La discordia fra le Corti incrina il principio di legalità: l'Italia esposta a una nuova condanna

Lo scenario che si è andato tratteggiando che vede ancor'oggi - come già nel recente passato - nettamente contrapposti la Cassazione [1] ed in Consiglio di Stato [2] sulla stessa configurabilità dell'occupazione acquisitiva - e più recentemente sull'art.43 t.u.e., per cui v.infra cap.VI, par.3 - non pare affatto tranquillizzante, essendo tuttora emersa una netta divaricazione fra la posizione espressa dalla Cassazione rispetto a quella del Consiglio di Stato.

Tale situazione conferma la distanza, ormai siderale, fra il concetto nostrano di legalità e quello omologo patrocinato dalle giurisdizioni sovranazionali al quale il giudice interno avrebbe il dovere di conformarsi [3] .

Ed infatti, il rispetto del principio di legalità come espresso dalla CEDU ed individuato nei suoi precisi confini dal giudice di Strasburgo [4] fa sì che le ingerenze nell’esercizio dei diritti e delle libertà tutelate dalla CEDU siano autorizzate purch... _OMISSIS_ ... chiare, accessibili [5] e prevedibili [6].

Il corollario di quanto si è detto è dunque che l’esistenza di precedenti giurisprudenziali contraddittori in ordine alle limitazioni di un diritto fondamentale non possono che condurre a risultati imprevedibili o arbitrari e dunque privare gli interessati da una protezione efficace ed effettiva dei loro diritti, anzi offrendo soluzioni giuridiche diverse alle medesime questioni [7].

La Corte europea dei diritti umani (Corte dir. uomo, 6 dicembre 2007, Beian c. Romania) non ha infatti mancato di osservare che a fronte dell’assoluta fisiologia connessa alla diversità di orientamenti giurisprudenziali fra le corti di merito e quella di legittimità, non è tollerabile che vi siano marcate diversità di vedute all’interno dell’organo che ha il compito di dare uniformità alla giurisprudenza.

Nell’affermare tale principio la Corte ha sostenuto che, ferma re... _OMISSIS_ ...autonomia del giudice nazionale rispetto all’interpretazione del diritto interno, risulta contrario al diritto di accesso alla giustizia sancito dall’art.6 CEDU il contegno del giudice di legittimità che dà luogo ad indirizzi giurisprudenziali contrastanti denota come la Corte suprema sia venuto meno ad uno dei compiti alla stessa assegnato - appunto la composizione dei conflitti fra diverse opinioni -.

Principi ribaditi con riguardo alla diversità di trattamento ritenuta per casi identici da un giudice di appello - cfr.Corte dir.uomo 20 maggio 2008, Santos Pino c. Portogallo - ed in termini generali dalla Grande Camera della Corte dei diritti umani in una vicenda che riassume in modo straordinariamente chiaro il senso della giurisprudenza di Strasburgo in materia -Corte dir. uomo 20 ottobre 2011, Nejdet Sahin ePerihan Sahin c. Turchia [8].

Orbene, la situazione appena tratteggiata fra Cassazione e Consiglio di Stato, pur dipanan... _OMISSIS_ ...i organi giurisdizionali, sembra paradossale, utilizzando la stessa espressione di Corte dir. uomo, 20 gennaio 2009, Sud Fondi c. Italia - se si considera che la Corte di Cassazione è l'organo chiamato a garantire l'uniformità della giurisdizione mentre il Consiglio di Stato è l'organo giurisdizionale investito della giurisdizione sulle vicende sussumibili nell'alveo dell'occupazione acquisitiva ad opera delle stesse Sezioni Unite della Cassazione.

Le diversità di vedute fra i due organi giurisdizionali sul significato stesso da attribuire alla giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'Uomo e lo scambio di reciproche accuse in ordine alle responsabilità per quanto accaduto - addebitate dal giudice amministrativo alla Cassazione per avere forgiato l'istituto dell'occupazione acquisitiva e, specularmente dalla Cassazione al Consiglio di Stato per avere "scritto" e interpretato l'art.43 t.u.e. in modo contrastante con la CEDU ed il suo dir... _OMISSIS_ ...enota un'incomunicabilità di base tra le due giurisdizioni che finisce, alla lunga per rappresentare un grave vulnus al sistema di tutela giurisdizionale dei diritti.

Accade, così, che il giudice dotato di giurisdizione per il contenzioso successivo all'entrata in vigore delle regole sul riparto di giurisdizione affermi il venir meno dell'occupazione acquisitiva che la Cassazione, giudicando ancor'oggi su vicende non incise dalle regole del riparto, non solo ritiene pienamente valida ed efficace, ma individua come unico meccanismo capace di offrire un corretto bilanciamento fra i contrastanti interessi coinvolti, in tal modo offrendo una risposta giudiziaria totalmente diversa da quella resa dal giudice amministrativo che, nello stesso contesto temporale, riconosce il diritto alla restituzione del bene in favore del proprietario ritenendo irrilevante l'occupazione acquisitiva, a suo dire scomparsa dall'ordinamento per effetto delle condanne di Stra... _OMISSIS_ ...
Quanto ciò finisca col produrre una rottura insanabile con il canone dell'art.6 CEDU si lascia alla valutazione del lettore. E di ciò è consapevole la dottrina (Salvago), allorchè di recente sembra anticipare un mutamento di posizione della Cassazione sul tema [9].