Condizioni per l'esperibilità dell'azione di determinazione dell'indennità da occupazione provvisoria

GIUDIZIO --> DETERMINAZIONE GIUDIZIALE DELL'INDENNITÀ --> INDENNITÀ DI OCCUPAZIONE --> CONDIZIONI

All'espropriando sono concesse due azioni per chiedere la determinazione della giusta indennità, a seconda che sia stata calcolata o meno da parte della Commissione provinciale quella definitiva di cui all'art. 16 della L. n. 865 del 1971: nel primo caso l'opposizione alla stima deve essere proposta nel breve termine di decadenza concesso dall'art. 19 della L. n. 865, mentre, qualora sia stata soltanto offerta dall'espropriante l'indennità provvisoria, all'espropriando è consentito, dopo la decisione n. 67 del 1990 della Corte Costituzionale, chiedere la determinazione giudiziale del giusto indennizzo di cui all'art. 42 Cost., pur quando venga emesso tardivamente o non venga emesso il provvedimento di stima da parte della Commissione.

La L. n. 865 del 1971, art. 19 richiede soltanto quali condizioni dell'azione la sussistenza del decreto... _OMISSIS_ ...one, nonchè la determinazione dell'indennità da parte della Commissione Provinciale (in mancanza della quale l'opposizione si trasforma in azione rivolta a conseguire la determinazione giudiziale dell'indennità).

Se il pagamento che si esegue secondo gli artt. 30, 48 e 55 della menzionata L. n. 2359 del 1865 con il deposito delle stesse presso la Cassa depositi e prestiti, ha effetti pienamente liberatori per l'espropriante, la portata del giudizio di opposizione alla stima o di determinazione della stessa non può considerarsi, meramente astratta, ma presuppone necessariamente l'esistenza del diritto all'indennità e la definizione dei suoi limiti.

L'azione di determinazione giudiziale dell'indennità di esproprio è testualmente prevista dall'art. 54 DPR 327/2001, in aggiunta a quella di opposizione alla stima, come attestato dal contestuale utilizzo della congiunzione e dell'avverbio "e comunque"; la relativa previsione è, poi, coerente con la seque... _OMISSIS_ ...ale prevista dal T.U. (art. 20, commi 11 e 12; art. 22; art. 23 e art. 26, comma 11), in base alla quale la pronuncia del decreto di esproprio segue, di regola, la sola offerta dell'indennità provvisoria e costituisce la codificazione del principio, secondo cui, una volta emanato il provvedimento ablativo sorge contestualmente, ed è per ciò stesso immediatamente azionabile, il diritto del proprietario a percepire il giusto indennizzo.

Per effetto della sentenza della Corte Costituzionale n. 67 del 1990, che ha dichiarato la parziale incostituzionalità della L. n. 865/1971, art. 19, all'espropriato è attribuita una duplice azione per chiedere la determinazione della giusta indennità spettante per l'avvenuta espropriazione dell'immobile, a seconda che sia stata calcolata o meno da parte della Commissione provinciale quella definitiva di cui alla L. n. 865 del 1971, art. 16: nel primo caso, l'opposizione alla stima suddetta, mentre ove sia stata soltanto offerta ... _OMISSIS_ ...te l'indennità provvisoria la determinazione giudiziale del giusto indennizzo.

L'Adunanza generale del Consiglio di Stato del 29 marzo 2001 ha chiarito che il criterio adottato con l'art. 54 è volto ad unificare le discipline previste dalla L n. 2359 del 1865, art. 51 e dalla L. n. 865 del 1971, artt. 19 e 20 (gli ultimi due, ovviamente, quali risultanti dalle declaratorie d'incostituzionalità rispettivamente emesse dalla menzionata sentenza n. 67 del 1990, e, per la diretta azionabilità della pretesa all'indennità per l'occupazione di urgenza, dalla sentenza n. 470 del 1990), ed ha espressamente aggiunto che, in mancanza di stima, può esser proposta l'azione di diretta determinazione giudiziale dell'indennità.

L'art. 54 del dPR 327/2001 comprende due azioni a tutela dell'espropriato volte alla determinazione giudiziale dell'indennità, una avverso la determinazione amministrativa di secondo grado (ad opera della commissione provinciale o del collegi... _OMISSIS_ ...e l'altra indipendente da essa, come si evince dall'utilizzo della congiunzione e dell'avverbio "e comunque" nell'ultima parte del primo periodo del primo comma dell'articolo 54 citato. Ciò costituisce la codificazione del principio della sentenza n. 67/1990 della C.Cost., secondo cui, una volta emanato il provvedimento ablativo sorge contestualmente, ed è per ciò stesso immediatamente azionabile, il diritto del proprietario a percepire il giusto indennizzo di cui art. 42 Cost., che si sostituisce al diritto reale, va determinato in riferimento alle caratteristiche del bene alla data del provvedimento, e non è subordinato alla liquidazione in sede amministrativa.

La previsione dell'art. 54, che costituisce la codificazione del principio secondo cui, emanato il provvedimento ablativo, sorge contestualmente, ed è per ciò stesso azionabile, il diritto del proprietario a percepire il giusto indennizzo, si pone in consonanza con la sequenza procedimentale prevista ... _OMISSIS_ ...ommi 11 e 12; artt. 22 e 23 e art. 26, comma 11 T.U., in base alla quale la pronuncia del decreto di esproprio segue di regola la sola offerta dell'indennità provvisoria, che, a norma dell'art. 23, comma 1, lett. c, deve essere indicata nel provvedimento e precede logicamente la definitiva. Nell'ipotesi eccezionale in cui il decreto tardi ad essere emesso e nelle more sia egualmente determinata l'indennità definitiva insorge la sola necessità che nel decreto di esproprio sia indicata anche la determinazione dell'indennità suddetta. E proprio al lume di dette due fattispecie si spiega il disposto del D.Lgs. n. 150 del 2011, art. 29, comma 3, che prevede che il termine di 30 giorni per proporre opposizione decorre "dalla notifica del decreto di esproprio"; ovvero "dalla notifica della stima peritale, se quest'ultima sia successiva al decreto di esproprio".



GIUDIZIO --> DETERMINAZIONE GIUDIZIALE DELL'INDENNITÀ --> INDENNITÀ DI OCCUPAZIONE -... _OMISSIS_ ...gt; DECRETO DI ESPROPRIO

Dato l'indissolubile collegamento che esiste tra indennità di espropriazione e momento del trasferimento della proprietà del bene attraverso l'espropriazione per pubblica utilità, non si può addivenire ad una statuizione sull'ammontare dell'indennità definitiva se non in presenza del provvedimento ablatorio; il decreto di espropriazione costituisce una condizione dell'azione che sia proposta per ottenere la determinazione, definitiva e non più modificabile, di tale indennità.

Il decreto di espropriazione si configura quale condizione dell'azione di opposizione alla stima; tale regola, se non è diversamente disposto, trova applicazione anche nei procedimenti non disciplinati dalla L. n. 2359 del 1865 e L. n. 865 del 1971, quali le espropriazioni di cui alla legge n. 219/1981 in cui il giudizio è devoluto alla cognizione della Giunta speciale per le espropriazioni presso la corte d'appello di Napoli.

Il giudice ord... _OMISSIS_ ...tere-dovere di rilevare di ufficio, in sede di giudizio di opposizione alla stima, il radicale vizio del provvedimento espropriativo, per risultare lo stesso inutiliter datum in quanto emesso tardivamente dopo l’irreversibile trasformazione dell’immobile o perché non supportato da una dichiarazione di p.u. ancora efficace, per essere già decorsi i termini finali di cui all’art. 13 L. n. 2359/ 1865, che lo rende giuridicamente inidoneo a determinare il trasferimento della proprietà ed a liquidare, quindi l’indennità.

Il giudice deve respingere nel merito l’opposizione alla stima nel caso in cui difetti il presupposto della pretesa indennitaria derivante dall’esistenza di un valido decreto di esproprio.

Il decreto di espropriazione costituisce condizione dell’azione di opposizione alla stima e, quindi, del diritto dei ricorrenti a percepire l'indennità per la perdita della proprietà.

Il diritto al... _OMISSIS_ ...ne della giusta indennità d'espropriazione nasce dal sacrificio del diritto di proprietà, che si attua con l'espropriazione del bene, e non esiste prima che il decreto d'espropriazione abbia realizzato quel sacrificio.

La tempestività della pronunzia del decreto di esproprio deve essere accertato d'ufficio dal giudice di merito in quanto l'esistenza del decreto costituisce condizione dell'azione.

L’indennità giudiziale ad opera della Corte d’Appello presuppone il decreto di esproprio.

Il decreto di esproprio costituisce una condizione dell'azione di opposizione alla stima ed è sufficiente che venga ad esistenza prima della decisione della causa; la sua carenza è rilevabile, anche d'ufficio, in ogni stato e grado del giudizio.

Condizione necessaria per l'esperibilità della domanda di determinazione giudiziale dell'indennità è l'emanazione di un tempestivo decreto di esproprio.

Per l'indissolubile collegame... _OMISSIS_ ...tra indennità di espropriazione e trasferimento del bene attraverso l'espropriazione per pubblica utilità, non può addivenirsi ad una statuizione sull'ammontare dell'indennità definitiva se non in presenza del provvedimento ablatorio, cosicché il decreto di espropriazione costituisce una condizione dell'azione avente ad oggetto detta determinazione.

La pronuncia del decreto di esproprio costituisce una condizione dell'azione di opposizione alla stima, ed è, perciò, sufficiente che intervenga prima della decisione della causa, ovvero che sia giunta ad esistenza al momento della statuizione sulla domanda e non anche al momento della proposizione di quest'ultima. E' necessario che sai prodotto agli atti.

Anche nei giudizi innanzi alla Giunta Speciale per le Espropriazioni presso la Corte d'Appello di Napoli aventi a oggetto l'opposizione alla stima dell'indennità provvisoria spettante al proprietario per l'espropriazione di un suo bene ubicato nel Comu... _OMISSIS_ ... attuazione del programma straordinario di edilizia residenziale di cui al titolo ottavo della L. 14 maggio 1981, n. 219, il decreto di espropriazione costituisce una condizione dell'azione e deve perciò preesistere alla pronuncia della sentenza che definisce il giudizio.

Il decreto di esproprio costituisce un'indefettibile condizione indefettibile dell'azione di determinazione dell'indennità; in sua assenza manca il presupposto per configurare la trasformazione del diritto di proprietà in diritto all'indennizzo, e la domanda deve essere dichiarata inammissibile; in sua presenza sorge contestualmente ed è per ciò stesso azionabile, il diritto del proprietario a percepire detto indennizzo, ormai non più subordinato alla sua liquidazione in sede amministrativa.

L'espropriando non può richiedere la determinazione della giusta indennità definitiva nè proporre opposizione alla stima di essa compiuta dagli organi amministrativi (o dallo stesso espropriant... _OMISSIS_ ...el presupposto idoneo a trasformare il diritto di proprietà in diritto all'indennizzo, che è il decreto di esproprio.

E' necessario, per l'affermazione della competenza della Corte d'Appello ex art. 19 L. 865/71 che il procedimento espropriativo abbia avuto inizio secondo il modulo procedimentale disciplinato dalla citata L. n. 865 del 1971, e che si sia concluso con l'adozione del decreto di esproprio. In presenza di tali condizioni, la domanda che l'espropriato intenda proporre per la determinazione della indennità di esproprio, tanto nel caso in cui vi sia stato un pronunciamento al riguardo del competente organo, tanto nel caso in cui un simile pronunciamento non vi sia stato, rientra nella competenza della Corte d'Appello in unico grado.

Stante l'indissolubile collegamento che intercorre tra l'indennità di espropriazione ed il trasferimento della proprietà del bene attraverso l'espropriazione per pubblica utilità, giacché solo a seguito di ques... _OMISSIS_ ...i proprietà si trasforma in diritto all'indennizzo, e dovendo, d'altra parte, l'ammontare dell'indennità definitiva determinarsi con riferimento alla data del provvedimento ablatorio, non può addivenirsi ad alcuna statuizione su detto ammontare ove non risulti emesso il decreto di esproprio, il quale viene pertanto a configurare una condizione dell'azione nel giudizio di opposizione alla stima.

La domanda giudiziale di determinazione della indennità di espropriazione, ove la si intenda in termini di richiesta della determinazione diretta in via giudiziaria della giusta indennità d'esproprio, è inammissibile se proposta in assenza della emissione del decreto di esproprio, in quanto l’indissolubile collegamento tra indennità di espropriazione e trasferimento della proprietà del bene oggetto di esproprio comporta che l'emissione del decreto di espropriazione costituisca condizione dell'azione di determinazione della giusta indennità.

In caso di o... _OMISSIS_ ... stima, la emissione del decreto di espropriazione, che costituisce condizione della azione di determinazione della giusta indennità, deve avvenire prima che la causa passi in decisione.

In base alla qualificazione della domanda, che è di opposizione alla stima, sussiste la competenza per ...


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Autore

Accordino, Salvatore

Avvocato, funzionario legale - Responsabile di servizio presso Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - Provveditorato OO.PP. Sicilia Calabria