Concessione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica ed agevolata da parte della p.a.

EDILIZIA RESIDENZIALE AGEVOLATA

In caso di edilizia convenzionata, la misura quantitativa e la natura qualitativa dell’edificabilità del fondo vengono dipendere dal regime di convenzionamento, il quale costituisce, pertanto, elemento coessenziale della concessione edilizia.


EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA

Qualora la legge di riferimento non regoli specificamente un aspetto dell'assegnazione di immobili di edilizia residenziale pubblica (nella specie, il riscontro dei requisiti e l’eventuali decadenza, in loro mancanza, dall’assegnazione) occorre far riferimento all’impianto generale delle norme per l’edilizia residenziale pubblica, in cui la legge stessa si inserisce.

I beni immobili destinati alla locazione ed appartenenti agli enti comunali di assistenza, in quanto produttivi di rendita da utilizzare per l’erogazione dei sussidi e dei servizi assistenzial... _OMISSIS_ ... dell’ente, non sono assoggettabili al regime proprio degli alloggi di edilizia residenziale pubblica.

Gli alloggi di edilizia residenziale pubblica di cui è titolare l’A.T.E.R. sono qualificabili come beni pubblici e fanno parte del patrimonio indisponibile del Comune.

Il fallimento dell’impresa concessionaria chiamata a realizzare alloggi destinati all'edilizia residenziale popolare costituisce un evento impeditivo in senso assoluto alla prosecuzione del rapporto concessorio e all'attuazione del programma di edilizia economica-popolare nella misura in cui il conferimento alla massa fallimentare degli alloggi realizzati dall'impresa fallita stravolge la finalità pubblica perseguita con il programma di edilizia convenzionata.

E’ illegittima l’ordinanza con cui il sindaco dichiara la decadenza dall'assegnazione dell'alloggio di edilizia residenziale pubblica laddove i sopralluoghi effettuati per verificar... _OMISSIS_ ...occupazione dell’immobile siano effettuati in orari tali per cui l’assegnatario è assente per esigenze di lavoro.

Il provvedimento di decadenza dall'assegnazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica per abbandono richiede il solo fatto oggettivo dell’abbandono, senza che sia necessario indagare sulle ragioni che hanno spinto l’assegnatario a lasciare inutilizzato l’appartamento, né accertare nei suoi confronti la sussistenza dell’animus dereliquendi.

L’accertamento dell’effettivo abbandono dell’alloggio di edilizia residenziale pubblica deve svolgersi attraverso diversi sopralluoghi, effettuati in orari diversi, e soprattutto non sempre coincidenti con quelli in cui generalmente le persone sono impegnate fuori casa per ragioni lavorative.

Lo stato di abbandono dell’alloggio di edilizia residenziale pubblica necessario per la decadenza dall'assegnazione non prefigura n... _OMISSIS_ ...una dismissione definitiva della casa, purché sia emerso un comportamento seriamente indicativo della mancanza di concreto radicamento abitativo nell'alloggio assegnato e ciò anche laddove la mancata stabile occupazione sia motivata da ragioni di vita e di lavoro.

La decadenza comminata all'assegnatario di un alloggio di edilizia popolare che non abiti stabilmente nell’appartamento non presuppone un abbandono formale e definitivo, rilevando, a tal fine, anche comportamenti comunque indicativi di un disinteresse o di un non prevalente interesse del soggetto ad un’abitazione continua.

La disciplina degli alloggi realizzati ex legge n. 137/1952, cioè degli alloggi riservati esclusivamente ai profughi, costituisce disciplina speciale non equiparabile alla normativa relativa all'edilizia residenziale pubblica.

La decadenza della concessione relativa ad un alloggio di edilizia residenziale pubblica non ha natura sanzionatoria essend... _OMISSIS_ ...ento per evitare che abitazioni destinate a categorie sociali meno protette non rimangano nella disponibilità di chi non ne abbia più effettivo bisogno per cui risulta irrilevante la circostanza che l’abbandono possa essere stato determinato da ragioni di vita, familiari o di lavoro.

Ai fini della pronuncia della decadenza dell’assegnazione dell’alloggio di edilizia residenziale pubblica rileva il fatto oggettivo dell’abbandono, senza che sia necessario indagare sulle ragioni che hanno spinto l’assegnatario a lasciare inutilizzato l’appartamento.

Si è perfezionata una fattispecie ablatoria, sia pure atipica, al momento del rilascio delle concessioni edilizie in favore delle cooperative incaricate degli interventi di edilizia residenziale pubblica, che ha realizzato l'effetto di privare i proprietari degli altri lotti, non materialmente acquisiti, dei rispettivi diritti di edificabilità per le volumetrie comprese n... _OMISSIS_ ...tizzazione.

Sebbene realizzati a totale carico o con il concorso o contributo a qualsiasi titolo dello Stato o della Regione, delle Province o dei Comuni, ai fabbricati residenziali non si attaglia la definizione propria degli alloggi di edilizia residenziale pubblica di cui all’art. 1 del d.P.R. n. 1035 del 1972 e dell’art. 1 della l.r. n. 18 del 1997 se la materiale disciplina dei requisiti di accesso alla locazione, nonché il regime della locazione medesima risultano del tutto diversi rispetto a quelli propri dell’ERP.

Il piano di zona per l’edilizia residenziale pubblica previsto dalla l. n. 167/1962 si connota in termini di strumento urbanistico di secondo livello rispetto al programma di fabbricazione e, avendo una natura ed un procedimento specializzato, con estensione limitata e finalizzata ad acquisire le sole aree per costruire alloggi da assegnare a categorie popolari e per creare i relativi standards, neppure può ... _OMISSIS_ ...t court agli altri strumenti urbanistici esecutivi di quelli generali.

Il programma costruttivo di edilizia residenziale pubblica ex art. 51 l. n. 865/71, a differenza di un piano di edilizia economica e popolare, non ha affatto valenza e connotazione pianificatoria, ne consegue che l’individuazione del fabbisogno abitativo specifico può essere rimesso ad atti di pianificazione successiva, in mancanza di una norma che ne imponga l’inserimento vincolante nel PGT.


EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA - ALLOGGI PER PROFUGHI

La L. n. 137 del 1952, che costituisce il primo intervento a favore dei cittadini italiani rientrati dalle ex colonie africane e dalle regioni sottratte alla sovranità dello Stato italiano a seguito degli accordi di pace che posero fine al secondo conflitto mondiale, ha previsto due tipi di provvidenze abitative. Da un lato, l'art. 17 cit. legge riservava ai profughi una quota pari al 15 pe... _OMISSIS_ ...ssegnazioni di tutti gli alloggi che gli istituti di gestione delle case popolari avrebbero costruito dal 1 gennaio 1952 (cosiddetti alloggi "riservati"). Dall'altro lato, l'art. 18 autorizzava la costruzione, a spese dello Stato, di fabbricati a carattere popolare e popolarissimo per la sistemazione dei profughi ricoverati nei centri di raccolta amministrati dal Ministero dell'interno (cosiddetti alloggi "dedicati").


EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA - COOPERATIVE EDILIZIE

Le cooperative edilizie perseguono lo scopo di costruire alloggi e di assegnarli dapprima in godimento e poi in proprietà individuale ai soci.


EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA - COOPERATIVE EDILIZIE - RESPONSABILITÀ

I soci prenotatari di unità abitativa edificata in cooperativa, già immessi nel possesso dell'unità preassegnata e in attesa dell'assegnazione, sono titolari di azione risarcitoria nei confronti dell... _OMISSIS_ ...dilizia per difetti di costruzione che presenti l'unità abitativa ascrivibili all'appaltatore ove la società sia rimasta inerte e non si sia attivata per pretendere l'esatta esecuzione del contratto.

Il rapporto tra soci e cooperativa edilizia nascente dalla prenotazione dell'appartamento è da qualificare di natura personale e non reale, perché anteriore alla vera e propria assegnazione: esso tuttavia, non è privo di efficacia vincolante sul piano giuridico, essendo fonte di reciproche obbligazioni, tra le quali quella di assicurare il godimento dell'immobile concesso ad uso abitazione.


EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA - I.C.I./I.M.U.

In materia di I.M.U., l’assegnazione al Comune della quota in via generale riservata allo Stato relativamente alle aliquote riferibili agli istituti delle case popolari e agli altri enti gestori degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, non viola l’art. 119 Cost., p... _OMISSIS_ ...osizione, non contenendo norme precettive immediatamente vincolanti sul punto, consente un’ampia libertà al legislatore nel modulare i tributi e nel ripartire il gettito delle imposte tra Comuni e Stato.

In materia di I.M.U., la posizione degli enti gestori del patrimonio residenziale pubblico è del tutto eterogenea rispetto a quella non solo degli assegnatari degli alloggi, ma anche delle persone fisiche soggetti passivi del tributo titolari di diritti reali su unità immobiliari da loro direttamente adibite al soddisfacimento del bisogno primario abitativo proprio e della propria famiglia, con la conseguenza che una disciplina differenziata di tali ipotesi non è irragionevole e rientra nella discrezionalità del legislatore.

L'art. 4, co. 5, d.l. 16/2012, nella parte in cui prevede che per gli alloggi degli IACP e degli altri enti pubblici destinati all’edilizia residenziale pubblica non si applichi la riserva allo Stato della quota dell... _OMISSIS_ ... norma va riconosciuto il significato di favorire in via indiretta e solo tendenziale la fissazione da parte dei Comuni di un’aliquota meno onerosa nei confronti degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, tenendo tuttavia conto delle esigenze di bilancio degli enti locali, senza quindi introdurre in modo inderogabile un limite all’aliquota massima applicabile nei loro confronti, e destinando ai Comuni tutto il gettito del tributo anche nella parte ordinariamente devoluta allo Stato.

Il legislatore, attraverso l'art. 4, co. 5, d.l. 16/2012 - ove è prevista la rinuncia da parte dello Stato alla propria quota IMU sugli alloggi degli IACP e degli altri enti pubblici destinati all’edilizia residenziale pubblica - ha inteso destinare al Comune tutto il gettito del tributo, non più decurtato della quota statale, e non ridurre l’aliquota base applicabile agli immobili in questione.

L’unico effetto della modifica legislati... _OMISSIS_ ...mposta erariale I.M.U., di cui all'art. 13 commi 10 e 11 del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito in legge 22 dicembre 2011, n. 214, come modificato dall’art. 4, comma 5, del decreto legge 2 marzo 2012, n. 16, convertito in legge 26 aprile 2012, n. 44, ricavabile dalla piana lettura delle disposizioni legislative succedutesi nel tempo, è costituito dalla riduzione della quota dell’imposta municipale destinata allo Stato, nella cui base di calcolo non devono essere comprese le imposte pagate a titolo di I.M.U. sugli immobili di edilizia residenziale pubblica.

L'art. 13 commi 10 e 11 del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito in legge 22 dicembre 2011, n. 214, come modificato dall’art. 4, comma 5, del decreto legge 2 marzo 2012, n. 16, convertito in legge 26 aprile 2012, n. 44 non può essere interpretato nel senso che esso ammetta la riduzione dell’aliquota dell’I.M.U. in ragione di una pretesa rinuncia da pa... _OMISSIS_ ... alla sua quota parte in favore degli enti proprietari di immobili di edilizia residenziale pubblica.


EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA - OCCUPAZIONE ABUSIVA

Il rilascio di un alloggio pubblico rientra nell'esercizio dei poteri di spettanza dell’ATER a fronte dei quali la posizione del privato è di interesse legittimo.

In presenza di un’istanza volta alla regolarizzazione dell’occupazione abusiva dell’alloggio di residenza pubblica non è possibile ordinare lo sgombero dell’alloggio occupato in assenza di un titolo.

Il provvedimento con cui l’Istituto Autonomo delle Case Popolari intima il rilascio di un alloggio di edilizia residenziale pubblica senza avere prima pronunciato sull'istanza di regolarizzazione del rapporto locativo presentato dall'occupante abusivo è da qualificarsi illegittimo.

Nei casi di opposizione ad un provvedimento di rilascio di un allog... _OMISSIS_ ... residenziale pubblica, l'opponente è titolare di una posizione di diritto soggettivo tutte le volte in cui l'opposizione non incida sul provvedimento amministrativo di assegnazione dell'alloggio che si assume occupato sine titulo ma miri a contrapporre all'atto amministrativo un diritto soggettivo al mantenimento della situazione di vantaggio.

E' legittimo il diniego di regolarizzazione di assegnazione alloggio di edilizia residenziale pubblica che non rechi l'intero elenco dei nominativi degli occupanti senza titolo nei confronti dei quali è stato adottato il parere contrario alla regolarizzazione, bensì il solo stralcio dell’allegato contenente la sua po...


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