L'istanza del privato volta ad ottenere l’attribuzione di una nuova destinazione urbanistica a seguito della decadenza dei vincoli

VINCOLI ED EDIFICABILITÀ --> VINCOLI URBANISTICI E LEGALI --> DECADENZA, REITERAZIONE, INDENNIZZO --> DURATA E DECADENZA --> CONSEGUENZE --> OBBLIGO DI RIPIANIFICAZIONE --> ISTANZA DI RITIPIZZAZIONE

Se a causa della decadenza dei vincoli, un terreno sia rimasto privo di regolamentazione, non vi è dubbio che il proprietario possa presentare un’istanza volta a ottenere l’attribuzione di una nuova destinazione urbanistica e che l’amministrazione sia tenuta a esaminarla, anche nel caso in cui la richiesta medesima non sia suscettibile di accoglimento, con l’obbligo di motivare congruamente tale decisione.

Sussiste l’obbligo del Comune intimato, già in forza del principio sancito in linea generale dall’art. 2 della legge 241/1990 e s.m.i., di definire il procedimento avviato dal proprietario con l'istanza di ridefinizione della situazione urbanistica del proprio terreno a seguito dell’av... _OMISSIS_ ... dei vincoli espropriativi di PRG.

Qualora a causa del venir meno dei vincoli espropriativi un terreno sia rimasto privo di regolamentazione, il proprietario può presentare un’istanza volta ad ottenere l’attribuzione di una nuova destinazione urbanistica ed il Comune - in forza del principio sancito in linea generale dall’art. 2 della l. n. 241/1990 - è tenuto ad esaminarla anche nel caso in cui non sia suscettibile di accoglimento, congruamente motivando tale decisione.

In ragione della oggettiva incertezza sulla destinazione dei suoli gravati da vincoli espropriativi, si appalesa sussistente un obbligo di puntuale riscontro dell’istanza intesa alla definizione urbanistica dei suoli, con riguardo al principio generale di razionalità dell’azione amministrativa e alla direttiva della garanzia del buon andamento imposta dall’art. 97 Costituzione. Il riscontro deve previamente individuare il regime urbanistic... _OMISSIS_ ... aree, onde verificare l’eventuale decadenza dei vincoli espropriativi e l’eventuale intervenuta rinnovazione dei vincoli medesimi e, all’esito e in caso di mancata attuale classificazione, procedere alla rinormazione urbanistica delle aree medesime, divenute per effetto della scadenza dei vincoli, “zone bianche”; ovvero, in caso di intervenuta verificata rinnovazione dei vincoli espropriativi, quantificare la pertinente indennità; ovvero, ancora, escludere, con provvedimento espresso, la doverosità dell’uno o dell’altro incombente, stante l’eventuale persistente vigenza dei vincoli a suo tempo imposti.

La limitazione dello ius aedificandi non può essere protratta a tempo indefinito senza che maturi per il proprietario un qualificato titolo ad ottenere, in tempi ragionevoli, una pronuncia espressa e congruamente motivata in ordine all'istanza di riespansione da lui presentata all’amministrazione compe... _OMISSIS_ ...CRLF| Qualora a causa del venir meno dei vincoli de quibus un terreno sia rimasto privo di regolamentazione, il proprietario può presentare un’istanza volta ad ottenere l’attribuzione di una nuova destinazione urbanistica ed il Comune - in forza del principio sancito in linea generale dall’art. 2 della l. n. 241/1990 - è tenuto ad esaminarla pronunciandosi con una determinazione esplicita e conclusiva sull’istanza di che trattasi.

Secondo l’orientamento consolidato della giurisprudenza, se, a causa della decadenza dei vincoli di natura espropriativa, un terreno sia rimasto privo di regolamentazione, non vi è dubbio che il proprietario possa presentare un’istanza volta a ottenere l’attribuzione di una nuova destinazione urbanistica e che l’amministrazione sia tenuta a esaminarla, anche nel caso in cui la richiesta medesima non sia ritenuta suscettibile di accoglimento, con l’obbligo di motivare congrua... _OMISSIS_ ...sione.

Sussiste l'obbligo del Comune di adottare una determinazione espressa sull’istanza della privato con cui è richiesta la riqualificazione di area incisa da vincolo decaduto, procedendo alla revisione dello strumento urbanistico mediante attribuzione di una destinazione urbanistica alle particelle di che trattasi, limitatamente alla parte in cui su di esse grava il vincolo espropriativo decaduto.

Sussiste l’obbligo per il Comune di “reintegrare” la disciplina urbanistica dell’area interessata dal vincolo decaduto con una nuova pianificazione; ne consegue che il proprietario dell’area interessata può presentare un’istanza, volta a ottenere l’attribuzione di una nuova destinazione urbanistica e l’amministrazione è tenuta ad esaminarla, anche nel caso in cui la richiesta medesima non sia suscettibile di accoglimento, con l’obbligo di motivare congruamente tale decisione.
|... _OMISSIS_ ...un consolidato orientamento giurisprudenziale, la decadenza dei vincoli urbanistici preordinati all’esproprio comporta l’obbligo per il Comune di “reintegrare” la disciplina urbanistica dell’area interessata dal vincolo decaduto con una nuova pianificazione. Ne consegue che il proprietario dell’area interessata può presentare un’istanza, volta a ottenere l’attribuzione di una nuova destinazione urbanistica e l’amministrazione è tenuta ad esaminarla e a dotare l’area di disciplina urbanistica.

Non vi è dubbio che, qualora a causa del venir meno dei vincoli espropriativi un terreno sia rimasto privo di regolamentazione, il proprietario possa presentare un’istanza volta ad ottenere l’attribuzione di una nuova destinazione urbanistica ed il Comune - in forza del principio sancito in linea generale dall’art. 2 della l. n. 241/1990 - sia tenuto ad esaminarla anche nel caso in cui non ... _OMISSIS_ ...e di accoglimento, congruamente motivando tale decisione.

Qualora, a causa della decadenza dei vincoli di natura espropriativa, un terreno sia rimasto privo di regolamentazione, non vi è dubbio che il proprietario possa presentare un’istanza volta a ottenere l’attribuzione di una nuova destinazione urbanistica e che l’amministrazione sia tenuta a esaminarla, anche nel caso in cui la richiesta medesima non sia ritenuta suscettibile di accoglimento, con l’obbligo di motivare congruamente tale decisione.

L’istanza dei privati proprietari che mirano a conseguire la riqualificazione urbanistica delle aree incise da vincolo preordinato all’esproprio o da vincolo d'inedificabilità, deve essere puntualmente riscontrata. Tale obbligo è configurabile perché la perdurante inerzia dell'Amministrazione munita della potestà di adottare scelte di governo del territorio crea un vuoto di disciplina intollerabile alla luce... _OMISSIS_ ... di amministrazione attiva imposti al Comune dall’ordinamento nel suo complesso.

VINCOLI ED EDIFICABILITÀ --> VINCOLI URBANISTICI E LEGALI --> DECADENZA, REITERAZIONE, INDENNIZZO --> DURATA E DECADENZA --> CONSEGUENZE --> OBBLIGO DI RIPIANIFICAZIONE --> ISTANZA DI RITIPIZZAZIONE --> DINIEGO, MOTIVAZIONE

Se a causa della decadenza dei vincoli espropriativi un terreno sia rimasto privo di regolamentazione, non vi è dubbio che il proprietario possa presentare un’istanza volta a ottenere l’attribuzione di una nuova destinazione urbanistica e che l’amministrazione sia tenuta a esaminarla, anche nel caso in cui la richiesta medesima non sia suscettibile di accoglimento, con l’obbligo di motivare congruamente tale decisione.

Il potere di pianificazione urbanistica riconosciuto dalla legge in capo ai Comuni è obbligatorio nell’an (restando, ovviamente, largamente discrezionale n... _OMISSIS_ ... pure nei limiti posti dalle regole urbanistiche contenute nel D.M. n. 1444 del 1968 e, più in generale, nella legislazione di settore), e, in caso di inadempimento all'obbligo di ripianificazione in caso di vincoli decaduti, il privato è tutelato col diritto di agire, ai sensi degli artt. 31 e 117 c.p.a., avverso il silenzio serbato dall’amministrazione. In particolare il Comune è tenuto ad esaminare le istanze di privati anche nei casi in cui la richiesta non sia suscettibile di accoglimento - ad esempio a fronte della documentata esistenza di vincoli di natura “conformativa” e non “espropriativa” - incombendo, in tal caso, su di esso l’obbligo di motivare congruamente il relativo provvedimento di diniego.

Il Comune è tenuto ad esaminare le istanze di privati di ripianificazione anche nei casi in cui la richiesta non sia suscettibile di accoglimento - ad esempio a fronte della documentata esistenza di vincoli di natura... _OMISSIS_ ...ativa” e non “espropriativa” - incombendo, in tal caso, su di esso l’obbligo di motivare congruamente il relativo provvedimento di diniego, fermo restando che l’attribuzione delle destinazioni urbanistiche costituisce espressione di potere discrezionale dell'amministrazione comunale in ordine alla verifica e alla scelta della destinazione, in coerenza con la più generale disciplina del territorio e con l'interesse pubblico al corretto e armonico suo utilizzo.

Il Comune è tenuto a riscontrare l’istanza di ripianificazione del privato, anche nei casi in cui la richiesta non sia suscettibile di accoglimento - ad esempio a fronte della documentata esistenza di vincoli di natura “conformativa” e non “espropriativa” - incombendo, in tal caso, su di esso l’obbligo di motivare congruamente il relativo provvedimento di diniego.

A fronte di istanza del privato di ripianificazione conseg... _OMISSIS_ ...ita decadenza di un vincolo, sorge l’obbligo per l'Amministrazione, senza necessità di apposita diffida, di concludere il procedimento provvedendo alla nuova disciplina urbanistica, ovvero di esaminare comunque l'istanza, anche qualora non sia suscettibile di accoglimento, incombendo, in tal caso, su di esso l’obbligo ulteriore di motivare congruamente il relativo provvedimento di diniego.

VINCOLI ED EDIFICABILITÀ --> VINCOLI URBANISTICI E LEGALI --> DECADENZA, REITERAZIONE, INDENNIZZO --> DURATA E DECADENZA --> CONSEGUENZE --> OBBLIGO DI RIPIANIFICAZIONE --> ISTANZA DI RITIPIZZAZIONE --> NECESSITÀ

Se è ben vero che la decadenza del vincolo restituisce l’area alla inedificabilità, impedendo di realizzare nuove costruzioni – sicché è corretto il diniego, allo stato, della concessione domandata - è vero anche tuttavia che il Comune ha il dovere di colmare il vuoto di pianificazione venutosi a creare... _OMISSIS_ ...liberare in ordine alla destinazione dell’area, senza attendere una formale istanza in tal senso.

Una volta scaduti i vincoli espropriativi la p.a. è tenuta - autonomamente, non essendo invero necessaria neanche un’apposita istanza del privato - a ridisciplinare l'area rimasta priva di normazione urbanistica, rimuovendo per tali zone bianche i gravosi standard di sostanziale inedificabilità previsti (in precedenza art. 4, ult. comma, della l. 28 gennaio 1977 n. 10 e ora contemplati dall'art. 9, d.P.R. 6 giugno 2001 n. 380).

VINCOLI ED EDIFICABILITÀ --> VINCOLI URBANISTICI E LEGALI --> DECADENZA, REITERAZIONE, INDENNIZZO --> DURATA E DECADENZA --> CONSEGUENZE --> OBBLIGO DI RIPIANIFICAZIONE --> ISTANZA DI RITIPIZZAZIONE --> RISPOSTE EVASIVE

A fronte di istanza di riqualificazione urbanistica di area soggetta a destinazione decaduta, riveste la connotazione di una mera e inadeguata dichiarazione ... _OMISSIS_ ...risposta del Comune con cui si limiti a rappresentare la necessità di assegnare alle zone bianche non normate una nuova destinazione urbanistica di cui vengono indicati diversi iter procedimentali con genericità e mancata puntualizzazione dei tempi procedimentali.

A fronte di istanza di riqualificazione di area incisa da vincolo decaduto, qualora l'amministrazione, a giustificazione del silenzio, pronunci asserzioni generiche e non indichi con precisione i tempi procedimentali necessari, il provvedimento silenzioso va dichiarato illegittimo, con la consequenziale declaratoria dell'obbligo di provvedere in capo all'organo competente ad effettuare discrezionalmente la scelta della nuova destinazione da imprimere all'area, mediante adeguata motivazione.

VINCOLI ED EDIFICABILITÀ --> VINCOLI URBANISTICI E LEGALI --> DECADENZA, REITERAZIONE, INDENNIZZO --> DURATA E DECADENZA --> CONSEGUENZE --> OBBLIGO DI RIPIANIFICAZIONE --> IST... _OMISSIS_ ...ZAZIONE --> RISPOSTE INIDONEE

L'amministrazione comunale ha il dovere di esitare con un provvedimento formale definitivo l'istanza di ripianificazione (non essendo all'uopo sufficiente un "preavviso di diniego", atto di natura endoprocedimentale e di indole interlocutoria volto a garantire, ai sensi dell'art. 10 bis, l. n. 241 del 1990, il diritto in capo agli istanti «di presentare per iscritto le loro osservazioni, eventualmente corredate da documenti»).

L'istanza di ritipizzazione di area interessata da vincolo decaduto deve portare all’emanazione di un provvedimento positivo, non limitato alla generica pr...


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