I BENI CULTURALI ARCHEOLOGICI, STORICI E ARTISTICI

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Boschetti, Monica

05 agosto 2021

 / 92 Pagine in formato libro (17X24 cm)

Attraverso la stesura di quest’opera, con un’analisi puntuale delle disposizioni di cui al D.lgs. n. 42/2004 per ogni argomento, si focalizza l’attenzione sui beni culturali, sia analizzandone la definizione fornita dal legislatore, sia soffermandosi sui procedimenti di verifica e dichiarazione dell’interesse culturale (che portano all’apposizione del vincolo), sia descrivendo i procedimenti che ne interessano la circolazione e le vicende traslative. In particolare, è stata prediletta l’analisi delle vicende circolatorie all’interno dei confini nazionali. Infine, un breve cenno alla fruizione e alla valorizzazione dei beni in argomento.

20,00

  • editore: Exeo
  • collana: patrimoniopubblico
  • numero in collana: 22
  • isbn: 978-88-6907-315-1
  • sigla: PL43
  • categoria: MONOGRAFIE
  • tipologia: giuridica
  • genere: studio applicato
  • altezza: cm 24
  • larghezza: cm 17
  • dimensione: A4
  • funzioni permesse: Stampa: SI - Modifica: NO - Copia/Incolla: NO
  • protezione: digital watermarking
  • disponibità: illimitata
  • destinatari: professionale accademico
  • soggetto: diritto

CAPITOLO I - INTRODUZIONE

1. Premessa: la qualificazione dei beni culturali.

1.2. I beni culturali ex lege.

1.3. I beni culturali con interesse qualificato.

1.4. I beni culturali soggetti a verifica dell'interesse culturale.

2. Il procedimento di dichiarazione di interesse culturale.

3. Aspetti in comune dei procedimenti di verifica e di dichiarazione dell'interesse culturale.

4. Gli effetti della dichiarazione di culturalità.

4.1. Il c.d. vincolo di culturalità diretto.

4.2. Il c.d. vincolo indiretto.

5. Brevi cenni sui beni paesaggistici.


CAPITOLO II - LE MISURE A TUTELA DEI BENI CULTURALI

1. Gli effetti dell'imposizione del vincolo di culturalità.

2. Gli obblighi di conservazione dei beni culturali.

3. Conclusioni.


CAPITOLO III - LA CIRCOLAZIONE DEI BENI CULTURALI

1. Premessa.

2. La circolazione dei beni culturali: profili generali.

3. L'alienazione dei beni culturali.

4. L'acquisto in via di prelazione.

5. Il commercio delle cose antiche o usate.

6. L'espropriazione dei beni culturali.

6.1. L'espropriazione di un bene già dichiarato culturale.

6.2. L'espropriazione per finalità strumentali.

6.3. L'espropriazione per interesse archeologico.

7. Conclusioni.


CAPITOLO IV - LA FRUZIONE E LA VALORIZZAZIONE DEI BENI CULTURALI.

1. Premessa. Le fonti normative. Nozioni di "fruizione" e "valorizzazione" dei beni culturali.

2. La concessione (rectius, l'uso) dei beni culturali.

3. Le forme di gestione per la valorizzazione dei beni culturali.


CONCLUSIONI

 

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Partendo da un’analisi del Codice dei Beni culturali e del paesaggio (D.lgs. n. 42/2004), l’opera può idealmente essere suddivisa in due parti: una prima parte dedicata al procedimento di verifica e dichiarazione dell’interesse culturale ed una seconda parte dedicata alla circolazione dei beni culturali.
La definizione dei beni culturali è invero ampia e fornita dal legislatore all’art. 10 del Codice.
Sono stati poi analizzati i procedimenti di verifica e di dichiarazione dell’interesse culturale che portano al sorgere del c.d. vincolo di culturalità. Il Codice dei Beni culturali prevede un vincolo diretto (che riguarda – appunto – direttamente il ben culturale) e un vincolo indiretto, che riguarda invece la «cornice» in cui si inserisce il bene dichiarato culturale.
La seconda parte dell’opera è invece dedicata alle vicende traslative dei beni culturali, con la scelta dell’autrice di focalizzarsi solo sulla circolazione dei beni culturali a livello nazionale.
L’alienazione dei beni culturali prevede sempre l’intervento autorizzatorio del Ministero dei Beni Culturali oltre che la c.d. denuntiatio, condizione necessaria affinché possa (eventualmente) essere effettuato il c.d. acquisto in via di prelazione (o «prelazione artistica»), come previsto dagli artt. 60 – 62 del Codice. Particolarmente interessante è l’analisi del procedimento di espropriazione dei beni culturali, oltre che il capitolo relativo alla fruizione e alla valorizzazione dei beni culturali, con un cenno alle novità inserite dal D.L. Semplificazioni.
Il fil rouge dell’intera opera resta peraltro quanto previsto dall’art. 9 Cost., che postula – com’è noto, tra i Principi Fondamentali del nostro ordinamento democratico – la «tutela del patrimonio storico e artistico della Nazione».

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