GIUDIZIO PROCESSO

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La proposizione di appello nella giustizia tributaria dall'entrata in funzione delle Agenzie fiscali

L'entrata in funzione delle Agenzia fiscali cui il D.Lgs. 30 luglio 1999, n. 300 ha determinato l'inapplicabilità della disposizione di cui al D.Lgs. 3 dicembre 1992, n. 546, art. 52, comma 2, per la quale gli uffici periferici del dipartimento delle entrate dovevano essere previamente autorizzati alla proposizione dell'appello principale dal responsabile.

Inammissibile in appello la mera riproposizione delle argomentazione svolte in primo grado

La mera riproposizione dei motivi di primo grado può essere giustificata solo quando manchi un’espressa ponderazione degli stessi da parte del Giudice di primo grado, non quando una valutazione vi sia stata.

In caso di occupazione illegittima, è possibile presentare più domande risarcitorie da parte di soggetti diversi in un'unico ricorso?

La realizzazione di un'opera pubblica su un fondo oggetto di legittima occupazione in via di urgenza, non seguita dal perfezionamento della procedura espropriativa, costituisce un mero fatto, non in grado di assurgere a titolo dell'acquisto. Con la domanda di risarcimento del danno il privato intende patrimonializzare il suo diritto alla restituzione di esso, rinunciando ad esso mediante la corresponsione dell'equivalente monetario del bene.

L'applicabilità dell'art. 30 cod. proc. amm. ai fatti precedenti la sua entrata in vigore

In materia di risarcimento del danno da provvedimento illegittimo, l'applicabilità dell'art. 30 cod. proc. amm. a far data dalla sua entrata in vigore, non permette che si possa far ricorso alla stessa disposizione per definire quelle fattispecie risalenti ad un’ epoca anteriore.

L'appartenenza a più comproprietari del fondo espropriato implica solidarietà attiva in un unico credito risarcitorio?

L'espropriazione o l'occupazione illegittima di un fondo appartenente a più comproprietari non implica solidarietà attiva in un unico credito risarcitorio, ma comporta l'insorgenza dell'autonomo diritto di ciascuno di detti comproprietari al ristoro del pregiudizio verificatosi nel rispettivo patrimonio, e la possibilità per ciascuno di essi di agire in giudizio per il risarcimento del danno nei limiti della quota di comproprietà del bene.

Circostanze e condizioni di liquidazione del risarcimento danni da occupazione illegittima

E' ammissibile la domanda risarcitoria proposta prima del decorso del termine di occupazione legittima, poiché la sussistenza del diritto fatto valere in giudizio si atteggia non già come presupposto processuale, bensì come condizione di accoglimento della domanda, la quale deve essere accolta se al momento della decisione il diritto sia sorto, sebbene i suoi elementi costitutivi siano venuti a concorrere solo in corso di causa.

Risarcimento per l'inosservanza dei termini del procedimento ablatorio

Alla luce del disposto di cui alla L. n. 69/2009 la domanda tendente ad ottenere il risarcimento del danno ingiusto derivato dall’inosservanza dolosa o colposa del termine di conclusione del procedimento può essere proposta dinanzi al G.A, subito dopo la scadenza del termine normativamente previsto per la conclusione del procedimento amministrativo, senza necessità della previa declaratoria d'illegittimità del silenzio-rifiuto serbato dalla P.A.

Le condizioni di rimborso prima dell'entrata in vigore del nuovo codice del processo amministrativo

Nel ricorso proposto prima dell’entrata in vigore del nuovo codice del processo amministrativo, le condizioni dell’azione debbono ritenersi disciplinate dalla precedente normativa, ma nella concreta determinazione del risarcimento, in ipotesi dovuto, devono essere rispettate anche le previsioni contenute nell’art. 30 del codice.

Come individuare chi ha diritto al risarcimento per la perdita della proprietà di un immobile

L’avente diritto al risarcimento da occupazione sine titulo può sempre ragionevolmente essere individuato in colui il quale, pur senza dover necessariamente essere titolare della proprietà dell’immobile, si trovi con esso in una relazione qualificata che ne legittimi l’individuazione da parte dell’espropriante quale destinatario degli atti ablatori.

Il diritto del privato al risarcimento danni da occupazione illegittima: l'affittuario e il livellario

L'affittuario del fondo illegittimamente occupato, in quanto titolare di un diritto personale di godimento, è legittimato ad agire direttamente nei confronti del soggetto che, con il suo comportamento, abbia leso l’interesse sotteso a tale diritto.

L'onere della prova di legittimazione ad agire contro l'occupazione illegittima

In ordine alla prova della legittimazione a ricorrere, quanto alla domanda risarcitoria avanzata nel presupposto della rinuncia abdicativa alla proprietà del terreno occupato illegittimamente, specie a fronte di specifiche contestazioni da parte della difesa dell’Amministrazione intimata, essa non può che ritenersi interamente a carico della parte che agisce in giudizio ed il suo difetto determina inammissibilità del gravame.

Legittimato il proprietario a ricorrere per la restituzione delle aree occupate sine titulo

Sussiste la legittimazione del proprietario a ricorrere in giudizio per la restituzione delle aree illegittimamente occupate.

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