Trasferimento di beni pubblici al legittimo acquirente: il ritardo della p.a. è risarcibile

TRASFERIMENTO E ACQUISTO DEI DIRITTI REALI --> ACQUISTO ALLA MANO PRIVATA --> DA PUBBLICO A PRIVATO --> DISMISSIONE/CARTOLARIZZAZIONE --> CONTROLLI

Sintesi: Il procedimento di formazione della volontà contrattuale dell’Amministrazione si svolge articolandosi attraverso due serie di atti: la c.d. serie negoziale, che consta di atti privatistici, e la c.d. serie procedimentale, che consta di atti amministrativi, quali la deliberazione a contrarre, l’approvazione o il diniego o la revoca dell’approvazione, la registrazione e il visto, ovvero il diniego degli stessi; quest’ultimi sono rivolti a conferire esecutività al contratto, sulla base di un controllo preventivo susseguente di mera legittimità.

PROCEDURA --> CONTROLLI

Sintesi: La fase essenziale del procedimento di controllo dinanzi alla Corte dei Conti, come regolato dagli artt. 18-22-24 del R.D. 1214 del 1934 è il contraddittorio con ... _OMISSIS_ ...trazione, previsto al limitato fine di conoscerne le deduzioni sui profili d’illegittimità prospettati dall’Ufficio; in caso di contrasto, sull’ammissione al visto per la registrazione provvede la Sezione di Controllo della Corte dei Conti, in adunanza generale.

Sintesi: L’Amministrazione non può, nell’interloquire con l’interessato, limitarsi alla mera comunicazione dei rilievi e del diniego di visto della Corte dei conti, senza l’esternazione delle proprie ragioni in merito alla scelta effettuata di aderirvi.

Estratto: «“Com’è noto, il procedimento di formazione della volontà contrattuale dell’Amministrazione si svolge articolandosi attraverso due serie di atti: la c.d. serie negoziale, che consta di atti privatistici, e la c.d. serie procedimentale, che consta di atti amministrativi, quali la deliberazione a contrarre, l’approvazione o il diniego o la revoca dell... _OMISSIS_ ... la registrazione e il visto, ovvero il diniego degli stessi; quest’ultimi sono rivolti a conferire esecutività al contratto, sulla base di un controllo preventivo susseguente di mera legittimità. Gli atti di causa dimostrano che nel caso in esame è stato osservato l’ordinario procedimento di controllo dinanzi alla Corte dei Conti, come regolato dagli artt. 18-22-24 del R.D. 1214 del 1934.Fase essenziale di tale procedimento è il contraddittorio con l’Amministrazione, previsto al limitato fine di conoscerne le deduzioni sui profili d’illegittimità prospettati dall’Ufficio; in caso di contrasto, sull’ammissione al visto per la registrazione provvede la Sezione di Controllo della Corte dei Conti, in adunanza generale, com’è avvenuto in fattispecie (deliberazione del 4 novembre 1993).Di qui il fondamento della censura in esame, con la quale si contesta la legittimità delle impugnate note con le quali l’Intendenza di Reggio Emi... _OMISSIS_ ...ente aderendo ad essi, si è limitata a comunicare, rispettivamente, i rilievi (racc. n. 18256/93) ed il diniego di visto della Corte dei Conti alla registrazione della vendita del bene demaniale (racc. 23123/93), acquistato dall’appellante. Ritiene, invero, il Collegio che i rilievi della Corte dei Conti ai quali si riferisce l’art. 24 del citato R.D. siano diretti a contestare all’Amministrazione gli apparenti profili di legittimità dell’atto sottoposto al controllo preventivo di legittimità, al fine di conoscere le eventuali deduzioni contrarie dell’Autorità emanante, onde quest’ultima possa controdedurre sui profili di illegittimità prospettati dall’organo di controllo, insistendo per la registrazione del contratto, ovvero accoglierne le eccezioni e procedere al ritiro dell’atto ancora inefficace. In questa situazione non può allora l’Amministrazione, nell’interloquire con l’interessato, limitarsi alla ... _OMISSIS_ ...one dei rilievi e del diniego di visto della Corte dei conti, senza l’esternazione delle proprie ragioni in merito alla scelta effettuata di aderirvi. E tanto più appare condivisibile la censura in esame, se si osserva che nella specie l’Amministrazione, come dimostrano gli atti di causa della serie procedimentale sopra descritta, si è avvalsa della facoltà di controdedurre ai rilievi della Corte.Né l’Amministrazione stessa poteva ignorare che l’esternazione delle ragioni di una scelta contraria all’acquirente del bene demaniale era nella specie richiesta dal lungo tempo trascorso dalla data di approvazione del contratto (circa cinque anni), per il quale si era ragionevolmente ingenerato nell’interessato un legittimo affidamento nella regolarità della vendita.Non possono del resto esservi dubbi sul fatto che l’Amministrazione pur in presenza del vincolo a non eseguire l’atto controllato in presenza del diniego di visto dell... _OMISSIS_ ...ti, non perde la propria capacità funzionale, onde anche nella situazione descritta era tenuta ad osservare l’obbligo di motivare i propri atti successivi a tale diniego, secondo un principio che è divenuto di portata generale con la legge n. 241 del 1990 (art. 3), e che com’è noto è esplicativo del principio costituzionale del buon andamento dell’attività amministrativa (art. 97 Cost.)”(così testualmente: Cons. Stato, Sez. IV, 27 ottobre 2005, n. 6031).»

TRASFERIMENTO E ACQUISTO DEI DIRITTI REALI --> ACQUISTO ALLA MANO PRIVATA --> DA PUBBLICO A PRIVATO --> DISMISSIONE/CARTOLARIZZAZIONE --> ESECUZIONE

Sintesi: Nulla vieta il trasferimento al legittimo acquirente del possesso del bene pubblico alienato, pur in presenza di un detentore, sebbene “qualificato” dell’immobile, quale è il conduttore.

Estratto: «Nel caso di specie l’Agenzia del Demanio, con... _OMISSIS_ ...ore provvedimento impugnato ha riproposto le stesse deboli motivazioni limitandosi a parafrasarle senza aggiungere nulla di nuovo, peraltro a distanza di 18 anni dal primo diniego e di 23 anni dall’acquisto. Anche quella che appare essere l’unico elemento di novità, ossia l’essere il bene immobile condotto in locazione con contratto in scadenza nel dicembre 2012, è argomentazione del tutto neutra e priva di pregio, atteso che nulla vieta il trasferimento del possesso del bene al legittimo acquirente pur in presenza di un detentore, sebbene “qualificato” dell’immobile, quale è il conduttore.»

TRASFERIMENTO E ACQUISTO DEI DIRITTI REALI --> ACQUISTO ALLA MANO PRIVATA --> DA PUBBLICO A PRIVATO --> DISMISSIONE/CARTOLARIZZAZIONE --> CONTROLLI

Sintesi: La reiterazione della stessa tipologia di diniego di alienazione sulla base di un diniego di visto della Corte di Conti, a distanza di anni e dop... _OMISSIS_ ...uttosto esplicite pronunce giurisprudenziali, nonché in assenza di specifiche e più volte sollecitate motivazioni, non può che essere interpretata come totale assenza di ragioni per “aderire” ai rilievi della Corte dei Conti nonché come volontà tacita di sottrarsi alle proprie responsabilità, con evidente illegittimità per totale arbitrarietà dell’ulteriore diniego.

Estratto: «Le ulteriori argomentazioni, quali quella che “la denunciata inosservanza delle forme di pubblicità del bando della gara, a parte costituire vizio ex se di legittimità, costituisce una rilevante compromissione dell’interesse pubblico per l’arbitraria riduzione della cerchia di probabili vantaggiosi offerenti”, ovvero quella per cui “tali evidenti profili di illegittimità degli atti di gara sono stati ulteriormente ed irreparabilmente aggravati dalla nullità del verbale di aggiudicazione del 3 novembre 1988 poiché privo dei requisi... _OMISSIS_ ...ziali di cui all’art. 44 del R.D. 17 giugno 1909, n. 454 e, segnatamente, perché privo dell’individuazione e sottoscrizione dei testimoni, poiché privo dell’individuazione del bene oggetto d’asta e poiché privo dell’ammontare delle offerte presentate”, si profilano illegittime ed inidonee a sorreggere l’atto se si considera che la Sezione di Controllo della Corte dei Conti, fin dal 4 novembre 1993 (data della ricusazione del visto) aveva stigmatizzato l’omissione, da parte dell’amministrazione alienante, della “formale verifica della regolarità delle pubblicazioni da parte del Presidente”, ritenendo che “già in quella sede la illegittimità del procedimento avrebbe dovuto essere rilevata”.In altri termini l’Agenzia del Demanio, evitando di assumersi le responsabilità per una condotta omissiva ascrivibile quanto meno a superficialità e trascuratezza, ha preteso, noncurante delle legittime a... _OMISSIS_ ...vanti al privato da una (ritenuta) regolare aggiudicazione, traslare su quest’ultimo gli effetti deplorevoli del proprio operato.La reiterazione della stessa tipologia di diniego, a distanza di anni e dopo ripetute e piuttosto esplicite pronunce giurisprudenziali, nonché in assenza di specifiche e più volte sollecitate motivazioni, non può che essere interpretata come totale assenza di ragioni per “aderire” ai rilievi della Corte dei Conti nonché come volontà tacita di sottrarsi alle proprie responsabilità, con evidente illegittimità per totale arbitrarietà dell’ulteriore diniego. Ditalchè l’impugnato provvedimento, in quanto reiterazione tal quale di un provvedimento già annullato più volte, si profila affetto dal vizio di eccesso di potere sotto il profilo dell’irragionevolezza, della contraddittorietà e dell’ingiustizia manifesta e contrario ai principi di trasparenza e di buona amministrazione che dovrebbero improntare l... _OMISSIS_ ...strativa.»

PATOLOGIA --> RISARCIMENTO DEL DANNO --> DANNO --> DA RITARDI NELL’ADOZIONE DEL PROVVEDIMENTO --> ALIENAZIONE DI BENI PUBBLICI

Sintesi: In caso di illegittimo e reiterato rifiuto di trasferire al legittimo acquirente il bene pubblico alienato, l’amministrazione va condannata a risarcire il danno per il mancato godimento del bene, dalla data dell’aggiudicazione al soddisfo.

Sintesi: In mancanza di espressa quantificazione, il danno da ritardo nel trasferimento di beni pubblici fruttiferi alienati è pari agli interessi compensativi al tasso legale sulla somma versata a titolo di prezzo, ai sensi dell’art. 1499 c.c.

Estratto: «2.2. Va, altresì, accolta la domanda risarcitoria, formulata in termini di danno da ritardo.Invero essendo palese la spettanza del bene della vita per cui è causa al ricorrente ed essendo il danno in re ipsa, trattandosi di ben... _OMISSIS_ ...’amministrazione va condannata a risarcire al ricorrente il danno per il mancato godimento del bene dal 3 novembre 1988 (data dell’aggiudicazione) al soddisfo.Relativamente all’an debeatur, in mancanza di espressa quantificazione il Collegio ritiene di liquidarlo, ai sensi dell’art. 1499 c.c., nella misura degli interessi compensativi al tasso legale sulla somma versata a titolo di prezzo £. 147.100.500 (€ 75.971,00) dal 3 novembre 1988 (data dell’aggiudicazione) al soddisfo, intendendosi per tale la data dell’atto pubblico di trasferimento della proprietà.»

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