PROCEDURA --> DISCREZIONALITÀ DELLA P.A. --> NELLE SCELTE URBANISTICHE
La facoltà pianificatoria comunale nell'ambito urbanistico – che si esprime ed attualizza attraverso l’adozione dello strumento generale di governo del territorio, ovvero attraverso le varianti “generali” a quest’ultimo - è assistita da latissima discrezionalità.
Le scelte effettuate dall'Amministrazione nell'adozione dello strumento urbanistico costituiscono apprezzamento di merito, connotato da ampia discrezionalità e, quindi, sottratto al sindacato di legittimità, salvo che non siano inficiate da errori di fatto o da abnormi illogicità, risultino incoerenti con l'impostazione di fondo dell'intervento pianificatorio o siano apertamente incompatibili con le caratteristiche oggettive del territorio.
L’onere di motivazione gravante sull’amministrazione in sede di adozione di uno strumento urbanistico, salvo i c...
_OMISSIS_ ... incidano su zone territorialmente circoscritte ledendo legittime aspettative, è di carattere generale e risulta soddisfatto con l’indicazione dei profili generali e dei criteri che sorreggono le scelte effettuate, senza necessità di una motivazione puntuale e “mirata”.
Il Comune, nell’effettuare le scelte urbanistiche afferenti al proprio territorio, non deve solo tenerne presenti le potenzialità di sviluppo edilizio, ma ben può contemperare (ed indirizzare) queste ultime, ove effettivamente esistenti, con più generali esigenze di pianificazione, coerenti con la tutela da apprestare a valori costituzionalmente garantiti quali, tra gli altri, la tutela del paesaggio, della salute, il diritto alla casa di abitazione.
Le scelte pianificatorie dell’amministrazione costituiscono espressione di ampia discrezionalità, e non sono perciò sindacabili dal giudice amministrativo, a meno che risultino inficiate da arbitrari...
_OMISSIS_ ...volezza manifeste, ovvero da travisamento dei fatti in ordine alle esigenze che si intendono in concreto soddisfare.
Le scelte urbanistiche costituiscono valutazioni di merito sottratte al sindacato giurisdizionale di legittimità, salvo che risultino inficiate da errori di fatto, abnormi illogicità, violazioni procedurali, ovvero che, per quanto riguarda la destinazione di specifiche aree, risultino confliggenti con particolari situazioni che abbiano ingenerato affidamenti e aspettative qualificate.
Le scelte urbanistiche compiute dalle autorità preposte alla pianificazione territoriale costituiscono espressione di ampia discrezionalità. Si tratta, infatti, di scelte di merito, che non possono essere sindacate dal giudice amministrativo, a meno che risultino inficiate da arbitrarietà o irragionevolezza manifeste, ovvero da travisamento dei fatti in ordine alle esigenze che si intendono nel concreto soddisfare.
L’esercizi...
_OMISSIS_ ... pianificazione territoriale ben può tenere conto delle esigenze legate alla tutela di interessi costituzionalmente primari, tra i quali rientrano quelli contemplati dall’articolo 9 della Costituzione .
Pdl, PP e PIP sono sicuramente strumenti urbanistici attuativi del Piano Regolatore Generale, tutti equiordinati. Ma, la fungibilità/alternatività tra lo strumento nel quale si prevede la proposta del privato e quelli propriamente pubblicistici è rimessa alle scelte di “politica urbanistica”.
Il piano urbanistico è sindacabile dal giudice amministrativo nelle sole ipotesi di errori di fatto, di irrazionalità, irragionevolezza o abnormità della scelta.
La discrezionalità dell’amministrazione nell’adozione dei piani urbanistici incontra un limite nel rispetto dei principi di correttezza e buona fede che, ormai, fanno parte anche del diritto amministrativo e consentono di veicolare l’azione ammi...
_OMISSIS_ ...he con riguardo ad attività ampiamente discrezionali, quali l’adozione di piani urbanistici.
Le scelte urbanistiche compiute dalle autorità preposte non possono essere sindacate dal giudice amministrativo salvo che non siano inficiate da arbitrarietà od irragionevolezza manifeste ovvero da travisamento dei fatti in ordine alle esigenze che si intendono nel concreto soddisfare.
Le scelte urbanistiche sono connotate da ampia discrezionalità e sono sindacabili dal giudice amministrativo solo se inficiate da evidenti vizi logici ovvero da errori compiuti nell’apprezzamento degli elementi fattuali presupposti alle stesse.
Le scelte urbanistiche compiute dalle autorità preposte alla pianificazione territoriale rappresentano scelte di merito, che non possono essere sindacate dal giudice amministrativo, salvo che non siano inficiate da arbitrarietà od irragionevolezza manifeste ovvero da travisamento dei fatti in ordine al...
_OMISSIS_ ... si intendono nel concreto soddisfare.
L’esercizio del potere di pianificazione urbanistica e di dettare, attraverso la zonizzazione, particolari regole per l’edificazione nelle diverse aree del territorio comunale, è caratterizzato da un’amplissima discrezionalità che rende sindacabili le scelte operate davanti al giudice amministrativo solo per errori di fatto, abnormità e manifesta irrazionalità delle scelte effettuate.
Le scelte effettuate dall’Amministrazione nell’adozione del piano costituiscono apprezzamento di merito sottratto al sindacato di legittimità, salvo che non siano inficiate da errori di fatto o abnormi illogicità.
La pianificazione di un territorio deve essere logica e coerente, derivando cioè da un disegno ripercorribile in sede giurisdizionale: in tale senso va apprezzato lo scopo che, nelle diverse epoche, si pone il comune, considerando a tale stregua la logicità e la suffic...
_OMISSIS_ ...ivazione desumibile dai diversi atti gravati.
Secondo il costante orientamento della giurisprudenza, le scelte effettuate dall’Amministrazione all’atto dell’approvazione del piano regolatore generale costituiscono apprezzamento di merito sottratto in via generale al sindacato di legittimità del Giudice amministrativo a meno che non siano inficiate da errori di fatto o da abnormi illogicità. Poiché, infatti, l’Amministrazione comunale fruisce di un’ampia discrezionalità nel definire la tipologia delle utilizzazioni delle singole parti del territorio, le scelte effettuate non sono sindacabili dal giudice, salvo però che risultino incoerenti con l’impostazione di fondo dell’intervento pianificatorio o siano manifestamente incompatibili con le caratteristiche oggettive del territorio.
L'Amministrazione comunale gode di ampi margini di discrezionalità nel determinare l'assetto del territorio, con la conse...
_OMISSIS_ ...celte in concreto operate, che possono valorizzare alcune aree mortificando le prospettive di utilizzazione di altre, costituiscono apprezzamenti, che restano soggetti ad un mero sindacato esterno per l’eventuale individuazione di vizi di eccesso di potere.
Per costante orientamento della giurisprudenza, le scelte urbanistiche costituiscono valutazioni di merito sottratte al sindacato giurisdizionale di legittimità, salvo che risultino inficiate da errori di fatto, abnormi illogicità, violazioni procedurali, ovvero che, per quanto riguarda la destinazione di specifiche aree, risultino confliggenti con particolari situazioni che abbiano ingenerato affidamenti e aspettative qualificate.
Le scelte effettuate dall'amministrazione in sede di pianificazione urbanistica di carattere generale costituiscono apprezzamento di merito sottratto al sindacato di legittimità se non per profili di manifesta illogicità ed irragionevolezza.
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_OMISSIS_ ...engano ravvisati evidenti errori di fatto o abnormi illogicità, né alcuna particolare aspettativa o affidamento in capo al proprietario ricorrente, la scelta urbanistica effettuata dall'Amministrazione costituisce apprezzamento di merito sottratto al sindacato di legittimità.
Per consolidato orientamento giurisprudenziale, le scelte urbanistiche sono connotate da ampia discrezionalità e che, per questo motivo, il sindacato del giudice amministrativo è ammesso solo nel caso in cui emergano palesi irrazionalità.
L’urbanistica ed il correlativo esercizio del potere di pianificazione non possono essere intesi, sul piano giuridico, solo come un coordinamento delle potenzialità edificatorie connesse al diritto di proprietà, così offrendone una visione affatto minimale, ma devono essere ricostruiti come intervento degli enti esponenziali sul proprio territorio, in funzione dello sviluppo complessivo ed armonico del medesimo.
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_OMISSIS_ ...di pianificazione urbanistica non è funzionale solo all’interesse pubblico all’ordinato sviluppo edilizio del territorio in considerazione delle diverse tipologie di edificazione distinte per finalità (civile abitazione, uffici pubblici, opifici industriali e artigianali, etc.), ma è funzionalmente rivolto alla realizzazione contemperata di una pluralità di interessi pubblici, che trovano il proprio fondamento in valori costituzionalmente garantiti.
Le scelte urbanistiche effettuate dalla P.A. costituiscono espressione di valutazioni ampiamente discrezionali, insindacabili in sede di legittimità, se non sotto profili di illogicità o travisamento.
La pianificazione territoriale rientra nell’ampia discrezionalità dell’Amministrazione e gli apprezzamenti di merito in ordine alle singole destinazioni di zona non sono sindacabili in sede di legittimità a meno che non risultino inficiate da errori di fatto o da vizi di grav...
_OMISSIS_ ...rrazionalità e contraddittorietà.
E’ consentito all'amministrazione addivenire alla microzonizzazione cioè, all'individuazione di sottozone con caratteristiche peculiari nell'ambito di quelle previamente individuate, purché sia rispettata la necessità che, per aree aventi caratteristiche comuni ed omogenee, venga individuata la corrispondente classificazione e con essa l'uniformità di disciplina.
In tema di disposizioni dirette a regolamentare l'uso del territorio negli aspetti urbanistici ed edilizi vanno distinte le prescrizioni che in via immediata stabiliscono le potenzialità edificatorie della porzione di territorio interessata e le regole che disciplinano le modalità dell'esercizio dell'attività edificatoria che appartengono alla categoria degli atti a contenuto generale, recanti prescrizioni a carattere normativo e programmatico, che hanno la precipua funzione di essere destinate a regolare la futura attività edilizia.
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_OMISSIS_ ... effettuate dall'amministrazione nell'adozione degli strumenti urbanistici costituiscono apprezzamenti di merito sottratti al sindacato di legittimità, se non inficiate da errori di fatto o da abnormi illogicità, sicché anche la destinazione data alle singole aree non necessita di apposita motivazione, salvo che particolari situazioni non abbiano creato aspettative o affidamenti in favore di soggetti le cui posizioni appaiano meritevoli di specifiche considerazioni.
Le scelte urbanistiche compiute dalle Amministrazioni Comunali costituiscono scelte di merito, che non possono essere sindacate dal giudice amministrativo, salvo che non siano inficiate da arbitrarietà od irragionevolezza manifeste ovvero da travisamento dei fatti in ordine alle esigenze che si intendono nel concreto soddisfare. Trattasi, dunque, di apprezzamenti di merito connotati da un’ampia discrezionalità e, pertanto, sottratti al sindacato puntuale del Giudice Amministrativo, il qua...
_OMISSIS_ ...mente esplicarsi solo nelle “ipotesi di manifesta illogicità, irragionevolezza o immotivata compromissione di affidamenti consolidati”.
L’Amministrazione è titolare del potere/dovere di decidere quali scelte, anche di dettaglio, adottare o meno, al fine del miglior perseguimento in concreto dell’interesse pubblico affidato alle sue cure. Dette scelte restano sottratte ad un sindacato sostitutivo del Giudice Amministrativo, se non nel caso in cui non risultino essere manifestamente illogiche, irrazionali o irragionevoli.
La pianificazione urbanistica, nel perseguire l’ordinato assetto complessivo del territorio, coinvolge una pluralità di interessi, rispetto ai quali la disciplina di settore non pone alcuna gradazione né fissa criteri selettivi e pertanto le scelte effettuate dall’amministrazione nell’emanazione dello strumento urbanistico (segnatamente, in ordine alla destinazione delle singole aree)...
_OMISSIS_ ...apprezzamento di merito, connotato da ampia discrezionalità e, quindi, sottratto al sindacato di legittimità, salvo che non siano inficiate da manifesti errori di fatto o da abnormi illogicità, risultino incoerenti con l’impostazione di fondo dell’intervento pianificatorio o siano apertamente incompatibili con le caratteristiche oggettive del...