Responsabilità civile della p.a. per danni causati da insidia stradale: l'onere della prova

DEMANIO E PATRIMONIO - STRADE - RESPONSABILITÀ CIVILE - ART. 2051 - ONERE DELLA PROVA

In punto di onere probatorio, la fattispecie dell'art. 2051 c.c. impone al danneggiato la prova del pregiudizio subito e del nesso di causalità tra questo ed il dinamismo connaturato alla cosa, mentre compete al custode dimostrare la sussistenza del caso fortuito, tale da interrompere il nesso causale tra la cosa e l'evento dannoso, cui deve poi essere ricondotto - oltre eventualmente il comportamento colposo del danneggiato -anche il fatto del terzo, quale fattore estraneo alla sua sfera soggettiva (sempre con la specificazione che si tratta di circostanze da valutare sotto il profilo eziologico).

Una volta provata l'esistenza del rapporto eziologico tra la cosa e l'evento lesivo, il custode, per liberarsi dalla sua responsabilità, deve provare l'esistenza di un fattore estraneo alla sua sfera soggettiva, idoneo ad interrompere quel nes... _OMISSIS_ ...F|
La responsabilità ex art. 2051 c.c. non esonera la parte danneggiata dall'onere della prova non soltanto del fatto storico qualificabile come illecito, ma anche degli elementi costitutivi dello stesso, del nesso di causalità, dell'ingiustizia del danno e dell'imputabilità soggettiva.

Il soggetto che agisce per il risarcimento dei danni ex art. 2051 c.c. deve dimostrare che l'evento si è prodotto come conseguenza normale della particolare condizione, potenzialmente lesiva, posseduta dalla cosa.

Non può essere riconosciuto alcun risarcimento del danno a colui che si sia limitato a dimostrare che sul manto stradale erano in corso lavori di pavimentazione del manto stradale con conseguenti irregolarità del medesimo, senza tuttavia provare l'esistenza della buca e del ristagno d'acqua e la mancanza di visibilità dell'avvallamento (nel caso di specie la caduta era avvenuta alle ore 16 di un giorno di fine novembre e si è affermato che a quell'ora ... _OMISSIS_ ...ale da impedire, di per sè, una sufficiente visibilità della strada).

Qualora si invochi la responsabilità della Pubblica Amministrazione per danni conseguenti a beni nel patrimonio di quest'ultima, sia che voglia ricondursi la responsabilità all'ipotesi di cui all'art. 2043 cod. civ., sia nel caso in cui si ritenga più correttamente applicabile il principio di responsabilità oggettiva di cui all'art. 2051 cod. civ., il danneggiato richiedente il risarcimento ha l'onere di dimostrare non solo la sussistenza della anomalia del bene demaniale (o, eventualmente, la sua manutenzione in termini opposti rispetto a quanto imposto dalla legge) ma anche la sussistenza di un nesso causale tra la cosa caratterizzata da tale anomalia e il danno riportato.

Non c'è prova del nesso di causalità tra un sinistro ed il danno se il primo accertamento medico è stato chiesto a molte ore di distanza (nella specie oltre trenta ore) e la prima radiografia reca la data di d... _OMISSIS_ ...opo (nella specie, sei giorni dopo il sinistro).

Perchè sia possibile affermare la responsabilità extracontrattuale per fatto illecito della p.a. devono ricorrere tutti gli estremi previsti dall'art. 2043 cod. civ., cioè la dimostrazione sia di un danno ingiusto sia di un nesso di causalità, tra la condotta del responsabile e l'evento dannoso; non diversamente la responsabilità per i danni cagionati da cose in custodia, prevista dall'art. 2051 cod. civ., pur avendo carattere oggettivo, richiede per la sua configurazione, la dimostrazione da parte dell'attore del verificarsi dell'evento dannoso e del suo rapporto di causalità con il bene in custodia.

Chi invoca l'applicazione dell'art. 2051 c.c. ha l'onere soltanto di dimostrare l'evento dannoso nonchè il nesso di causalità tra la cosa e la sua verificazione.

Non sussiste la responsabilità dell'ente proprietario della strada qualora dalle testimonianze raccolte in sede istruttoria non si ... _OMISSIS_ ...ezza che la caduta dell'utente della strada sia stata causata da una buca ricoperta d'acqua sul pavimento del marciapiede, non essendo sufficiente a tal fine la generica produzione fotografica in cui è immortalato un evidente rappezzamento di un marciapiede cittadino.

La genericità delle sole dichiarazioni di un teste (che nella specie non ha riscontrato direttamente il punto esatto dove l'attrice ha messo il piede né ha saputo ricordare dove fosse caduta) non consentono di ritenere adeguatamente dimostrata l'eziologia della caduta dell'utente della strada in stretta connessione con la cosa.

La strada aperta al pubblico transito non deve integrare per l'utente una situazione di pericolo occulto, dovendosi, peraltro, ritenere che la regola generale dettata dall'art. 2043 c.c. non pone alcuna limitazione della responsabilità dell'amministrazione per comportamento colposo alle sole ipotesi di insidia o trabocchetto; sul danneggiato grava, invero, l'one... _OMISSIS_ ...a mera anomalia del bene demaniale della strada, fatto di per sé idoneo in linea di principio a configurare il comportamento colposo della p.a., sulla quale ricade, invece, l'onere della prova dei fatti impeditivi della propria responsabilità.

In tema di responsabilità della p.a. per omessa o difettosa manutenzione di strade pubbliche, quale che debba essere la norma codicistica da applicare al caso di specie (art. 2051 c.c. o 2043 c.c., secondo la diversa impostazione prescelta), è onere prioritario dell'attore fornire la prova rigorosa della dinamica del fatto dannoso, descrivendo e comprovando specificamente l'anomalia del bene, che integrerebbe il fatto colposo dell'ente proprietario.

Incombe all'ente proprietario della strada fornire prova che un evento dannoso fosse a lui non imputabile per non essere le descritte condizioni anomale della strada non tempestivamente evitabili o segnalabili, dovendo la responsabilità di detto ente essere accerta... _OMISSIS_ ... concreto in relazione alle caratteristiche della stessa, alle condizioni in cui solitamente si trova, alle segnalazioni di attenzione e all'affidamento che su di esse fanno gli utenti, tra cui gli interventi di manutenzione, secondo criteri di normalità.

La fattispecie di cui all'art. 2051 cod. civ. postula la dimostrazione, a carico della parte istante per il risarcimento, del verificarsi dell'evento dannoso e del suo rapporto di causalità con il bene in custodia.

Anche in caso di inapplicabilità dell'art. 2051 l'amministrazione è comunque tenuta a rispondere dei danni causati secondo la regola generale di cui all'art. 2043 c.c., nel caso in cui il danneggiato abbia assolto l'onere di provare l'anomalia del bene demaniale (e segnatamente della strada), fatto di per sé idoneo - in linea di principio - a configurare il comportamento colposo della P.A. sulla quale ricade anche sotto tale profilo l'onere della prova dei fatti impeditivi della propria ... _OMISSIS_ ...

Il danneggiato che domanda il risarcimento del pregiudizio sofferto in conseguenza dell'omessa o insufficiente manutenzione delle strade o di sue pertinenze invocando la responsabilità ex art. 2051 c.c., della P.A. è tenuto a dare la prova che i danni subiti derivano dalla cosa, in relazione alle circostanze del caso concreto. Tale prova consiste nella dimostrazione del verificarsi dell'evento dannoso e del suo rapporto di causalità con la cosa in custodia, e può essere data anche con presunzioni, giacchè la prova del danno è di per sè indice della sussistenza di un risultato "anomalo", e cioè dell'obiettiva deviazione dal modello di condotta improntato ad adeguata diligenza che normalmente evita il danno.

La disciplina di cui all'art. 2051 c.c. è applicabile agli enti pubblici proprietari o manutentori di strade aperte al pubblico transito in riferimento a situazioni di pericolo derivanti da una non prevedibile alterazione dello stato della cosa; ... _OMISSIS_ ... dispensa il danneggiato dall'onere di provare il nesso causale tra cosa in custodia e danno, ossia di dimostrare che l'evento si è prodotto come conseguenza normale della particolare condizione, potenzialmente lesiva, posseduta dalla cosa, mentre resta a carico del custode, offrire la prova contraria alla presunzione iuris tantum della sua responsabilità, mediante la dimostrazione positiva del caso fortuito, cioè del fatto estraneo alla sua sfera di custodia, avente impulso causale autonomo e carattere di imprevedibilità e di assoluta eccezionalità.

In tema di responsabilità da insidia e/o trabocchetto stradale ai sensi dell'art. 2051 c.c., il danneggiato è tenuto a fornire la prova del nesso causale fra la cosa in custodia e il danno che egli ha subito (oltre che dell'esistenza del rapporto di custodia), e solo dopo che lo stesso abbia offerto una tale prova il convenuto deve dimostrare il caso fortuito, cioè l'esistenza di un fattore estraneo che, per il ca... _OMISSIS_ ...prevedibilità e dell'eccezionalità, sia idoneo ad interrompere il nesso causale, escludendo la sua responsabilità.

Dal momento che non può limitarsi aprioristicamente la responsabilità della P.A. per danni subiti dagli utenti del demanio stradale alle sole ipotesi di insidia o trabocchetto, una volta ritenuto applicabile l'art. 2043 c.c., il danneggiato avrà l'onere di provare la anomalia del bene demaniale, segnatamente della strada, idoneo a configurare il comportamento colposo dell'amministrazione, la quale avrà invece l'onere della prova dei fatti impeditivi della propria responsabilità.

Non spetta ai danneggiati provare una condotta colposa dell'ente gestore dell'autostrada ed il nesso causale tra quest'ultima ed il danno: al contrario, ai sensi dell'art. 2051 c.c., basta che i danneggiati dimostrino la sussistenza del nesso causale tra cosa in custodia e danno, e spetta al custode di dimostrare il caso fortuito, anche quale sussistenza di una ... _OMISSIS_ ...ericolo, causa del danno, determinata da terzi e che aveva esplicato la sua potenzialità offensiva prima che fosse ragionevolmente esigibile l'intervento riparatore del custode.

In materia di responsabilità per custodia di una strada soggetta all'obbligo di manutenzione e controllo da parte di un ente pubblico, laddove si assuma che un incidente sia stato ingenerato non da uno scontro tra veicoli ma dalle condizioni della strada stessa, o dalla presenza sulla stessa di materiali estranei idonei a costituire fonte di pericolo per gli utilizzatori di essa (quale una macchia d'olio) grava sul danneggiato l'onere di provare il nesso causale tra l'alterazione o la situazione di pericolo esistente sulla strada e il sinistro.

In materia di responsabilità per custodia di una strada soggetta all'obbligo di manutenzione e controllo da parte di un ente pubblico, una volta raggiunta la prova del nesso causale tra l'alterazione o la situazione di pericolo esiste... _OMISSIS_ ...a e il sinistro, è onere del custode, convenuto in giudizio per il risarcimento, dimostrare l'inidoneità in concreto della situazione a provocare l'incidente, o la colpa del danneggiato, od altri fatti idonei ad interrompere il nesso causale tra le condizioni del bene e il danno.

Nell'ottica della dedotta responsabilità ex articolo 2043 del codice civile, spetta al danneggiato provare che un marciapiede di proprietà privata risulti soggetto a pubblico transito e, dunque, ad un uso indiscriminato della collettività e che, proprio in considerazione di ciò, la P.A. sia tenuta a garantire la circolazione dei pedoni in condizioni di sicurezza.

In tema di sinistro stradale, il danneggiato che agisca per il risarcimento dei danni subiti in conseguenza di una caduta avvenuta, mentre circolava sulla pubblica via alla guida del proprio ciclomotore è tenuto alla dimostrazione dell'evento dannoso e del suo rapporto di causalità con la cosa in custodia, non anch... _OMISSIS_ ...ibilità e non evitabilità dell'insidia o del trabocchetto, nè della condotta omissiva o commissiva del custode, gravando su quest'ultimo, in ragione dell'inversione dell'onere probatorio che caratterizza la responsabilità ex art. 2051 c.c., la prova di aver adottato tutte le misure idonee a prevenire che il bene demaniale presentasse, per l'utente, una situazione di pericolo occulto.

In tema di responsabilità da custodia dei beni demaniali e, tra questi, di quelli di grande estensione, come strade e loro accessori e pertinenze, ai sensi dell'art. 2051 c.c., il danneggiato ha il solo onere di provare l'esistenza di un idoneo nesso causale tra la cosa ed il danno, mentre al custode spetta di provare che il danno non è stato causato dalla cosa, ma dal caso fortuito, nel cui ambito possono essere compresi, oltre al fatto naturale, anche quello del terzo e quello dello stesso danneggiato.

Qualora non dovesse applicarsi la disciplina dell'art. 2051 cod. c... _OMISSIS_ ...sia accertata in concreto l'impossibilità dell'effettiva custodia sul bene demaniale, l'ente pubblico risponde dei danni subiti dall'utente secondo la regola generale dell'art. 2043 cod. civ., sicché in tal caso, ove il danneggiato abbia provato l'anomalia del bene demaniale (come, ad esempio, della strada), che costituisce fatto di per sé idoneo, in linea di prin...


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