Finalità e contenuto della direttiva comunitaria 2008/99/CE

uo;obiettivo principale che si propone la direttiva è quello di dare effettività alla protezione dell’ambiente, dal momento che «L’esperienza dimostra che i sistemi sanzionatori vigenti non sono sufficienti per garantire la piena osservanza della normativa in materia di tutela dell’ambiente.(…)» [1] Un’efficace tutela dell’ambiente esige, in particolare sanzioni maggiormente dissuasive per le attività che danneggiano l’ambiente (…) [2]; obiettivo che può raggiungersi «(…) mediante la disponibilità di sanzioni penali, che sono indice di una riprovazione sociale di natura qualitativamente diversa rispetto alle sanzioni amministrative o ai meccanismi risarcitori di diritto civile.» [3]

Accanto a siffatta finalità di fondo, e connessa ad essa, vi è pure l’obiettivo di addivenire ad uno standard normativo di protezione minimo ed uniforme, tale da consentire il ricorso a ... _OMISSIS_ ...ine efficaci e soprattutto a strumenti di cooperazione internazionale, giudiziaria e di polizia, indispensabili per il carattere sovente transnazionale delle condotte criminose, altrimenti preclusi dal disomogeneo livello di tutela vigente negli Stati membri [4].

In tale prospettiva, è di rilievo richiamare quanto previsto dalla decisione quadro 2002/584/GAI in tema di mandato di arresto europeo, con riferimento:

all’inserimento della criminalità ambientale [5] fra i reati suscettibili di dar luogo alla procedura di consegna indipendentemente dal requisito della doppia incriminazione; alla limitazione dei casi di rifiuto, dell’autorità giudiziaria del paese interessato dall’esecuzione, di eseguire il mandato d’arresto.

A tale ultimo riguardo, va rilevato che la Corte di Cassazione ha di recente statuito [6] che «(…) in tema di mandato di arresto europeo, sussiste il motivo di rifiuto della ... _OMISSIS_ ...to dall’art. 18, comma primo, lett. p), della legge nr. 69 del 2005, solo quando la consumazione dei reati oggetto del mandato di arresto europeo sia avvenuta in tutto o in parte nel territorio italiano, e le relative condotte, sufficientemente precisate nei loro estremi oggettivi con riferimento a fonti specifiche di prova, siano idonee a fondare una notizia di reato che consenta all’autorità giudiziaria italiana l’immediato e contestuale esercizio dell’azione penale per gli stessi fatti per i quali procede il giudice estero».

I crimini ambientali, inoltre, risultano inseriti nella lista dei reati per i quali è possibile dare corso all’esecuzione nell’Unione Europea dei provvedimenti di blocco dei beni o di sequestro probatorio, a prescindere dalla doppia incriminazione, secondo quanto previsto dalla decisione quadro 2002/584/GAI [7].

In tale contesto, si spiega l’obiettivo di obbligare gli St... _OMISSIS_ ...iminalizzare le violazioni delle disposizioni comunitarie in materia di tutela di ambiente: esso costituisce l’indispensabile presupposto perché vengano attivate tutte le richiamate disposizioni di carattere procedurale.

Il disegno seguito dalla Commissione – sostanzialmente riproduttivo di quello già tracciato nella Decisione Quadro 2003/80/GAI [8] – può definirsi a cerchi concentrici.

Innanzitutto, si provvede a definire, nell’ottavo “considerando” e nell’articolo 2, l’area dell’illecito da presidiare con misure adeguate, mediante il richiamo agli atti legislativi adottati ai sensi del Trattato CE e del Trattato Euratom – dettagliatamente indicati negli allegati “A” e “B” – nonché ad ogni atto adottato dagli Stati membri in attuazione della predetta legislazione comunitaria.

Tali atti individuano i beni-interessi da tutelare, dalla cui ... _OMISSIS_ ...nde il carattere di illiceità della condotta.

Successivamente, la direttiva fissa, all’articolo 3, i parametri da seguire nell’attribuire rilievo penale alle condotte illecite, così delimitando l’area dell’assoggettamento a sanzione penale, e ciò facendo innanzitutto sotto il profilo dell’elemento materiale della fattispecie.

A tal fine, viene attribuita rilevanza alla gravità delle violazioni, rapportata, sostanzialmente, al pericolo concreto ovvero al danno cagionato, per l’ambiente e l’incolumità delle persone.

Di conseguenza:
lo scarico, l’emissione o l’immissione illeciti di un quantitativo di sostanze o radiazioni ionizzanti nell’aria, nel suolo o nelle acque assumono rilievo penale, sempre che si tratti di condotte che provochino o possano provocare il decesso o lesioni gravi alle persone o danni rilevanti alla qualità dell’aria, alla ... _OMISSIS_ ...lo o alla qualità delle acque, ovvero alla fauna o alla flora;
la raccolta, il trasporto, il recupero o lo smaltimento di rifiuti, e più in generale la gestione dei rifiuti, va sanzionata penalmente qualora provochi o possa provocare il decesso o lesioni gravi alle persone o danni rilevanti alla qualità dell’aria, alla qualità del suolo o alla qualità delle acque, ovvero alla fauna o alla flora;
così pure la spedizione di rifiuti va perseguita penalmente qualora sia effettuata in quantità non trascurabile in un’unica spedizione o in più spedizioni che risultino fra di loro connesse;
l’esercizio di un impianto in cui sono svolte attività pericolose o nelle quali siano depositate o utilizzate sostanze o preparazioni pericolose entra nel novero dei crimini ambientali sempre che provochi o possa provocare, all’esterno dell’impianto, il decesso o lesioni gravi alle persone o danni rilevant... _OMISSIS_ ...rsquo;aria, alla qualità del suolo o alla qualità delle acque, ovvero alla fauna o alla flora;
la produzione, la lavorazione, il trattamento, l’uso, la conservazione, il deposito, il trasporto, l’importazione, l’esportazione e lo smaltimento di materiali nucleari o di altre sostanze radioattive pericolose vanno assoggettate a sanzione penale qualora provochino o possano provocare il decesso o lesioni gravi alle persone o danni rilevanti alla qualità dell’aria, alla qualità del suolo o alla qualità delle acque, ovvero alla fauna o alla flora;
l’uccisione, la distruzione, il possesso o il prelievo di esemplari di specie animali o vegetali selvatiche protette, o di parti di esse o di prodotti derivati, costituiscono attività criminali, salvo i casi in cui l’azione riguardi una quantità trascurabile di tali esemplari e abbia un impatto trascurabile sullo stato di conservazione della specie;
... _OMISSIS_ ...tte commesse in danno di un sito protetto meritano di essere sanzionate penalmente sempre che provochino il significativo deterioramento di un habitat;
infine, la produzione, l’importazione, l’esportazione, l’immissione sul mercato o l’uso di sostanze pericolose per l’ozono costituiscono illeciti penali ove comportino una riduzione del relativo strato.
Vi è, poi, un’ulteriore delimitazione dell’area della rilevanza penale compiuta dal legislatore comunitario, relativa, questa volta, all’elemento soggettivo della fattispecie.

Perché scatti l’obbligo del presidio penale, deve trattarsi, infatti, di violazioni commesse intenzionalmente ovvero per grave negligenza, anche a seguito di inosservanza di un obbligo di agire.

La seconda parte della direttiva è dedicata alla responsabilità delle persone giuridiche.

Muovendo dal presupposto che la criminalit... _OMISSIS_ ... assunto le caratteristiche di una criminalità di profitto, sovente connessa a dinamiche di mercato [9], il legislatore comunitario richiede agli Stati membri l’adozione di specifiche disposizioni che sanzionino efficacemente anche le persone giuridiche nel cui interesse vengono sovente realizzati tali illeciti.

Si tratterà, pertanto, di fare in modo che le persone giuridiche possano essere dichiarate responsabili dei crimini ambientali –di cui agli articoli 3 e 4 della direttiva – «quando siano stati commessi a loro vantaggio da qualsiasi soggetto che detenga una posizione di preminente in seno alla persona giuridica, individualmente o in quanto parte di un organo della persona giuridica, in virtù:
del potere di rappresentanza della persona giuridica;
del potere di prendere decisioni per conto della persona giuridica; o
del potere di esercitare un controllo in seno alla persona giuridi... _OMISSIS_ ...CRLF| Le persone giuridiche dovranno, altresì, essere considerate responsabili allorquando «la carenza di sorveglianza o di controllo da parte del soggetto di cui al paragrafo 1 abbia reso possibile la commissione del reato a vantaggio della persona giuridica da parte di una persona soggetta alla sua autorità».