Lavori edilizi eseguiti senza autorizzazione paesaggistica in zona vincolata: l'ordine di demolizione è atto dovuto

TITOLO PAESAGGISTICO --> ABUSI PAESAGGISTICI --> SANZIONI --> DEMOLIZIONE

Escluso che l’ordine di demolizione ex art. 167 d.lgs. 42/2004 abbia natura penale nel diritto interno, neppure ricorrono gli altri due criteri concorrenti della giurisprudenza Engel, attinenti rispettivamente alla sostanza punitiva della misura e alla gravità del sacrificio imposto.

E' doverosa l’ingiunzione della demolizione in ipotesi di interventi soggetti al regime semplificato della d.i.a. che siano stati eseguiti in assenza di tale titolo in zone vincolate in quanto le difformità da una d.i.a., oggi s.c.i.a., o la loro assenza, se in linea di massima sfuggono alla sanzione demolitoria, ciò non è predicabile allorché trattisi di interventi eseguiti in zone vincolate; infatti vige un'indifferenza del titolo edilizio necessario all’esecuzione di interventi in zone vincolate, affermandosi la legittimità dell’esercizio del potere repr... _OMISSIS_ ... caso di opere soggette a mera DIA.

L'ordine di rimozione è atto vincolato e necessitato che non richiede nessun’altra motivazione se non l'accertamento del carattere abusivo dell'opera. Pertanto, l’Ente Parco non ha dovuto compiere alcuna particolare valutazione circa la concreta incidenza dell'intervento sull’assetto del territorio né una comparazione tra l’interesse del privato e quello pubblico che è in re ipsa, consistendo quest’ultimo nel ripristino dei valori naturalistici, paesaggistici ed ambientali violati; né infine sussiste la possibilità di adottare provvedimenti alternativi.

Nell’ipotesi di opere abusive realizzate all'interno di Parchi Nazionali, sussiste la competenza dell'Ente Parco ad adottare provvedimenti di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi, in quanto il potere di ordinanza esercitato dal predetto Ente si fonda sulle specifiche finalità di tutela ambientale, poste a fonda... _OMISSIS_ ... stessa istituzione, tramite l’esercizio di un potere incardinato in virtù della legislazione statale in materia naturalistico-ambientale (legge n. 394/1991) e finalizzato a proteggere le aree sottoposte a vincolo da attività edilizia non conforme alla normativa.

In presenza di interventi edilizi in zona vincolata, si impone la previa acquisizione dell'autorizzazione paesaggistica, con la conseguenza che l'applicazione della sanzione demolitoria è in ogni caso doverosa ove non sia stata ottenuta alcuna preventiva autorizzazione paesistica. Difatti, in presenza di aree assoggettate a vincolo paesistico, non può attribuirsi alcun rilievo all'inoltro di una previa D.I.A., poiché essa, in mancanza del prescritto parere dell'autorità preposta alla tutela del vincolo, è da ritenersi priva di effetti ai sensi dell'art. 23 comma 3, T.U. Edilizia.

In caso di lavori eseguiti senza titolo che ricadono in zona assoggettata a vincolo paesaggistico,... _OMISSIS_ ...istinatoria costituisce atto dovuto, ai sensi dell'articolo 27, comma 2 del dpr n. 380 del 2001, anche se astrattamente potrebbero rientrare nel concetto di pertinenza urbanistica.

Le opere in realizzate in zona assoggettata a vincolo ambientale, ove realizzate senza titolo, sono comunque soggette alla demolizione ai sensi dell’art. 167, comma 5, del codice n. 42/2004, che non ne consente la sanatoria.

L’art. 160 del d.lgs. n. 42 del 2004 riprende una disciplina già sostanzialmente contenuta nell’art. 59 della legge n. 1089 del 1939 e poi nell’art. 131 del d.lgs. n. 490 del 1999, secondo uno schema che, in presenza di opere che abbiano determinato l’alterazione dello stato originario del bene sottoposto a vincolo storico-artistico, innanzi tutto impone la riduzione in pristino della cosa, mentre l’irrogazione della sanzione pecuniaria ha valenza residuale ed è applicabile solo quando non sia tecnicamente p... _OMISSIS_ ...tituzione del bene all’assetto precedente.

Anche il ripristino disciplinato dall’art. 167, commi 1 e 2 del d. lgs. 42/2004, come l'ordine di demolizione per ragioni edilizie, ha finalità meramente ripristinatoria e non punitiva e rieducativa, e persegue uno scopo di salvaguardia dell’assetto del territorio.

A fronte di interventi eseguiti senza la preventiva autorizzazione paesaggistica, l'obbligo della rimessione in pristino è sancito in via generale dall'art. 167 del D. Lgs. n. 42/2004.

In materia paesaggistica con riferimento all'ordine ripristinatorio, al pari di quanto va affermato in materia urbanistica con riferimento all'omologo ordine demolitorio, non sussiste un onere probatorio a carico del soggetto che invochi in sede esecutiva la sospensione o la revoca dell'ordine di rimessione in pristino stato dei luoghi, ma solo un onere di allegazione, relativo, cioè, alla prospettazione ed alla indicazione ... _OMISSIS_ ...fatti sui quali la sua richiesta si basa, incombendo poi all'autorità giudiziaria il compito di procedere ai relativi accertamenti.

Diversamente dalle sanzioni in materia edilizia, l’ordinanza di rimessione nel pristino stato emessa ai sensi dell’art. 167 del D.Lgs. n. 42/2004 (a mente del quale “il trasgressore è sempre tenuto alla rimessione in pristino a proprie spese”) non richiede alcun accertamento circa la possibilità di ripristino dello stato dei luoghi senza pregiudizio per la parte di costruzione regolarmente assentita.

Posto che gli incrementi superficiari in un territorio protetto, sono sottoposti ad un più severo regime autorizzatorio complessivamente volto a garantire che ogni trasformazione del territorio urbano avvenga nel rispetto dei vincoli posti a presidio di beni superindividuali, quand’anche i manufatti abusivi si configurassero come opere pertinenziali o precarie e, quindi, assentibili con... _OMISSIS_ ...o;applicazione della sanzione demolitoria è, comunque, doverosa ove non sia stata ottenuta alcuna previa autorizzazione paesistica.

È illegittimo il provvedimento che ordina la rimozione di strutture relative ad uno stabilimento balneare qualora la P.A. avesse in precedenza sollecitato il destinatario a produrre documentazione tecnica attestante la compatibilità delle opere con l’intorno circostante e il provvedimento sia stato emanato pochi giorni dopo tale invito, senza attendere nemmeno l'integrazione della documentazione e senza alcuna motivazione su tale revirement.

La sanzione demolitoria costituisce l'ordinaria e legittima reazione ordinamentale all'accertata abusività di un'opera in un territorio sottoposto al vincolo paesaggistico sicché è l’applicazione della sanzione pecuniaria a costituire l’eccezione.

In caso di abuso edilizio in area vincolata, l'estinzione del reato urbanistico preclude al... _OMISSIS_ ...inare la demolizione prevista dall'art. 31, co. 9, D.P.R. 380/2001, ma non di adottare l'ordine di remissione in pristino previsto dall'art. 181, co. 2, d. lgs. 42/2004.

TITOLO PAESAGGISTICO --> ABUSI PAESAGGISTICI --> SANZIONI --> DEMOLIZIONE --> AFFIDAMENTO DEL PRIVATO

In relazione al tempo trascorso dalla commissione dell’abuso su area vincolata o dall’accertamento del medesimo non è configurabile alcun affidamento tutelabile alla conservazione di una situazione di illecito permanente, che il tempo non può legittimare in via di fatto, ciò, soprattutto ove l’intervento sanzionato incida su di un territorio particolarmente protetto in cui presenza l’interesse pubblico al ripristino dello stato dei luoghi è in re ipsa.

La sospensione condizionale della pena può essere subordinata all'ordine di remissione in pristino previsto dall'art. 181, co. 2, d. lgs. 42/2004.

In presenza ... _OMISSIS_ ...to legittimo del privato il Comune è tenuto a far precedere l'annullamento del titolo edilizio, rilasciato in assenza del prescritto nulla osta paesaggistico, da una valutazione della possibilità di rilascio postumo del titolo abilitativo.

TITOLO PAESAGGISTICO --> ABUSI PAESAGGISTICI --> SANZIONI --> DEMOLIZIONE --> ART. 27 D.P.R. 380/2001

L’art. 27, comma 2, del d.P.R. n. 380 del 2001 attribuisce all’amministrazione comunale un generale potere di vigilanza e controllo su tutta l’attività urbanistica ed edilizia, imponendo l’adozione di provvedimenti di demolizione anche in presenza di opere realizzate in zone vincolate in assenza dei relativi titoli abilitativi, al fine di ripristinare la legalità violata dall'intervento edilizio non autorizzato.

L'art. 27, comma 2 del d.P.R. n. 380 del 2001 riconosce all'Amministrazione comunale un generale potere di vigilanza e controllo su tutta l'attivi... _OMISSIS_ ...ed edilizia, imponendo l'adozione di provvedimenti di demolizione in presenza di opere realizzate in zone vincolate in assenza dei relativi titoli abilitativi, al fine di ripristinare la legalità violata dall'intervento edilizio non autorizzato, e ciò mediante l'esercizio di un potere-dovere del tutto privo di margini di discrezionalità in quanto rivolto solo a reprimere gli abusi accertati, da esercitare anche in ipotesi di opere assentibili con d.i.a., prive di autorizzazione paesaggistica.

L’art. 27, comma 2 del D.P.R. n. 380 del 2001 riconosce all’amministrazione comunale un generale potere di vigilanza e controllo su tutta l’attività urbanistica ed edilizia, imponendo l'adozione di provvedimenti di demolizione in presenza di opere realizzate in zone vincolate in assenza dei relativi titoli abilitativi, al fine di ripristinare la legalità violata dall’intervento edilizio non autorizzato. E ciò mediante l’esercizio di un po... _OMISSIS_ ... tutto privo di margini di discrezionalità in quanto rivolto solo a reprimere gli abusi accertati, da esercitare anche in ipotesi di opere assentitili con DIA, prive di autorizzazione paesaggistica.

A prescindere dal titolo edilizio ritenuto più idoneo e corretto per realizzare l'intervento edilizio in zona vincolata (DIA o permesso di costruire), ciò che rileva è il fatto che lo stesso è stato posto in essere in assoluta carenza di titolo abilitativo e, pertanto, ai sensi dell'art. 27 comma 2, d.P.R. n. 380 del 2001 (ovvero ai sensi dell'art. 31, d.P.R. n. 380 del 2001) deve essere sanzionato.

Qualora si tratti di aree assoggettate, tra gli altri, alla tutela di cui al d. lgs. 42/2004, il dirigente provvede, ai sensi dell'art. 27 comma 2 del D.P.R. 380/2001, alla demolizione ed al ripristino dello stato dei luoghi, previa comunicazione alle amministrazioni competenti le quali possono eventualmente intervenire, ai fini della demolizione, anc... _OMISSIS_ ...niziativa.

L'art. 27, comma 2 del D.P.R. 380/2001 configura l’esercizio doveroso del potere repressivo degli abusi edilizi in zona vincolata, anche a prescindere dal titolo occorrente.

L'art. 27 del D.P.R. 380/2001 riconosce al Comune un potere di vigilanza sull'attività edilizia, anche con riguardo agli immobili vincolati, in tutti i casi di difformità dalle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici, conferendogli la competenza e imponendogli l'obbligo di provvedere alla demolizione e al ripristino dello stato dei luoghi. Ciò indipendentemente dall’applicazione di altre sanzioni previste dall’ordinamento e dalla riconosciuta concorrente competenza sanzionatoria della Soprintendenza, quale autorità preposta alla vigilanza sul vincolo storico e artistico, in base alle specifiche norme di settore.

La corretta interpretazione dell'art. 27 del D.P.R. n. 380/2001 - la cui formulazione diff... _OMISSIS_ ...ltro, dal precedente art. 4 della L. n. 47/1985 anche nel riferimento espresso all'accertamento dell'esecuzione (e non più soltanto dell'"inizio") delle opere - conduce a ritenere che l'inizio dell'esecuzione dell'opera abusiva costituisca la condizione minima per l'adozione del provvedimento di demolizione, ma né la lettera né lo scopo della norma legittimano a ritenere che l'adozione di tale provvedimento sia preclusa nel caso in cui l'opera sia ultimata.

Ai sensi dell’art. 27 del D.P.R. n. 380/2001 la misura della demolizione per la realizzazione senza titolo di nuove opere in zone vincolate è applicabile sia che venga accertato l'inizio, sia nel caso di avvenuta completa esecuzione di interventi abusivi.

La corretta interpretazione dell'art. 27 del D.P.R. n. 380/2001 conduce a ritenere che l'inizio dell'esecuzione dell'opera abusiva in area vincolata costituisca la condizione minima per l'adozione del provvedimento di dem... _OMISSIS_ ... la lettera né lo scopo della norma legittimano a ritenere che l'adozione di tale provvedimento sia preclusa nel caso in cui l'opera sia ultimata.

Laddove i lavori eseguiti senza titolo ricadano in zona assoggettata a vincolo paesaggistico, la misura ripristinatoria costituisce atto dovuto, ai sensi dell’articolo 27, comma 2 del decreto legislativo n. 380 del 2001. Quest’ultima previsione, infatti, non distingue tra opere astrattamente soggette al permesso di costruire e quelle per le quali sarebbe necessaria la ...


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