Esecuzione di lavori in assenza o in difformità dell'autorizzazione paesaggistica: il reato di cui all'art. 181 del D.Lgs. 42/2004

TITOLO PAESAGGISTICO --> ABUSI PAESAGGISTICI --> REATI --> ART. 181 D. LGS. 42/2004
La chiusura di una preesistente veranda - a prescindere dal fatto che la stessa fosse o meno già considerata quale "superficie utile" sul piano urbanistico - comporta certamente un impatto significativo sul paesaggio quantomeno in termini di volumetria.
La disposizione incriminatrice di cui al D.Lgs. n. 42 del 2004, art. 181 punisce l'esecuzione dei lavori in assenza dell'autorizzazione paesaggistica "o in difformità di essa", senza che assuma rilievo la distinzione tra le ipotesi di difformità parziale e totale rilevante invece nella disciplina urbanistica.
Nelle zone sottoposte a vincolo paesistico, il mantenimento delle strutture degli stabilimenti balneari oltre il termine di scadenza stagionale del titolo concessorio demaniale autorizzato richiede necessariamente... _OMISSIS_ ... titolo paesistico, la cui mancanza integra il reato di cui all'art. 181 d.lgs. n. 42/2004, stante la diversità dell'interesse protetto dalle disposizioni del codice della navigazione rispetto a quello della tutela paesaggistico-ambientale.
In tema di tutela del paesaggio, l'attività di livellamento del terreno per la realizzazione di un campo da golf in zona sottoposta a vincolo non rientra tra quelle non soggette ad autorizzazione, di cui all'art. 149 del D.Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42, e la sua esecuzione in difetto di autorizzazione configura il reato di cui all'art. 181 del citato decreto n. 42.
La contravvenzione di cui al D.Lgs. n. 42 del 2004, art. 181, trattandosi di reato di pericolo astratto, non necessita di un effettivo pregiudizio per l'ambiente e richiede, per il suo perfezionamento, l'esecuzione di interventi in assenza di preventiva autorizzazione che siano astrattamente idonei ad arrecare... _OMISSIS_ ...ene giuridico tutelato.
Il reato formale e di pericolo previsto dal D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, art. 181, si perfeziona mediante l'esecuzione di interventi (anche non edilizi) potenzialmente idonei ad arrecare nocumento alle zone vincolate in assenza della preventiva autorizzazione e senza che sia necessario l'accertamento dell'intervenuta alterazione, danneggiamento o deturpamento del paesaggio, in quanto per la sua configurabilità, è sufficiente che l'agente faccia del bene protetto dal vincolo un uso diverso da quello a cui è destinato, essendo il vincolo imposto prodromico al governo del territorio stesso.
Ai fini dell'integrazione del reato di cui all'art. 181 c. 1 D.Lgs. 42/2004, non è sufficiente che la condotta ricada su immobili od aree che, per le loro caratteristiche paesaggistiche siano stati dichiarati di notevole interesse pubblico con apposito provvedimento emanato in epoca antecedente ... _OMISSIS_ ...one dei lavori o su immobili od aree tutelati per legge ai sensi dell'art. 142 del decreto suddetto, ma è necessario che siano superate le soglie volumetriche indicate al comma 1 bis, in caso contrario il reato dovendo essere qualificato come contravvenzione.
Il reato di pericolo astratto previsto dal D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, art. 181 non richiede ai fini della sua configurabilità un effettivo pregiudizio per l'ambiente, né la concretezza della messa in pericolo del bene tutelato, essendo sufficiente l'esecuzione, in assenza di preventiva autorizzazione, di interventi che siano astrattamente idonei ad arrecare nocumento al bene giuridico tutelato, potendo escludersi dal novero delle condotte penalmente rilevanti soltanto quelle che si prospettino inidonee, pure in astratto, a compromettere i valori del paesaggio e l'aspetto esteriore degli edifici, posto che nelle zone paesisticamente vincolate è inibita ogni modificazione dell'ass... _OMISSIS_ ...orio attuata attraverso qualsiasi opera non soltanto edilizia ma di qualunque genere.
L'effettivo estintivo previsto dal D.Lgs. n. 42 del 2004, art. 181, comma 1 quinquies, richiede l'integrale rimessione in pristino dello stato dei luoghi, allo scopo di eliminare completamente il vulnus al paesaggio e all'ambiente provocato dalla realizzazione dell'opera abusiva, mediante l'eliminazione e la rimozione di tutte le opere realizzate, non potendosi verificare nel caso in cui residui una parte non irrilevante del manufatto originario.
Nel caso del reato di cui al art. 181 comma 1 bis D.lgs. 42/2004 non è più sufficiente che la condotta ricada su immobili od aree che, per le loro caratteristiche paesaggistiche siano stati dichiarati di notevole interesse pubblico con apposito provvedimento emanato in epoca antecedente alla realizzazione dei lavori o su immobili od aree tutelati per legge ai sensi dell'art. 14... _OMISSIS_ ...tesso, ma è necessario che siano superate le soglie volumetriche indicate al comma 1 bis, in caso contrario il reato deve essere qualificato come contravvenzione.
In tema di tutela del paesaggio l'ordine di rimessione in pristino dello stato dei luoghi a spese del condannato, previsto dal D.Lgs. n. 42 del 2004, art. 181, può essere impartito dal giudice con la sola sentenza di condanna e, pertanto, in caso di declaratoria di estinzione del reato per prescrizione, tale statuizione va revocata dal giudice dell'impugnazione, fermo restando l'autonomo potere-dovere dell'autorità amministrativa.
La speciale causa istintiva del reato di cui al D.Lgs 22 gennaio 2004 n. 42 art. 181, opera a condizione che l'autore dell'abuso si attivi "spontaneamente" alla rimessione in pristino delle aree o degli immobili soggetti a vincolo paesaggistico, anticipando l'emissione del provvedimento amministrativo ripris... _OMISSIS_ ...IV|
La realizzazione di volumi eseguiti in assenza di autorizzazione paesaggistica in zona vincolata impedisce l'estinzione della contravvenzione per l'intervenuto accertamento di compatibilità ambientale, ai sensi del D.Lgs. 42 del 2004, art. 181, comma 1 ter, lett. a.
La sussistenza del delitto di cui al D.Lgs. n. 42 del 2004, art. 181, comma 1-bis, è attualmente limitata ai soli casi in cui i lavori abusivamente realizzati in zona sottoposta a vincolo paesaggistico abbiano comportato un aumento dei manufatti superiore al trenta per cento della volumetria della costruzione originaria o, in alternativa, un ampliamento superiore a settecentocinquanta metri cubi, ovvero ancora hanno comportato una nuova costruzione con una volumetria superiore ai mille metri cubi.
In tema di tutela del paesaggio, l'ordine di rimessione in pristino dello stato dei luoghi a spese del condannato, pr... _OMISSIS_ ...s. n. 42 del 2004, art. 181, può essere impartito dal giudice penale con la sola sentenza di condanna e, pertanto, in caso di declaratoria di estinzione del reato per prescrizione, tale statuizione va revocata dal giudice dell'impugnazione, fermo restando l'autonomo potere-dovere dell'autorità amministrativa.
La "costruzione originaria" di cui al D.Lgs. n. 42 del 2004, art. 181, comma 1-bis, alla quale parametrare la misura dell'aumento di volumetria non autorizzato e, pertanto, la natura del reato accertato, deve esser intesa esclusivamente quale immobile nella disponibilità dell'agente, e soltanto in relazione a questo può verificarsi la portata dell'ampliamento abusivo e, dunque, il carattere delittuoso o contravvenzionale della condotta.
In tema di tutela paesaggistica, l'ordine di rimessione in pristino dello stato dei luoghi a seguito di violazione del D.Lgs. n. 42 del 2004, art. 181, ha ... _OMISSIS_ ...one amministrativa e deve intendersi come emesso allo stato degli atti; conseguentemente sussiste l'obbligo di verifica in sede esecutiva del permanere della incompatibilità paesaggistica di quanto realizzato, con possibilità di revoca dell'ordine stesso ove risulti accertata la legittimità e compatibilità paesaggistica delle opere.
La sentenza Corte costituzionale 56/2016 sull'art. 181, comma 1-bis, del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, ha ricondotto all'area contravvenzionale tutti i lavori eseguiti su beni paesaggistici, sia quelli vincolati attraverso il ricorso allo strumento provvedimentale, sia quelli vincolati per legge. L'unica ipotesi di delitto residuata, pertanto, concerne i lavori eseguiti su beni paesaggistici, qualora comportino il superamento delle soglie volumetriche indicate nel suddetto art. 181 , comma 1-bis.
Il reato, formale e di pericolo, previsto dal D.Lgs. n. 42 del 2004, art. 181, ... _OMISSIS_ ...temente dal danno arrecato al paesaggio, sanziona la violazione del divieto di intervento in determinate zone vincolate senza la preventiva autorizzazione amministrativa, può concorrere con la contravvenzione punita dall'art. 734 cod. pen., la quale, invece, presuppone l'effettivo danneggiamento delle aree sottoposte a protezione.
In materia paesaggistica, la deroga al principio per cui l'autorizzazione in sanatoria non può essere rilasciata successivamente alla realizzazione, anche parziale, degli interventi, fissata dal D.Lgs. n. 42 del 2004, art. 146, comma 12, è limitata agli interventi minori individuati dall'art. 181, comma 1 ter, del medesimo D.Lgs., per i quali soltanto non si applicano le sanzioni penali di cui al comma primo del medesimo art. 181, ferme restando quelle amministrative di cui all'art. 167 del predetto D.Lgs.
Il reato di cui al D.Lgs. n. 42 del 2004, art. 181 ha natura di reato di... _OMISSIS_ ...consuma con la sola realizzazione di lavori, attività o interventi in zone vincolate senza la prescritta autorizzazione paesaggistica, a prescindere da ogni accertamento in ordine alla avvenuta alterazione, danneggiamento o deturpamento del paesaggio, ed anche delle condizioni della zona sottoposta al vincolo ed interessata dagli interventi, in quanto per la sua configurabilità è sufficiente che l'agente faccia del bene protetto dal vincolo un uso diverso da quello cui esso è destinato, atteso che il vincolo posto su certe parti del territorio nazionale ha una funzione prodromica al governo del territorio stesso.
Il reato di cui al D.Lgs. n. 42 del 2004, art. 181 non è configurabile esclusivamente in quelle eccezionali occasioni nelle quali si realizzi un intervento di entità talmente minima ed irrilevante che lo stesso non sia neppure astrattamente idoneo a porre in pericolo il paesaggio e a pregiudicare il bene paesaggistico-ambientale... _OMISSIS_ ... tratti di un intervento ontologicamente estraneo al paesaggio ed all'ambiente.
Dopo la sentenza della Corte costituzionale n. 56 del 2016, ai fini dell'integrazione dell'ipotesi delittuosa di cui al D.Lgs. n. 42 del 2004, art. 181, comma 1-bis, non è più sufficiente che la condotta ricada su immobili od aree che, per le loro caratteristiche paesaggistiche siano stati dichiarati di notevole interesse pubblico con apposito provvedimento emanato in epoca antecedente alla realizzazione dei lavori o su immobili od aree tutelati per legge ai sensi dell'art. 142, essendo anche necessario che le opere realizzate siano di notevole impatto volumetrico e che superino, dunque, i limiti previsti quantitativi previsti dall'art. 181, comma 1-bis, lett. b).
Sussiste violazione del principi di correlazione fra accusa e sentenza qualora la originaria contestazione della contravvenzione paesaggistica, prevista dal D.Lgs. ... _OMISSIS_ ... art. 181, comma 1, sia stata mutata nel delitto paesaggistico previsto dal comma 1-bis della medesima disposizione legislativa.
Il reato paesaggistico di cui al D.Lgs. n. 42 del 2004, art. 181, comma 1-bis è un reato formale e di pericolo che si perfeziona, indipendentemente dal danno arrecato al paesaggio, con la semplice esecuzione di interventi non autorizzati idonei ad incidere negativamente sull'originario assetto dei luoghi sottoposti a protezione e come sia di tutta evidenza, attesa la posizione di estremo rigore del legislatore in tema di tutela del paesaggio, che assume rilevo, ai fini della sua configurabilità, ogni intervento astrattamente idoneo ad incidere, modificandolo, sull'originario assetto del territorio sottoposto a vincolo paesaggistico ed eseguito in assenza o in difformità della prescritta autorizzazione.
In materia di reati ambientali, la fattispecie di cui al D.Lgs. n. 42 del 20... _OMISSIS_ ...omma 1-bis, lett. a) - che punisce gli interventi abusivi che ricadono nelle zone sottoposte a vincolo paesaggistico - è correttamente contestata quando, pur in assenza di esplicita menzione dello specifico provvedimento impositivo del regime vincolistico, sulla base delle altre indicazioni sia comunque possibile risalire al vincolo gravante sull'area.
Integra il reato paesaggistico previsto dall'art. 181, comma primo, D.Lgs. n. 42 del 2004, la installazione di un impianto fotovoltaico in assenza della preventiva necessaria autorizzazione paesaggistica all'interno di un parco nazionale, ciò in quanto i parchi nazionali rientrano, ai sensi dell'art. 142, comma 1, lett. f), D.Lgs. n. 42/2004, nei beni paesaggistici che sono...


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