Circolazione dei beni di interesse artistico, storico o archeologico

DEMANIO E PATRIMONIO --> BENI CULTURALI E ARCHEOLOGICI --> CIRCOLAZIONE

L’atto di «prelazione artistica», disciplinata agli articoli 59 e seguenti del d.lgs. n. 42 del 2004 è un provvedimento amministrativo espressione di un potere di acquisito coattivo del bene. Non si realizza, infatti, un subentro nel rapporto negoziale, come risulta dalla previsione secondo cui le clausole del contratto di alienazione non vincolano lo Stato o gli altri enti pubblici territoriali, e, in caso di omessa o difettosa denuncia, si prevede la possibilità di esercitare il diritto di prelazione senza limiti temporali e senza che la parte privata possa eccepire l’intervenuta usucapione.

Pur se dall’art. 1 della legge n. 1089 del 1939 si desume il principio (poi posto a base del testo unico del 1999 e del codice del 2004) secondo cui i beni di interesse artistico, storico o archeologico – sottoposti alla legislazione specia... _OMISSIS_ ...sultare di proprietà pubblica o privata, va senz’altro rilevato l’acquisto ipso iure della proprietà del bene da parte dell’Amministrazione statale quando siano «ritrovate nel sottosuolo» cose immobili (come parti di edifici, tombe, ricoveri, mura di città, tratti viari, opere realizzate per manum hominis, ecc.) o anche le cose mobili, aventi un tale interesse.

Affinché un bene immobile o mobile di interesse artistico, storico o archeologico ritrovato nel sottosuolo appartenga al patrimonio statale, non occorre un formale provvedimento, poiché basta il ritrovamento in sé, che comporta l’immediata applicazione non solo delle disposizioni penali sulla conservazione, ma anche di quelle sull’immediato esercizio dei poteri autoritativi dell’Amministrazione per l’acquisto del possesso e sulla proponibilità da parte sua, se del caso, della azione di rivendicazione o di accertamento della proprietà.

... _OMISSIS_ ... in cui il compendio assoggettato a vincolo di tutela storico–archeologica perviene nella titolarità dell’amministrazione, esso entra a far parte del c.d. “demanio accidentale” per effetto del combinato disposto di cui agli artt. 824, comma 1, e 822 c.c..

DEMANIO E PATRIMONIO --> BENI CULTURALI E ARCHEOLOGICI --> CIRCOLAZIONE --> ALIENAZIONE

I beni che abbiano un interesse particolarmente importante nei termini indicati dall’art. 10 comma 3 lett. d) del d.lgs. 42/2004, a chiunque appartenenti e anche nell’ambito delle procedure di dismissione o di valorizzazione, possono essere oggetto della dichiarazione di interesse storico – artistico ivi prevista e conseguentemente essere oggetto del regime autorizzatorio all’alienazione di cui all’art. 55 del suddetto decreto.

L’art. 4 della legge n. 1089 del 1939 (la cui disciplina è stata ripresa dal D.Lgs. 42/2004) av... _OMISSIS_ ...distinto la disciplina applicabile per i beni «delle province, dei comuni e degli enti e degli istituti legalmente riconosciuti» (che avessero ottenuto la personalità giuridica, in applicazione delle disposizione dei codici del 1865 e del 1942), rispetto a quella applicabile per i beni delle persone fisiche: ai primi esse si applicano anche se non sono stati individuati negli elenchi da redigere ai sensi dell’art. 4, primo comma, della medesima legge.

I beni del demanio culturale possono appartenere, oltre che allo Stato, altresì alle Regioni.

Pur quando sono inalienabili, giacché ricompresi nelle previsioni del D.Lgs. n. 42 del 2004, art. 54, commi 1 e 2, i beni culturali possono comunque essere oggetto di trasferimento tra lo Stato, le Regioni e gli altri enti pubblici territoriali.

Pur quando siano alienabili, i beni culturali possono essere alienati unicamente previa autorizzazione del ministero, l... _OMISSIS_ ... essere rilasciata qualora la destinazione d'uso proposta sia suscettibile di arrecare pregiudizio alla conservazione e fruizione pubblica del bene o comunque risulti non compatibile con il carattere storico e artistico del bene medesimo.

Prima dell'entrata in vigore del d.lgs. 42/2004, che ha rivisto i presupposti ed i limiti della circolazione tra enti pubblici del demanio culturale, l'art. 24 della L. 1 giugno 1939, n. 1039, ove era stabilito che i beni immobili di interesse storico, artistico ed archeologico dello Stato e degli altri enti pubblici potevano essere alienati, previa autorizzazione del competente ministero, purché non ne fosse derivato danno alla loro conservazione e non ne fosse menomato il pubblico godimento, era stato abrogato dall'art. 823 c.c., ove è dichiarata l'inalienabilità assoluta dei beni stessi, salva la costituzione di diritti a favore di terzi, compatibili con l'inalienabilità, nei modi e nei limiti stabiliti da leggi specia... _OMISSIS_ ...F| Nel settore dell'alienazione di beni pubblici di interesse culturale non può trovare applicazione l’istituto di cui all’art. 20 l. n. 241/1990, dal cui ambito sono espressamente esclusi gli atti rilasciati dalle amministrazioni preposte alla tutela del patrimonio culturale e paesaggistico, nonché gli atti e ai procedimenti riguardanti il patrimonio culturale e paesaggistico.

La questione della natura pubblicistica o meno del soggetto che procede all'alienazione di un bene di interesse culturale e dell’attività dallo stesso svolta è ininfluente ai fini dell'applicazione del procedimento di verifica dell'interesse culturale di cui all'art. 12 del d.lgs. 42/2004.

Per gli immobili vincolati come beni culturali, l’autorizzazione della Soprintendenza è richiesta per la alienazione del bene, ma non per la concessione del diritto di superficie, permanendo la proprietà e la detenzione dell’immobile in capo all'ente p... _OMISSIS_ ...
L'autorizzazione ministeriale all'alienazione di beni appartenenti al demanio culturale non può essere rilasciata qualora la destinazione d'uso proposta sia suscettibile di arrecare pregiudizio alla conservazione e fruizione pubblica del bene o comunque risulti non compatibile con il carattere storico e artistico del bene medesimo.

Le vicende afferenti il rapporto privatistico che hanno portato la P.A. ad acquisire un bene culturale non possono influenzare il giudizio della Soprintendenza in merito all'autorizzazione all'alienazione del bene stesso, potendo semmai incidere sulla perfezione del precedente atto di trasferimento e sulla sua sopravvivenza, secondo i canoni civilistici della donazione e dell’alienazione.

DEMANIO E PATRIMONIO --> BENI CULTURALI E ARCHEOLOGICI --> CIRCOLAZIONE --> ESPORTAZIONE

L'art. 136 R.D. 363/1913 - che disciplina l’attività materiale che deve essere posta nel caso i... _OMISSIS_ ...enga esportato all’estero, imponendo che “la verifica ai colli, fatta dai tre funzionari a ciò addetti, deve, sotto la loro personale responsabilità, essere minuta e diligente” - presuppone che sia stata data l’autorizzazione all’esportazione del bene, presupposto che nel caso in esame non si è verificato.

DEMANIO E PATRIMONIO --> BENI CULTURALI E ARCHEOLOGICI --> CIRCOLAZIONE --> SDEMANIALIZZAZIONE

L'immobile di interesse storico, archeologico od artistico non è suscettibile di sdemanializzazione tacita o di fatto, occorrendo invece un provvedimento espresso della p.a. che lo sottragga a tale regime.

Un immobile di interesse storico, archeologico od artistico incluso nel demanio c.d. accidentale dello Stato, delle province o dei comuni non è suscettibile di sdemanializzazione tacita o di fatto, occorrendo invece un provvedimento espresso della p.a. che li sottragga a tale regime.
... _OMISSIS_ ... E PATRIMONIO --> BENI CULTURALI E ARCHEOLOGICI --> CIRCOLAZIONE --> USUCAPIONE

L'immobile di proprietà di un Comune che, sebbene non iscritto nell'elenco di cui alla L. n. 1098 del 1939, art. 4, comma 1, sia riconosciuto di interesse storico, archeologico o artistico, è soggetto, ai sensi del combinato disposto degli artt. 822 e 824 c.c., al regime del demanio pubblico, con la conseguenza che non può essere sottratto alla rispettiva destinazione, né essere oggetto di usucapione.

Dal momento in cui il compendio assoggettato a vincolo di tutela storico–archeologica assume natura demaniale, e perlomeno fino alla sua inclusione nel programma di assegnazione a terzi, esso diventa insuscettibile di usucapione.
Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi di pronunce giudiziali estratte da un nostro codice o repertorio, nel quale le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle pronunce a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare.