Rapporti tra la richiesta di determinazione dell’indennità di esproprio e il risarcimento danni da occupazione illegittima

GIUDIZIO - DETERMINAZIONE GIUDIZIALE DELL'INDENNITÀ - DOMANDA RISARCITORIA, COMPATIBILITÀ

La domanda relativa alle perdite di pregio degli edifici per il modo in cui è stata illecitamente costruita l'opera pubblica è compatibile con l'opposizione alla stima, che attiene invece all'indennità spettante per la legittima procedura ablativa avviata sulla base di una legittima dichiarazione di pubblica utilità.

La presentazione di un atto di opposizione alla stima, così come la richiesta di svincolare le somme depositate presso la Cassa DD.PP., sono incompatibili con l’intenzione di coltivare un ricorso volto all’accertamento di un’ipotesi di accessione invertita.

La domanda di condanna al pagamento dell’indennità... _OMISSIS_ ...ettivo petitum, si deve avere riguardo al modo in cui la parte abbia delineato concretamente la gerarchia dei propri interessi, nel caso specifico dando prevalenza al fatto illecito costituito dall’occupazione appropriativa.

Il giudicato formatosi nel giudizio di opposizione alla stima preclude l’esame della domanda relativa al danno da accessione invertita; ciò in quanto è identico il bene della vita fatto valere nei giudizi ed identico è il fondamento della pretesa, consistendo la sua ragione nel provvedimento ablatorio, in un caso, e nella perdita per accessione invertita nell'altro; ne consegue che l'attore non ha titolo ad invocare una misura risarcitoria, dopo aver ottenuto l'indennizzo per la perdita della proprietà.

In ipotesi di occupazione acquis... _OMISSIS_ ...formulata domanda risarcimento del danno da occupazione illecita e domanda d’indennità di espropriazione per lo stesso terreno occupato, deve ritenersi che il petitum sia in via principale limitato al risarcimento del danno, in quanto l'accoglimento di detta domanda esclude l'esame della richiesta di liquidazione dell'indennità di espropriazione.

La domanda volta ad ottenere la condanna dell’Autorità al risarcimento dei danni derivati "dall'illegittimo svolgimento della procedura espropriativa", è incompatibile con la richiesta di liquidazione della giusta indennità di esproprio.

Ove il procedimento non venga condotto e concluso ritualmente, la quantificazione dell’indennità di esproprio (che può ben essere impugnata ex se nelle forme di legge) non p... _OMISSIS_ ...e legittima sia già spirato e l'opera di pubblica utilità sia stata già eseguita, determinando la perdita delle proprietà per accessione invertita, la tutela dell'interesse dell'ex proprietario è assicurata dall'azione di risarcimento dei danni per la perdita della proprietà in tal modo illegittimamente procuratagli, onde non v'è motivo di dare accesso allo speciale giudizio di determinazione della giusta indennità.

La richiesta di una corretta determinazione dell’indennità, sul presupposto che i provvedimenti espropriativi possano essere giudicati legittimi, non si pone in contraddizione con la contestazione radicale dell’intera procedura, che potrebbe arrecare alla parte un vantaggio che essa considera maggiore, e cioè il recupero del bene, con la sua rimessione in... _OMISSIS_ ...da espropriazione illegittima da liquidare; la questione potrà se del caso riguardare la corretta determinazione della indennità di espropriazione ed essere affrontata dinanzi alla Corte d’appello competente.

Sussiste diversità delle due azioni che il danneggiato è legittimato a promuovere per effetto dell’occupazione per causa di pubblica utilità, l’una di opposizione alla stima dell’indennità di espropriazione e l’altra di risarcimento del danno derivato dal medesimo comportamento divenuto illecito; la chiara distinzione delle causae petendi delle due domande, comporta che esse possano proporsi alternativamente e anche in via concorrente o subordinata, con il risultato di escludere ogni incidenza dell’esito dell’una domanda sull’... _OMISSIS_ ...erizza oggi la materia degli espropri che, ancorché ormai anacronistico, prevede una doppia e differenziata competenza fra i due ordini giudiziari tesa a separare, fra le doglianze che riguardano gli atti amministrativi della procedura conosciuti dal G.A., quelli relativi alla determinazione dell’indennità di esproprio devoluti alla cognizione della Corte d’Appello, non può ritenersi contenuta la regola “electa una via non datur recursus ad alteram….”. Non vi è alcun elemento nel nostro sistema giuridico che possa suffragare questa ipotesi, ed anzi più di un sintomo depone in senso esattamente contrario.

Nel sistema di riparto di giurisdizione che caratterizza oggi la materia degli espropri che, ancorché ormai anacronistico, prevede una doppia e di... _OMISSIS_ ...ittimità della procedura espropriativa, ma è anche vero che il giudice esclusivo della complessiva legittimità di quest’ultima è il giudice amministrativo, la cui pronuncia, dunque, non può giammai intersecarsi con il giudizio, secondario, di competenza del giudice ordinario, che diviene irrimediabilmente recessivo e dipendente rispetto a quello giurisdizionale amministrativo.

Pur essendo consentito di impugnare gli atti della procedura espropriativa e, parallelamente, l'indennità di esproprio sotto il profilo del quantum, nel caso in cui intervenga la sentenza che determina l'indennità definitiva di esproprio e, soprattutto, nel caso in cui tale indennità venga pagata e riscossa, si crea una situazione incompatibile con la prosecuzione dell'azione di annullamento degli at... _OMISSIS_ ...icazione dell’indennità risarcitoria, non costituisce circostanza ostativa alla pronuncia sulla legittimità della procedura espropriativa.

La domanda risarcitoria da occupazione illegittima non può essere decisa dalla Corte d'Appello nell'ambito del giudizio speciale in unico grado ove è funzionalmente competente a conoscere della sola opposizione alla stima amministrativa dell'indennità di esproprio e di occupazione legittima.


GIUDIZIO - DETERMINAZIONE GIUDIZIALE DELL'INDENNITÀ - DOMANDA RISARCITORIA, CONVERSIONE

E’ impossibile la conversione dell’azione indennitaria in quella di risarcimento del danno da occupazione acquisitiva, trattandosi di domande ontologicamente diverse.

L’azione risarcitor... _OMISSIS_ ...contestando la tardività del decreto.

La domanda di determinazione giudiziale dell'indennità di esproprio non può essere tramutata in domanda risarcitoria del danno da illegittima appropriazione.

Intervenuto nel corso del giudizio il decreto di esproprio, la parte può richiedere in unico grado alla Corte d'Appello, avanti alla quale ha proposto impugnazione avverso la decisione di primo grado sulla richiesta di risarcimento del danno da accessione invertita, la determinazione della relativa indennità, come prevede l'art. 19 della Legge 865/71.

Non si può affermare l'ammissibilità dell'azione indennitaria in attesa del decreto di espropriazione, sotto il profilo che la relativa determinazione sarebbe comunque utilizzabile ai fini della liquidazione del risar... _OMISSIS_ ...eterminazione dell'indennità di espropriazione e del danno da occupazione appropriativa, conseguente alla diversità del petitum e della causa petendi, preclude che il giudice possa d'ufficio convertire la domanda di risarcimento del danno da occupazione acquisitiva, originariamente proposta, in domanda di opposizione alla stima.

Il principio per cui, in conseguenza del sopravvenire del decreto di esproprio, la domanda di risarcimento del danno per illegittima occupazione si converte in opposizione alla stima, deve ritenersi applicabile allorché il detto decreto, ancorché tempestivo, sia stato tardivamente notificato.

La differenza ontologica fra l’azione di risarcimento del danno e l’azione volta alla determinazione dell’indennità di esproprio preclu... _OMISSIS_ ...ardante la domanda di risarcimento del danno; eccezionalmente ragioni di economia processuale consentono una tale conversione nell’ambito di un procedimento avviato con la richiesta di risarcimento qualora nelle more del giudizio siano sopraggiunte l’emissione e la tempestiva notifica del decreto di esproprio.

Nel caso di sopravvenienza nel corso del giudizio del rituale e tempestivo decreto di espropriazione, la domanda risarcitoria del danno da occupazione illegittima si converte automaticamente in quella di opposizione alla stima.

Nel caso di sopravvenienza nel corso del giudizio del (id est: di un rituale e tempestivo) decreto di espropriazione, la domanda risarcitoria del danno da occupazione illegittima (c/o privativa) si converte automaticamente in ... _OMISSIS_ ...a P.A. senza un ristoro per il titolare), coerentemente prescinde anche dalla necessità di un'espressa domanda (subordinata) di liquidazione della indennità.

Il giudice di appello non può, d'ufficio, convertire la domanda di risarcimento del danno da occupazione acquisitiva, originariamente proposta, in domanda di opposizione alla stima, in considerazione della diversità di petitum e di causa petendi tra le domande anzidette, ovvero della loro "infungibilità", configurandosi quella di determinazione dell'indennità di espropriazione, rispetto alla domanda di risarcimento del danno da occupazione appropriativa, come ontologicamente diversa.

La domanda di risarcimento del danno per accessione invertita si converte in opposizione alla stima in conseguenza del sopravvenire... _OMISSIS_ ...ita l'esigenza di rendere effettiva la garanzia costituzionale che condiziona il sacrificio della proprietà privata a condizione del riconoscimento di adeguato ristoro. Tale soluzione s'impone con specifico riferimento all'ipotesi in cui il decreto di espropriazione, ancorchè tempestivo, sia stato tardivamente notificato, di guisa che il proprietario sia venuto a conoscenza di tale tempestiva pronuncia solo nel corso del giudizio che abbia già instaurato per il risarcimento del danno.

La domanda di risarcimento del danno per accessione invertita si converte in opposizione alla stima in conseguenza del sopravvenire del decreto di esproprio a meno che l'attore abbia inequivocabilmente chiesto di volere il solo risarcimento e non anche la rideterminazione dell'indennità di espropri... _OMISSIS_ ...iusto processo, di cui la ragionevole durata del processo è indissolubile corollario che impegna non solo il legislatore (art. 111 Cost., comma 2), ma anche ogni operatore di giustizia, divengono chiave interpretativa degli istituti processuali nell'aspirazione al superamento di formalismi cui non corrispondano reali esigenze di tutela delle parti in giudizio.

Nel caso di sopravvenienza nel corso del giudizio di un rituale e tempestivo decreto di espropriazione, di cui il proprietario ne venga a conoscenza solo in corso di causa, la domanda risarcitoria del danno da occupazione illegittima si converte automaticamente in quella di opposizione alla stima.

Nel caso in cui nel corso di un giudizio proposto per il risarcimento del danno da occupazione legittima sopravvenga... _OMISSIS_ ...a risarcitoria in quella di opposizione alla stima, quando sopravvenga nel corso di un giudizio il rituale e tempestivo decreto di espropriazione, proprio allo scopo di assicurare una effettiva tutela al principio della garanzia costituzionale della proprietà, che non ne tollera il sacrificio ad opera della pubblica amministrazione senza ristoro per il titolare.

In tema di espropriazione per pubblica utilità, nel caso in cui, nel corso del giudizio proposto per il risarcimento del danno da occupazione illegittima, sopravvenga il rituale e tempestivo decreto di espropriazione, la domanda risarcitoria si converte automaticamente in quella di opposizione alla stima, senza necessità di espressa domanda di liquidazione dell'indennità, stante la garanzia costituzionale secondo cui la ... _OMISSIS_ ..., quindi, del decreto di esproprio, poi ritenuto in appello valido e tempestivo.

Il giudice di appello non può, d'ufficio, convertire la domanda di risarcimento del danno da occupazione acquisitiva, originariamente proposta, in domanda di opposizione alla stima, in considerazione della diversità di "petitum" e di "causa petendi" tra le domande anzidette, ovvero della loro "infungibilità", configurandosi quella di determinazione dell'indennità di espropriazione, rispetto alla domanda di risarcimento del danno da occupazione appropriativa, come ontologicamente diversa, atteso che la prima ha ad oggetto il giusto indennizzo a norma dell'art. 42 Cost. e trova causa nella tempestiva emissione di un provvedimento ablatorio, mentre la seconda è volta ad ottenere il risarcimento del dan... _OMISSIS_ ...In tema di espropriazione per pubblica utilità, nel caso in cui, nel corso del giudizio proposto per il risarcimento del danno da occupazione illegittima, sopravvenga il rituale e tempestivo decreto di espropriazione, la domanda risarcitoria si converte automaticamente in quella di opposizione alla stima, senza necessità di espressa domanda di liquidazione dell'indennità, stante la garanzia costituzionale secondo cui la proprietà non tollera il sacrificio senza adeguato ristoro per il titolare.

Nel caso in cui, nel corso del giudizio proposto per il risarcimento del danno da occupazione illegittima, sopravvenga il rituale e tempestivo decreto di espropriazione, la domanda risarcitoria si converte automaticamente in quella di opposizione alla stima, senza necessità di espressa do... _OMISSIS_ ...anzata in primo grado si converte automaticamente in domanda di indennizzo, ricorrendone i presupposti (legittimità del procedimento espropriativo intervenuto in corso di causa).


GIUDIZIO - DETERMINAZIONE GIUDIZIALE DELL'INDENNITÀ - DOMANDA RISARCITORIA, DIFFERENZA

L’azione indennitaria e quella di risarcimento del danno sono ontologicamente diverse; il fatto costitutivo del diritto fatto valere (cosiddetta "causa petendi") è rappresentato, quanto alla prima, dalla tempestiva emissione di un provvedimento ablatorio, e la stessa ha ad oggetto il giusto indennizzo in senso stretto di cui all’art. 42 Cost., mentre nella seconda è costituito da un comportamento illecito della Pubblica Amministrazione.

Il diritto al risarcim... _OMISSIS_ ...spetto a quello sul quale si basa il diritto a conseguire la giusta indennità di espropriazione, trattandosi di situazioni giuridiche ben distinte per petitum e causa petendi.

La domanda di risarcimento dei danni non può valere come implicita richiesta di corresponsione dell'indennità di occupazione legittima, attesa la liceità del titolo su cui si fonda l'azione per il conseguimento di quest'ultima.

La domanda di determinazione dell'indennità di occupazione si configura, rispetto a quella di risarcimento del danno da occupazione illegittima, come ontologicamente diversa. Il fatto costitutivo del diritto fatto valere (cosiddetta "causa petendi") è rappresentato infatti, quanto alla prima domanda, dalla tempestiva emissione del decreto di occupazione, quanto alla secon... _OMISSIS_ ...giudizio sofferto dal suo patrimonio.

La domanda di determinazione dell'indennità di occupazione...

Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi di pronunce giudiziali estratte da un nostro codice o repertorio, nel quale le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle pronunce a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare. 

Autore

Accordino, Salvatore

Avvocato, funzionario legale - Responsabile di servizio presso Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - Provveditorato OO.PP. Sicilia Calabria