DEMANIO E PATRIMONIO - ACQUE - SERVIZIO IDRICO INTEGRATO
Gli enti locali costituenti l'ambito territoriale ottimale possono legittimamente rifiutarsi di approvare la convenzione di gestione relativa all'a.t.o..
Il sistema normativo nel suo complesso individua come unica possibile forma di gestione del servizio idrico integrato il modulo organizzatorio individuato nell’autorità d’ambito territoriale, a cui spetta l'individuazione del soggetto a cui assegnare la gestione del ciclo completo delle acque: pertanto i Comuni che facciano parte dell'ambito territoriale ottimale non possono adottare scelte organizzative in contrasto con le scelte dell'A.A.T.O..
La realizzazione delle opere di allaccio alla fognatura non costituisce esplicazione del servizio idrico integrato, pertanto le norme del d. lgs. 152/2006 non rilevano ai fini di stabilire quale sia l'Ente titolare del diritto di percepire il contributo relativo ... _OMISSIS_ ...ognario, dovendosi invece verificare in concreto chi abbia materialmente eseguto i lavori.
Gli acquedotti, le fognature, gli impianti di depurazione idrica e le altre infrastrutture idriche di proprietà pubblica che devono essere oggetto di affidamento ai sensi dell'art. 153, co. 1, d. lgs. 152/2006 non ricomprendono anche i beni che appartengano a soggetti privati affidatari di un servizio pubblico oppure partecipati, in misura anche totalitaria, da un soggetto pubblico.
Nel quadro dettato dal d.lgs. 152/2006, non può essere riconosciuto ad alcun Comune il potere di autodeterminarsi sull’organizzazione e sulla gestione del servizio idrico integrato, in quanto ogni decisione in tal senso deve avvenire all’interno dell’Autorità d’ambito e secondo le sue regole di funzionamento: in buona sostanza le determinazioni dell’Autorità assumono portata vincolante sull’intero territorio provinciale in virtù di una precisa sc... _OMISSIS_ ...a.
Lo Stato, nel disciplinare il servizio idrico integrato, ha fatto ricorso alla sua potestà legislativa esclusiva nelle seguenti materie: funzioni fondamentali degli enti locali, concorrenza, tutela dell'ambiente, determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni. Deve pertanto parlarsi di un concorso di competenze statali, che vengono esercitate su oggetti diversi, ma per il perseguimento di un unico obiettivo, quello dell'organizzazione del servizio idrico integrato.
È illegittima l'ordinanza contingibile ed urgente che ordina all'A.T.O. di provvedere all’esecuzione di lavori di allacciamento con conseguente attivazione della fornitura idrica a tutti gli utenti che ne abbiano fatto richiesta, qualora la P.A. non richiami l'effettiva esigenza di fronteggiare un’emergenza sanitaria o comunque un pericolo imminente per la pubblica incolumità non altrimenti fronteggiabile, tenuto conto anche che l'opera di cui si è ordinata la real... _OMISSIS_ ...a carattere provvisorio.
L'adozione di provvedimenti che sostanzialmente impediscono l'approvvigionamento dell'acqua può giustificarsi solo in presenza di ragioni di interesse pubblico superiori.
L’art. 153, co. 1, d. lgs. 152/2006 che stabilisce il principio della gratuità della concessione in uso al gestore del servizio idrico delle infrastrutture strumentali, non trova applicazione ai rapporti concessori già in essere alla data della sua entrata in vigore ma solo a quelli nuovi o rinnovati, poiché definisce il contenuto obbligatorio della convenzione e del disciplinare di affidamento e pertanto è invocabile solo allorché la norma de qua sia già entrata in vigore al momento che le parti si trovino a dover definire le clausole e le condizioni della convenzione di affidamento della gestione del servizio idrico integrato.
Le competenze comunali in ordine al servizio idrico sia per ragioni storico-normative sia per l'evidente essenzia... _OMISSIS_ ...alla vita associata delle comunità stabilite nei territori comunali devono essere considerate quali funzioni fondamentali degli enti locali.
È illegittima l'ordinanza che, in caso di rottura di una tubazione sottomarina non ancora passata in gestione all'affidatario del servizio idrico integrato, impone a quest'ultimo soggetto l'apposizione di segnali di divieto di balneazione.
I cardini della disciplina del servizio idrico integrato sono due: a) una visione unitaria della risorsa idrica, per la quale viene delineato un ciclo completo, che si diparte dalla fase della captazione, dell’emungimento per giungere alla depurazione, attraverso la fase intermedia del’adduzione; b) il superamento della polverizzazione territoriale che contrassegnava le pregresse gestioni, per lo più condotte in amministrazione diretta o economia dai vari enti locali.
La decisione circa la figura gestoria più opportuna mediante la quale provvedere ... _OMISSIS_ ... del servizio idrico integrato spetta unicamente all'Autorità d'ambito e nessuno dei comuni ricompresi nell'A.T.O. può sottrarvisi: di conseguenza, è illegittimo il recesso di un Comune dalla convenzione istitutiva dell'Autorità d'Ambito, salvo che tale diritto non sia stabilito dalla stessa convenzione.
Il servizio idrico integrato investe l’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue.
La consegna di beni, impianti ed opere pertinenti al Servizio Idrico Integrato non può prescindere dall'attività di ricognizione delle opere di captazione, adduzione, distribuzione, fognatura e depurazione presenti nel territorio comunale, di indubbia natura pubblicistica, di modo che la medesima consegna non rappresenti una mera attività materiale, ma si esplichi attraverso provvedimenti amministrativi, avvenendo essa mediante l'affidamento in concessione di oper... _OMISSIS_ ...anti pertinenti il S.I.I.
Le attività di controllo e di analisi delle acque potabili sono riservate in via esclusiva al gestore del servizio idrico integrato e non vi è spazio per un loro affidamento, ancorché mediante procedura concorsuale, a soggetti privati.
Il gestore del servizio idrico uscente non ha un diritto di ritenzione degli impianti fino alla soluzione dell’eventuale contenzioso sul valore di indennizzo.
L’unica aspettativa tutelabile per il gestore del servizio idrico uscente è il rinvio della consegna degli impianti per il periodo ragionevolmente necessario a definire, mediante trattative con l’amministrazione e il nuovo gestore, l’entità dell’indennizzo.
Il servizio idrico integrato è soggetto a una disciplina speciale che esclude la possibilità di applicare alle relative infrastrutture la disciplina generale prevista in materia di uso delle strade e il canone previsto dall'articolo... _OMISSIS_ ...85 del 1992.
Il servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale a rilevanza economica, in relazione al quale spetta alla competenza esclusiva dello Stato in materia di tutela della concorrenza e dell’ambiente stabilire, sia le forme di gestione, sia le modalità di affidamento al soggetto gestore, sia il procedimento di determinazione della tariffa.
Pur dopo l’abrogazione, con il referendum del 12 e 13 giungo 2011 (il cui esito è stato proclamato dal d.P.R. 18 luglio 2011, n. 116, con effetto a decorrere dal 21 luglio 2011), del criterio tariffario costituito dall’«adeguatezza della remunerazione del capitale investito», ossia dall’utile d’impresa, il SII, alla luce della disciplina nazionale e europea, continua a rientrare nel novero dei servizi pubblici a rilevanza economica.
Il Servizio idrico integrato (c.d. SII), a norma dell’art. 141, comma 2, d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 (c.d. ... _OMISSIS_ ...uo;ambiente), consiste nell’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili di fognatura e di depurazione delle acque reflue e deve essere gestito secondo principi di efficienza, efficacia ed economicità, nel rispetto delle norme nazionali e comunitarie. Pur dopo l’abrogazione, con il referendum del 12 e 13 giugno 2011 (il cui esito è stato proclamato dal d.P.R. 18 luglio 2011, n. 116, con effetto a decorrere dal 21 luglio 2011), del criterio tariffario costituito dalla “adeguatezza della remunerazione del capitale investito”, ossia dall’utile d’impresa, il SII, alla luce della disciplina nazionale e europea, continua a rientrare nel novero dei servizi pubblici a rilevanza economica.
L’organizzazione del servizio idrico integrato è compendiata nell’art. 147 del codice dell’ambiente, a mente del quale i servizi idrici sono organizzati sulla base degli ambiti terri... _OMISSIS_ ...i definiti dalle regioni, cui spetta altresì l’individuazione degli enti di governo d’ambito, ai quali è trasferito l'esercizio delle competenze in materia di gestione delle risorse idriche spettanti agli enti locali ricadenti nel medesimo ambito ottimale.
Il servizio idrico integrato - così definito perché comprensivo di più segmenti produttivi: l’attività di captazione dalla falda, la potabilizzazione, la distribuzione, il trasporto dei reflui nella fognatura, la depurazione della risorsa idrica - è un servizio di interesse economico generale, in quanto attività economica prestata dietro corrispettivo economico, ma che al tempo stesso non sarebbe assicurata dal mercato senza un intervento statale (o lo sarebbe ma condizioni difformi da quelle giudicate coerenti con gli obiettivi di interesse generale). Di tale attività sono quindi regolati diversi aspetti: la dimensione gestionale (organizzata sulla base di ambiti territoriali... _OMISSIS_ ...iti dalle regioni sulla base di parametri fisici, demografici, tecnici), la struttura operativa, le modalità di affidamento (secondo il principio di unicità della gestione per ciascun ambito), le dotazioni infrastrutturali, il contenuto del rapporto convenzionale tra concedente e gestore, il corrispettivo contrattuale del rapporto di utenza.
Le funzioni attinenti alla regolazione e al controllo dei servizi idrici, ora attribuite all’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, investono specificatamente la definizione dei costi ammissibili e dei criteri per la determinazione delle tariffe a copertura di questi costi, la regolazione sulla qualità del servizio, la verifica dei piani d’ambito, nonché la predisposizione delle convenzioni tipo per l’affidamento del servizio.
La trama regolativa del servizio idrico integrato disciplinato decreto legislativo n. 152 del 2006 riflette una precisa “misura compositiva” tra... _OMISSIS_ ...uo;erogazione di un bene fondamentale ma scarso) e sostenibilità economica. La scelta politica, in particolare, è consistita nella ricerca di un modello di gestione in cui trovi adeguata sintesi la dialettica tra efficienza, anche imprenditoriale, del servizio, nell’ambito dei vincoli europei, garanzia degli utenti, che sono titolari di un diritto fondamentale, e universalità del servizio.
Gli artt. 147 e 149 bis del Codice dell'ambiente sono ascrivibili alla tutela della concorrenza, in base all’indirizzo costante della Corte Costituzionale, secondo cui devono essere ricondotte ai titoli di competenza di cui all’art. 117, secondo comma, lettere e) ed s), le forme di gestione del servizio idrico integrato, con la precisazione che le Regioni possono dettare norme, che tutelano più intensamente la concorrenza rispetto a quelle poste dallo Stato, a cui spetta la disciplina del regime dei servizi pubblici locali, vuoi per i profili che incid... _OMISSIS_ ...diretta sul mercato, vuoi per quelli connessi alla gestione unitaria del servizio.
Il servizio idrico integrato è costituito dall’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad uso civili di fognatura e depurazione delle acque reflue, e deve essere gestito secondo principi di efficienza, efficacia ed economicità, nel rispetto delle norme nazionali e comunitarie.
La disciplina del servizio idrico integrato ? a partire dalla legge “Galli”, legge 5 gennaio 1994, n. 36, i cui contenuti sono stati poi in larga misura trasposti nel decreto legislativo n. 152 del 2006 ? ha inteso superare le precedenti gestioni pubbliche in economia, considerate oramai inadeguate per un’efficace amministrazione del settore. I principali contenuti “riformatori” dell’impianto normativo sono: i) l’industrializzazione della filiera realizzata attraverso la gestione integrata di tutti i segmenti ... _OMISSIS_ ...passato gestiti separatamente); ii) il riconoscimento della rilevanza economica del servizio, la quale si delinea tramite l’adozione di un modello organizzativo efficiente, in quanto tendenzialmente idoneo a remunerare i fattori produttivi; iii) la facoltà per l’amministrazione di scegliere tra il monopolio pubblico e quello privato contendibile (concorrenza “per” il mercato); iv) un modello di organizzazione basato su unità geografiche e idrologiche naturali, delineati sulla scorta di parametri non meramente geografici, ma anche ...
...continua.
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