La disciplina urbanistica applicabile alle aree interessate da vincoli decaduti o dalla cessata efficacia della pianificazione

VINCOLI ED EDIFICABILITÀ --> VINCOLI URBANISTICI E LEGALI --> DECADENZA, REITERAZIONE, INDENNIZZO --> DURATA E DECADENZA --> CONSEGUENZE

La posizione giuridica del proprietario di un'area gravata da vincoli preordinati all’esproprio poi decaduti è disciplinata: a) sotto il profilo processuale, dall’azione avverso il silenzio (artt. 31 c.p.a.), per la trattazione della quale è stato introdotto un rito speciale accelerato (art. 117 c.p.a.), combinata con l’azione di risarcimento del danno (art. 30 c.p.a.), che consente al giudice amministrativo di accertare l’inadempimento dell’obbligo di provvedere e di condannare l’amministrazione a procedere alla nuova pianificazione dell'area, effettuando le scelte urbanistiche che le sono proprie; b) sotto il profilo sostanziale, dall’art. 9 del d.P.R. n. 380 del 2001, il quale – con una normativa avente una sostanziale funzione di salvaguardia – prevede ... _OMISSIS_ ...ntito e ciò che è vietato realizzare sull’area, in attesa della nuova pianificazione.

La decadenza del PRG non può costituire motivo idoneo per negare la natura edificatoria dello stesso. Nonostante la decadenza del vincolo, quindi, il terreno incluso dal PRG in zona considerata edificatoria conserva tale qualità.

In ordine al corretto assolvimento dell'obbligo di provvedere alla rideterminazione urbanistica di un'area in relazione alla quale sono decaduti i vincoli espropriativi precedentemente in vigore, che esso non comporta necessariamente che detta area consegua una destinazione urbanistica edificatoria, essendo in ogni caso rimessa al potere discrezionale dell'amministrazione comunale la verifica e la scelta della destinazione, in coerenza con la più generale disciplina urbanistica del territorio, più idonea e più adeguata in relazione all'interesse pubblico al corretto e armonico utilizzo del territorio (potendo perfino ammetter... _OMISSIS_ ...one degli stessi vincoli scaduti, sebbene nei limiti di una congrua e specifica motivazione sulla perdurante attualità della previsione, comparata con gli interessi pubblici).

La decadenza dei vincoli urbanistici espropriativi (o che comunque privano la proprietà del suo valore economico), per decorso del termine quinquennale d'efficacia, comporta l’obbligo per il Comune di “reintegrare” la disciplina urbanistica dell’area resa “zona bianca”.

La sussistenza di un vincolo preordinato ad esproprio, divenuto inefficace per il decorso del quinquennio dalla data di approvazione dello strumento urbanistico generale — senza che la Pubblica amministrazione abbia avviato la procedura ablatoria emanando il provvedimento che comporta la dichiarazione di pubblica utilità, o abbia approvato un (ulteriore) piano urbanistico esecutivo, fa sorgere l'obbligo, giuridicamente rilevante, di colmare il vuoto di disciplin... _OMISSIS_ ...nelle parti decadute) che, per tal via, si crea, e fa sorgere nel proprietario un interesse legittimo pretensivo a che la Pubblica amministrazione eserciti la funzione di governo del territorio ed adotti prontamente i provvedimenti urbanistici di ritipizzazione dell'area stessa.

Il vincolo preordinato all'esproprio ha la durata di cinque anni. Entro tale termine può essere emanato il provvedimento che comporta la dichiarazione di pubblica utilità dell'opera. Se non è tempestivamente dichiarata la pubblica utilità dell'opera, il vincolo preordinato all'esproprio decade e trova applicazione la disciplina dettata dall'art. 9 del T.U. in materia edilizia, approvato con D.P.R. n. 380 del 2001. La scadenza del detto vincolo non determina l'effetto di rendere immediatamente edificabile un suolo non specificamente pianificato, in quanto il regime delle aree non pianificate di cui all'art. 9 del D.P.R. n. 380/2001 (T.U. Edilizia) e s.m.i. è tale da escludere un'aut... _OMISSIS_ ...zione edificatoria.

Il Comune, una volta accertata la natura espropriativa del vincolo impresso ad un’area di proprietà privata (scaduto per decorso del termine quinquennale di efficacia), ha senz’altro il dovere di fornire una concreta ed esplicita risposta al privato che interpella l’interlocutore pubblico sulla sorte dei suoli di sua proprietà, attivando e concludendo il procedimento di riqualificazione urbanistica. D’altro canto, il proprietario di un’area sottoposta a vincolo espropriativo, scaduto per l’inutile decorso del termine di legge, ha un interesse legittimo pretensivo a che la P.A. eserciti la funzione di governo del territorio ed adotti prontamente i provvedimenti urbanistici di ritipizzazione dell’area stessa.

Nel caso di decadenza del vincolo (o di annullamento del provvedimento di reiterazione), il proprietario non resta senza tutela a fronte dell'inerzia dell'ente territoriale, be... _OMISSIS_ ...overe gli interventi sostitutivi della Regione oppure reagire alla stessa attraverso la procedura di messa in mora e tipizzazione giurisdizionale del silenzio davanti al giudice amministrativo; con conseguente diritto, in caso di inottemperanza della p.a. di richiedere allo stesso giudice l'integrale risarcimento del danno sofferto.

L’inutile decorso del termine di efficacia del vincolo preordinato all’esproprio non rappresenta un illecito omissivo. Nei confronti del proprietario espropriando, l’autorità procedente non ha un obbligo giuridicamente imposto di attuare il vincolo, espropriando i beni ed eseguendo i lavori. Permane infatti intatta la discrezionalità amministrativa in ordine all’esecuzione delle opere di interesse pubblico, sulla base di valutazioni di fattibilità, attualità ed opportunità tecnica ed economica dell’opera.

La circostanza che il vincolo sia decaduto non inficia il programma triennale d... _OMISSIS_ ...liche né lo studio di fattibilità, potendo il vincolo essere reiterato successivamente.

Il petitum dei soggetti richiedenti la declaratoria del diritto alla riclassificazione urbanistica, è da reputarsi attratto alla sfera dell’effetto conformativo connaturale all’invocata pronuncia annullatoria, nella misura e nei limiti in cui, beninteso, derivi da quest’ultima l’obbligo dell’amministrazione di rideterminarsi (in senso favorevole o sfavorevole) sull’anzidetta riclassificazione urbanistica.

VINCOLI ED EDIFICABILITÀ --> VINCOLI URBANISTICI E LEGALI --> DECADENZA, REITERAZIONE, INDENNIZZO --> DURATA E DECADENZA --> CONSEGUENZE --> DISCIPLINA APPLICABILE

Alla cessata efficacia delle norme del piano attuativo consegue la decadenza dei vincoli espropriativi di zona, con la conseguenza che l'area non può ritenersi assimilata alle aree bianche, in quanto non conformate da uno strume... _OMISSIS_ ..., ma si verifica l'espansione dello ius aedificandi secondo le previsioni dettate dal vigente strumento urbanistico, rimanendo fermi a tempo indeterminato soltanto gli allineamenti e le prescrizioni di zona stabiliti dal piano stesso.

La decadenza dei vincoli comporta il venir meno della disciplina urbanistica di aree soggette a vincoli e la conseguente applicazione temporanea della disciplina delle c.d. zone bianche. La scadenza del vincolo di P.R.G., di valenza quinquennale e preordinato alla destinazione di alcune aree ad insediamenti di interesse collettivo, comporta che l'area interessata debba intendersi sottoposta all'applicazione, in luogo dell'originaria destinazione di zona, del regime proprio delle zone bianche.

La rimozione ad opere del giudice amministrativo di un vincolo di tipo espropriativo in ragione della sua decadenza, non significa conferire all’area de qua la destinazione urbanistica di area edificabile, laddove ... _OMISSIS_ ...effetto di tale decisione giurisdizionale è quello (e solo quello), di consegnare il suolo in questione al regime giuridico riguardante le aree prive di destinazione urbanistica.

VINCOLI ED EDIFICABILITÀ --> VINCOLI URBANISTICI E LEGALI --> DECADENZA, REITERAZIONE, INDENNIZZO --> DURATA E DECADENZA --> CONSEGUENZE --> DISCIPLINA APPLICABILE --> AREE CONFINANTI

Non si può realizzare una palazzina destinata ad uffici su di un'area prevalentemente interessata da vincoli preordinati all'esproprio (quali destinazioni a parcheggio e strada) decaduti, trattandosi di "area bianca" alla quale si applica la disciplina restrittiva prevista dall’art. 9 del DPR n. 380/2001, senza che possa essere fatto riferimento alla disciplina delle aree contigue.

Non è condivisibile l’assunto secondo cui la decadenza del vincolo di preordinazione a esproprio assoggetta il terreno alla normativa di piano previs... _OMISSIS_ ...area circostante. La giurisprudenza è, infatti, consolidata nel ritenere che nelle cd. “zone bianche” si applichi la normativa, relativa ai comuni privi di strumentazione urbanistica, con tutte le relative conseguenze.

VINCOLI ED EDIFICABILITÀ --> VINCOLI URBANISTICI E LEGALI --> DECADENZA, REITERAZIONE, INDENNIZZO --> DURATA E DECADENZA --> CONSEGUENZE --> DISCIPLINA APPLICABILE --> MISURE DI SALVAGUARDIA

L’esistenza di “zone bianche” è critica per la tenuta complessiva dello strumento urbanistico, al punto che, la legislazione statale ha, sin da tempi remoti, stabiliti limiti invalicabili all’edificazione in tali zone, secondo una previsione cui la Corte Costituzionale ha riconosciuto le caratteristiche intrinseche del principio fondamentale della legislazione statale in materia di governo del territorio.

Il caso di decadenza dei vincoli urbanistici o di cessata efficacia... _OMISSIS_ ...tuativo, viene a mancare la programmazione d'uso del territorio e non potrebbe che riespandersi illimitatamente lo ius aedificandi insito nel diritto di proprietà. Tuttavia, l'interesse pubblico ad uno sviluppo edificatorio organico viene tutelato dalla norma di salvaguardia posta dall'art. 4 della L. n. 10 del 1977, norma oggi confluita nell'art. 9 del D.P.R. n. 380 del 2001 (T.U. per l'Edilizia), destinata ad operare là dove non sia altrimenti desumibile la volontà degli organi pubblici preposti alla pianificazione urbanistica.

Ove sia venuta meno la pianificazione attuativa e ove l'amministrazione comunale non abbia provveduto in tempi brevi a colmare la lacuna verificatasi, il cittadino e gli uffici tecnici, per individuare i limiti della vigente disciplina di uso del territorio, dovranno fare riferimento agli strumenti urbanistici generali, come se mai avesse operato alcun vincolo.

La sopravvenuta decadenza del vincolo espropriativo, pe... _OMISSIS_ ...ecorso dalla sua introduzione del termine quinquennale di cui all’art. 38, comma 1, l.r. n. 16/2006, non può che comportare l’applicazione dei limiti di edificabilità previsti dalla legge regionale, piuttosto che la riespansione delle facoltà edificatorie delineate dagli indici di edificabilità previsti per la contigua zona edificabile; una volta decaduto (per effetto del decorso del relativo termine quinquennale) il relativo vincolo espropriativo, l'area va qualificata come “zona bianca”, con i connessi limiti di trasformazione, in attesa che il comune adotti una regolamentazione sostitutiva della precedente che tenga conto dell’equilibrio complessivo della pianificazione.

In attesa di una pianificazione che vada a disciplinare la c.d. zona bianca per effetto dell’avvenuta scadenza dei vincoli pubblicistici, sono ammissibili soltanto gli interventi di cui all’art. 4 della legge n. 10/77 come sostituito dall&rsquo... _OMISSIS_ ...n. 380/2001 (e nel caso di specie dall’art. 1 della legge regionale Lazio n.24/77 come modificato dalla legge regionale n. 86 del 1990), consistenti, per i suoli ricadenti nel perimetro del centro urbano, in opere di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro, e risanamento conservativo.

Poichè la potestà dei Comuni d'imporre vincoli preordinati all'esproprio o all'inedificabilità non è illimitata, decadendo tali vincoli, ai sensi della L. 19 novembre 1968, n. 1187, art. 2, (applicabile ratione temporis), al termine del quinquennio, si determina, in caso di mancata reiterazione dei vincoli pregressi o di mancato inserimento dei terreni nell'ambito di una precisa pianificazione conformativa, una condizione di "vuoto urbanistico", disciplinata dalla L. n. 10 del 1977, art. 4, u.c., dovuta alla violazione dell'obbligo di ripianificazione incombente sulla P.A.

VINCOLI ED EDIFICABILITÀ --> VINCOLI URBANISTICI E LEGALI --... _OMISSIS_ ... REITERAZIONE, INDENNIZZO --> DURATA E DECADENZA --> CONSEGUENZE --> DISCIPLINA APPLICABILE --> MISURE DI SALVAGUARDIA --> DURATA

Il regime di salvaguardia divisato dall’art. 9 del d.P.R. n. 380/2001 (richiamato dall’art. 9, comma 3, del d.P.R. n. 327/2001) non risulta collegato ad alcun limite temporale di efficacia, anche in caso di protratta inerzia nel provvedere alla riclassificazione.

VINCOLI ED EDIFICABILITÀ --> VINCOLI URBANISTICI E LEGALI --> DECADENZA, REITERAZIONE, INDENNIZZO --> DURATA E DECADENZA --> CONSEGUENZE --> DISCIPLINA APPLICABILE -->...


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