ABUSI EDILIZI --> SANATORIA --> CONDONO --> ESISTENZA DI VINCOLI
Ai sensi dell’art. 32, comma 27, lett. d), D.L. 269/2003, sono sanabili le opere edilizie abusivamente realizzate in aree sottoposte a specifici vincoli, fra cui quello ambientale e paesistico, purché ricorrano congiuntamente le seguenti condizioni: a) che si tratti di opere realizzate prima dell'imposizione del vincolo, anche se questo non comporta l'inedificabilità assoluta dell'area; b) che, seppure realizzate in assenza o in difformità del titolo edilizio, siano conformi alle prescrizioni urbanistiche; c) che siano opere di minore rilevanza, corrispondenti alle tipologie di illecito di cui ai nn. 4, 5 e 6 dell'allegato 1 del citato decreto (restauro, risanamento conservativo e manutenzione st...
_OMISSIS_ ...bile nemmeno con il parere positivo dell'autorità preposta alla tutela del vincolo.
Per gli abusi edilizi commessi in aree sottoposte a vincolo paesaggistico, il condono ex art. 32 del DL 269/2003 è applicabile esclusivamente agli interventi di minore rilevanza indicati ai numeri 4), 5) e 6) dell'all. 1) al DL stesso (restauro, risanamento conservativo e manutenzione straordinaria) e previo parere favorevole dell'Autorità preposta alla tutela del vincolo, mentre non sono in alcun modo suscettibili di sanatoria le opere abusive di cui ai precedenti numeri 1), 2) e 3) (tra cui rientra il caso di nuova costruzione), quand’anche l'area fosse soggetta soltanto al vincolo d’inedificabilità relativa e gli interventi edilizi risultassero conformi alle norme urbanistiche ...
_OMISSIS_ ...re rilevanza indicati ai numeri 4, 5 e 6 dell’allegato 1 della legge n. 326 del 2003 (restauro, risanamento conservativo e manutenzione straordinaria) e previo parere favorevole dell’Autorità preposta alla tutela del vincolo, mentre non sono in alcun modo suscettibili di sanatoria le opere abusive di cui ai numeri 1, 2 e 3 del medesimo Allegato, anche se l’area è sottoposta a vincolo di inedificabilità relativa e gli interventi risultano conformi alle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici.
Ai sensi dell'art. 32, co. 27, lett. d) del DL 269/2003, le opere abusivamente realizzate in aree sottoposte a specifici vincoli, tra cui quello ambientale e paesistico, sono sanabili se ricorrano congiuntamente le seguenti condizioni: a) le o...
_OMISSIS_ ...e minori senza aumento di superficie (restauro, risanamento conservativo, manutenzione straordinaria); d) vi sia il previo parere dell'Autorità preposta alla tutela del vincolo stesso.
Dal dato normativo (combinato disposto dell'art. 32, l. 28 febbraio 1985 n. 47 e dell'art. 32 comma 27, lett. d, d.l. 30 settembre 2003 n. 269) si trae la conclusione che un abuso compiuto su di un immobile sottoposto a vincolo di inedificabilità, sia esso di natura relativa o assoluta, non può essere condonato quando ricorrono, contemporaneamente: a) l'imposizione del vincolo di inedificabilità relativa prima dell'esecuzione delle opere; b) la realizzazione delle stesse in assenza o in difformità dal titolo edilizio; c) la non conformità alle opere urbanistiche e alle prescrizioni degli strum...
_OMISSIS_ ...rcoscritto nelle aree vincolate solo alle tipologie 4, 5, 6 indicate nell’allegato A della legge (opere di restauro e risanamento conservativo e opere di manutenzione straordinaria realizzate in assenza o in difformità dal titolo abilitativo edilizio; opere o modalità di esecuzione non valutabili in termini di superficie o di volume). La sussistenza del vincolo impedisce, quindi, anche in astratto la possibilità del condono in caso di nuove costruzioni realizzate in assenza o in difformità del titolo abilitativo edilizio e in caso di ristrutturazione edilizia (tipologie 1, 2, 3).
Ai sensi dell’art. 32, comma 26, del D.L. 30 settembre 2003, n. 269, conv. in L. 24 novembre 2003, n. 326, il condono edilizio di opere abusivamente realizzate in aree sottoposte a speci...
_OMISSIS_ ...dinaria) e previo parere favorevole dell'Autorità preposta alla tutela del vincolo, mentre non sono in alcun modo suscettibili di sanatoria le opere abusive di cui ai numeri 1, 2 e 3 del medesimo allegato, anche se l'area è sottoposta a vincolo di inedificabilità relativa e gli interventi risultano conformi alle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici.
Il diniego di sanatoria di opere edilizie realizzate in zone vincolate è da ritenersi sufficientemente motivato con l’indicazione delle ragioni assunte a fondamento della valutazione di incompatibilità dell’intervento con le esigenze poste a base del relativo vincolo.
L'art. 32, comma 26, lettera a), della L. n. 326/2003 ha distinto le tipologie di illecito di cui all'alleg...
_OMISSIS_ ... la sanatoria in tutto il territorio nazionale, dalle aree sottoposte a vincolo, per le quali ha ammesso la sanatoria solo per le "le tipologie di illecito di cui all'allegato 1 numeri 4, 5 e 6", cioè opere di restauro e risanamento conservativo (tipologia 4 e 5), opere di manutenzione straordinaria, e opere o modalità di esecuzione non valutabili in termini di superficie o di volume (tipologia 6). In particolare, il condono edilizio di opere abusivamente realizzate in aree sottoposte a specifici vincoli è applicabile esclusivamente agli interventi di minore rilevanza, indicati ai numeri 4, 5 e 6 dell'allegato 1 della L. n. 326/2003 (restauro, risanamento conservativo e manutenzione straordinaria), e previo parere favorevole dell'Autorità preposta alla tutela del vincolo, mentre ...
_OMISSIS_ ...isultano conformi alle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici.
In tema di condono di cui alla l. n. 47/85, il vincolo va valutato al momento in cui viene esaminata la domanda di condono, essendo, per contro, irrilevante il tempo in cui il vincolo è stato introdotto; la P.A., infatti, a norma dell’articolo 97, comma 2, Cost. ha l’obbligo di osservare la legge e conseguentemente deve tener conto, nel momento in cui provvede, delle norme vigenti e delle qualificazioni giuridiche che esse impongono.
La previsione di cui al comma 27, lettera d), dell’art. 32 del D.L. n. 269/2003 viene in rilievo solamente con riferimento a quelle tipologie di abuso astrattamente sanabili in area vincolata.
L’art. 32...
_OMISSIS_ ...erventi di ristrutturazione edilizia in assenza o in difformità dal titolo edilizio - per cui è possibile la sanatoria in tutto il territorio nazionale, mentre nelle aree sottoposte a vincolo è ammissibile la sanatoria solo per le tipologie di illecito di cui all’allegato 1 numeri 4, 5 e 6, cioè opere di restauro e risanamento conservativo (tipologia 4 e 5), opere di manutenzione straordinaria, opere o modalità di esecuzione non valutabili in termini di superficie o di volume (tipologia 6).
Non possono essere sanate le opere che hanno comportato la realizzazione di nuove superfici e nuova volumetria in zona assoggettata a vincolo paesaggistico, sia esso di natura relativa o assoluta, o comunque di inedificabilità, anche relativa.
Le opere abusivamente re...
_OMISSIS_ ...del d. l. 30 settembre 2003 n. 269, conv. in l. 24 novembre 2003 n. 326, vale a dire che: a) si tratti di opere realizzate prima della imposizione del vincolo; b) seppure realizzate in assenza o in difformità del titolo edilizio, siano conformi alle prescrizioni urbanistiche; c) siano opere minori senza aumento di superficie (restauro, risanamento conservativo, manutenzione straordinaria); d) vi sia il previo parere dell'Autorità preposta alla tutela del vincolo.
L’art. 32 della l. n. 326/2003 ha introdotto una disciplina più severa e rigorosa rispetto ai condoni edilizi che l’hanno preceduta, escludendo la possibilità di ottenere la sanatoria in presenza di due requisiti, ovvero la vigenza di un vincolo di inedificabilità, anche relativa, apposto prima della rea...
_OMISSIS_ ... abusivamente realizzate in aree sottoposte a specifici vincoli è applicabile esclusivamente agli interventi di minore rilevanza indicati ai numeri 4, 5 e 6 dell’allegato 1 della legge n. 326 del 2003 (restauro, risanamento conservativo e manutenzione straordinaria) e previo parere favorevole dell’Autorità preposta alla tutela del vincolo, mentre non sono in alcun modo suscettibili di sanatoria le opere abusive di cui ai numeri 1, 2 e 3 del medesimo allegato, anche se l’area è sottoposta a vincolo di inedificabilità relativa e gli interventi risultano conformi alle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici.
Per effetto dell'art. 32, comma 26, lett. a), D.L. 269/2003, quando si tratti di interventi abusivi commessi su immobili sogget...
_OMISSIS_ ...ervativo realizzati nelle zone omogenee A di cui al D.M. 2 aprile 1968, n. 1444, art. 2, di restauro e risanamento conservativo realizzate in altre zone, e di manutenzione straordinaria.
Gli interventi abusivi in aree vincolate sono sanabili ex art. 32 d.l. 269/2003 soltanto se consistono in restauri, risanamenti conservativi o manutenzioni straordinarie e configurano abusi solo formali; non sono invece sanabili le altre tipologie di interventi, anche se conformi alle norme e alle prescrizioni urbanistiche: è questa infatti l'unica interpretazione imposta dal coordinamento logico tra le disposizioni di cui al comma 26, lett. a) e al comma 27, lett. d) dell'art. 32 cit.
Quando le previsioni di tutela sono sopraggiunte alla realizzazione dell’intervento ed...
_OMISSIS_ ...giunte ad integrare la disciplina dell’area risultano del tutto incompatibili con la tipologia dell’intervento già realizzato.
Ai sensi dell'art. 32, comma 27, lettera d), d.l. 269/2003, convertito in l. 326/2003, sono sanabili le opere abusive realizzate in aree sottoposte a specifici vincoli (tra cui quello ambientale e paesistico) purché ricorrano congiuntamente determinate condizioni: che si tratti di opere realizzate prima dell'imposizione del vincolo; che, pur realizzate in assenza o in difformità del titolo edilizio, siano conformi alle prescrizioni urbanistiche; che siano opere di minore rilevanza, corrispondenti alle tipologie di illecito di cui ai nn. 4, 5 e 6 dell'allegato 1 d.l. 269/2003 (restauro, risanamento conservativo e manutenzione straordinaria...
_OMISSIS_ ...e 2003 n. 269, convertito dalla l. 24 novembre 2003 n. 326, le opere edilizie abusivamente realizzate in aree sottoposte a specifici vincoli, fra cui quello ambientale e paesistico, purché ricorrano congiuntamente le seguenti condizioni: a) che si tratti di opere realizzate prima dell'imposizione del vincolo, anche se questo non comporta l'inedificabilità assoluta dell'area; b) che, seppur realizzate in assenza o in difformità del titolo edilizio, siano conformi alle prescrizioni urbanistiche; c) che siano opere di minore rilevanza, corrispondenti alle tipologie di illecito, di cui ai nn. 4, 5 e 6, d.l. n. 269 del 2003 (restauro, risanamento conservativo e manutenzione straordinaria) senza aumento di superficie; d) che vi sia il previo parere favorevole dell'autorità preposta al vincolo. I...
_OMISSIS_ ...ssivo all'abuso edilizio del quale si chiede il condono, al fine del rilascio di concessione in sanatoria in zona soggetta a vincolo paesaggistico, il nulla osta ex art. 32 l. n. 47/1985 deve tener conto di tutti i vincoli esistenti sull'area sulla base della normativa vigente e, quindi, sia dei vincoli originari che di quelli sopravvenuti rispetto all'epoca dell'abuso e delle qualificazioni giuridiche che la stessa vincolistica impone, al fine di garantire la compatibilità dei manufatti con la più recente valutazione dell'interesse pubblico generale al corretto utilizzo del territorio.
Il d.l. 269/2003 disciplina in maniera più restrittiva, rispetto al "primo condono edilizio" di cui alla l. 47/1985, le fattispecie degli abusi edilizi nelle zone sottoposte a vinco...
_OMISSIS_ ...cedimentale di alcun parere dell'autorità ad esso preposta, con ciò collocando l'abuso nella categoria delle opere non suscettibili di sanatoria.
La particolare pregnanza dell’interesse pubblico sotteso all’istituzione di un vincolo paesaggistico (nella specie gravante sulla città di Venezia), costituzionalmente rilevante (art. 9, comma 2, della Costituzione), giustifica un approccio rigoroso dell’Ente alle pratiche edilizie, anche in relazione a manufatti di non ampie dimensioni.
Ai sensi dell’art. 32, co. 27, lett. d) del d.l. n. 269/2003, convertito dalla l.n. 326/2003 (c.d. terzo condono), le opere abusivamente realizzate in aree sottoposte a specifici vincoli, fra cui quello ambientale e paesistico, sono sanabili solo se ricorrono ...
_OMISSIS_ ...mi alle prescrizioni urbanistiche; c) si tratti di opere minori senza aumento di superficie (restauro, risanamento conservativo, manutenzione straordinaria); d) vi sia il previo parere dell’Autorità preposta alla tutela del vincolo.
L’art. 32, comma 27, lett. d, del d.l. n. 269/2003 esclude dalla sanatoria le opere abusive realizzate su aree caratterizzate dai vincoli imposti sulla base di leggi statali e regionali a tutela degli interessi idrogeologici e delle falde acquifere, dei beni ambientali e paesistici, nonché dei parchi e delle aree protette nazionali, regionali e provinciali, subordinando, peraltro, l'esclusione a due condizioni disgiunte, costituite: a) dal fatto che il vincolo sia stato istituito prima dell'esecuzione delle opere sine titulo; b) dal f...
_OMISSIS_ ...ge n. 269 del 2003 convertito nella legge n. 326 del 2003, sono sanabili le opere abusive realizzate in aree sottoposte a specifici vincoli (tra cui quello ambientale e paesistico) purché ricorrano congiuntamente determinate condizioni: che si tratti di opere realizzate prima dell'imposizione del vincolo; che, pur realizzate in assenza o in difformità del titolo edilizio, siano conformi alle prescrizioni urbanistiche; che siano opere di minore rilevanza, corrispondenti alle tipologie di illecito di cui ai nn. 4, 5 e 6 dell'allegato 1 del d. l. n. 269 del 2003 (restauro, risanamento conservativo e manutenzione straordinaria) senza quindi aumento di superficie; che vi sia il previo parere favorevole dell'autorità preposta al vincolo.
Le opere ricadenti in zone sottoposte a vin...
_OMISSIS_ ...o di cui ai nn. 4, 5 e 6 dell'Allegato 1 alla legge n. 326/2003; con esclusione, quindi, di tutte le ipotesi di "nuova costruzione" realizzata in assenza o in totale difformità dal titolo edilizio in zona assoggettata ad un suddetto vincolo.
Ai sensi del D.L. 30 settembre 2003, n. 269, art. 32, commi 26, lett. a), e art. 27, lett. d), convertito con modificazioni dalla L. 24 novembre 2003, n. 326, e dell'allegato 1, non sono in alcun modo suscettibili di sanatoria le opere abusive di cui ai numeri 1, 2 e 3 dell'allegato 1 alla citata legge (cd. abusi maggiori), realizzate su immobili soggetti a vincolo paesaggistico, a prescindere dal fatto che (ad anche se) si tratti di interventi conformi alle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici e a...
_OMISSIS_ ...l'allegato 1 al D.L. n. 326, cit. (restauro, risanamento conservativo, manutenzione straordinaria), previo parere della autorità preposta alla tutela del vincolo.
Il sopravvenuto regime di inedificabilità dell’area non può considerarsi una condizione ex se preclusiva e insuperabile alla condonabilità degli edific...