I vincoli di piano regolatore che decadono sono quelli preordinati all'espropriazione o che comportano un'inedificabilità assoluta

VINCOLI ED EDIFICABILITÀ --> VINCOLI URBANISTICI E LEGALI --> DECADENZA, REITERAZIONE, INDENNIZZO --> DURATA E DECADENZA --> QUALI VINCOLI DECADONO

I vincoli di piano regolatore, ai quali si applica il principio della decadenza quinquennale, sono soltanto quelli che incidono su beni determinati, assoggettandoli a vincoli preordinati all'espropriazione o a vincoli che ne comportano l'inedificabilità assoluta, svuotando il contenuto del diritto di proprietà e incidendo sul godimento del bene tanto da renderlo inutilizzabile rispetto alla sua destinazione naturale, ovvero diminuendone in modo significativo il valore di scambio.

La scadenza dei vincoli espropriativi riconducibili agli strumenti urbanistici ha la condivisibile finalità di non sottoporre sine die ad una situazione di incertezza gli assetti proprietari sottesi alle scelte pianificatorie. Ora, a prescindere dalla spesso affermata natura sostanzialmente espropriativa di t... _OMISSIS_ ...i inedificabilità assoluta, vero è che la destinazione urbanistica in quanto tale non è soggetta agli stessi termini di efficacia della sua finalizzazione all’esproprio.

I vincoli di piano regolatore, ai quali si applica il principio della decadenza quinquennale, ai sensi dell'art. 2, L. 19 novembre 1968, n. 1187, sono soltanto quelli che incidono su beni determinati, assoggettandoli a vincoli preordinati all'espropriazione o a vincoli che comportano l'inedificabilità di un bene determinato e, dunque, ne svuotano il contenuto del diritto di proprietà, incidendo sul godimento di tale bene tanto da renderlo inutilizzabile rispetto alla sua destinazione naturale ovvero diminuendone in modo significativo il suo valore di scambio. Invece, le previsioni di carattere generale per una determinata tipologia urbanistica o la previsione di vincoli paesaggistici conformando le modalità di utilizzo del bene con riferimento ad una generale categoria di bene, rest... _OMISSIS_ ... tempo indeterminato.

I vincoli di piano regolatore, ai quali si applica il principio della decadenza quinquennale ai sensi dell’art. 2, l. 19 novembre 1968 n. 1187, sono soltanto quelli che incidono su beni determinati, assoggettandoli a vincoli preordinati all'espropriazione o a vincoli che ne comportano l’inedificabilità e dunque svuotano il contenuto del diritto di proprietà incidendo sul godimento del bene tanto da renderlo inutilizzabile rispetto alla sua destinazione naturale ovvero diminuendone in modo significativo il valore di scambio: pertanto la previsione di una determinata tipologia urbanistica non è un vincolo preordinato all’espropriazione né comportante l'inedificabilità assoluta, trattandosi di una prescrizione diretta a regolare concretamente l'attività edilizia, in quanto inerente alla potestà conformativa propria dello strumento urbanistico generale, la cui validità è a tempo indeterminato, come espressamente stabilit... _OMISSIS_ ...t. 11 l. 17 agosto 1942 n. 1150.

Costituiscono vincoli soggetti a decadenza, ai sensi dell'articolo 2 della legge 19 novembre 1968, n. 1187, quelli preordinati all’espropriazione, o che comportano l'inedificabilità, e che, dunque, svuotano il contenuto del diritto di proprietà, incidendo sul godimento del bene in modo tale da renderlo inutilizzabile rispetto alla sua destinazione naturale, ovvero diminuendone significativamente il suo valore di scambio.

I vincoli di piano regolatore, ai quali si applica il principio della decadenza quinquennale, ai sensi dell’art. 2, l. 19 novembre 1968, n. 1187, sono soltanto quelli che incidono su beni determinati, assoggettandoli a vincoli preordinati all’espropriazione o a vincoli che ne comportano l’inedificabilità e, dunque, svuotano il contenuto del diritto di proprietà, incidendo sul godimento del bene tanto da renderlo inutilizzabile rispetto alla sua destinazione naturale ov... _OMISSIS_ ...ne in modo significativo il suo valore di scambio. Invece, la previsione di una determinata tipologia urbanistica [nella specie relativa alla realizzazione o conservazione di parco urbano o di quartiere], non configura un vincolo preordinato all’espropriazione né comporta l’inedificabilità assoluta, trattandosi di una prescrizione diretta a regolare concretamente l’attività edilizia e quindi, costituente esercizio di potestà conformativa che sfugge al ricordato limite temporale.

Laddove le disposizioni urbanistiche si riferiscono a vere e proprie “opere pubbliche” (es. “attrezzature pubbliche”) o comunque ad interventi edilizi volti alla realizzazione di programmi pubblici e/o di opere “ad uso pubblico” assoggettate a vincoli di carattere pubblicistico, ancorché derivanti da convenzioni o da regime concessorio, i vincoli a carico dei privati proprietari devono essere considerati alla stregua di veri e p... _OMISSIS_ ...ncoli preordinati all’espropriazione” (o, “a carattere espropriativo”, o, più sinteticamente, “vincoli espropriativi”) e/o ad essi equiparati, quanto - o quantomeno in ordine - al “regime della reiterabilità”.

Non tutti i vincoli urbanistici sono soggetti a decadenza, e conseguentemente alla possibilità di indennizzo, D.P.R. n. 327 del 2001, ex art. 39, allorché reiterati, ma soltanto quelli aventi carattere particolare, per i quali la mancata fruibilità del bene protratta nel tempo e non indennizzata determina violazione dell'art. 42 Cost., comma 3: in particolare, non sono indennizzabili i vincoli posti a carico di intere categorie di beni, e tra questi i vincoli urbanistici di tipo conformativo (vale a dire quelli che, a prescindere dalla collocazione in una specifica categoria, consistano nella zonizzazione dell'intero territorio comunale o di parte di esso, si da incidere su di una generalità di beni, ne... _OMISSIS_ ...una pluralità indifferenziata di soggetti, in funzione della destinazione dell'intera zona in cui i beni ricadono e in ragione delle sue caratteristiche intrinseche o del rapporto, per lo più spaziale, con un'opera pubblica), nonché i vincoli paesistici. E' indennizzabile solo il pregiudizio conseguente alla reiterazione di un vincolo che incide su beni determinati, in funzione non già di una generale destinazione di zona, ma della localizzazione di un'opera pubblica, la cui realizzazione non può coesistere con la proprietà privata, deve essere qualificato come preordinato alla relativa espropriazione.

Costituiscono vincoli soggetti a decadenza, ai sensi dell'art. 2, l. 19 novembre 1968 n. 1187, quelli preordinati all'espropriazione o che comportino l'inedificabilità e che, dunque, svuotano il contenuto del diritto di proprietà, incidendo sul godimento del bene in modo tale da renderlo inutilizzabile rispetto alla sua destinazione naturale ovvero diminuend... _OMISSIS_ ...vamente il suo valore di scambio, situazione questa che non ricorre nel caso di destinazione di un'area a verde pubblico o ad attrezzature collettive, essendo essa espressione della potestà conformativa del pianificatore, avente validità a tempo indeterminato.

Solo in presenza di vincoli riconducibili alla tipologia espropriativa sussiste il termine di efficacia quinquennale mentre, in caso di destinazioni suscettibili di determinare vincoli conformativi, questi permangono sino a quando perdura l’efficacia dello strumento urbanistico che li prevede.

Solo i vincoli preordinati all’espropriazione ovvero che comportano l’inedificazione, svuotando il contenuto del diritto dominicale tanto da renderlo inutilizzabile alla sua destinazione naturale, sono soggetti a decadenza a differenza dei c.d. vincoli conformativi che, diversamente, definiscono i caratteri generali dell’edificabilità di ciascuna zona in cui è suddiviso il... _OMISSIS_ ...unale e non sono soggetti a limiti temporali di validità.

La L. n. 1187 del 1968, art. 2, ha sancito la decadenza quinquennale per le sole indicazioni di p.r.g."nella parte in cui incidono su beni determinati ed assoggettano i beni stessi a vincoli preordinati all'espropriazione od a vincoli che comportano l'inedificabilità" (disciplina ora abrogata dal D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, art. 58 e sostituita dall'art. 9 stesso decreto).

Non tutti i vincoli urbanistici sono soggetti a decadenza, ma solo quelli preordinati all'espropriazione o a carattere espropriativo, ed in tal caso, l'indennizzo, come alternativa non eludibile al termine di efficacia posto dalla L. 19 novembre 1968, n. 1187, art. 2 (ora artt. 9 e 39 TU espropriazioni), è dovuto in ipotesi di reiterazione del vincolo scaduto - possibilità riconosciuta all'Amministrazione per giustificate ragioni di interesse pubblico - che superi la durata fissata dal legislatore come l... _OMISSIS_ ...ortabilità del sacrificio da parte del soggetto titolare del bene.

Sono soggetti a decadenza i vincoli preordinati all’espropriazione o quelli che comportino l’inedificazione, ossia quelli che svuotano il contenuto del diritto di proprietà incidendo sul godimento del bene, tanto da renderlo inutilizzabile rispetto alla sua destinazione naturale, ovvero ne diminuiscono in modo significativo il valore di scambio.

I vincoli indennizzabili sono: a) quelli preordinati all’espropriazione o aventi carattere sostanzialmente espropriativo, in quanto implicanti uno svuotamento del contenuto del diritto di proprietà, incidendo sul godimento del bene, in modo tale da renderlo inutilizzabile rispetto alla sua destinazione naturale ovvero diminuendone il suo valore di scambio; b) quelli che superano la durata non irragionevole e non arbitraria ove non si compia l’esproprio o non si avvii la procedura attuativa preordinata all&rsquo... _OMISSIS_ ...uo;approvazione dei piani esecutivi; c) quelli che superano quantitativamente la normale tollerabilità secondo la concezione della proprietà regolata dalla legge nell’ambito dell’art. 42 della Costituzione.

I vincoli di destinazione urbanistica sono soggetti a decadenza solo se sono preordinati all'espropriazione o comportano l’identificazione e dunque se svuotano il contenuto del diritto di proprietà incidendo sul godimento del bene, tanto da renderlo inutilizzabile rispetto alla sua destinazione naturale, diminuendone in modo significativo il valore di scambio; di conseguenza la destinazione ad attrezzature ricreative, sportive e a verde pubblico, data dal piano regolatore ad aree di proprietà privata, non comporta l'imposizione sulle stesse di un vincolo espropriativo, ma solo di un vincolo conformativo, che è funzionale all'interesse pubblico generale conseguente alla zonizzazione, effettuata dallo strumento urbanistico, che defi... _OMISSIS_ ...ri generali dell'edificabilità in ciascuna delle zone in cui è suddiviso il territorio comunale.

Una destinazione a "Servizi tecnologici ambientali", astrattamente foriera di edificazione di magazzini, depositi e locali ad uso abitazione di servizio e/o uffici, ma concretamente collegata al vincolo preordinato all'esproprio per la realizzazione di una discarica per rifiuti solidi urbani, esprime una capacità edificatoria attribuita soltanto alla pubblica amministrazione, non già ai privato, rispetto al quale non si realizza una prospettiva di sfruttamento edificatorio dell'area medesima, con la conseguenza che è soggetta a decadenza diventando "zona bianca" ai sensi e con gli effetti dell'art. 9 del D.P.R. n. 380 del 2001.

L'allocazione del PIP in zona territoriale omogenea che, in base allo strumento generale di pianificazione, prevede il riconoscimento dell'edificabilità legale ai suoli in quale piano inclusi, esclude g... _OMISSIS_ ...erale possa opinarsi di previsioni urbanistiche di contenuto sostanzialmente espropriativo rispetto alle facoltà dominicali, e perciò suscettibili d'indennizzo ai sensi degli artt. 9 e 39 citato T.U..

In caso di mancata costituzione del Comune in un giudizio avverso il suo silenzio relativo a istanza di ritipizzazione di area bianca, può far considerare provata l’esposizione dei fatti di parte ricorrente riguardo la decadenza del vincolo.

Per i vincoli paesaggistici, quand’anche gli stessi possano avere una ricaduta indiretta sul regime della edificabilità dei suoli, non appaiono sussistere quelle ragioni giuridiche che, sulla spinta della giurisprudenza costituzionale, hanno reso necessariamente temporanei i vincoli di natura urbanistica che comportano una compressione dello ius aedificandi.

L’art. 9 del decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327 (come prima l'art. 2, comma 1, della legge... _OMISSIS_ ...68 n. 1187), fissa in cinque anni la durata del vincolo preordinato all’esproprio. La disposizione ora vigente, al pari di quella che l’ha preceduta, si riferisce ai vincoli che producano una pressoché totale ablazione del diritto di proprietà, essendo tanto intensi da annullare o ridurre notevolmente il valore degli immobili cui si riferiscono, ivi compresa l'ipotesi di imposizione temporanea di inedificabilità fino all'entrata in vigore dei piani particolareggiati, per la cui r...


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