse pubblico, in presenza delle condizioni specificate nell'art. 338, quarto comma, R.D. n. 1265/34; ma non per interessi privati, come ad esempio per legittimare ex post realizzazioni edilizie abusive di privati, o comunque interventi edilizi futuri.
La situazione d'inedificabilità prodotta dal vincolo cimiteriale è suscettibile di venire rimossa solo in ipotesi eccezionali e comunque solo per considerazioni di interesse pubblico, in presenza delle condizioni specificate nell' art. 338, quinto comma, T.U. leggi sanitarie
La riduzione della fascia di rispetto cimiteriale, sebbene possa riguardare anche gli ampliamenti, è espressione di discrezionalità urbanistica dell’ente civico il cui esercizio non è oggetto di un obbligo.
La situazione di inedificabilità prodotta dal vincolo cimi... _OMISSIS_ ...ttibile di venire rimossa solo in ipotesi eccezionali e comunque solo per considerazioni di interesse pubblico, in presenza delle condizioni specificate nel quinto comma dell'art. 338 del r.d. n. 1256/1934, norma eccezionale e di stretta interpretazione che non presidia interessi privati e opera in relazione a specifiche domande edificatorie, nel senso che l'autorizzazione eventualmente rilasciata è frutto di una valutazione caso per caso e non può mai costituire la base legale di un'autorizzazione a costruire in futuro nella fascia di rispetto.
Nella formulazione dell’art. 338 del regio decreto n. 1265 del 1934 è concesso al consiglio comunale la possibilità di approvare, al ricorrere di determinate condizioni e previo parere favorevole della competente Azienda sanitaria locale, la costruzione di nuovi cimiteri o l’ampliamento di quelli già esistenti ad una distanza inferiore a 200 metri dal centro abitato, purché non oltre il limite di 50 metri, ... _OMISSIS_ ...esigenze precipuamente pubblicistiche (segnatamente: «particolari condizioni locali»; «l’impianto cimiteriale sia separato dal centro urbano»; «per dare esecuzione ad un’opera pubblica o all'attuazione di un intervento urbanistico, purché non vi ostino ragioni igienico-sanitarie»).
Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi di pronunce giudiziali estratte da un nostro codice o repertorio, nel quale le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle pronunce a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare.