P.R.G. e destinazione urbanistica dell'area a verde agricolo, privato o attrezzato

PROCEDURA --> DISCREZIONALITÀ DELLA P.A. --> NELLE SCELTE URBANISTICHE --> VERDE AGRICOLO

La destinazione di un'area a verde agricolo non implica necessariamente che la stessa soddisfi in modo diretto e immediato interessi agricoli, ben potendo giustificarsi con le esigenze dell'ordinato governo del territorio, quale la necessità di impedire ulteriori edificazioni, ovvero di garantire l’equilibrio delle condizioni di vivibilità, assicurando la quota di valori naturalistici e ambientali necessaria a compensare gli effetti dell’espansione dell’aggregato urbano.

La destinazione a verde agricolo di un'area, stabilita da un PRG, non implica per forza che essa soddisfi in modo diretto ed immediato gli interessi agricoli tale da creare nuovi insediamenti di tal genere, potendosi giustificare con le esigenze di un ordinato governo del territorio quale quella della necessità d’impedire un'ulteriore edificazione o un c... _OMISSIS_ ... delle aree, affinché si mantenga l’equilibrato rapporto quantitativo tra aree libere ed edificate o industriali e si realizzino i bisogni collettivi di maggior vivibilità dello spazio urbano, se del caso anche con la contrazione dell’illimitata espansione edilizia.

In sede di pianificazione urbanistica, la classificazione di una zona a verde agricolo non presuppone necessariamente che il terreno ivi inserito sia effettivamente destinato ad un'attività agricola; ciò perché il vincolo a verde agricolo è ormai preordinato non tanto alla mera salvaguardia degli interessi dell'agricoltura, quanto piuttosto alla realizzazione di un migliore equilibrio tra aree edificate ed aree libere, ovvero a preservare una determinata area da un'eccessiva espansione edilizia che ne comprometta i valori ambientali. L’interesse al contenimento del consumo di suolo può dunque ben giustificare la destinazione a verde di un’area.

La giurispr... _OMISSIS_ ...de nell’affermare che la destinazione a verde agricolo di un'area non implica necessariamente che la stessa soddisfi in modo diretto ed immediato interessi agricoli, ben potendo giustificarsi con le esigenze dell'ordinato governo del territorio, quale la necessità di impedire un'ulteriore edificazione delle aree, mantenendo un equilibrato rapporto tra aree libere ed edificate o industriali

La destinazione a verde agricolo di un'area, stabilita dallo strumento urbanistico generale, non implica necessariamente che l'area soddisfi in modo diretto ed immediato gli interessi agricoli, potendo giustificarsi con le esigenze dell'ordinato governo del territorio, quale la necessità di impedire un'ulteriore edificazione delle aree, mantenendo un equilibrato rapporto tra aree libere ed edificate o industriali.

PROCEDURA --> DISCREZIONALITÀ DELLA P.A. --> NELLE SCELTE URBANISTICHE --> VERDE ATTREZZATO

E' priva di giustifica... _OMISSIS_ ... dell'Amministrazione di realizzare una zona a verde attrezzato per lo sport anche gestito in concessione da privati, ma solo su proprietà pubblica, senza alcuna considerazione della circostanza che le aree interessate sono già destinate a tale funzione dall’attuale proprietario, pregiudicando così il mantenimento dell'attività produttiva in essere, nonostante appaia evidente come il mantenimento della stessa concili la tutela dell'interesse del privato e quella dell'interesse pubblico alla presenza di verde attrezzato per lo sport.

PROCEDURA --> DISCREZIONALITÀ DELLA P.A. --> NELLE SCELTE URBANISTICHE --> VERDE PRIVATO

Da tempo si afferma, condivisibilmente, che la destinazione a verde di un’area può ben essere giustificata dall’interesse pubblico al contenimento del consumo di suolo e alla salvaguardia dei valori ambientali, alla stregua di un’impostazione che è infine pervenuta a superare il tradizi... _OMISSIS_ ...uo;urbanistica. La destinazione a verde privato, in questa prospettiva, può essere legittimamente invocata dall’amministrazione per svolgere una funzione di riequilibrio del tessuto edificatorio, del tutto compresa nelle potestà pianificatorie dell'ente comunale.

La destinazione urbanistica di un’area a verde privato, operata dalle previsioni dello strumento urbanistico primario, assolve alla funzione di stabilire un equilibrato rapporto tra aree edificate e spazi liberi, evitando eccessivi addensamenti edilizi in una zona completamente edificata, conservando adeguati spazi liberi da edificazione, funzione di riequilibrio, propria dell'urbanistica e il correlativo esercizio del potere di pianificazione.

Non occorre che ogni superficie dell'ambito boschivo, come tale destinato a verde privato, sia occupata da essenze arboree.

All'interno di una zona tutta adibita ad uso residenziale di espansione, può ritenersi... _OMISSIS_ ...nare una specifica striscia di terreno a verde privato.

La classificazione a verde privato è volta a tutelare un parco od un giardino con particolari connotazioni di piante pregiate o quanto meno esteticamente gradevoli atte ad abbellire la zona in cui si trovano, che perde così la connotazione solo privatistica assurgendo a patrimonio collettivo che non deve essere sacrificato ad altri scopi.

La destinazione a verde privato di un'area al solo scopo di estrometterla dall'attuazione del piano di espansione costituisce una scelta urbanistica viziata da eccesso di potere, poiché finisce col sacrificare l'interesse di un privato a favore di un'altro interesse privato.

PROCEDURA --> DISCREZIONALITÀ DELLA P.A. --> NELLE SCELTE URBANISTICHE --> VERDE PUBBLICO

La destinazione a verde di un’area può essere giustificata dall'interesse pubblico al contenimento del consumo di suolo e alla salvaguardia ... _OMISSIS_ ...entali.

La scelta dell’ente di destinare un’area a verde attrezzato è, di norma, non supportata da motivazione specifica, venendo in rilievo un vincolo conformativo, e non espropriativo.

La scelta di destinare un’area privata a verde attrezzato rientra nell’ambito delle scelte di merito in materia di pianificazione urbanistica, come tali non censurabili se non per vistosi profili di illogicità e irragionevolezza.

Alla luce dell’ampia discrezionalità riconosciuta alle Amministrazioni in sede di pianificazione urbanistica, è argomentazione né illogica né irrazionale la scelta di destinare aree private a verde pubblico in ragione della creazione di un polo di attrezzature comuni nella zona del territorio dove insiste l’area interessata oltre ad essere segnalato che il PRG ha un valore di standard di poco superiore a quello di legge.

Non è illogica ed irrazionale l'imposizione di ... _OMISSIS_ ...e a verde pubblico con funzione di riequilibrio ambientale che, da un lato, tuteli l’interesse del privato mediante il mantenimento dell'attività produttiva in essere e, dall’altro, l’interesse pubblico alla creazione di una barriera verde che si interponga fra l’edificio privato e la prospiciente sede autostradale.

Le prospettate esigenze di conservazione e salvaguardia del territorio dalla edificazione massiccia ben possono motivare il mantenimento di regime vincolistico (nel caso di specie destinazione a parco urbano attrezzato).
Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi di pronunce giudiziali estratte da un nostro codice o repertorio, nel quale le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle pronunce a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare.