Insindacabilità delle scelte amministrative relative alla viabilità di zona

PROCEDURA --> DISCREZIONALITÀ DELLA P.A. --> NELLE SCELTE URBANISTICHE --> OPERE ED INTERVENTI, CASISTICA --> PARCHEGGIO

La discrezionalità pianificatoria dell’Amministrazione, in quanto tesa a contemperare plurimi interessi fra loro potenzialmente confliggenti, è particolarmente ampia ed è sindacabile dal Giudice solo in presenza di macroscopiche illogicità, evidenti contraddittorietà, palesi travisamenti del fatto. Nella specie, la destinazione di un’area a parcheggio pubblico non è irragionevole per il solo fatto che non vi sarebbero, nelle immediate vicinanze, edifici ad uso pubblico indifferenziato, giacché la disponibilità, per la collettività indistinta, di zone fruibili per la sosta delle autovetture può rispondere a svariate finalità, diverse dal reperimento di posti auto a servizio di adiacenti edifici “ad uso collettivo”.

PROCEDURA --> DISCREZIONALITÀ DELLA P.A. --> NELLE SCELTE URBANISTIC... _OMISSIS_ ... ED INTERVENTI, CASISTICA --> VIABILITÀ

Secondo criteri di ragionevolezza, adeguatezza, proporzionalità ed economicità, è giustificata la scelta amministrativa di realizzare la viabilità pedonale secondo il tracciato più comodo e semplice, respingendo la soluzione proposta dai privati perché più complicata sotto il profilo tecnico (comportando problematiche di natura statica) e più dispendiosa sotto il profilo economico, ed essendo il percorso alternativo impraticabile per persone con difficoltà di deambulazione.

Una volta prevista la zona residenziale, è obbligo del pianificatore inserire nello strumento urbanistico generale anche la strada di accesso.

Il mancato rispetto delle caratteristiche tecniche, funzionali e geometriche, fissate dal D.M. 19 aprile 2006 non determina l'illegittima della previsione del P.R.G. che preveda la strada: il rispetto di tali prescrizioni dovrà essere garantito in sede di progettazione e rea... _OMISSIS_ ...reta della strada stessa, e non in sede di previsione della stessa nello strumento di programmazione urbanistica.

La scelta di realizzare una rotatoria rientra nelle valutazioni discrezionali, tecniche ed amministrative, che sono riservate all’amministrazione, salvo che siano affette da vizi macroscopici di illogicità e irrazionalità riconducibili nell'alveo dell'eccesso di potere.

Ogni valutazione circa la “insufficienza”, “sufficienza”, o “sovrabbondanza” di un sistema viario cittadino, che venga misurata esclusivamente in rapporto alle esigenze della limitata porzione di territorio sul quale le strade progettate incidono, sfugge al sindacato del G.A., venendo in rilievo valutazioni ampiamente discrezionali della pianificazione urbanistica che prendono in considerazione le esigenze di collegamento stradale non solo dell’area residenziale in questione ma, verosimilmente, dell’intero terr... _OMISSIS_ ... o comunque di altri quartieri vicini.

La localizzazione del vincolo espropriativo (nel caso di specie) a viabilità, costituisce frutto di una scelta tecnico-discrezionale sindacabile dal Giudice Amministrativo solo nell’ambito del sindacato di legittimità.

La difficile attuabilità di una scelta urbanistica relativa alla viabilità e l'inidoneità della rete stradale a far fronte all'aumento del traffico veicolare è un profilo relativo al merito amministrativo, non sindacabile dal G.A..

La valutazione dell’idoneità di una localizzazione di opera pubblica (nel caso di specie percorso stradale), a soddisfare gli interessi pubblici coinvolti, con maggiore efficacia rispetto a qualsiasi soluzione viabilistica alternativa, costituisce esercizio di scelta largamente discrezionale e di merito, come tale normalmente non sindacabile dal Giudice amministrativo; tuttavia ciò non significa che la discrezionalità riconosciuta dal... _OMISSIS_ ...e equivalga ad arbitrio.

La localizzazione dell'opera pubblica (nel caso di specie percorso stradale), che nella previsione di piano attraversa il fondo privato anche nella parte in cui su di esso insiste un fabbricato concretamente utilizzato per lo svolgimento della propria attività economica, non pare compatibile con i criteri di ragionevolezza e di ponderazione tra interessi pubblici e privati; fra una strada da realizzare su un terreno già edificato ovvero su un lotto vergine è infatti senz’altro preferibile – a meno della sussistenza di particolari ragioni di infungibilità tecnica della soluzione prescelta - la seconda soluzione, più economica e più ragionevolmente rispettosa dei vari interessi

Le scelte urbanistiche dirette a definire l’assetto viario della zona attengono a profili di merito dell’azione amministrativa, che sfuggono, se non manifestamente illogiche ed irrazionali, al sindacato del giudice.
Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi di pronunce giudiziali estratte da un nostro codice o repertorio, nel quale le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle pronunce a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare.