Modalità di assolvimento all'obbligo di ripianificazione conseguente alla decadenza dei vincoli urbanistici

VINCOLI ED EDIFICABILITÀ --> VINCOLI URBANISTICI E LEGALI --> DECADENZA, REITERAZIONE, INDENNIZZO --> DURATA E DECADENZA --> CONSEGUENZE --> OBBLIGO DI RIPIANIFICAZIONE --> MODALITÀ DI ASSOLVIMENTO

L’obbligo gravante sul Comune in caso di decadenza di un vincolo espropriativo va assolto mediante l’adozione di una variante specifica o di una variante generale, ossia attraverso gli unici strumenti che consentono alle amministrazioni comunali di verificare la persistente compatibilità delle destinazioni già impresse ad aree situate nelle zone più diverse del territorio comunale rispetto ai principi informatori della vigente disciplina di piano regolatore e alle nuove esigenze di pubblico interesse. Il potere di conformazione urbanistica è attribuito dalla legge all’organo consiliare, sicché il semplice avvio del procedimento di revisione del piano regolatore generale comunale non costituisce adempimento da parte del Comune ... _OMISSIS_ ...igo di attribuire la riqualificazione urbanistica alla zona rimasta priva di specifica disciplina a seguito di decadenza del vincolo di destinazione su di essa gravante. L’adempimento non elusivo di tale obbligo può essere dato, infatti, soltanto dallo specifico ed effettivo completamento del Piano regolatore generale per quella zona, mediante l’adozione di un provvedimento espresso (e cioè di una variante) da parte del competente organo consiliare.

L'obbligo di ripianificazione va assolto mediante l’adozione di una variante specifica o di una variante generale, essendo questi gli unici strumenti che consentono alle amministrazioni comunali di verificare la persistente compatibilità delle destinazioni già impresse ad aree situate nelle zone più diverse del territorio comunale rispetto ai principi informatori della vigente disciplina di piano regolatore e alle nuove esigenze di pubblico interesse.

Il decorso del quinquennio ... _OMISSIS_ ...incolo, in assenza dell’approvazione di un piano attuativo, implica certamente che la zona debba essere oggetto di nuova destinazione, che può essere impressa anche dal nuovo piano urbanistico generale, che opera la riqualificazione urbanistica dell’area, anche prevedendo la reiterazione del vincolo, non necessariamente assegnando una destinazione diversa rispetto alla precedente.

Se è possibile comprendere la scelta dell’amministrazione di procedere ad una rivalutazione complessiva dello stato dei luoghi nell'ambito dell'intero territorio comunale o, comunque, di un'ampia area al suo interno, posto che non è logicamente accettabile che la definizione della disciplina urbanistica ed edilizia di un’area possa tener conto semplicemente della situazione di un singolo soggetto, trascurando le aspettative e la situazione degli altri interessati, nonché quelle del territorio inciso nel suo complesso considerato, l’amministrazione de... _OMISSIS_ ...contrare l’istanza del singolo attraverso la sollecita adozione di tutte le determinazioni di propria competenza e l’indicazione di tempi certi di adempimento dell’obbligo di ripianificazione. Non sono sufficienti a tal fine reiterati - e inconcludenti - tentativi di adozione del nuovo strumento urbanistico.

A fronte della avvenuta decadenza del vincolo espropriativo e delle istanze dell’interessato, il Comune deve adottare un provvedimento teso a riclassificare la destinazione urbanistica della zona in questione. Non costituiscono il suddetto provvedimento le linee guida del piano strutturale e del piano operativo, trattandosi di direttive generiche, preliminari all’avvio del procedimento ex art. 17 della L.R. n. 65/2014, che non danno contezza di una qualche prevista riqualificazione urbanistica dell’area intestata al deducente. Neppure il semplice avvio del procedimento di revisione dello strumento urbanistico general... _OMISSIS_ ...dempimento all'obbligo di conferire la riqualificazione urbanistica alla zona rimasta priva di specifica disciplina, a seguito di decadenza del vincolo di destinazione su di essa gravante.

L'obbligo di provvedere alla rideterminazione urbanistica di un'area in relazione alla quale sono decaduti i vincoli espropriativi precedentemente in vigore, può essere assolto sia attraverso una variante specifica, sia attraverso una variante generale, unici strumenti che consentono alle amministrazioni comunali di verificare la persistente compatibilità delle destinazioni già impresse ad aree situate nelle zone più diverse del territorio comunale rispetto ai principi informatori della vigente disciplina di piano regolatore e alle nuove esigenze di pubblico interesse.

L’obbligo di ripianificazione gravante sul Comune, in caso di decadenza di vincolo pre-espropriativo, va assolto mediante l’adozione di una variante specifica o di variante gener... _OMISSIS_ ...averso gli unici strumenti che consentono alle amministrazioni comunali di verificare la persistente compatibilità delle destinazioni già impresse ad aree situate nelle zone più diverse del territorio comunale rispetto ai principi informatori della vigente disciplina di piano regolatore e alle nuove esigenze di pubblico interesse.

Secondo un consolidato indirizzo giurisprudenziale formatosi per i Piani Regolatori Generali, l'obbligo di ripianificazione di area interessata da un vincolo decaduto, può essere assolto sia attraverso una variante specifica, sia attraverso una variante generale, unici strumenti che consentono alle amministrazioni comunali di verificare la persistente compatibilità delle destinazioni già impresse ad aree situate nelle zone più diverse del territorio comunale rispetto ai principi informatori della vigente disciplina di piano regolatore e alle nuove esigenze di pubblico interesse.

A fronte della decadenza dei vincoli... _OMISSIS_ ...opriativa, l’Amministrazione è tenuta ad adottare o una variante specifica o una variante generale, che costituiscono gli unici strumenti che consentono alle amministrazioni comunali di verificare la persistente compatibilità delle destinazioni già impresse alle aree del territorio comunale rispetto ai principi informatori della disciplina di piano regolatore e alle nuove esigenze di pubblico interesse, al fine di attribuire la riqualificazione urbanistica alla zona rimasta priva di specifica disciplina a seguito di decadenza del vincolo di destinazione su di essa gravante.

L’obbligo di ripianificazione gravante sul Comune in caso di decadenza del vincolo espropriativo deve essere assolto mediante l’adozione di una variante (specifica o generale), l’unico strumento in grado di consentire alle amministrazioni comunali di verificare la persistente compatibilità delle destinazioni già impresse alle aree situate nelle zone del territori... _OMISSIS_ ...etto ai principi informatori della vigente disciplina di piano regolatore ed alle eventuali nuove esigenze di pubblico interesse.

L’obbligo gravante sul Comune, in caso di decadenza di vincolo pre-espropriativo, va assolto mediante l’adozione di una variante specifica o di una variante generale, ossia attraverso gli unici strumenti che consentono alle amministrazioni comunali di verificare la persistente compatibilità delle destinazioni già impresse ad aree situate nelle zone più diverse del territorio comunale rispetto ai principi informatori della vigente disciplina di piano regolatore e alle nuove esigenze di pubblico interesse.

A seguito della decadenza del vincolo espropriativo è preciso obbligo dell'amministrazione di colmare al più presto ogni lacuna verificatasi nell'ambito della pianificazione urbanistica dettando per tali zone una nuova disciplina urbanistica. Tale lacuna, peraltro, non può ritenersi colmata con l&rsquo... _OMISSIS_ ...iano particolareggiato, essendo rimessa esclusivamente allo strumento generale – e non anche a quello attuativo – l’imposizione di vincoli espropriativi.

L'obbligo di provvedere gravante sul Comune in caso di decadenza di un vincolo preordinato all'esproprio, va assolto mediante l'adozione di una variante specifica o di una variante generale, da parte degli organi competenti dell’amministrazione comunale.

L’obbligo di provvedere gravante sull’Amministrazione comunale a seguito della scadenza del vincolo preordinato all’esproprio deve essere soddisfatto mediante l’approvazione di una variante urbanistica generale o specifica e, quindi, attraverso un atto che rientra nella competenza esclusiva del Consiglio comunale.

VINCOLI ED EDIFICABILITÀ --> VINCOLI URBANISTICI E LEGALI --> DECADENZA, REITERAZIONE, INDENNIZZO --> DURATA E DECADENZA --> CONSEGUENZE --> OBBLIGO DI ... _OMISSIS_ ...gt; MODALITÀ DI ASSOLVIMENTO --> AVVIO NUOVO PIANO GENERALE

Il procedimento amministrativo volto all'adozione dello strumento urbanistico contenente la riqualificazione dell'area bianca, iniziato da molti anni (e tuttora in stato di sospensione a seguito dell’emergenza sanitaria da Covid-19) senza che sia mai stato concluso, non è idoneo ad assolvere al dovere di riqualificazione dell’area bianca.

L’opzione per una revisione dello strumento urbanistico generale in luogo della variante singola, pur implicando l’esercizio di discrezionalità e valutazioni di opportunità, non esimerà l’ente, nel momento in cui provvederà alla riedizione dello strumento urbanistico generale, dal motivare le decisioni relative a situazioni specifiche messe alla sua evidenza, in particolar modo se concernenti aspetti prettamente tecnici scientificamente verificabili.

Il semplice avvio del procedimento di revision... _OMISSIS_ ...olatore generale non costituisce adempimento da parte del comune dell’obbligo di attribuire la riqualificazione urbanistica alla zona rimasta priva di specifica disciplina a seguito di decadenza del vincolo di destinazione su di essa gravante; l’adempimento esatto e non elusivo di tale obbligo può essere dato soltanto dallo specifico ed immediato completamento del Piano regolatore generale per quella zona, senza attendere la conclusione delle ulteriori e dilatorie procedure che comportano la riconsiderazione dell’intero piano urbanistico.

Secondo quanto statuito dalla costante giurisprudenza amministrativa in materia di PRG, il semplice avvio del procedimento di revisione del piano regolatore generale (ovvero l’avvio del procedimento di redazione del P.U.C.), non costituisce adempimento da parte del Comune dell'obbligo di attribuire la riqualificazione urbanistica alla zona rimasta priva di specifica disciplina a seguito di decadenz... _OMISSIS_ ...i destinazione su di essa gravante; l'adempimento esatto e non elusivo di tale obbligo può essere dato soltanto dallo specifico ed immediato completamento del Piano regolatore generale per quella zona, senza attendere la conclusione delle ulteriori e dilatorie procedure che comportano la riconsiderazione dell'assetto urbanistico dell’intero territorio comunale.

L’avvio del procedimento di revisione del piano regolatore generale comunale non costituisce adempimento da parte del Comune dell’obbligo di attribuire la riqualificazione urbanistica alla zona rimasta priva di specifica disciplina a seguito di decadenza del vincolo di destinazione su di essa gravante, con la conseguenza che nessun valore di risposta alla diffida inoltrata dall’interessato può essere riconosciuto alla note prive di riferimenti puntuali ai tempi procedimentali per l’assegnazione/conferma della destinazione urbanistica all’area in questione.
... _OMISSIS_ ...lice avvio delle procedure per la revisione dell’intero strumento urbanistico comunale non costituisce idoneo adempimento dell’obbligo di operare la riqualificazione urbanistica alle zone rimaste prive di specifica disciplina a seguito della decadenza del vincolo di destinazione gravante sulle stesse. Invero, la P.A. non può genericamente rinviare il soddisfacimento dell’interesse alla riqualificazione urbanistica di un suolo di proprietà del privato al tempo dell’adozione del nuovo strumento urbanistico generale, senza predeterminare un percorso sufficientemente definito, quanto meno nei suoi passaggi, anche temporali, di maggior rilievo.

A fronte dell’istanza di riqualificazione di un’area incisa da vincolo decaduto, non può esplicare alcun effetto la dichiarazione di intenti espressa dall'Amministrazione in ordine alla complessità delle (seppur già avviate) attività funzionali alla definizione della procedura per... _OMISSIS_ ... un nuovo strumento urbanistico senza peraltro fornire tempi certi al riguardo, atteso che l'avvio del procedimento di revisione del p.r.g. è atto avente valenza programmatica ben lontana dal soddisfare l'istanza di ripianificazione dell’area incisa da vincolo decaduto.

VINCOLI ED EDIFICABILITÀ --> VINCOLI URBANISTICI E LEGALI --> DECADENZA, REITERAZIONE, INDENNIZZO --> DURATA E DECADENZA --> CONSEGUENZE --> OBBLIGO DI RIPIANIFICAZIONE --> MODALITÀ DI ASSOLVIMENTO --> AVVIO NUOVO PIANO GENERALE --> IN PENDENZA DI ADOZIONE DI NUOVI STRUMENTI URBANISTI...


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