Entrando nel merito delle tipologie di beni su cui agisce l'intero decreto federale 85/2010 , si ritiene utile consacrare l'art. 5 come modello dell'interesse secessionista del legislatore.
In realtà, l'articolo menzionato è piuttosto complesso perché integra ben tre norme, che non solo specificano quali tipologie di bene siano alla base del conferimento o siano oggetto di esclusione, ma descrivono compiutamente anche un altro "fenomeno riformatorio" noto come "Federalismo culturale".
Alla luce di ciò che è stato doverosamente premesso, l'attenzione riposta sarà prime cure concentrata sul comma 1, che annovera un'elencazione articolata in 5 punti collegati mediante richiamo normativo agli articoli dedicati del codice civile.
In stretta analogia con quanto sinteticamente anticipato dall'art. 3, comma 1, il comma 1 qui specificato comporta una classificazione esaustiva dei beni interessati dal processo di de...
_OMISSIS_ ...|
Colpisce immediatamente che in essi trovano comprensione anche quelli mobili in quanto presenti o perché costituenti un mero arredo accessorio, la peculiarità da approfondire non lascia perplessi per due ordini di ragioni.
In primo luogo, ci si interroga sul fatto che il legislatore abbia sentito l'esigenza di una citazione specifica quando ciò in effetti poteva anche apparire "scontato", come altrimenti sarebbe possibile secondo un profilo di vantaggio economico trasferire un bene immobile trascurando ciò che lo completa in modo complementare solamente a dispetto della sua amovibilità.
In secondo luogo, in tutto il dettato del decreto federale, ma anche in altre legislazioni di genere, non sembra che sia stata riprodotta una puntualità simile, anzi il più delle volte l'uso del termine "mobili" più che altro è stato percepito come semantema della parola "immobili".
Tuttavia, la diaspo...
_OMISSIS_ ...lta in sede preliminare dei lavori di redazione in cui le varie "forze" di maggiore espressione hanno ritenuto non superflua la marcatura distintiva della locuzione oggi in uso: "I beni immobili statali e i beni mobili statali".
Richiamate le procedure di attribuzione di cui all'art. 3, il comma 1 dell'art. 5 prosegue nel proprio enunciato chiarendo in cinque punti analitici quale parte del patrimonio statale, immobiliare e mobiliare, sia passibile di trasferimento.
La prima gamma di beni che vengono citati alla lettera "a" è quella rientrante nel demanio marittimo e annesse pertinenze.
Non si può fare a meno di notare che i beni afferenti a tale classificazione sono di gran lunga quelli di maggior peso, essendo "fonte" altamente proficua per le casse del "soggetto pubblico", che ha il diritto di gestire e concedere in uso gli stessi.
Ciò rileva quindi ai fini ...
_OMISSIS_ ... individuazione del comparto pubblico che sarà destinatario dell'affidamento, e rileva ancora di più di ciò che dovrà esserne escluso e rimarrà nell'alveo dell'organizzazione delle amministrazioni statali.
Il punto esaminato esprime così la sua importanza e permette di dedurre che il conferimento di un bene annoverato nel demanio marittimo sia equilibrato e perequato, cioè filtrato da una rete di maggiore attenzione nell'ambito del decentramento.
Il demanio marittimo trova la sua definizione codicistica nell'art. 822, comma 1, cod. civ., che definisce l'appartenenza a questo insieme del lido del mare, della spiaggia, delle insenature e dei porti.
Come vuole la prassi legislativa, il primo periodo dell'art. 822 c.c. citato è affiancato dall'art. 28 del codice della navigazione che, come è noto, completa il cerchio con i beni pubblici destinati alla navigazione.
In esso sono delimitati i beni appartenenti...
_OMISSIS_ ...ittimo, specificati non solo da quelli elencati nell'art. 822 cod. civ, bensì integrati da alcune fattispecie nuove, come: "le lagune, le foci dei fiumi che sboccano in mare, i bacini di acqua salsa o salmastra che almeno durante una parte dell'anno comunicano liberamente col mare"; e, infine, "i canali utilizzabili ad uso pubblico marittimo".
In relazione ai beni del demanio idrico con annesse pertinenze, il punto "b" replica quello che lo precede, senza alcuna eccezione se non per i casi di esclusione dei fiumi e dei laghi di competenza sovraregionale, ossia di più enti regionali per l'attraversamento o la posizione geografica della risorsa idrica in più territori.
Il limite fonte dell'esclusione è sempre rappresentato dalla preziosità della risorsa idrica che, in quanto tale, riveste il ruolo di "bene vita".
Stavolta, però, l'esclusione è superata dall'esimente dell'intesa, se...
_OMISSIS_ ...ioni interessate dovessero trovare un accordo formale in merito la devoluzione potrebbe essere eseguita.
Il grado di complessità dello svincolo sopra riportato a proposito dei "laghi di ambito sovraregionale" è doppio perché lo strumento di raccordo delle volontà regionale, oltre alla normativa nazionale, deve comunque rispettare anche quella internazionale di rango superiore, quindi sovraordinato.
Tralasciando quanto appena anticipato sui casi di esclusione oggetto di interessante dibattito ed adeguata narrazione nel secondo comma dell'art. 5, per cui si è detto dedicare adeguata premura in seguito, occorre perseverare nell'elencazione strutturale del demanio idrico secondo la normativa civilistica richiamata.
Il secondo periodo del primo comma dell'art. 822 c.c. sovviene in aiuto esplicitando nel demanio pubblico idrico di tipo naturale i seguenti beni: "i fiumi, i torrenti, i laghi e le altre acque definite p...
_OMISSIS_ ...leggi in materia".
Null'altro da aggiungere se non quanto contenuto negli artt. 942, 945, 946 e 947 c.c., rubricati al Capo III "Dei modi acquisto della proprietà", che ampliano nel dettaglio la qualifica di bene demaniale, visto nella sua accezione più estesa come proprietà pubblica.
Il demanio accidentale comprende nel proprio comparto i beni censiti come "aerodromi" dall'art. 822, comma 2 c.c., ricondotti anch'essi nella procedura di trasferimento federale dall'art. 5, comma 1 lett. c).
In tale contesto, si precisa, rientrano soltanto quelle strutture appartenenti al demanio aeroportuale di competenza statale inserite nell'elencazione dei beni disponibili in quanto di secondario interesse regionale o locale.
Giusta precisazione, la norma enuclea da questo complesso gli aeroporti di interesse nazionale così come definiti dall'art. 698 del codice della navigazione, comprese ovvi...
_OMISSIS_ ...ive pertinenze.
A questo proposito, è utile rilevare che tra i parametri strategici che rendono "essenziale" il nodo aeroportuale oggetto di esenzione trovano ripiego quelli attinenti all'aerostazione sotto il profilo delle dimensioni, della mole di traffico aereo e dell'ubicazione territoriale.
L'art. 826, comma 2 c.c. dichiara che la categoria delle miniere fa parte del patrimonio indisponibile dello Stato e rimanda all'art. 840 c.c. per sottrarne la disponibilità al proprietario del suolo dove ineriscono nel rispetto delle leggi vigenti in materia.
Le miniere dunque che vengono inquadrate dall'art. 5, comma 1 lett. c) nell'ambito dei beni trasferibili, con annesse relative pertinenze, fanno parte del patrimonio soggiacente alle regole del regime demaniale in quanto "bene naturale", cioè esistente in natura e non soggetto alle regole di creazione dell'uomo.
La sottrazione alla proprietà p...
_OMISSIS_ ...niere è resa ancora più forte dal fatto che neanche una confisca penale di carattere preventivo possa inerire tale tipologia di beni, e ciò in virtù di un'espressa assegnazione ex lege alla P.A. secondo le funzioni pubbliche attribuitele dalle norme costituzionali.
La diretta connessione con la natura del bene ha creato una dipendenza con la riserva di legge, consolidando il principio giurisprudenziale secondo cui la proprietà è pubblica ed indisponibile quando il bene appartiene ad un soggetto pubblico e la sua destinazione è vincolata ad un pubblico servizio.
A differenza dei primi due punti sul demanio marittimo ed idrico la norma in commento di cui al punto d) non riporta direttamente particolari filtri di interdizione al federalismo, quindi apparentemente sembrerebbe rientrare in un principio di successione universale, ma invero non è così.
A prescindere dalla relativa conferma dell'incorporazione delle miniere n...
_OMISSIS_ ...n'attribuzione federale, l'intero conglomerato di norme che ne fanno parte disdice il passaggio di beni tra enti sine condicio sulla base di una mera procedura burocratica e senza alcuna valutazione discrezionale, e così è anche per le miniere per le quali, si ricorda il confine è imposto dall'art. 3, comma 1 lett. a) del decreto legislativo secondo cui nel trasferimento non devono essere ricompresi i giacimenti petroliferi e di gas e le relative pertinenze, nonché i siti di stoccaggio di gas naturale e quanto ad essi annesso.
In dottrina, si è motivata questa esclusione sulla base di una mancanza di destinazione vincolata ex lege al servizio pubblico delle risorse geotermiche, oggi, sulla base di un'accurata ricostruzione della legislazione in materia, possiamo ben dire di concordare sull'aspetto divisorio della disciplina usata in virtù del diverso impatto ambientale che lo sfruttamento di tali tipi di risorse può causare.
Forti p...
_OMISSIS_ ...ita, infine, la locuzione criptica usata in fase di chiusura nel punto e).
In verità, più che un degno epilogo esaustivo della classificazione effettuata, sembra una fretta conclusione di un lavoro ritenuto fino a questo momento dovizioso e certosino, ed in effetti con la possibile apertura a tutti gli "altri beni immobili dello Stato", si hanno seri dubbi che quanto esplicato secondo un lessico sin troppo generico non sia altro che un modo capzioso per scaricare la responsabilità della scelta su quanto ancora può essere dismesso sugli organi governativi protagonisti del trasferimento.
In secondo luogo, questa ambiguità riverbera i suoi effetti anche sul contenuto degli altri punti che descrivono esattamente quali beni insignire al cambiamento di sede, anche se con le dovute eccezioni, facendo apparire come necessaria una riserva di comodo tenuta in "panchina", ma pronta ad entrare in campo laddove si debba correggere un...
_OMISSIS_ ...nticanza oppure una lagnanza dell'ultimo minuto.
Il preambolo iniziato porta ad escludere una delle diverse tesi avanzate per risolvere il dilemma interpretativo, visto che neanche il lavori preparatori sembrano offrire una mano d'aiuto, dedicata a restringere i contenuti delle prime quattro lettere a meri elenchi esemplificativi.
In realtà, la confutazione degli studi approfonditi fa ritenere che il significato più attendibile che si può ascrivere ad un'espressione di così vaga articolazione è da rinvenirsi proprio dalla lettura delle prime quattro lettere, il cui esercizio correttamente conduce verso un chiarimento orientato alla possibilità di escludere parte di quella tipologia patrimoniale che per definizione è assoggettabile alla devoluzione.
Se ne deduce che l'analisi più corretta trova giustificazione nel rapporto simbiotico che sussiste nell'insieme dei gruppi del comma 1, per cui quanto asseverato dalla lette...
_OMISSIS_ ...re ritenuto il prodotto liberatorio della delimitazione delle precedenti quattro in cui viene dedotto il principio restrittivo che non tutti i beni appartenenti alle varie categorie demaniali possono essere ritenuti giuridicamente "manipolabili" dal sistema federale, ma si scontra appunto con alcune preclusioni di legge.