Procedure di affidamento della gestione del servizio idrico integrato

DEMANIO E PATRIMONIO - ACQUE - SERVIZIO IDRICO INTEGRATO

Il servizio idrico integrato investe l’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue.

La consegna di beni, impianti ed opere pertinenti al Servizio Idrico Integrato non può prescindere dall'attività di ricognizione delle opere di captazione, adduzione, distribuzione, fognatura e depurazione presenti nel territorio comunale, di indubbia natura pubblicistica, di modo che la medesima consegna non rappresenti una mera attività materiale, ma si esplichi attraverso provvedimenti amministrativi, avvenendo essa mediante l'affidamento in concessione di opere, beni ed impianti pertinenti il S.I.I.

Le attività di controllo e di analisi delle acque potabili sono riservate in via esclusiva al gestore del servizio idrico integrato e non vi è spazio per un loro affidamento, ancorché m... _OMISSIS_ ...ra concorsuale, a soggetti privati.

Il gestore del servizio idrico uscente non ha un diritto di ritenzione degli impianti fino alla soluzione dell’eventuale contenzioso sul valore di indennizzo.

L’unica aspettativa tutelabile per il gestore del servizio idrico uscente è il rinvio della consegna degli impianti per il periodo ragionevolmente necessario a definire, mediante trattative con l’amministrazione e il nuovo gestore, l’entità dell’indennizzo.

Il servizio idrico integrato è soggetto a una disciplina speciale che esclude la possibilità di applicare alle relative infrastrutture la disciplina generale prevista in materia di uso delle strade e il canone previsto dall'articolo 27 d.lgs. n. 285 del 1992.

Il servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale a rilevanza economica, in relazione al quale spetta alla competenza esclusiva dello Stato in materia di tutela della concorrenza e del... _OMISSIS_ ...bilire, sia le forme di gestione, sia le modalità di affidamento al soggetto gestore, sia il procedimento di determinazione della tariffa.

Pur dopo l’abrogazione, con il referendum del 12 e 13 giungo 2011 (il cui esito è stato proclamato dal d.P.R. 18 luglio 2011, n. 116, con effetto a decorrere dal 21 luglio 2011), del criterio tariffario costituito dall’«adeguatezza della remunerazione del capitale investito», ossia dall’utile d’impresa, il SII, alla luce della disciplina nazionale e europea, continua a rientrare nel novero dei servizi pubblici a rilevanza economica.

Il Servizio idrico integrato (c.d. SII), a norma dell’art. 141, comma 2, d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 (c.d. Codice dell’ambiente), consiste nell’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili di fognatura e di depurazione delle acque reflue e deve essere gestito secondo principi di effi... _OMISSIS_ ...ia ed economicità, nel rispetto delle norme nazionali e comunitarie. Pur dopo l’abrogazione, con il referendum del 12 e 13 giugno 2011 (il cui esito è stato proclamato dal d.P.R. 18 luglio 2011, n. 116, con effetto a decorrere dal 21 luglio 2011), del criterio tariffario costituito dalla “adeguatezza della remunerazione del capitale investito”, ossia dall’utile d’impresa, il SII, alla luce della disciplina nazionale e europea, continua a rientrare nel novero dei servizi pubblici a rilevanza economica.

L’organizzazione del servizio idrico integrato è compendiata nell’art. 147 del codice dell’ambiente, a mente del quale i servizi idrici sono organizzati sulla base degli ambiti territoriali ottimali definiti dalle regioni, cui spetta altresì l’individuazione degli enti di governo d’ambito, ai quali è trasferito l'esercizio delle competenze in materia di gestione delle risorse idriche spettanti agl... _OMISSIS_ ...icadenti nel medesimo ambito ottimale.

Il servizio idrico integrato - così definito perché comprensivo di più segmenti produttivi: l’attività di captazione dalla falda, la potabilizzazione, la distribuzione, il trasporto dei reflui nella fognatura, la depurazione della risorsa idrica - è un servizio di interesse economico generale, in quanto attività economica prestata dietro corrispettivo economico, ma che al tempo stesso non sarebbe assicurata dal mercato senza un intervento statale (o lo sarebbe ma condizioni difformi da quelle giudicate coerenti con gli obiettivi di interesse generale). Di tale attività sono quindi regolati diversi aspetti: la dimensione gestionale (organizzata sulla base di ambiti territoriali ottimali definiti dalle regioni sulla base di parametri fisici, demografici, tecnici), la struttura operativa, le modalità di affidamento (secondo il principio di unicità della gestione per ciascun ambito), le dotazioni infrastrutturali... _OMISSIS_ ...del rapporto convenzionale tra concedente e gestore, il corrispettivo contrattuale del rapporto di utenza.

Le funzioni attinenti alla regolazione e al controllo dei servizi idrici, ora attribuite all’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, investono specificatamente la definizione dei costi ammissibili e dei criteri per la determinazione delle tariffe a copertura di questi costi, la regolazione sulla qualità del servizio, la verifica dei piani d’ambito, nonché la predisposizione delle convenzioni tipo per l’affidamento del servizio.

La trama regolativa del servizio idrico integrato disciplinato decreto legislativo n. 152 del 2006 riflette una precisa “misura compositiva” tra fini sociali (l’erogazione di un bene fondamentale ma scarso) e sostenibilità economica. La scelta politica, in particolare, è consistita nella ricerca di un modello di gestione in cui trovi adeguata sintesi la dialettica tra ef... _OMISSIS_ ... imprenditoriale, del servizio, nell’ambito dei vincoli europei, garanzia degli utenti, che sono titolari di un diritto fondamentale, e universalità del servizio.

Gli artt. 147 e 149 bis del Codice dell'ambiente sono ascrivibili alla tutela della concorrenza, in base all’indirizzo costante della Corte Costituzionale, secondo cui devono essere ricondotte ai titoli di competenza di cui all’art. 117, secondo comma, lettere e) ed s), le forme di gestione del servizio idrico integrato, con la precisazione che le Regioni possono dettare norme, che tutelano più intensamente la concorrenza rispetto a quelle poste dallo Stato, a cui spetta la disciplina del regime dei servizi pubblici locali, vuoi per i profili che incidono in maniera diretta sul mercato, vuoi per quelli connessi alla gestione unitaria del servizio.

Il servizio idrico integrato è costituito dall’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di ... _OMISSIS_ ...vili di fognatura e depurazione delle acque reflue, e deve essere gestito secondo principi di efficienza, efficacia ed economicità, nel rispetto delle norme nazionali e comunitarie.

Il servizio idrico integrato ? così definito perché comprensivo di più segmenti produttivi: l’attività di captazione dalla falda, la potabilizzazione, la distribuzione, il trasporto dei reflui nella fognatura, la depurazione della risorsa idrica ? è un servizio di interesse economico generale, in quanto attività economica prestata dietro corrispettivo economico, ma che al tempo stesso non sarebbe assicurata dal mercato senza un intervento statale (o lo sarebbe ma condizioni difformi da quelle giudicate coerenti con gli obiettivi di interesse generale). Di tale attività sono quindi regolati diversi aspetti: la dimensione gestionale (organizzata sulla base di ambiti territoriali ottimali definiti dalle regioni sulla base di parametri fisici, demografici, tecnici), la st... _OMISSIS_ ...va, le modalità di affidamento (secondo il principio di unicità della gestione per ciascun ambito), le dotazioni infrastrutturali, il contenuto del rapporto convenzionale tra concedente e gestore, il corrispettivo contrattuale del rapporto di utenza.

La normativa europea in materia di acque (Direttiva 2000/60/UE) non contiene indicazioni rigide sull’organizzare il servizio idrico come un servizio a rilevanza economica, in buona parte suggerita dalla circostanza che il sistema idrico italiano sconta un pesante debito infrastrutturale.

La disciplina del servizio idrico integrato ? a partire dalla legge “Galli”, legge 5 gennaio 1994, n. 36, i cui contenuti sono stati poi in larga misura trasposti nel decreto legislativo n. 152 del 2006 ? ha inteso superare le precedenti gestioni pubbliche in economia, considerate oramai inadeguate per un’efficace amministrazione del settore. I principali contenuti “riformatori” ... _OMISSIS_ ...normativo sono: i) l’industrializzazione della filiera realizzata attraverso la gestione integrata di tutti i segmenti produttivi (in passato gestiti separatamente); ii) il riconoscimento della rilevanza economica del servizio, la quale si delinea tramite l’adozione di un modello organizzativo efficiente, in quanto tendenzialmente idoneo a remunerare i fattori produttivi; iii) la facoltà per l’amministrazione di scegliere tra il monopolio pubblico e quello privato contendibile (concorrenza “per” il mercato); iv) un modello di organizzazione basato su unità geografiche e idrologiche naturali, delineati sulla scorta di parametri non meramente geografici, ma anche tecnici ed economici: la dimensione ottimale dei servizi mira soprattutto alla realizzazione di economie di scala e alla finalità di prevenire il possibile conflitto di interessi tra enti locali e gestori; v) il coordinamento amministrativo, coincidente con l’estensione del... _OMISSIS_ ...toriale, attraverso l’adozione del piano d’ambito, il potere tariffario e l’esternalizzazione; vi) una gestione integrata del servizio caratterizzata dalla «unicità» all’interno degli ATO; vii) la disciplina dei rapporti tra il regolatore dell’ambito e gestore mediante una convenzione i cui contenuti concorrono all’organizzazione consensuale del servizio, alla definizione sinallagmatica degli aspetti patrimoniali della gestione, all’assunzione degli obblighi di servizio pubblico, alla gestione delle infrastrutture, alla pianificazione degli investimenti in manutenzione e relativi alla innovazione tecnologica; viii) l’unicità della tariffa, calcolata in modo da assicurare la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio.

Ai sensi dell’articolo 147, comma 1, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, il servizio idrico integrato è organizzato con riferimento agli ambiti territor... _OMISSIS_ ...definiti dalle regioni sulla base di parametri fisici, demografici e tecnici, ai quali è trasferito in via esclusiva l’esercizio del potere di gestione delle risorse idriche.

La disciplina della gestione delle risorse idriche dettata dalla l. 5 gennaio 1994 n. 36 (c.d. legge Galli) introdusse per la prima volta in Italia il concetto di servizio idrico integrato inteso quale l'insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione, distribuzione d'acqua ad usi civili, fognatura e depurazione di acque reflue, il principio della divisione in Ato e quello della unicità di gestione all'interno di ciascuno di essi, che sono rimasti invariati anche a seguito dell'abrogazione della legge Galli ad opera del d.lgs. n. 152 del 2006; in questo quadro, il monopolio che caratterizza ciascun Ato comprende la gestione, la manutenzione, l'adeguamento, l'ampliamento e l'ammodernamento delle reti e la gestione dei vari servizi raggruppati nel servizio idrico integrato, comp... _OMISSIS_ ...uzione fino agli utenti finali.

Le attività di raccolta e allontanamento delle acque meteoriche e di drenaggio urbano mediante la gestione e manutenzione di infrastrutture dedicate (fognature bianche), incluse la pulizia e la manutenzione delle caditoie stradali, se non sono già incluse nel servizio idrico integrato, vanno qualificate tra le attività non idriche che utilizzano anche infrastrutture del servizio idrico integrato.

Rientrano tra le attività che il gestore del servizio idrico integrato è chiamato a compiere la manutenzione straordinaria e l’adeguamento funzionale delle infrastrutture della rete mista. Ai fini degli indicatori della qualità del servizio, il gestore è quindi ‘responsabile’ dell’allagamento derivante, ad esempio, dalla rottura della fognatura, da una perdita, da una occlusione, ovvero da un non corretto dimensionamento della condotta. A tal fine, la programmazione delle opere necessarie a garantire l... _OMISSIS_ ...te uso della rete rientra nei contenuti del Piano d’ambito (cfr. l’art. 149, comma 3, del d.lgs. n. 152 del 2006).

Il servizio idrico integrato (così definito perché comprensivo di più segmenti produttivi: l’attività di captazione dalla falda, la potabilizzazione, la distribuzione, il trasporto dei reflui nella fognatura, la depurazione della risorsa idrica) è un servizio di interesse economico generale, in quanto attività economica prestata dietro corrispettivo economico ma che al tempo stesso non sarebbe assicurata ...


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