Discrezionalità tecnica della P.A. nelle scelte urbanistiche: l'eccesso di potere per disparità di trattamento

PROCEDURA --> DISCREZIONALITÀ DELLA P.A. --> NELLE SCELTE URBANISTICHE --> DISPARITÀ DI TRATTAMENTO

La disparità di trattamento può essere affermata solo laddove l’assoluta identità delle situazioni poste in comparazione ne renda irragionevole il trattamento non uniforme.

In sede di previsioni di zona di piano regolatore, la valutazione dell'idoneità delle aree a soddisfare, con riferimento alle possibili destinazioni, specifici interessi urbanistici, rientra nei limiti dell'esercizio del potere discrezionale rispetto al quale, a meno che non siano riscontrabili errori di fatto o abnormi illogicità, non è neppure ipotizzabile — in relazione a zone contigue od affini che siano assoggettate a regimi diversi — un'identità di posizioni soggettive e oggettive che costituisce il presupposto per poter configurare il vizio di eccesso di potere per disparità di trattamento.

Il vizio di eccesso di potere per d... _OMISSIS_ ...ttamento è configurabile solo nel caso di assoluta identità di situazioni di fatto e di conseguente assoluta irragionevole diversità di trattamento, riservato alle stesse. Si deve poi ricordare che in sede di scelte pianificatorie l'Amministrazione dispone di una ampia discrezionalità, che per la loro stessa natura comportano necessariamente la differenziazione della destinazione dei suoli. Tuttavia nel caso di specie, la situazione della società ricorrente e quella di altra società appaiono prima facie le medesime, e ciò nonostante hanno avuto una differente disciplina pianificatoria, senza alcuna precisa motivazione.

È illegittima la disparità di trattamento tra due aree industriali, utilizzate per attività produttive, entrambe inserite nel PIP, ma una delle quali è oggetto di esproprio, mentre l'altra deve solo corrispondere la quota dei costi di urbanizzazione.

Non è contestabile che l'indiscussa vigenza del sistema dell'edificabilità le... _OMISSIS_ ...rato sperequazioni (anche notevoli), fra proprietari di terreni che la zonizzazione comunale abbia sminuito assoggettandoli ad utilizzazione pubblicistiche, ed i proprietari di immobili invece inclusi in zone qualificate edificatorie dai medesimi strumenti urbanistici che per effetto di questa scelta in luogo di quella opposta si trovano ad essere beneficiari di valori e rendite assai più elevati di quelli sacrificati. Ma, come ha avvertito Corte Costit. 179/1999, i rimedi agli effetti pregiudizievoli di tale potere discrezionale di ripartizione devono provenire esclusivamente dal legislatore e svilupparsi attraverso variegati livelli di giustizia retributiva.

La valutazione da parte del Consiglio comunale in sede di adozione di una variante al piano regolatore circa l’idoneità delle aree a soddisfare, con riferimento alle possibili destinazioni, specifici interessi urbanistici, costituisce l’esercizio di un potere di scelta, a carattere discre... _OMISSIS_ ...to al quale non è ipotizzabile – in relazione a zone contigue od affini che siano assoggettate a regimi diversi – un’identità di posizioni soggettive ed oggettive che costituisce il presupposto per poter configurare il vizio di eccesso di potere per disparità di trattamento.

L’intento di contenere, nei limiti dell’esistente, l’attività di sfruttamento del territorio a fini edificatori non contraddice la decisione di non ridurre o azzerare del tutto i volumi di edificato.

La valutazione dell'idoneità delle aree a soddisfare, con riferimento alle possibili destinazioni, specifici interessi urbanistici, rientra nei limiti dell'esercizio del potere discrezionale rispetto al quale, a meno che non siano riscontrabili errori di fatto o abnormi illogicità, non è neppure configurabile il vizio di eccesso di potere per disparità di trattamento basata sulla comparazione con la destinazione impressa agli immobili adia... _OMISSIS_ ...CRLF| La scelta di attribuire un indice più basso rispetto ad aree attigue può essere soggetta da una pluralità di motivazioni, che possono dipendere dalla localizzazione e dalle qualità intrinseche dell’area considerata; non è pertanto sufficiente, al fine di dimostrarne l’illegittimità, addurre la disparità di trattamento, dovendo l’interessato addurre elementi più precisi che rendano ictu oculi evidente l’assoluta irrazionalità della scelta compiuta.

Il vizio di eccesso di potere per disparità di trattamento nelle scelte urbanistiche è configurabile solo nel caso in cui le ipotesi siano assolutamente identiche, condizione che deve ritenersi esclusa con riferimento a opere edilizie che, seppure prossime, sono fatalmente realizzate con modalità e in luoghi diversi.

Le singole scelte urbanistiche devono soltanto obbedire al superiore criterio di razionalità nella definizione delle linee dell'assetto territoriale, nel... _OMISSIS_ ...blico alla sicurezza delle persone e dell'ambiente, ma non anche a criteri di proporzionalità distributiva degli oneri e dei vincoli.

In sede di adozione di un nuovo strumento urbanistico, l'amministrazione ben può introdurre innovazioni atte a migliorare e ad aggiornare le vigenti prescrizioni urbanistiche alle nuove esigenze, e ciò anche nel caso in cui la scelta effettuata imponga sacrifici ai proprietari interessati e li differenzi rispetto ad altri che abbiano già proceduto all'utilizzazione edificatoria dell'area secondo la previgente destinazione di zona.

Le scelte urbanistiche hanno un effetto necessariamente disuguagliante; la regola è paradossalmente la disparità di trattamento, non essendo possibile pianificare l’uso del territorio senza differenziare le varie sue parti, valorizzandole alcune, destinandole ad esempio all’edilizia privata, e mettendone altre più o meno direttamente al loro servizio. In altri termini, po... _OMISSIS_ ...a come oggetto principale quello di attribuire destinazioni di aree, che non possono essere comunque le stesse, esso riveste necessariamente un carattere discriminatorio.

Le scelte urbanistiche non possono essere arbitrarie. È sempre necessario che il disegno alla base della nuova disciplina sia complessivamente ragionevole, e che i sacrifici imposti ai proprietari siano proporzionati alle finalità dichiarate e correttamente suddivisi secondo i canoni della perequazione.

In sede di adozione di uno strumento urbanistico l'Amministrazione può introdurre anche innovazioni per migliorare le vigenti prescrizioni urbanistiche alle nuove esigenze, e ciò anche nel caso in cui la scelta effettuata imponga sacrifici ai proprietari interessati e li differenzi rispetto agli altri che abbiano già proceduto all'utilizzazione edificatoria dell'area secondo la previgente destinazione.

Costituisce particolare peculiarità del potere pianificato... _OMISSIS_ ...ità di diversificare l’attitudine delle zone interessate dalla variante, e quindi di eventualmente preservare il territorio mediante scelte preclusive di interventi edificatori.

Qualora nelle scelte di pianificazione – che inevitabilmente valorizzano alcune aree mortificando le prospettive di utilizzazione e il valore di scambio di altre – non siano ravvisabili contrasti con l’impostazione tecnico-urbanistica dello strumento urbanistico o non si evidenzi la contrarietà ai principi della logica, è da escludere che possano ritenersi inficiate le opzioni urbanistiche privilegiate dall’Amministrazione.

Il vizio di eccesso di potere per disparità di trattamento non è configurabile allorquando si contestano le previsioni di zona di piano regolatore. La valutazione dell'idoneità delle aree a soddisfare, con riferimento a tutte le possibili destinazioni, specifici interessi urbanistici, rientra nell’esercizio del ... _OMISSIS_ ...onale rispetto al quale non è configurabile il vizio di eccesso di potere per disparità di trattamento, basato sulla sola comparazione con la destinazione impressa agli immobili adiacenti.

Anche ammesso che la destinazione impressa ad altre aree consimili sia arbitraria, irrazionale ed illogica, non per questo si potrebbe legittimamente pretendere uguale trattamento relativamente all’area interessata, se nella relativa scelta di zonizzazione non si evidenzino l’arbitrarietà, l’irrazionalità o l’illogicità che costituiscono i limiti della discrezionalità amministrativa.

Le scelte di pianificazione urbanistica appartengono alla sfera degli apprezzamenti di merito dell'Amministrazione per cui, in ordine alle stesse, non sono ipotizzabili censure di disparità di trattamento.

La scelta amministrativa sottesa all’esercizio del potere di pianificazione di settore deve obbedire solo al superiore criterio ... _OMISSIS_ ...nella definizione delle linee dell’assetto territoriale, nell’interesse pubblico alla sicurezza delle persone e dell’ambiente, e non anche ai criteri di proporzionalità distributiva degli oneri e dei vincoli con la conseguenza che in relazione ad essa non può prospettarsi una disparità di trattamento.

In sede di pianificazione, ciò che rileva è la assenza di illogicità della scelta operata con riferimento alla singola area, a nulla rilevando la comparazione con altre aree di cui si afferma la sostanziale conformità.

In presenza di stringenti limiti alla edificazione posti direttamente dalla legge, la P.A. non ha alcun potere discrezionale nel determinare la volumetria realizzabile: pertanto, in presenza di un provvedimento di diniego, non può essere invocato il vizio di eccesso di potere per disparità di trattamento deducendo che in passato tale limite di volumetria era stato violato, sia in ragione del carattere vincolato ... _OMISSIS_ ... in ragione del fatto che tale circostanza non può essere ragione giustificativa per perpetuare oggi la violazione di legge commessa in precedenza.

In materia urbanistica non è ipotizzabile una disparità di trattamento, fra proprietari di fondi diversi, in quanto ciascun fondo è necessariamente differenziato dagli altri e quindi è soggetto ad autonoma valutazione.

La valutazione dell’idoneità delle aree a soddisfare, con riferimento alle possibili destinazioni, specifici interessi urbanistici, costituisce esercizio di potere di scelta, rispetto al quale non è ipotizzabile quell’identità di posizioni soggettive ed oggettive che costituisce il presupposto indispensabile per poter configurare, tra i vari soggetti interessati, il vizio di eccesso di potere per disparità di trattamento.

Le scelte urbanistiche circa la disciplina del territorio possono quindi formare oggetto di sindacato giurisdizionale nei soli casi di ... _OMISSIS_ ...rrazionalità o irragionevolezza ovvero di palese travisamento dei fatti, che costituiscono i limiti della discrezionalità amministrativa con la conseguenza che, a meno che non siano riscontrabili errori di fatto o abnormi illogicità, non è configurabile neppure il vizio di eccesso di potere per disparità di trattamento basata sulla comparazione con la destinazione impressa ad altre zone adiacenti.

In sede di adozione di un nuovo strumento urbanistico, l'Amministrazione ben può introdurre innovazioni atte a migliorare e ad aggiornare le vigenti prescrizioni urbanistiche alle nuove esigenze; e ciò anche nel caso in cui la scelta effettuata imponga sacrifici ai proprietari interessati e li differenzi rispetto ad altri, che abbiano già proceduto all'utilizzazione edificatoria dell'area secondo la previgente destinazione di zona.

A fronte della rilevante autonomia decisionale dell’ente locale in sede di scelte urbanistiche, il difetto di ab... _OMISSIS_ ...i irrazionalità impedisce la configurazione del vizio di eccesso di potere per disparità di trattamento, basata sulla comparazione con la destinazione impressa alle aree adiacenti.

Per potersi riconoscere la sussistenza del vizio di disparità di trattamento occorre che le situazioni o posizioni poste in comparazione siano identiche: pertanto, qualora i ricorrenti siano proprietari di area inedificata, è infondata detta censura riferita all'esercizio della discrezionalità della P.A. in sede di pianificazione qualora l'area comparata risulti in una fase di attuazione della capacità edificatoria riconosciutale.

Il vizio di disparità di trattamento basato sulla comparazione con la destinazione impressa agli immobili adiacenti rileva soltanto in presenza non già di situazioni analoghe, ma soltanto quando esse si profilino identiche, sì da comportare la totale, manifesta illogicità e irrazionalità delle scelte compiute.

La va... _OMISSIS_ ...rsquo;idoneità di un&r...


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