INDENNITÀ DI ESPROPRIAZIONE E DI OCCUPAZIONE - SOTTOSUOLO: CAVE E GIACIMENTI
Se è esatto che non è necessaria l'autorizzazione all'esercizio perché un'area che abbia nel suo sottosuolo materiali inerti da sfruttare sia definita cava anche ai fini della espropriazione, ancor più ciò rileva per valutare il terreno oggetto di causa, in quanto l'indennità di espropriazione deve in ogni caso ragguagliarsi ai valori di mercato dell'immobile espropriato, considerando le capacità estrattive e commerciali e industriali del bene oggetto di esproprio.
Ai fini della determinazione dell'indennità di espropriazione di immobile già interessato dalla perforazione di un pozzo per la ricerca di idrocarburi, occorre verificare (se del caso alla luce, per possibile analogia, con i principi affermati in tema di esproprio di cave attive), se il bene espropriato costituisse o meno, in epoca antecedente alla vicenda ablativa, un giacimento aperto e coltivato, esaminando la possibile...
_OMISSIS_ ...ini indennitari della sua produttività e delle rendite pregresse o future, legittimamente correlate o correlabili al suo sfruttamento, in ipotesi pregiudicate dall'ablazione.
L'indennità di esproprio deve tenere conto delle capacità estrattive e commerciali e industriali del bene oggetto di esproprio, con incidenza sul valore di mercato di esso, da accertare anche in ragione delle caratteristiche fisiche di esso e della sua natura come in concreto individuata.
Un giacimento di sabbia e ghiaia nel sottosuolo del fondo espropriato può essere considerato suscettibile di autonomo indennizzo, stante la necessità di tenere conto delle capacità estrattive del fondo, a condizione che: 1) il terreno sia suscettibile di ottenere tutti i permessi/licenze/autorizzazioni/nulla osta necessari per legge per lo sfruttamento del giacimento ivi presente e lo stabilimento in loco di una cava; 2) il terreno sia concretamente adibibile a cava, sussistendo i requisiti st...
_OMISSIS_ ...ziali per lo svolgimento in sicurezza e conformemente alla legge di tale tipo di attività; 3) siano stimati i guadagni verosimilmente realizzabili da un'attività estrattiva di questo tipo, al netto delle spese di avviamento, produzione e amministrative, distinguendo ove la cava sia ubicabile sull'intero terreno o solo sulla posizione ablata.
La cava, pur in mancanza di autorizzazione all'esercizio dell'attività, viene in considerazione come strumento di produzione del reddito correlato alla estrazione del materiale, per tutto e solo il tempo della sua prevista utilizzabilità, e tale reddito costituisce il razionale riferimento per la determinazione dell'indennità di espropriazione dovuta per l'ablazione di tale fonte reddituale. L'assenza di autorizzazione amministrativa alla conduzione di cava, infatti, non fa venir meno l'utilità economica del bene, apprezzabile sia nella prospettiva del proprietario, sia in quella dei terzi, ne può escludersi che la potenzi...
_OMISSIS_ ...e correlata al possibile futuro conseguimento dell'autorizzazione sia motivo di appetibilità ed unità di misura del valore venale del bene.
Non va indennizzato il giacimernto di materiale litoide nel sottosuolo del bene espropriato, se sia accertata l'impossibilità per il proprietario di ottenere la necessaria autorizzazione amministrativa per l'esercizio dell'attività di cava, in conseguenza (ad esempio) della insufficiente estensione del fondo espropriato o dell'insieme di fondi contigui del proprietario.
Il proprietario non può prospettare la potenzialità estrattiva del fondo espropriato facendo riferimento alle attività di escavazione realizzate dall'impresa esecutrice dell'opera pubblica.
Non può indennizzarsi come cava un terreno espropriato, quando, in base alle sue limitate dimensioni o alla sua forma irregolare, i redditi netti verosimilmente realizzabili da un'attività estrattiva sui di esso esercitata, risulterebbero negativi, ...
_OMISSIS_ ...spese di avviamento, di scavo e di quelle amministrative.
Poichè la cava non è un tertium genus di destinazione rispetto al binomio delle aree edificabili-non edificabili (i giacimenti possono, infatti, sussistere in entrambe le categorie di terreni), la questione relativa alla natura conformativa o espropriativa del vincolo imposto sul bene non ha ragion d'essere, essendo tale indagine indispensabile esclusivamente per operare la ricognizione legale, imposta dall'art. 37, comma 3 TU "ai soli fini dell'applicabilità" delle disposizioni della sezione relative alle aree edificabili. Pertanto, ove l'attività estrattiva risulti preclusa dall'approvazione del progetto preliminare dell'opera e dalle relative fasce di rispetto, il bene non può essere indennizzato come cava.
Un terreno non incluso nel Piano cave ha la stessa possibilità di essere escavabile dai proprietari di quella di un terreno agricolo di diventare edificabile. Tale potenzialità non può ...
_OMISSIS_ ...ndennizzata, né può essere considerata come parte del valore da attribuirsi al bene. Dovendosi, infatti, calcolare il valore di mercato dell’area occupata e cioè il presumibile valore di scambio sul libero mercato del terreno a destinazione, sia di fatto, che urbanistica, agricola, insuscettibile di sfruttamento con escavazione del materiale ghiaioso da parte del privato, non si può ritenere che esso possa essere influenzato dalla ragionevole presenza, nel sottosuolo, di materiale ghiaioso, non potendosi configurare - come detto - alcuna aspettativa, in capo ai proprietari, dello sfruttamento di esso, in assenza di un’inclusione nell’apposito Piano cave.
Il sottosuolo in sé non assume uno specifico e distinto valore (distinto da quello della superficie), ai fini della quantificazione dell’indennità in corrispondenza del valore del bene espropriato (e dunque ai fini del risarcimento del danno da illecito), in quanto: o si tratta di beni ...
_OMISSIS_ ...e non rientrano nel contenuto del diritto di proprietà (come nel caso delle miniere e delle acque); o si tratta di cose comprese nell’unico, complessivo “bene” oggetto del diritto di proprietà espropriato, per come esso si presenta conformato dall’ordinamento.
Nel caso dei suoli adibiti (o potenzialmente destinabili) a cava, si tratta di beni in ordine ai quali l’attività estrattiva non rientra immediatamente tra le facoltà connesse al diritto di proprietà, abbisognando a tal fine sia una previa individuazione del suolo come idoneo, nell’ambito di una attività di pianificazione, sia di una autorizzazione, laddove si tratti del proprietario del suolo, o concessione, se effettuata da soggetti diversi dal proprietario. Laddove non ricorrano tali condizioni – ed oggetto dell’espropriazione non sia la cava riconosciuta dall’ordinamento come tale, ma solo un suolo a destinazione agricola – i minerali conten...
_OMISSIS_ ...olo (non identificati come oggetto di cava, attuale o potenziale) non possono rientrare nelle “caratteristiche del bene” da considerare ai fini della quantificazione dell’indennità di espropriazione (e dunque, del risarcimento).
INDENNITÀ DI ESPROPRIAZIONE E DI OCCUPAZIONE - SOTTOSUOLO: CAVE E GIACIMENTI - CATEGORIA A PARTE
Il sistema dicotomico risultante dalla L. n. 359 del 1992, art. 5 bis, (oggi recepito dall'art. 32 segg. T.U. sulle espr.) che alle aree (legalmente) edificabili contrappone (comma 4) "quelle che ai sensi del comma 3 non sono classificabili come edificabili", senza possibilità di un tertium genus, non è applicabile agli immobili contenenti una cava o un giacimento dai quali è possibile estrarre specifici prodotti suscettibili di particolari utilizzazioni industriali o commerciali.
Gli immobili contenenti una cava o un giacimento dai quali è possibile estrarre specifici prodotti suscettibili di particolari uti...
_OMISSIS_ ...striali o commerciali, si caratterizzano, non già in alternativa alle aree edificabili o a quelle agricole, quali sottospecie settoriali della più ampia categoria delle aree suscettibili di espropriazione, ma in contrapposizione all'insieme di esse, per la concomitante presenza dell'aspetto negativo della inedificabilità e del dato positivo della possibilità di una utilizzazione economica diversa ed ulteriore rispetto all'una ed all'altra categoria.
L'indennizzo per l'espropriazione delle miniere o delle cave, da considerare entità fruibili direttamente in termini di appropriazione materiale e non reversibile nè rinnovabile - ovvero in un contesto di utilizzazione e consumo che sfugge alla logica che, nell'ottica dell' art. 5 bis, convertito in L.n. 359/1992, presiede alla valutazione delle aree - si sottrae alla rigida dicotomia normativa tra suoli agricoli e suoli edificatori, onde va determinato in modo da apprestare un serio ristoro per l'ablazione di tali...
_OMISSIS_ ..., sulla base del razionale riferimento ai proventi che l'espropriato sarebbe stato in grado di ricavare, in una libera contrattazione, per effetto dell'esercizio dell'attività estrattiva.
I terreni destinati a cava vanno considerati autonomamente rispetto alla tradizionale dicotomia normativa tra suoli agricoli e suoli edificatori, tanto più alla luce dell'attuale normativa secondo cui l'indennità di espropriazione deve corrispondere al reale valore economico del bene espropriato. La cava, infatti, si presenta come bene avente connotati suoi propri per essere soggetto ad utilizzazione e consumo del tutto peculiari sia rispetto ai terreni agricoli, che rispetto ai terreni edificabili.
Le regole di mercato attribuiscono ai terreni suscettibili di sfruttamento come cava un valore sicuramente superiore a quello dei terreni agricoli, anche in considerazione della redditività dell'attività estrattiva in quanto direttamente strumentale a quella edilizia e ...
_OMISSIS_ ...ensabile.
L'indennizzo per l'esproprio di cave e miniere, da considerare entità fruibili direttamente in termini di appropriazione materiale e non reversibile, ovvero in un contesto di utilizzazione e consumo che sfugge alla logica che, nell'ottica della L. n. 359 del 1992, art. 5 bis, presiede alla valutazione delle aree, si sottrae alla rigida dicotomia normativa tra suoli agricoli e suoli edificatori, onde va determinato, attesa la peculiare natura produttiva di detti beni i quali sono utilizzabili non per quel che si può su di essi costruire (aree edificabili) o dal loro soprassuolo trarre (aree agricole), in modo tale da apprestare un serio ristoro per l'ablazione dei medesimi e, quindi, sulla base del razionale riferimento ai proventi che l'espropriato, in quanto pure titolare della cava (o della miniera), sarebbe stato in grado, in una libera contrattazione, di ricavare per effetto dell'esercizio dell'attività estrattiva se il bene non gli fosse stato e...
_OMISSIS_ ...ero deve essere ragguagliato alle capacità estrattive dell'area e, quindi, al reddito prodotto e producibile per tutto il tempo della prevista utilizzazione del materiale, sino all'estinzione, cioè, del rapporto o all'esaurimento (effettivo od economico) del giacimento, avuto riguardo alla produttività della cava (o della miniera), alle sue specifiche possibilità di sfruttamento ed al valore di mercato del materiale anzidetto all'epoca dell'esproprio.
INDENNITÀ DI ESPROPRIAZIONE E DI OCCUPAZIONE - SOTTOSUOLO: CAVE E GIACIMENTI - CRITERIO DI CALCOLO
L'indennità di espropriazione (o l'indennizzo per la cd. occupazione acquisitiva) degli immobili contenenti una cava o un giacimento, in alternativa al valore venale del suolo secondo la sua destinazione legale, può essere parametrata alle capacità estrattive secondo le potenzialità materiali ed economiche degli stessi, quale fonte dei proventi che il proprietario poteva, in una libera contrattazione, conseguire ...
_OMISSIS_ ...l'esercizio dell'attività estrattiva nel corso della sua presumibile durata materiale e giuridica e fino a totale esaurimento della cava medesima.
La cava viene in considerazione quale strumento di produzione del reddito correlato alla estrazione del materiale per tutto il tempo (e solo per il tempo) della sua prevista utilizzabilità, e tale reddito costituisce il razionale riferimento da tener presente ai fini della determinazione dell'indennità di espropriazione dovuta per l'ablazione di tale fonte reddituale, pure in mancanza di autorizzazione regionale e senza che al risultato della valutazione compiuta secondo siffatto criterio possa sommarsi il valore del soprassuolo e dell'area di sedime, in funzione di una loro destinazione agricola incompatibile con la suddetta attività.
Ai fini della determinazione dell'indennità di espropriazione di area adibita a cava, deve essere accertato il valore pieno di mercato della cava, ragguagliandolo alle rela...
_OMISSIS_ ...tà materiali ed economiche ed alla sua condizione di libertà e non al minore valore desunto dal pregiudizio reddituale che presumibilmente il proprietario espropriato, non essendo imprenditore, potrebbe in concreto subire.
No...