I controlli della rendita proposta e termine per la verifica

La circolare n. 1 del 13 febbraio 2004 della Direzione Centrale Cartografia, catasto e pubblicità immobiliare disciplina le modalità per l’espletamento delle verifiche delle rendite catastali proposte con gli atti di aggiornamento che pervengono agli Uffici provinciali.

Tali verifiche possono essere svolte a tappeto (entro limiti fissati annualmente dalla Direzione Centrale) o a campione, secondo criteri casuali e deterministici, in base all’organizzazione dell’Ufficio, e alla concreta disponibilità di risorse all’uopo destinabili.

Le verifiche “a tappeto” in relazione alla sua stessa definizione terminologica debbono riguardare tutti i documenti in ingresso; è tuttavia evidente che occorre dedicare una specifica attenzione, ai fini del sopralluogo ed alla assegnazione delle pratiche in verifica, per le dichiarazioni concernenti:

a) unità immobiliari ascrivibili nelle categorie speciali D e ... _OMISSIS_ ...aventi consistenza superiore a soglie predeterminate;

b) unità immobiliari ascrivibili nelle categorie ordinarie di rilevante entità per consistenza, per classamento o interesse per ubicazione, ovvero, quando si registrano rilevanti difformità tra il classamento proposto e quello automatico;

c) unità immobiliari oggetto di dichiarazione di variazione per diversa distribuzione interna, ovvero per ristrutturazione parziale o totale o per modifica della destinazione d’uso, alle quali è stato proposto un classamento e/o una rendita inferiore a quella precedentemente in atti;

d) unità immobiliari per le quali viene proposta l’iscrizione in catasto in categorie e classi a più bassa redditività, ovvero, temporaneamente esenti da attribuzione di rendita (fabbricati in corso di costruzione, in corso di definizione o collabenti).

Di contro, le verifiche “a campione” riguardano solo una parte delle ... _OMISSIS_ ...ri presenti nei documenti in ingresso in ogni mese e che dovranno essere selezionate secondo i seguenti criteri :
casuale – devono essere sottoposte a verifica: - almeno il 5% di tutte le unità;

- le unità immobiliari comprese in almeno dieci documenti per ogni operatore che ha effettuato i controlli in fase di accettazione e registrazione del documento;
deterministico – su tutte le unità immobiliari di cui alle tipologie indicate alle lettere a), b), c), d) in precedenza citate.
La verifica dovrà comunque riguardare tutte le unità immobiliari presenti nei documenti oggetto della selezione campionaria.

Ad una prima selezione manuale delle suddette pratiche, soggette ai controlli di tipo deterministico, provvede l’operatore dell’Ufficio provinciale dell’Agenzia preposto all’accettazione che ha effettuato i controlli preliminari, sulla base dei limiti qualitativi ... _OMISSIS_ ...definiti con specifico provvedimento del Direttore dell’Ufficio.

Più recentemente, l’Agenzia del territorio ha attivato delle procedure informatiche per la composizioni in automatico del campione secondo criteri predefiniti localmente, in forma differenziabile anche per Comune o porzione territoriale dello stesso.

In tale campione composto sulla base di analisi statistiche condotte sui risultati conseguiti con i pregressi controlli, confluisce una parte di unità immobiliari selezionata in forma del tutto casuale nonché tutte le unità immobiliare:
per le quali sono stati presentati documenti di aggiornamento ai sensi del comma 336 della legge n. 311/04;
segnalate dal Comune (ai sensi dell'articolo 34-quinquies del decreto-legge 10 gennaio 2006, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 marzo2006, n. 80) e pervenute in Ufficio prima della definizione del campione da sottoporre a verifica; [1] ... _OMISSIS_ ... oggetto di variazione con rendita proposta inferiore rispetto alla rendita in atti.
L’ufficio, in relazione alle valutazioni tecniche di competenza, può:
validare il classamento proposto dalla parte;
modificare il classamento proposto con il valore del classamento automatico;
modificare il classamento proposto con altro classamento.
La verifica della rendita può avvenire anche in seguito a controllo sopralluogo.

Le pratiche da verificare sopralluogo possono essere individuate casualmente ovvero puntualmente per le casistiche specifiche ove la verifica sul posto appare determinante per rilevare elementi informativi controversi o utili ai fini della valutazione (ad esempio categorie speciali e particolari).

La correzione di errori imputabili alle parti in quanto generati da atti di aggiornamento errati, deve essere richiesta alle parti stesse.

La r... _OMISSIS_ ...assamento deve infine essere notificata alla parte interessata tramite l’apposita procedura di notifica.

Quando l’Ufficio riscontra difformità sostanziali o incoerenze imputabili ai professionisti nella redazione della documentazione esaminata, qualora ne ricorrano i presupposti, le segnala agli ordini o ai collegi professionali competenti, secondo quanto previsto dall’articolo 3 del D.P.R. 26 0ttobre 1972, n. 650.

Quando l’Ufficio accerta, in sede di sopralluogo, che la planimetria dell’u.i.u. è differente dallo stato di fatto, provvede ad inserire nel database censuario una specifica annotazione (“planimetria non rispondente allo stato di fatto”) in modo da far constatare che la planimetria è difforme e invita l’interessato a presentare una nuova denuncia DOCFA con allegata la planimetria aggiornata.

L’Ufficio provvede inoltre a sostituire la planimetria abbinata all... _OMISSIS_ ...iare, con copia della stessa planimetria, sulla quale è apposta la dicitura “non rispondente allo stato di fatto”.

Di tale circostanza è informato il Comune competente, in ottemperanza alle disposizioni di cui alla circolare n. 3 del 1976.

Circa il termine per la verifica della rendita proposta, il “Regolamento recante norme per l’automazione delle procedure di aggiornamento degli archivi catastali e delle conservatorie dei registri immobiliari”, adottato con decreto del Ministro delle finanze 19 aprile 1994, n. 701, ha, fra l’altro, previsto la procedura DOCFA che consente al contribuente, in attuazione dell’art. 1, comma 3, di dichiarare una rendita proposta per l’unità immobiliare denunciata in catasto. Il successivo coma 3 prevede:

« 3. Tale rendita rimane negli atti catastali come «rendita proposta» fino a quando l'ufficio non provvede con mezzi di accertam... _OMISSIS_ ...i o tradizionali, anche a campione, e comunque entro dodici mesi dalla data di presentazione delle dichiarazioni di cui al comma 1, alla determinazione della rendita catastale definitiva. È facoltà dell'amministrazione finanziaria di verificare, ai sensi dell'art. 4, comma 21, del decreto-legge 19 dicembre 1984, n. 853, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 febbraio 1985, n. 17, le caratteristiche degli immobili oggetto delle dichiarazioni di cui al comma 1 ed eventualmente modificarne le risultanze censuarie iscritte in catasto. Per il primo biennio di applicazione delle suddette disposizioni, il predetto termine è fissato in ventiquattro mesi, a partire dalla data fissata dal provvedimento indicato al comma 1.».

Le modalità ed i termini del procedimento che portano all’attribuzione della rendita catastale sono state e sono spesso oggetto di controversia tra i contribuenti e gli Uffici provinciali di questa Agenzia, innanzi alle Commis... _OMISSIS_ ...e.

Una delle censure più frequentemente sollevate dai ricorrenti riguarda proprio la presunta illegittimità dell’accertamento della rendita catastale effettuato oltre il periodo di riferimento previsto dal menzionato comma 3.

Con la circolare n. 7 del 2005, l’Agenzia del territorio al fine di dare più efficacia alla difesa degli uffici dell’Agenzia sulle eccezioni sollevate dalle parti ricorrenti, in ogni ordine e grado dei giudizi pendenti, e con l’intento di fornire indicazioni in merito alla corretta prassi procedurale da seguire, ha:
invitato gli Uffici provinciali a porre in essere tutti quegli accorgimenti che consentano la rapida registrazione negli atti catastali delle rendite rettificate ai sensi del richiamato art. 1, comma 3, del D.M. 701/94, e la relativa notifica. Di fatto, l’efficacia fiscale delle rendite catastali comunque attribuite o modificate, a partire dal 01.01.2000, ai sensi ... _OMISSIS_ ... 74, comma 1, della L. 342/2000 “decorre dalla loro notifica.
precisato che il termine sopraindicato è comunque da intendersi ordinatorio e non perentorio ed è possibile che gli uffici possano riscontrare, in seguito ad accurate verifiche, supportate preferibilmente da visite dell’unità oggetto d’accertamento, la necessità di procedere alla rettifica dei dati censuari iscritti in atti, anche se risultano trascorsi i dodici mesi previsti dalla norma in esame.
A confermare tale indirizzo posto in essere dall’Agenzia del territorio,

si è formato un consolidato orientamento giurisprudenziale del quale si citano alcuni esempi.

Corte di Cassazione, Sezione V tributaria, sentenza n.16824 del 21/07/2006

« Il termine massimo posto dall'art. 1, co. 3, D.M. 701/1994 per la determinazione dell'amministrazione finanziaria sulla "rendita proposta" all'interno della procedur... _OMISSIS_ ...ente ordinatorio: rispetto a tale procedura è assolutamente incompatibile un limite temporale alla modificazione o all'aggiornamento delle rendite catastali.»

Corte di Cassazione, Sezione V tributaria, sentenza n.14103 del 11/06/2010

« Il termine massimo di un anno assegnato all'ufficio per la determinazione della rendita catastale definitiva non ha natura perentoria, con conseguente decadenza dell'amministrazione dall'esercizio del potere di rettifica, ma meramente ordinatoria.»

Cfr. anche sentenze cassazione n. 14103-10 13088-10;11805-10; 24149-09; 22690-09; 22711-09; 14500-09; 8764-09; 28023-08; 20637-07; 16824-06