Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato

DEMANIO E PATRIMONIO - ACQUE - SERVIZIO IDRICO INTEGRATO - TARIFFA

L’attitudine lesiva della tariffa media d’ambito non è percepibile dal singolo utente finché non viene attuata la sua articolazione tariffaria in relazione ai possibili usi ed alle fasce di consumo: ciò in quanto è la medesima articolazione a determinare la concreta incidenza della tariffa sulla posizione dei beneficiari finali del servizio, in relazione alla categoria di appartenenza ed al corrispondente uso che viene fatto della risorsa idrica.

La definizione della tariffa del servizio idrico integrato è ispirata alla rigorosa applicazione del principio di corrispettività, al quale sono improntate tutte le quote della tariffa del servizio idrico integrato e la cui valenza è tale che, per l’ipotesi in cui esso non possa trovare piena esplicazione, e ciononostante il legislatore ritenga ugualmente necessaria la corresponsione integrale della tariffa, sono... _OMISSIS_ ...apposite disposizioni volte a derogarvi.

La ratio della tariffa media d’ambito è incrinata allorché il servizio idrico integrato non sia operativo, per il sussistere di gestioni frazionate attuate in economia dai singoli Comuni dell’A.T.O.: in tal caso, infatti, la pretesa di applicare ugualmente la tariffa media d’ambito si fonderebbe su parametri meramente ipotetici ed inattuali.

Ove rigidamente agganciata alle mere previsioni del Piano d’Ambito, la tariffa del servizio idrico integrato si pone in contraddizione proprio con l’esigenza di costante adeguamento alle concrete e mutevoli condizioni operative del servizio idrico.

All’Ente d’Ambito non può essere negato il potere di deliberare in materia di tariffe del servizio idrico integrato, ma possono essere contestate le modalità di esercizio del predetto potere e gli illegittimi risultati cui esso approdi nel concreto.

L'individuazion... _OMISSIS_ ..., alternativa a quella incentrata sulla tariffa media d’ambito, cui l’amministrazione deve ispirarsi nell’esercizio del potere tariffario, nelle more del completamento del processo di attivazione del servizio idrico integrato su tutto il territorio dell’A.T.O. è devoluta alle valutazioni discrezionali dell'Ente d'Ambito, fermo restando che essa deve attenersi all’esigenza di definire una tariffa coerente con il principio di corrispettività della stessa rispetto ai costi effettivamente sostenuti per la gestione del servizio idrico nei Comuni attualmente accorpati nella gestione unitaria.

Ai sensi dell'art. 154 d. lgs. 152/2006 rientra nella discrezionalità dell'ente gestore del servizio idrico integrato tener conto o meno nella determinazione della tariffa, secondo l’utilità che ne può derivare ai fini dell’organizzazione del servizio, degli investimenti effettuati da ciascun Comune.

La determinazione della t... _OMISSIS_ ... ai servizi idrici per i vari settori di impiego dell’acqua è ascrivibile alla materia della tutela dell’ambiente e a quella della tutela della concorrenza, ambedue di competenza legislativa esclusiva dello Stato.

La tariffa del servizio idrico integrato è determinata secondo un meccanismo di price cap, diretto ad evitare che il concessionario unico abusi della sua posizione dominante.

In materia di servizio idrico integrato, l'uniforme metodologia tariffaria è finalizzata a preservare il bene giuridico «ambiente» dai rischi derivanti da una tutela non uniforme ed a garantire uno sviluppo concorrenziale del settore del servizio idrico integrato.

La Regione non può determinare la tariffa del servizio idrico integrato mediante oneri tariffari ulteriori o diversi da quelli previsti dalla legislazione statale.

La tariffa del servizio idrico integrato si configura come corrispettivo di una prestazione commerc... _OMISSIS_ ... il quale, ancorché determinato nel suo ammontare in base alla legge, trova fonte non in un atto autoritativo direttamente incidente sul patrimonio dell’utente, bensí nel contratto di utenza.

La disciplina della tariffa del servizio idrico integrato contenuta nell’art. 154 d.lgs. n. 152/2006 è ascrivibile, in prevalenza, alla tutela dell’ambiente e alla tutela della concorrenza, materie di competenza legislativa esclusiva dello Stato: di conseguenza la Regione non può intervenire sul punto con una disciplina difforme.

Spetta esclusivamente all'Autorità d'Ambito l'organizzazione del servizio idrico integrato, ivi compresa la determinazione della tariffa che costituisce, a un tempo, onere per l’utenza e provento per il gestore del servizio, fatta salva la competenza dello Stato per l’individuazione del cd. metodo normalizzato di cui al D.M. 1 agosto 1996.

La Commissione nazionale per la vigilanza sulle risorse ... _OMISSIS_ ...ria tariffaria ha soltanto il potere di determinare il metodo da applicare e non può adottare alcun provvedimento sostitutivo della volontà manifestata dall’Autorità stessa in materia tariffaria e con riferimento alla complessiva gestione del servizio idrico: pertanto, è illegittimo il provvedimento con cui sia disposto il recupero di somme versate dall'Autorità d'ambito al gestore del servizio idrico.

In tema di servizio idrico integrato, l’equilibrio economico finanziario (e con esso la remunerazione della gestione) sono obiettivi da conseguire, anche mediante una corretta determinazione delle tariffe, all’interno dei periodi gestionali oggetto del Piano; non invece dei postulati generali, che devono essere comunque garantiti a posteriori.

L'Autorità d'Ambito Territoriale ha l'obbligo di concludere il procedimento di determinazione della tariffa del servizio idrico integrato, assumendo una motivata determinazione sulla istanza de... _OMISSIS_ ...gestisce tale servizio.

La tariffa del servizio idrico non è equiparabile al canone del demanio idrico, poiché quest’ultimo integra un diritto di utilizzazione di acque pubbliche, mentre la tariffa non è direttamente correlata all’occupazione di un’area ma è calcolata sulla base di una pluralità di componenti di costo ex art. 154 del D. Lgs. 152/2006.

L'esclusione dall'ambito operativo del D.M. 30 settembre 2009, n. 43569 degli utenti non allacciati a pubbliche fognature e quindi muniti di autonomi sistemi depurativi rende evidente che per questa categoria d’utenti si è ritenuta direttamente e immediatamente applicabile la disciplina legislativa di cui all’art. 8-sexies d.l. 208/2008, convertito in legge 13/2009.

A seguito della sentenza n. 335/2008 della Corte Costituzionale sui gestori del servizio idrico integrato gravavano due distinti obblighi: a) la sospensione della fatturazione della quota tariffaria ... _OMISSIS_ ...vizi di depurazione, nei confronti di utenti che non usufruivano del servizio, ossia degli utenti non allacciati a pubbliche fognature e degli utenti allacciati a pubbliche fognature che non recapitavano in assoluto in impianti depurativi o che recapitavano in impianti depurativi non funzionanti; b) il rimborso delle somme riferite alla quota tariffaria già versate dai suddetti utenti.

Al di fuori dell'ipotesi in cui fossero state avviate le procedure di affidamento delle prestazioni di progettazione o di completamento delle opere necessarie alla attivazione del servizio di depurazione, i gestori del servizio idrico integrato non possono continuare a includere nelle fatture la quota della tariffa riferita ai servizi di depurazione.

L'esclusione della fatturazione della quota tariffaria relativa ai servizi di depurazione è doverosa quantomeno dall’entrata in vigore della legge n. 13/2009, di conversione del d.l. 208/2008: costituisce, pertanto,... _OMISSIS_ ...ciale aggressiva la condotta del gestore del servizio idrico integrato che prosegua nell'incassare tale quota tariffaria.

Alla stregua della normativa nazionale e comunitaria costituisce un chiaro principio di diritto la necessità che la tariffa prefissata in via generale per l’utenza di un servizio pubblico locale di rilevanza economica sia fissata sulla base del servizio effettivamente fornito al singolo utente, esulando del tutto tale pagamento dai diritti riconducibili a strumenti di fiscalità generale, fatte salve le eventuali “fasce sociali”.

La tariffa di un servizio pubblico locale di rilevanza economica, in particolare se questo è gestito in condizioni non concorrenziali e non consenta la scelta dei consumatori fra fornitori diversi, non può essere unicamente parametrata ai costi ed investimenti prescindendo dalla valutazione della effettiva adeguatezza e qualità del servizio prestato e fruito dai consumatori.

A... _OMISSIS_ ...t. 10, co. 28, d.l. 70/2011 il regime transitorio di cui all'art. 2, co. 3, d.l. 79/1995 è venuto meno a far data dall'entrata in vigore del d.l. 135/2009: pertanto, non sussiste l'obbligo per il C.I.P.E. di determinare le tariffe del servizio idrico integrato per gli anni 2010 e 2011, a prescindere dal fatto che l'art. 23-bis d.l. 112/2008 sia stato abrogato a seguito di referendum popolare i cui risultati sono stati recepiti dal D.P.R. n. 113/2011.

L'art. 31, co. 29, legge 448/1998, che riconosceva competenza transitoria al C.I.P.E. in materia di tariffe idriche, deve ritenersi comunque abrogato per effetto della cessazione del regime transitorio determinatasi a seguito dell'entrata in vigore del d.l. 135/2009.

Per effetto dell'art. 10, co. 11, d.l. 70/2011 la competenza a regolare la determinazione e l'adeguamento della tariffa del servizio idrico integrato era passato all'Agenzia nazionale per la regolazione e la vigilanza in materia di acqua; t... _OMISSIS_ ... per effetto della sospressione di tale Agenzia ad opera dell'art. 21, co. 13, d.l. 201/2011, è oggi trasferita all'Autorità per l’energia elettrica e il gas.

Fatta salva la competenza dello Stato per l'individuazione del c.d. metodo normalizzato, la determinazione della tariffa del Servizio idrico integrato è rimessa all'A.A.T.O., poiché la stessa costituisce a un tempo, onere per l'utenza e provento per il gestore del servizio.

La disciplina della tariffa del servizio idrico integrato è ascrivibile, in prevalenza, alla tutela dell’ambiente e alla tutela della concorrenza, materie di competenza legislativa esclusiva dello Stato: invero, attraverso la determinazione della tariffa il legislatore statale ha fissato livelli uniformi di tutela dell’ambiente, perché ha inteso perseguire la finalità di garantire la tutela e l’uso, secondo criteri di solidarietà, delle risorse idriche, salvaguardando la vivibilità dell’ambient... _OMISSIS_ ...ive ed i diritti delle generazioni future a fruire di un integro patrimonio ambientale e le altre finalità tipicamente ambientali individuate dagli artt. 144, 145 e 146 del D. Lgs. 152/2006.

La previsione statutaria dell'A.A.T.O. che impone la maggioranza qualificata in relazione alle deliberazioni principali deve trovare piana applicazione anche nell’ipotesi di determinazione dell’adeguamento tariffario annuale e quindi tanto alla tariffa reale media quanto alla tariffa base da applicare all’utenza in relazione a ciascun esercizio finanziario e tenendo conto dei volumi venduti.

La deliberazione relativa alla tariffa del servizio idrico integrato deve essere adeguatamente motivata, con la puntuale indicazione delle ragioni dei rapporti stabiliti tra le tariffe nonché dei dati e le circostanze che hanno determinato l'aumento per la copertura minima di copertura del costo.

È illegittima la delibera di aumento della tariffa... _OMISSIS_ ...drico integrato che non si basi su dati certi in ordine alla spesa e alle entrate.

La Delibera CIPE n. 117/2008 non contempla alcun termine per la presentazione delle richieste di incremento tariffario per il periodo 2003/2007, a differenza delle istanze di adeguamento per le annualità 2008 e 2009; nessun termine di scadenza, inoltre, è previsto nelle circolari MISE n. 3629/c del 25 settembre 2009 e n. 3636/c del 18 maggio 2010.

Il termine decadenziale per la presentazione delle istanze di adeguamento della tariffa del servizio idrico integrato per le annualità 2008 e 2009 non è applicabile alle richieste di incremento tariffario per il periodo 2003/2007.

Attraverso la determinazione della tariffa del servizio idrico integrato, il legislatore statale ha fissato livelli uniformi di tutela dell’ambiente, perché ha inteso perseguire la finalità di garantire la tutela e l’uso, secondo criteri di solidarietà, delle risorse idriche,... _OMISSIS_ ... la vivibilità dell’ambiente e le aspettative ed i diritti delle generazioni future a fruire di un integro patrimonio ambientale.

È costituzionalmente illegittima la norma regionale che riservi l'attività di approvazione e modulazione della tariffa del servizio idrico integrato a delle autorità locali, comunque denominate, giacché tale attività spetta all'Autorità per l'energia elettrica e il gas; per lo stesso motivo, è illegittima la norma che attribuisce al Presiden...


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