Reiterazione dei vincoli urbanistici per la realizzazione di standard

VINCOLI ED EDIFICABILITÀ --> VINCOLI URBANISTICI E LEGALI --> DECADENZA, REITERAZIONE, INDENNIZZO --> REITERAZIONE --> MOTIVAZIONE --> RISPETTO STANDARD

La perdurante insufficienza di standard urbanistici è ragione sufficiente al rinnovo del vincolo preordinato all'esproprio finalizzato al loro reperimento.

Rientra nella piena discrezionalità dell’Ente imprimere ad una determinata zona un certo regime urbanistico-edilizio: per tale ragione, la destinazione data dagli strumenti urbanistici alle singole aree del territorio non necessita generalmente di apposita motivazione. Si richiede invece una più incisiva e singolare motivazione nel caso di superamento degli standard minimi di cui al d.m. 2 aprile 1968.

La motivazione esternata a supporto dei provvedimenti di reiterazione dei vincoli decaduti appare specifica ed adeguata, nella misura in cui spiega esaurientemente le ragioni giustificative della decision... _OMISSIS_ ...rsquo;area de qua i vincoli urbanistici decaduti, individuandole - essenzialmente - nella mancanza di soluzioni concrete alternative e quindi nell’ineluttabilità della scelta dell’area già vincolata, oltre che nella necessità di rispettare lo standard di “Verde attrezzato” (della zona omogenea) prescritto dal D.M. 2 Aprile 1968 n° 1444.

E' adeguatamente motivato il provvedimento di reitera del vincolo che dia atto che la reiterazione dei vincoli urbanistici si appalesa necessaria per mantenere l'equilibrio di PRG tra aree a standard e le previsioni edificatorie del PRG e dei PP approvati ed attuati venendo così ad assicurare che la dotazione di standards prevista dal P.R.G. non venga meno (nel caso di specie peraltro, di poco superiore al minino normativamente previsto).

E' motivazione idonea a sorreggere la reiterazione del vincolo quella fondata su ragioni del tutto coerenti con la necessità di reali... _OMISSIS_ ...ard a verde e gli impianti sportivi previsti nello strumento urbanistico generale.

Costituisce adeguata motivazione dell'interesse pubblico alla reiterazione dei vincoli il riferimento alla costante e rilevante crescita demografica che comporta la progressiva riduzione degli standard urbanistici, contestualmente giustificandosi, altresì, l’attuata individuazione di aree a standard in misura superiore rispetto al dimensionamento minimo previsto dalla legge urbanistica regionale.

Deve ritenersi sufficientemente motivata la persistenza dell’interesse pubblico alla reiterazione del vincolo espropriativo, in considerazione della esigenza di soddisfare gli standard urbanistici in tema di parcheggi, ed in relazione all’intervenuto finanziamento dell’opera pubblica. L’esistenza di tali aspetti, sorregge la disposta reiterazione dei vincoli.

Sebbene la decisione dell'Adunanza Plenaria del Consiglio ... _OMISSIS_ ...el 24.5.2007, nella parte in cui subordina la astratta possibilità di reiterazione dei vincoli espropriativi alla puntuale valutazione dell'interesse pubblico attuale, precisi che tale motivazione può anche essere sufficientemente assolta dal richiamo al necessario rispetto degli standard, è anche vero che la necessità di dotare un'area di certi standard, misurati da tempo, deve essere necessariamente aggiornata alla luce delle attuali nuove esigenze e delle possibilità di utilizzare strutture già esistenti.

La “perdurante constatata insufficienza delle aree destinate a standard” così come affermata nella relazione al nuovo PRG, giustifica la coerente qualificazione della destinazione e trattamento dell’area in relazione ai precedenti vincoli decaduti.

VINCOLI ED EDIFICABILITÀ --> VINCOLI URBANISTICI E LEGALI --> DECADENZA, REITERAZIONE, INDENNIZZO --> REITERAZIONE --> STANDARD, SODDISFACIMENTO

... _OMISSIS_ ...lla giustificazione della reiterazione del vincolo, non è insufficiente il generico richiamo al rispetto degli standard di cui al D.M. n. 1444/1968; ciò (nel caso di specie), anche in relazione al tempo trascorso dall’istituzione del vincolo, dal quale scaturisce la necessità di aggiornare la misurazione degli standard alla luce delle attuali nuove esigenze.

Ai fini della decisione di reiterare i vincoli preordinati ad esproprio la verifica della sufficienza o meno delle aree a standards non può mai essere omessa; ciò anche in conseguenza del fatto che non può presumersi che a distanza di 5 o più anni dall'approvazione, le previsioni di un piano regolatore siano sempre immanenti, data l'inevitabile approssimazione dei calcoli posti a base di esse.

La reiterazione dei vincoli deve essere motivata, a maggior ragione qualora gli standards complessivamente previsti dal piano non siano stati ridimensionati correlativamente alla riduzione de... _OMISSIS_ ...sediabile.

Ai fini della decisione di reiterare i vincoli preordinati ad esproprio la verifica della sufficienza o meno delle aree a standards non può mai essere omessa; ciò anche in conseguenza del fatto che non può presumersi che a distanza di 5 o più anni dall'approvazione, le previsioni di un piano regolatore siano sempre immanenti, data l'inevitabile approssimazione dei calcoli posti a base di esse.

Qualora lo standard a verde pubblico risulti già superato, giustificata è la scelta dell'Amministrazione di non reiterare il vincolo.

In sede di reiterazione "in blocco" di vincoli preordinati all'esproprio riguardanti una pluralità di aree, la sussistenza di un attuale specifico interesse pubblico risulta dalla perdurante constatata insufficienza delle aree destinate a standard, mentre l'assenza di un intento vessatorio si evince dalla parità di trattamento che hanno tutti i destinatari dei precedenti vincoli decadu... _OMISSIS_ ...F| L'astratta possibilità di reiterazione dei vincoli espropriativi rimane subordinata alla puntuale valutazione dell’interesse pubblico attuale; tale motivazione può anche essere sufficientemente assolta dal richiamo al necessario rispetto degli standard sulle base delle dotazioni ritenute necessarie alla luce delle attuali esigenze.

La riproposizione non adeguatamente ponderata, ed effettuata a notevole distanza di tempo, dei vecchi vincoli a standard, costruiti sulla base di esigenze dell’epoca, rischia di trasformarsi in un ingiusto sacrificio per il proprietario di un area che viene di fatto perennemente ancorata a dichiarati interessi generali, mai però soddisfatti in concreto dall'autorità pubblica competente.

La scelta da parte dell’Amministrazione di confermare la destinazione a “standard”, mediante reitera del vincolo, è già “ex se” sufficiente a imporre all’Amministrazione un più pu... _OMISSIS_ ...tivazionale a sostegno, rendendo impossibile e inidoneo il mero richiamo ai criteri ispiratori del P.R.G..

VINCOLI ED EDIFICABILITÀ --> VINCOLI URBANISTICI E LEGALI --> ESPROPRIATIVI E CONFORMATIVI --> ESPROPRIATIVI --> VERDE PUBBLICO --> STANDARD

Lo standard (nel caso di specie verde pubblico), non importa necessariamente solo vincoli ablatori, né la realizzazione di opere pubbliche puntuali. Esso ben si può inverare anche in modalità di godimento delle facoltà dominicali (e delle relative rendite) diverse dalla mera edificazione (o della rendita esclusivamente basata su essa o sull’alienazione dell’area edificabile all’impresa edile), ossia mercé usi attivi e produttivi, sempre privati, ma come capitale di rischio. Si realizza così il principio di C. cost., 12 maggio 1999 n. 179, secondo il quale si è fuori dello schema ablatorio, le volte in cui le iniziative siano suscettibili di operare in regime ... _OMISSIS_ ...F|
Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi di pronunce giudiziali estratte da un nostro codice o repertorio, nel quale le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle pronunce a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare.