La tutela penale dei beni culturali e archeologici nel D.Lgs. 42/2004

DEMANIO E PATRIMONIO - BENI CULTURALI E ARCHEOLOGICI - RESPONSABILITÀ PENALE

Il possesso di beni di interesse archeologico appartenenti come tali al patrimonio indisponibile dello Stato si presume illegittimo a meno che il detentore non dimostri di averli legittimamente acquistati in epoca antecedente all'entrata in vigore della L. n. 364 del 1909.

Una volta escluso che beni di interesse archeologico siano stati direttamente rinvenuti dall'imputato, gli stessi non possono che essere stati dallo stesso acquistati o comunque ricevuti da persona che illecitamente li deteneva e ciò non può che configurare il contestato reato di ricettazione.

Per ritenere integrato il reato presupposto di impossessamento di beni appartenenti allo Stato non è necessario un provvedimento formale della P.A., che dichiari l'interesse artistico, storico o archeologico delle cose di cui il privato sia trovato in possesso, in quanto la natura culturale dei... _OMISSIS_ ...ersi dalle stesse caratteristiche oggettive dei beni.

Nel caso di illecito trasferimento all'estero di cose di interesse storico o artistico, deve essere obbligatoriamente disposta la confisca prevista dal D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, art. 174, indipendentemente dal fatto che, sui beni oggetto di esportazione clandestina, sia stata effettuata la dichiarazione di interesse culturale.

Il precetto sanzionatorio di cui all'art. 174, D.Lgs. n. 42 del 2004, non fa riferimento ai soli beni culturali riconosciuti tali con la dichiarazione prevista dall'art. 13 del Codice stesso, ma, più in generale, a cose di interesse artistico, storico, archeologico, etnoantropologico, bibliografico, documentale archivistico, in maniera da tutelare le cose che sarebbero suscettibili di dichiarazione di interesse culturale anche qualora quest'ultima non sia in concreto intervenuta. E' necessario e sufficiente, insomma, che la cosa presenti un oggettivo interesse cultural... _OMISSIS_ ...ente, di ciò sia consapevole l'autore della condotta.

il reato di "uscita o esportazione illecite" di cose di interesse culturale di cui al D.Lgs. n. 42 del 2004, art. 174, comma 1, è configurabile indipendentemente dalla produzione di un danno al patrimonio artistico nazionale.

La confisca prevista per il reato di esportazione abusiva di beni culturali va disposta, oltre che in caso di pronuncia di condanna, anche in ipotesi di proscioglimento per cause che non riguardino la materialità del fatto e non interrompano il rapporto tra la res ed il reato, quale la declaratoria di estinzione del reato per prescrizione.

Ai fini dell'applicabilità della confisca relativa a beni di interesse storico e artistico oggetto di illecito trasferimento all'estero, prevista dal D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, art. 174, non rilevano i principi affermati dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo nella sentenza del 29 ottobre 2013, Varvara c. Italia, in quant... _OMISSIS_ ...di beni appartenenti al patrimonio indisponibile dello Stato, il provvedimento ablativo non incide sul diritto di proprietà privata. In conseguenza di ciò, la relativa confisca deve essere obbligatoriamente disposta anche se il privato non è responsabile dell'illecito o comunque non ha riportato condanna, fatta salva la sola eccezione che la cosa appartenga a persona estranea al reato, poichè trattasi di misura recuperatoria di carattere amministrativo la cui applicazione è rimessa al giudice penale a prescindere dall'accertamento di una responsabilità penale.

La confisca dei beni culturali esportati illecitamente - di cui al D.Lgs. n. 42 del 2004, art. 174 - risponde a una finalità essenzialmente recuperatoria di una res extra commercium insuscettibile di essere sottratta al patrimonio culturale italiano, essendone inibita la fuoriuscita dal territorio nazionale e la sottrazione al dominio che lo Stato esercita su di essa. Una volta accertata la circostanza ... _OMISSIS_ ...illecita esportazione del bene culturale, la confisca, salvo che la cosa appartenga a persona estranea al reato, è obbligatoria dovendo necessariamente essere ripristinato il patrimonio culturale italiano leso dall'appropriazione illecita del bene da parte del privato, che può anche non essere l'autore del reato.

La confisca prevista dal D.Lgs. n. 42 del 2004, art. 174 non ha una funzione sanzionatoria ma è una misura recuperatoria di carattere amministrativo, la cui adozione è affidata dal legislatore al giudice penale allorquando si proceda per un fatto preveduto dalla legge come reato, con la conseguenza che l'applicazione della misura prescinde dal fatto che il procedimento penale si concluda con una affermazione di responsabilità penale.


DEMANIO E PATRIMONIO - BENI CULTURALI E ARCHEOLOGICI - RESPONSABILITÀ PENALE - ART. 176 D. LGS. 42/2004

L'art. 176 d. lgs. 42/2004 sanziona chiunque si impossessa di beni c... _OMISSIS_ ...enenti allo Stato, pertanto integra tale reato la condotta del soggetto che si rende cessionario del bene conoscendone l'appartenenza al demanio pubblico.

Non risponde del reato di cui all'art. 176 d.lgs. 42/2004 chi acquista, nell'ambito di una regolare transazione commerciale, delle monete antiche, ma di modesto valore.

La fattispecie di cui al D.Lgs. n. 42 del 2004, art. 176 non richiede la previa sottrazione al detentore dei beni archeologici, ma solo quella dell'impossessamento di essi, per la fondamentale ragione che, prima del nuovo ritrovamento, i beni archeologici non sono detenuti da alcuno e, una volta ritrovati, appartengono ipso iure al patrimonio indisponibile dello Stato.

Ai fini della configurazione dell'elemento soggettivo del reato di impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato di cui al D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, art. 176, è sufficiente il dolo generico, ossia la mera consapevolezza di imposse... _OMISSIS_ ...aventi interesse culturale, la cui prova può essere tratta anche dalla condotta tenuta dal colpevole successivamente alla commissione del fatto.

Non è necessario che i beni culturali oggetto materiale del reato di cui all'art. 176 del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, siano qualificati come tali in un formale provvedimento dell'autorità amministrativa, essendo sufficiente che essi abbiano un interesse culturale oggettivo, interesse che può essere desunto dalle caratteristiche della res, non solo per il valore comunicativo spirituale, ma anche per i requisiti peculiari attinenti alla tipologia, alla localizzazione, alla rarità e ad altri analoghi criteri.

Il possesso delle cose di interesse archeologico integra il reato di cui al D.Lgs. n. 42 del 2004, art. 176, comma 1, e si presume illegittimo, a meno che il detentore non dimostri di averli legittimamente acquistati in epoca antecedente all'entrata in vigore della L. n. 364 del 1909, di prima discipli... _OMISSIS_ ...la materia.

Il possesso delle cose di interesse storico, archeologico, numismatico integra il reato di cui al D.Lgs. n. 42 del 2004, art. 176, comma 1, e si presume illegittimo, a meno che il detentore non dimostri di averle legittimamente acquistate.

Il reato di impossessamento illecito di beni culturali di cui al D.Lgs. n. 42 del 2004, art. 176 non richiede, quando si tratti di beni appartenenti allo Stato, l'accertamento del cosiddetto interesse culturale, nè che i medesimi presentino un particolare pregio o siano qualificati come culturali da un provvedimento amministrativo, essendo sufficiente che la "culturalità" sia desumibile da caratteristiche oggettive del bene.

Ai fini della configurabilità del reato di impossessamento di beni culturali, attualmente previsto dal D.Lgs. n. 42 del 2004, art. 176 (codice dei beni culturali e del paesaggio), a differenza delle disposizioni previgenti di cui alla L. n. 1089 del 1939, art. 67 e al D.... _OMISSIS_ ... 1999, art. 125, è necessario che i beni oggetto materiale del reato siano qualificati come tali in un formale provvedimento dell'autorità amministrativa, in quanto rivestano un oggettivo interesse, che risulti eccezionale o particolarmente importante.

Ai fini della configurabilità del reato di impossessamento di beni culturali, previsto dal D.Lgs. n. 42 del 2004, art. 176, nel caso di un bene mai denunziato all'autorità competente, deve avere inizio il procedimento per la dichiarazione di interesse culturale, prevista dal citato D.Lgs. n. 42 del 2004, art. 13, e a tal fine esso può essere legittimamente sottoposto a sequestro probatorio qualora sia presente il "fumus" del c.d. "furto d'arte", desunto dalle caratteristiche della "res" in riferimento al valore comunicativo spirituale ed ai requisiti peculiari attinenti alla sua tipologia, localizzazione, rarità o analoghi criteri.

La prova della illegittima provenienza dei beni di interesse archeolog... _OMISSIS_ ...lla configurabilità del reato di impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato, nella formulazione del D.Lgs. n. 42 del 2004, art. 176, non è a carico dell'imputato, ma della pubblica accusa.

Il possesso delle cose di interesse archeologico integra il reato di cui al D.Lgs. n. 42 del 2004, art. 176, comma 1, e si presume illegittimo, a meno che il detentore non dimostri di averli legittimamente acquistati in epoca antecedente all'entrata in vigore della L. n. 364 del 1909.

Risulta lecito il possesso di beni provenienti dalle collezioni numismatiche se acquistati presso rivenditori commerciali od altri collezionisti, a meno che non vi sia la prova che gli oggetti commercializzati provengono da campagne di scavo anteriori all'entrata in vigore della L. 20 giugno 1909, n. 364, ovvero siano di provenienza delittuosa (furtiva, ad esempio).

Ai fini dell'integrazione del reato di impossessamento illecito di beni culturali, d... _OMISSIS_ ...176 d.Lgs. n. 42/2004, occorre l'accertamento del cosiddetto interesse culturale, o che i medesimi beni presentino un particolare pregio o siano qualificati come culturali da un provvedimento amministrativo. Tali accertamenti non sono necessari nel caso di beni appartenenti allo Stato.

L'accertamento del carattere di beni culturali, dei beni oggetto della condotta illecita, costituisce presupposto logico, prima ancora che giuridico, della configurabilità dei reati di cui agli artt. 174 o 176 del Codice dei beni culturali e della conseguente confiscabilità dei beni oggetto di tali condotte.

Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi di pronunce giudiziali estratte da un nostro codice o repertorio, nel quale le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle pronunce a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare.