Condizioni per l'accoglimento della domanda di condono edilizio

ABUSI EDILIZI --> SANATORIA --> CONDONO --> PRESUPPOSTI --> IN GENERALE

Per il condono edilizio non è richiesto che l'opera abusivamente realizzata sia conforme agli strumenti urbanistici vigenti al momento del rilascio del provvedimento ed a quelli vigenti al momento della sua realizzazione.

In tema di abusi edilizi, ai fini dell'applicazione dell'art. 44 della l. 47/1985, il Giudice, anche se non è tenuto ad effettuare una delibazione approfondita sui profili di concedibilità del condono, è sempre tenuto ad una verifica estrinseca sulla sussistenza dei presupposti minimali di ammissibilità dell’istanza di condono in relazione alla specifica vicenda dedotta in contenzioso, con particolare riguardo al tempo della consumazione degli abusi ed all’eventuale ricorrenza di casi d’assoluta insanabilità ex lege.

Non può aver rilievo, ai fini della dichiarazione di illegittimità della procedura di condono... _OMISSIS_ ...ircostanza che essa venga definita a distanza di molto tempo dalla presentazione della relativa domanda, attesa l’assenza di una specifica norma di legge che valorizzi, sotto il profilo giuridico, tale circostanza di fatto in favore del richiedente (oltre alla formazione del silenzio-assenso), con conseguente irrilevanza patologica del tempo trascorso tra la realizzazione dell’opera abusiva e la conclusione dell’iter procedimentale di condono. Infatti la mera inerzia da parte dell’amministrazione nell’esercizio di un potere-dovere finalizzato alla tutela di rilevanti finalità di interesse pubblico non è idonea a far divenire legittimo ciò che (l’edificazione sine titulo) è sin dall’origine illegittimo.

Riscontrato che il condono edilizio è uno strumento eccezionale e temporaneo giustificato essenzialmente da straordinarie e contingenti ragioni finanziarie e che come tale la sua disciplina è soggetta ad una rigida i... _OMISSIS_ ... ne consegue che è possibile ottenere il rilascio del titolo abilitativo in sanatoria soltanto quando ricorrono i rigorosi presupposti previsti dalla legge di disciplina del singolo condono.

Allorquando - con l’art. 31, comma 2, della l. n.47 del 1985 - il legislatore ha consentito il condono delle sole opere abusive “ultimate” entro una determinata data (o - ciò che esprime il medesimo concetto - allorquando ha preteso che per ottenere il condono delle opere abusive sanabili, le stesse dovessero essere state già “ultimate” ad una certa data), non ha affatto inteso riferirsi ad opere volte a rendere i manufatti (abusivi) conformi alle disposizioni urbanistiche (essendo evidente che nel caso in cui ciò si verifichi non occorre chiedere alcun condono, essendo sufficiente ricorrere alla c.d. “sanatoria di regime”, o “accertamento di conformità”), ma alle opere volte a rendere il manufatto abusivo concretam... _OMISSIS_ ...le. E cioè utilizzabile sotto il profilo funzionale e non certo dal punto di vista giuridico.

Ciò che il legislatore ha inteso statuire con l'art. 31 della legge n. 47/1985 è che sono condonabili le sole opere che, per quanto abusive, siano state “già ultimate”, ma non anche (e non certo) che possono essere condonate esclusivamente le opere che entro una certa data siano state “rese conformi” alle disposizioni urbanistiche.

Ai sensi dell'art. 31 legge n. 47/1985, il condono va negato:- nel caso in cui venga chiesta la sanatoria di opere abusive che, ad una certa data, siano ancora “in corso”;- ma non anche nel caso in cui le opere (abusive) non siano state (o non vengano) rese conformi alle disposizioni urbanistiche ordinariamente vigenti.

Alla luce della specialità dell’istituto del condono edilizio e dei suoi rigidi presupposti, anche temporali, di applicazione, non può essere consen... _OMISSIS_ ...tario del bene che non si è attivato presentando domanda nei termini -pur legittimato in via autonoma- di ottenere il bene della vita consistente nella sanatoria dell’abuso.

La normativa sul condono edilizio non richiede ai fini di quest’ultimo la conformità urbanistica dell’abuso.

Il pagamento degli oneri concessori è una delle condizioni previste per l’ottenimento del provvedimento di condono edilizio ma non certo l’unica condizione: pertanto, in presenza di tale pagamento (e anche delle relative richieste da parte del Comune interessato) non è, comunque, possibile ipotizzare la sussistenza della volontà dell’Amministrazione all’emanazione del provvedimento favorevole atteso che la predetta P.A. dovrà valutare anche la presenza di tutti gli altri presupposti richiesti dalla Legge.

La concessione in sanatoria costituisce un provvedimento autonomo, che può anche intervenire in mancanza... _OMISSIS_ ...te titolo edilizio; non può quindi essere viziato per invalidità derivata dalla illegittimità di un precedente titolo edilizio, mentre può essere viziato per profili propri, in particolare qualora manchi la conformità urbanistica dell’immobile sanato.

Per aversi i requisiti minimi del “rustico” condonabile di cui al comb. disp. artt. 32, comma 25, del d.l. n. 269/2003 e 31, comma 2, della l. n. 47/1985 occorre verificare la sussistenza dei seguenti punti: - la costruzione condonabile deve essere completata a rustico, ossia in tutte le sue strutture essenziali, mediante realizzazione delle tamponature e della copertura, in quanto determinanti per stabilire la relativa volumetria e la sagoma esterna, restando, invece, irrilevanti le opere di rifinitura, quali, ad es., la pavimentazione e gli infissi; - quanto al rustico, esso deve consistere nel completamento di tutte le strutture essenziali, e, in particolare, delle tamponature esterne, ne... _OMISSIS_ ...izzare in concreto i volumi individuabili ed esattamente calcolabili, indipendentemente dai materiali utilizzati; tamponature esterne che assolvono, quindi, la funzione di isolamento dell'immobile dalle intemperie e configurano l'opera nella sua fondamentale volumetria; - quanto alla copertura, questa deve intendersi come qualsiasi chiusura superiore, anche non avente carattere di stabilità e definitività, idonea a consentire l'individuazione del volume dell'edificio e ad impedirne la maggiorazione.

La domanda di condono si intende accolta, in presenza delle seguenti condizioni: -- ultimazione delle opere abusive entro il 31 marzo 2003; -- decorso del termine perentorio prefissato per una pronuncia espressa dell’amministrazione comunale; -- pagamento dell’oblazione e degli oneri concessori dovuti; -- produzione della documentazione necessaria all’accatastamento.

L’istanza di condono deve essere esaminata solo qualora ... _OMISSIS_ ...anazione del provvedimento esista ancora l’immobile che ne è l’oggetto.

È pacifico il principio per il quale, in pendenza dell'istanza di condono, all'interessato è precluso modificare nella sostanza l'assetto del bene.

Deve aversi riguardo, ai fini del procedimento di sanatoria, alla situazione di fatto esistente al momento della presentazione della domanda al fine di verificarne la conformità alle norme vigenti.

L’art. 31 della l. n. 47/85, nello specificare il concetto di “ultimazione” dell’opera ai fini della sanatoria di un abuso per le opere interne a edifici già esistenti e quelle non destinate alla residenza, in relazione alle quali il concetto di completamento è riferito alla funzionalità dell’opera,va inteso nel senso di sussistenza degli elementi indispensabili a rendere possibile l’uso per il quale sono state realizzate ovvero l’uso diverso da quello a suo tempo... _OMISSIS_ ... caso di mutamento di quest’ultimo.

La sanatoria di un intervento già realizzato abusivamente necessita del rispetto della c.d. doppia conformità.

Il richiamo alla conformità alla strumentazione urbanistica non costituisce il parametro corretto per valutare la condonabilità delle opere: l’articolo 32 della legge n. 326/2003 consente infatti, in generale, il condono edilizio anche per opere che non siano conformi alla disciplina vigente (comma 1), stabilendo il limite della conformità urbanistica unicamente per le aree vincolate (comma 26).

Il permesso in sanatoria è ottenibile soltanto in presenza dei presupposti espressamente delineati dall’art. 36 d.P.R n. 380/2001, ossia a condizione che l’intervento risulti conforme alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente al momento sia della realizzazione del manufatto, sia della presentazione della domanda.

Deve escludersi la possibilità del... _OMISSIS_ ...anatoria condizionata, caratterizzata dal fatto che i suoi effetti vengono subordinati alla esecuzione di specifici interventi aventi lo scopo di far acquisire alle opere il requisito della conformità alla disciplina urbanistica ed edilizia che non posseggono, poiché tali provvedimenti devono ritenersi illegittimi, in quanto il D.P.R. n. 380 del 2001, art. 36 si riferisce esplicitamente ad interventi già ultimati e stabilisce come la doppia conformità debba sussistere sia al momento della realizzazione dell'opera, sia al momento della presentazione della domanda di sanatoria.

In tema di sanatoria di abusi edilizi, l'accertamento inerente la conformità o meno dell’opera abusiva con la normativa urbanistica e le prescrizioni dello strumento comunale postula valutazioni giuridiche e non tecniche, trattandosi di confrontare le caratteristiche dell’intervento con norme che disciplinano l’assentibilità degli interventi, similmente del resto a q... _OMISSIS_ ...perare in caso di accertamento di conformità di cui all’art. 36 del Testo unico sull’edilizia.

Il condono edilizio interessa i rapporti fra la p.a. ed il privato costruttore, restando però impregiudicati i diritti dei terzi, che possono far valere la violazione delle norme suddette e chiedere il risarcimento dei danni o la demolizione delle opere abusive.

Il riferimento del D.P.R. n. 380 del 2001, art. 36 alla conformità alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente al momento della realizzazione dell'opera non può che essere inteso con riferimento alla situazione di fatto di tale epoca, sulla base della quale dovrà, dunque, necessariamente, essere verificata detta conformità, posto che tale indagine non può non tenere conto dello stato di fatto esistente al momento della realizzazione delle opere, sulla base del quale dovrà, quindi, esserne verificata la conformità agli strumenti urbanistici dell'epoca, nonché a quelli vigenti... _OMISSIS_ ... rilascio del permesso di costruire in sanatoria.

Il potere repressivo degli abusi edilizi sorge, con carattere vincolato, dall’accertamento della realizzazione di opere prive del prescritto titolo edilizio e paesaggistico, mentre è onere dell’interessato richiedere la sanatoria, qualora l’intervento sia conforme alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente sia al momento della realizzazione dello stesso, sia al momento della presentazione della domanda.

Nel caso del condono edilizio per immobile abusivo, è il richiedente che versa in una situazione di illecito e che, se intende riportare alla “liceità” quanto abusivamente realizzato per il tramite dell’adozione da parte della pubblica amministrazione di una concessione edilizia in sanatoria, ha l’onere di provare la sussistenza dei presupposti e requisiti normativamente previsti.

Il condono edilizio, per come regolato dalla legge n... _OMISSIS_ ...postula l’accertamento della compatibilità dell’intervento abusivo con la disciplina urbanistica vigente.

Dal complesso del quadro normativo di cui all’art. 2 della l. 662/1996 (modificato dall'art. 10 del D.L. 31 dicembre 1996, n. 669, convertito con modificazioni dalla Legge 28 febbraio 1997, n. 30), è evidente l'intento del legislatore di porre in atto una risistemazione della materia del governo del territorio, idonea ad impedire il ripetersi del fenomeno dell'abusivismo edilizio attraverso la sua repressione, nonché di stabilire termini rigorosi per consentire la sanatoria, ed evitare la protrazione di situazioni incerte, con il pericolo di ulteriori abusi.

Ai fini dell’operatività del condono edilizio l’opera si considera ultimata laddove esista una struttura che ne definisca la rilevanza urbanistico-edilizia e consenta di identificarne la specifica natura.

L’opera abusiva, per poter e... _OMISSIS_ ...ultimata, deve presentare comunque in modo inequivoco gli elementi strutturali tipici e caratterizzanti la tipologia cui la stessa appartiene.

Ai fini del rilascio del titolo edilizio in sanatoria, il manufatto deve ritenersi completato funzionalmente laddove abbia conseguito uno stato di realizzazione o avanzamento tale da consentirne potenzialmente, e salve le sole finiture, la fruizione, ossia deve aver assunto una forma stabile ed una adeguata c...


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