DIRITTO PENALE SICUREZZA

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Lotta alla contraffazione: le autorità doganali

Il commercio dei prodotti contraffatti non conosce frontiere. È frequente che partite di prodotti imitati, destinate a diversi mercati, si trovino a compiere almeno una parte del loro tragitto sul territorio nazionale. Sorgono in tali casi problemi non minimali in ordine alla stessa configurabilità di reati alla stregua del diritto penale italiano ed anche di possibilità di perseguire tali condotte da parte della giustizia italiana. Interessanti a riguardo, alcune soluzioni della Suprema Corte.

Tutela della proprietà intellettuale: il TRIPs

Negli ultimi anni l’evento che ha senza dubbio avuto la maggior importanza normativa in tema di Proprietà Intellettuale, è l’Accordo TRIPs. Esso assieme a molti altri accordi, protocolli, decisioni e dichiarazioni ministeriali, concorre a formare il GATT, ovvero Il General Agreement on Tariffs and Trade, consistente in un accordo internazionale, per stabilire le basi per un sistema multilaterale di relazioni commerciali, con lo scopo di favorire la liberalizzazione del commercio mondiale.

Lotta alla contraffazione: interlocuzione tra privati e guardia doganale

Si vogliono creare le condizioni per una fattiva sinergia, capace di ovviare ai limiti che i tempi e modi del processo ordinario e l’azione isolata dell’autorità doganale e/o del privato, incontrerebbero e che sarebbero senza dubbio incompatibili con le esigenze di rapido svolgimento della procedura di sospensione della commercializzazione delle merci contraffatte.

Tutela della proprietà intellettuale: la domanda di intervento

Mentre il Regolamento fa riferimento al marchio «validamente registrato», in sede di domanda è considerata prova del diritto, anche «la copia della domanda presentata per la registrazione del marchio» o, come indicano le istruzioni per la compilazione della domanda, «qualsiasi mezzo di prova attestante la qualità di autore o di titolare originario». L’Accordo esclude la tutela del marchio di fatto, in quanto non riconosciuto, né tutelato nella gran parte dei Paesi Membri.

Le Autorità ministeriali contro la contraffazione

Senza alcun dubbio, un ruolo attivo importante nella lotta alla contraffazione è svolto dalle autorità ministeriali italiane, e molti sono i ministeri che, in varia misura, devono occuparsi del fenomeno per poter adempiere appieno alle proprie funzioni. Oltre al Ministero dell’Interno, impegnato tramite le forze dell’ordine, e il Ministero degli esteri per quanto riguarda gli aspetti transnazionali ed internazionali, un impegno concreto è richiesto al Ministero dello Sviluppo economico.

La contraffazione e la costituzione di parte civile degli enti rappresentativi

È auspicabile in futuro un maggiore riconoscimento degli enti rappresentativi e portatori degli interessi collettivi delle imprese titolari dei marchi nella lotta alla contraffazione. Sembra, in particolare, aprirsi la strada verso l’attribuzione a questi enti di poteri maggiormente incisivi rispetto a quelli previsti, riconoscendo ad essi la possibilità di rivestire il ruolo di persona offesa dal reato e di costituirsi parte civile nel processo penale per ottenere risarcimento del danno.

Oggetti di lusso: falsi nella rete

La maggior parte dei marchi del lusso ormai incarica consulenti ed avvocati per navigare quotidianamente in rete e scovare i falsi in vendita. Ci sono ad esempio aziende che, su ordinazione, realizzavano imitazioni di borse griffate Vuitton ed Hermès con costi dai 200 ai 400 dollari. Svariati altri siti, soprattutto cinesi, propongono una vastissima gamma di prodotti falsamente griffati, con disponibilità di colori e taglie pari a quelle dei regolari fornitori autorizzati.

eBay difende il diritto alla proprietà intellettuale: VeRO

Da oltre dieci anni eBay aderisce al programma VeRO e grazie ad esso i proprietari dei diritti di proprietà intellettuale, possono facilmente segnalare ad eBay gli annunci che possono essere potenzialmente usurpativi dei loro diritti e quindi permettere al sito di rimuovere quegli annunci. Applicando il principio di buona fede, eBay ritiene che il titolare di un diritto di proprietà industriale sappia riconoscere e segnali gli annunci che effettivamente violino i suoi diritti.

Il maltrattamento e la tutela degli animali

Le sensazioni e le varie facoltà ed emozioni, quali l’amore, la memoria, l’attenzione, la curiosità, l’imitazione, la ragione, ecc. di cui tanto si vanta l’uomo, sono rintracciabili in forma incipiente e talora perfino sviluppata anche negli animali

I diritti degli animali e i reati contro gli animali

La maggior parte delle filosofie orientali (Buddhismo e Induismo per fare degli esempi) considerano uomo, animale e natura come parti di un tutto armonico in cui ogni unità è fondamentale per lo sviluppo delle altre. In quest’ottica gli animali non sono mezzi a disposizione dell’uomo, ma soggetti da proteggere in quanto componente necessaria dell’armonia del creato .

Confisca degli animali maltrattati e sospensione dell'attività di trasporto, commercio e allevamento

Per i reati previsti dagli articoli 544-ter, 544-quater e 544-quinquies è sempre prevista la confisca degli animali, salvo che appartenga a persona estranea al reato ; non viene contemplato l’art. 544-bis, non essendo più possibile l’apprensione dell’animale vivo

Pellicce e tutela degli animali

L’85% della produzione mondiale di pellicce deriva da animali appositamente cresciuti e uccisi in allevamenti intensivi e dislocati prevalentemente in Europa (che detiene circa il 60% della produzione mondiale di pelli), ma anche in Cina (25% della produzione mondiale), Stati Uniti (poco più del 5%), Canada (4%), Russia (3%) e altri Paesi.

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