Verifica e dichiarazione dell'interesse culturale

DEMANIO E PATRIMONIO --> BENI CULTURALI E ARCHEOLOGICI --> VERIFICA/DICHIARAZIONE DI INTERESSE CULTURALE

Per gli immobili risalenti nel tempo degli Enti pubblici vi è una presunzione, sia pure relativa potendo essere superata all’esito del procedimento di verifica, dell’interesse culturale del bene e con esso della sua demanialità.

Il mancato riconoscimento dell'interesse culturale di oggetti archeologici da parte dell'autorità, a mezzo di apposito atto di "notifica", non dimostra il carattere privato del bene, e la sua impossibilità di ascriverlo al patrimonio indisponibile dello Stato (e quindi la possibilità di apprensione o usucapione da parte di privati), essendo il requisito del carattere culturale insito negli stessi beni, per il loro appartenere alla categoria delle cose d'interesse archeologico.

Il riferimento contenuto nel D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, art. 2 alle "altre cose individ... _OMISSIS_ ...e o in base alla legge quali testimonianze aventi valore di civiltà" costituisce una formula di chiusura che consente di ravvisare il bene giuridico protetto dalle disposizioni sui beni culturali ed ambientali non soltanto nel patrimonio storico-artistico-ambientale dichiarato, ma anche in quello reale, ovvero in quei beni protetti in virtù del loro intrinseco valore, indipendentemente dal previo riconoscimento da parte della autorità competenti.

La norma dell'art. 14 D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei beni culturali) prevede che il soprintendente avvia il procedimento per la dichiarazione dell'interesse culturale, anche su motivata richiesta della Regione e di ogni altro ente territoriale interessato, dandone comunicazione al proprietario, possessore o detentore a qualsiasi titolo della cosa che ne forma oggetto.

Il riconoscimento delle cose di interesse artistico, storico, archeologico o etnografico, che si estrinseca a mezzo d... _OMISSIS_ ...o di notifica, è previsto per le sole cose di proprietà privata, al fine di assoggettarle alle limitazioni e agli obblighi della legislazione di tutela (L. n. 1089 del 1939, art. 3), laddove per i beni che appartengono agli enti pubblici è sufficiente la mera appartenenza alle categorie storica, artistica, archeologica, essendo solo previsto l'obbligo dei legali rappresentanti degli enti della compilazione degli speciali elenchi (L. n. 1089 del 1939, art. 4) con effetti meramente ricognitivi e non già costitutivi.

La verifica negativa di interesse culturale fa uscire il bene dalla categoria dei beni culturali, e quindi, se è di proprietà dello Stato o di un ente territoriale, è sufficiente a farlo uscire dal regime del demanio pubblico, che fosse applicabile solo per tale ragione.

Se il bene culturale appartiene al demanio anche per altre ragioni, ovvero non soltanto perché bene culturale, ma anche perché bene compreso in altre categorie di ... _OMISSIS_ ...demaniali, la verifica negativa di interesse culturale non implica sdemanializzazione: potrebbe essere il caso di una biblioteca, che resta tale anche se ne sia stato escluso l’interesse artistico o storico.

Risulta chiaramente, dall'art. 10 del D.Lgs. n. 42 del 2004 che un qualificato interesse archeologico, culturale, storico è richiesto soltanto per i beni appartenenti a privati (tanto che il comma 3 di detta norma prevede la necessità di un formale provvedimento che riconosca l'interesse culturale secondo l'iter di cui all'art. 13), ma non per quelli appartenenti allo Stato, restando peraltro salva la possibilità che il detentore fornisca la prova della legittima proprietà dei beni per essere gli stessi stati acquistati in epoca antecedente all'entrata in vigore della l. n. 364 del 1909.

Un "cimitero monumentale" va considerato tale non solo per le caratteristiche delle strutture murarie o per le modalità di sistemazione ... _OMISSIS_ ...possono mutare nel corso del tempo), ma anche per il suo significato identitario derivante anche dalla presenza di antiche tombe, cappelle o iscrizioni funerarie.

In esito a decreto di archiviazione, non è assoggettabile a confisca obbligatoria una collezione numismatica, appartenente a privati, che non rientra nel patrimonio indisponibile dello Stato e non possieda la qualità di bene culturale ai sensi del D.Lgs. n. 42 del 2004, art. 10, comma 3, lett. e) e in mancanza dell'apposita dichiarazione ministeriale di cui all'art. 13 dello stesso decreto.

La verifica ex art. 12 d.lgs. 42/2004 prevede - in luogo del precedente sistema degli “elenchi” - una presunzione legale relativa di culturalità e una sottoposizione al regime integrale di bene culturale fino a che il procedimento di verifica non si sia espressamente concluso con un provvedimento amministrativo negativo di quell’interesse, con gli effetti di condizione risoluti... _OMISSIS_ ...me; ovvero con un provvedimento positivo che conferma e consolida il regime medesimo, spiegando gli effetti di un’ordinaria dichiarazione di bene culturale (art. 12, comma 7).

Il mancato riconoscimento dell'interesse culturale degli oggetti archeologici da parte dell'autorità a mezzo di apposito procedimento amministrativo non dimostra il carattere privato dei beni e l'impossibilità di ascriverlo al patrimonio indisponibile dello Stato, essendo il requisito culturale insito negli stessi beni, per il loro appartenere alla categoria delle cose di interesse archeologico.

Con la legge n. 1089 del 1939 il legislatore ha introdotto una presunzione ex lege di interesse culturale dei beni formalmente appartenenti alle province, ai comuni e agli altri enti «legalmente riconosciuti», inclusi gli enti ecclesiastici, mediante una disciplina ratione personarum, attributiva di poteri peculiari al Ministero, presunzione ragionevolmente pr... _OMISSIS_ ... il patrimonio culturale della Nazione non sia perduto, disperso o ridotto nella sua consistenza.

Il riconoscimento di un'area di proprietà dello Stato come di "particolare interesse archeologico" determina l'inclusione nel novero dei beni culturali dei fondi e degli immobili che tale area costituiscono, ai sensi dell’art. 10 d.lgs. n. 42/2004.

L'immobile dichiarato di interesse culturale ex articolo 10, comma 1, D.Lgs. n. 42/2004 assume natura demaniale, giusta quanto dispongono gli articoli 822, II^ comma, e 824 Cod. civ..

La puntuale qualificazione di pregio architettonico di un immobile acquisisce valenza giuridico–amministrativa soltanto se riconosciuta dall’autorità statale competente.

La dichiarazione di interesse culturale, di cui all’art. 12 del D. Lgs. 42/2004, presupposto per l’apposizione del relativo vincolo, è valida anche in presenza di integrale ricostruzio... _OMISSIS_ ...monumentale a seguito di alluvione, e anche se risultasse dimostrato che l’entità dei lavori svolti era stata tale da incidere sulle strutture originarie del cimitero, resterebbe comunque immutata la legittimità dei presupposti contenuti nella relazione storico illustrativa e che, in quanto tali, avevano determinato il Ministero dei Beni Culturali nell’apporre il vincolo.

E' indubitabile che abbia interesse quantomeno storico il bene immobile che costituisce la testimonianza di un episodio della storia cittadina, (che vide, nella specie, un benefattore costruire un gruppo di alloggi destinati ai poveri).

L’articolo 14 del d.lgs. 42/2004 prevede che anche gli enti territoriali possano fare richiesta di valutazione di interesse culturale ma non esclude certamente altri soggetti quali il proprietario, possessore o detentore del bene.

Il fatto che il procedimento di verifica dell'interesse culturale si concluda c... _OMISSIS_ ...vo non preclude la possibilità di imposizione di vincoli ai sensi della lettera d) dell’art. 10, comma 3, d.lgs. 42/2004, che è applicabile a prescindere dal regime proprietario dell’immobile e non richiede il presupposto della cosiddetta storicizzazione.

Il riconoscimento dell’interesse culturale ai sensi dell’ art. 10 comma 3, lett. d), d.lgs. 42/2004 comporta l'inalienabilità ai sensi dell’art. 54, comma 1, lett. d) bis.

L’accertamento dell’interesse culturale ai sensi dell’articolo 10 comma 3 lett d) del decreto legislativo numero 42 del 2004 riguarda il legame tra le cose e la storia politica, militare, della letteratura, dell'arte e della cultura in genere ed è cosa del tutto diversa e distinta dalla verifica di cui all’articolo 12 dello stesso decreto legislativo, perché consente di assoggettare alla tutela del codice anche la cosa mobile o immobile che sia sprovvista dei requisiti... _OMISSIS_ ...ividuati dall’articolo 12.

L'edificio la cui esecuzione risalga all'epoca stabilita dall'art. 12, comma 1, d.lgs. 42/2004 (nel caso di specie, cinquant'anni fa) è assoggettato a disciplina vincolistica.

Le opere architettoniche contemporanee di particolare valore artistico, menzionate all’art. 11 co. 1, lett. e), del D. Lgs. 42/2004, benché di proprietà pubblica non sono assoggettate a tutela ipso facto, richiedendosi a tal fine che l’autore di esse non sia più vivente e che siano trascorsi almeno 50 anni dalla loro realizzazione: solo ricorrendo tali circostanze la competente Soprintendenza può promuovere il procedimento finalizzato alla verifica dell’interesse culturale, in pendenza del quale il bene è inalienabile.

È illegittimo il provvedimento che ai sensi della legge 1089/1939 dichiara di particolare interesse un immobile che, in precedenza, era stato dismesso dalla P.A. proprio sulla base dell'as... _OMISSIS_ ...alore storico o artistico.

La particolare qualità esecutiva dell'opera, la sua rarità, lo scarso numero di opere dell'autore esistento presso collezioni pubbliche sono tutti elementi che giustificano l'adozione di un provvedimento che dichiara l'interesse artistico dell'opera.

L'origine straniera dell'autore non osta al provvedimento di dichiarazione di interesse di cui all'art. 13 d. lgs. 42/2004.

Il fatto che siano state rilasciate in passato autorizzazioni all'esportazione di opere di un determinato autore non entra in contraddizione con il successivo provvedimento che dichiara l'interesse artistico di altre opere dello stesso artista.

Nella valutazione sull’interesse storico di un bene, l’apprezzamento operato dall’Amministrazione presenta profili di discrezionalità particolarmente intensi, con il corollario che tale apprezzamento è sindacabile dal Giudice Amministrativo solo in ipotesi di ... _OMISSIS_ ...icità o travisamento dei fatti in cui è evidente lo sconfinamento del potere discrezionale riconosciuto alla P.A..

Ai fini dell'adozione del provvedimento dichiarativo dell’interesse culturale particolarmente importante, va sottolineato come in materia archeologica il valore artistico dei reperti non è determinante, in quanto, per evidenti motivi, possono assumere interesse archeologico anche resti privi di valore artistico.

La sottoposizione di un bene al vincolo storico-artistico discende dalle caratteristiche intrinseche, pertanto una volta che quel medesimo bene transiti nel patrimonio di soggetti privati, e conservi immutate le richiamate qualità e caratteristiche, il vincolo resta senza che sia a tal fine necessaria l’adozione di atti lato sensu novativi.

La natura di bene culturale presuppone la previa declaratoria da eseguirsi nel rispetto delle formalità di legge.

La formale declaratoria del... _OMISSIS_ ...se storico artistico del bene, la sua notificazione al proprietario del bene, e la successiva trascrizione nei registri immobiliari nel caso di beni immobili sono adempimenti necessari ai fini dell'applicazione delle disposizioni di tutela previste dalla legge e dell’opponibilità del vincolo nei confronti dei terzi.

Alla luce del disposto di cui agli art. 10 – 11 – 13 e 28 del d.lgs n. 42/2004, non sussiste alcun impedimento per l’Amministrazione dei Beni Culturali a dichiarare l’interesse culturale di un bene di proprietà privata, che il Piano regolatore comunale abbia destinato ad uso residenziale, consentendo il rilascio di autorizzazioni edilizie.

La sussistenza in capo al titolare del bene, di un diritto soggettivo perfetto, non impedisce l’imposizione del vincolo conseguente alla dichiarazione di interesse culturale dell’immobile, né impone all’Amministrazione di fare ricorso alla procedu... _OMISSIS_ ... per pubblica utilità disciplinata dagli articoli 95 – 100 del Codice dei Beni Culturali (d.lgs. n. 42/2004).

La dichiarazione, ai sensi degli articoli 10 e 13 del d.lgs n. 42/2004, di interesse culturale di un bene privato, si fonda su apprezzamenti di natura discrezionale che attengono al merito dell'azione amministrativa; essa risulta quindi sindacabile in sede di legittimità dinanzi al g.a. unicamente per macroscopica incongruenza ed illogicità, ovvero quando la sua motivazione risulta inadeguata.

La valutazione dell’inter...


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