Presupposti per l'ottenimento del titolo edilizio in sanatoria

ABUSI EDILIZI --> SANATORIA --> CONDONO --> PRESUPPOSTI

Il condono edilizio del 2003 è applicabile esclusivamente agli interventi di minore rilevanza indicati ai numeri 4, 5 e 6 dell'allegato 1 del D.L. 269/2003 (restauro, risanamento conservativo e manutenzione straordinaria), mentre non sono in alcun modo suscettibili di sanatoria le opere abusive di cui ai precedenti numeri 1, 2 e 3 del medesimo allegato, anche se l'area è sottoposta a vincolo di inedificabilità relativa e gli interventi risultano conformi alle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici.

Per il condono edilizio ai sensi della L. n. 724 del 1994, art. 39, a differenza di quanto previsto per la cosiddetta sanatoria edilizia di cui al D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, art. 36, non è richiesto che l'opera abusivamente realizzata sia conforme agli strumenti urbanistici vigenti al momento del rilascio del provvedimento ed a quelli vigenti a... _OMISSIS_ ... sua realizzazione, ossia che ricorra il requisito della "doppia conformità".

Il permesso in sanatoria è ottenibile soltanto in presenza dei presupposti espressamente delineati dall’art. 36 d.P.R. n. 380/2001, ossia a condizione che l’intervento risulti conforme alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente al momento sia della realizzazione del manufatto sia della presentazione della domanda.

L’immobile da condonare deve essere esistente nel momento in cui viene decisa l’istanza di condono e solo successivamente può essere demolito per essere recuperata, in diverso sedime, la volumetria condonata.

La natura del condono, avente carattere di provvedimento eccezionale limitato nel tempo, applicabile a tutti o quasi tutti gli abusi edilizi, con lo scopo di regolarizzare sotto il profilo formale e sostanziale le opere abusive, pone a carico della parte richiedente un esplicito onere di indicazio... _OMISSIS_ ...dificazione sanabile. E non può certamente porsi a carico dell’amministrazione l’obbligo di integrare la dichiarazione sulla scorta di elementi impliciti, dalla valenza non univoca.

L'art. 36 contiene alcune differenze rispetto al previgente art. 13 l. 47/85, che concedeva il titolo in sanatoria in caso di conformità delle opere agli strumenti urbanistici generali e di attuazione approvati e non in contrasto con quelli adottati sia al momento della realizzazione dell'opera, sia della presentazione della domanda; tuttavia la differenza semantica è irrilevante ai fini del titolo in sanatoria, in quanto ove si ammettesse quale presupposto la conformità delle opere abusive allo strumento urbanistico soltanto approvato si finirebbe per assentire, con la sanatoria, opere che non potrebbero essere autorizzate con il permesso di costruire.

Il presupposto indefettibilmente richiesto dal legislatore per la concessione del permesso di costr... _OMISSIS_ ...ia ex art. 36 D.P.R. n° 380/2001 è la c.d. “doppia conformità” dell’opera da sanare, e cioè che l’intervento edilizio realizzato risulti conforme alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente sia al momento della realizzazione dello stesso, sia al momento della presentazione della domanda.

Mentre in un ordinario procedimento edilizio è l’Amministrazione che deve compiutamente dar conto delle ragioni ostative al rilascio del provvedimento abilitativo, qualora questo venga chiesto successivamente, avvalendosi della disciplina sul condono, l’onere di provare la sanabilità dell’immobile grava totalmente sul privato che ha commesso l’abuso (ovvero l’edificazione che in origine tale è stata).

Presupposto indefettibile per il rilascio del permesso di costruire in sanatoria è la c.d. doppia conformità, vale a dire la non contrarietà del manufatto abusivo alla disciplina urbanistica vigente ... _OMISSIS_ ...della sua realizzazione sia al momento della presentazione dell'istanza di sanatoria.

L’ultimazione dell’opera abusiva, ai fini dell’ammissibilità del condono edilizio, può ritenersi avvenuta se l’immobile è stato almeno eseguito al rustico, ossia completato in tutte le sue strutture essenziali, comprese le tamponature le quali sono necessarie per stabilire la relativa volumetria e la sagoma esterna.

L'onere della prova dell'ultimazione dei lavori entro la data utile per ottenere il condono grava sul richiedente la sanatoria a pena di rigetto della domanda.

Ai fini della sanabilità di una manufatto abusivo è sufficiente l'esecuzione del rustico in tutte le sue strutture essenziali, tra cui le tamponature perimetrali.

Per edificio allo stato rustico, da considerarsi ultimato ai fini del condono, si intende un’opera comprensiva delle tamponature esterne, mancante solo delle finiture c... _OMISSIS_ ...vimentazione e tramezzature interne.

La concessione edilizia in sanatoria ex art. 36 del d.P.R. n. 380 del 2001 (già disciplinata dall'art. 13, l. n. 47 del 1985) presuppone la “doppia conformità” rispetto agli atti di governo del territorio, rispetto ai quali rileva, come ostativa alla regolarizzazione dell’abuso, una qualsiasi difformità dell'opera.

L’art. 32, comma 27, lett. d) d. l. n. 269 del 2003 dichiara non suscettibili di sanatoria le opere eseguite successivamente al 31 marzo 2003 ovvero quelle in contrasto con preesistenti vincoli di inedificabilità ovvero ancora quelle realizzate su immobili soggetti a vincoli a tutela di interessi ambientali, paesistici e idrogeologici, parimenti imposti prima della loro esecuzione.

La nozione di ultimazione delle opere, cui occorre far riferimento ai fini dell'applicabilità della disciplina sul condono edilizio, coincide con l'esecuzione del rustico, da in... _OMISSIS_ ...uratura priva di rifinitura, ma da non confondere con lo scheletro, non potendo le pareti esterne considerarsi mere rifiniture.

Ai fini della prova del completamento dell’intervento anche se non occorre il completamento funzionale dell'immobile, è tuttavia necessaria l’ultimazione dell’edificio al grezzo, consistente almeno nel completamento del rustico e della copertura, in modo tale che l’immobile sia esattamente e compiutamente individuato nel suo volume di ingombro essendo già completi la muratura portante, il tamponamento perimetrale e le strutture cementizie.

La sanatoria delle opere realizzate su aree vincolate sussiste solo in due ipotesi, previste disgiuntamente, e costituite: a) dalla realizzazione delle opere abusive prima dell'imposizione dei vincoli; b) dal fatto che le opere oggetto di sanatoria, benché non assentite o difformi dal titolo abilitativo, risultino comunque conformi alle norme urbanistiche e... _OMISSIS_ ...oni degli strumenti urbanistici.

Per la sanatoria delle opere abusive, in base al combinato disposto dei commi 26 e 27 del citato art. 32 del decreto-legge n. 269 del 2003, è necessaria la concorrente sussistenza delle seguenti condizioni: a) che si tratti di opere realizzate prima dell'imposizione del vincolo; b) che si tratti di opere conformi alle prescrizioni e prescrizioni urbanistiche; c) che si tratti di opere minori tali da non determinare un aumento di superficie; d) che vi sia il parere favorevole dell'autorità preposta alla tutela del vincolo.


ABUSI EDILIZI --> SANATORIA --> CONDONO --> PRESUPPOSTI --> ABITABILITÀ

Il rilascio del certificato di abitabilità di un fabbricato, conseguente al condono edilizio, ai sensi dell'art. 35, comma 20, della l. n. 47 del 1985, può legittimamente avvenire in deroga solo a disposizioni regolamentari e non anche quando siano carenti condizioni di salubrità richie... _OMISSIS_ ...onti normative di livello primario, in quanto la disciplina del condono edilizio, per il suo carattere di eccezionalità e derogatorio, non è suscettibile di interpretazioni estensive e, soprattutto, tali da incidere sul fondamentale principio della tutela della salute, con evidenti riflessi sul piano della legittimità costituzionale.

Le disposizioni del DM 5.7.1975 integrano una normativa di rango primario in virtù del rinvio disposto dall'art. 218 del RD n. 1265/34, TU leggi sanitarie, e, come tali e a differenza delle norme integrative e supplementari recate dai regolamenti comunali d’igiene, per lo più espressione di esigenze locali e comunque non attuative di norme primarie sovraordinate, sono inderogabili pure in sede di rilascio, giusta quanto stabilito dall’art. 35, 20° comma della legge n. 47/85, anche del certificato di abitabilità a seguito del condono edilizio, impedendone così il rilascio.

ABUSI EDILI... _OMISSIS_ ...ORIA --> CONDONO --> PRESUPPOSTI --> CERTIFICATO DI IDONEITÀ STATICA
Il certificato di idoneità statica (CIS), introdotto dal legislatore con D.M. LL.PP del 15/05/1985, è stato prescritto dall'art. 35 l. 47/1985 al fine specifico di tutelare l’assetto sismico del territorio da coordinarsi con la procedura di presentazione della domanda di concessione edilizia in sanatoria prevista dalla stessa norma di legge: si stabilisce che, per le opere abusive aventi volume complessivo superiore a 450 metri cubi, è obbligatorio presentare tale certificazione, con la quale attestare l’idoneità statica da redigersi a firma di un tecnico abilitato all’esercizio della professione delle opere eseguite, senza distinzione di anzianità o titolo professionale come invece già previsto per il collaudo statico.

Nel caso di mancato deposito presso gli uffici comunali del certificato di idoneità statica per ottenere il co... _OMISSIS_ ...ex l. 724/1994, trova applicazione l’art. 39, comma 4, della legge laddove prescrive che la mancata presentazione dei documenti da essa previsti entro il termine di tre mesi dalla espressa richiesta di integrazione notificata dal comune comporta l'improcedibilità della domanda e il conseguente diniego della concessione o autorizzazione in sanatoria per carenza di documentazione.
Se la volumetria delle opere abusive risulta essere inferiore a 450 m cubi – ossia al limite previsto dall’art 35 comma 6 lettera b della L.n. 47/1985 – il rilascio della concessione in sanatoria non (era e non) è subordinata, ai sensi del D.M. 15/5/1985, alla presentazione del certificato d’idoneità statica dell’intero edificio condominiale.
ABUSI EDILIZI --> SANATORIA --> CONDONO --> PRESUPPOSTI --> CERTIFICAZIONE ANTIMAFIA
L'obbligo di produzione della ce... _OMISSIS_ ...timafia prevista dall’art. 39, comma 1, della legge n. 724 del 1994 è stato introdotto soltanto con la legge n. 662 del 23 dicembre 1996.
ABUSI EDILIZI --> SANATORIA --> CONDONO --> PRESUPPOSTI --> COMPLETEZZA DOCUMENTALE

Laddove la domanda di condono edilizio ai sensi della L. 47/1985 riguardi ampliamenti abusivi ovvero maggiori superfici dell’opera originariamente assentita, non basta la rappresentazione del solo stato finale del manufatto, occorrendo, altresì, la rappresentazione grafica dell’opera come in origine autorizzata, al fine di consentire la concreta verifica dell’effettiva entità della superficie da condonare.
Per la formazione del silenzio-assenso sull’istanza di condono edilizio ai sensi della legge 23 dicembre 1994, n. 724, è necessario che ricorrano i requisiti, sia dell’avvenuto pagamento dell’oblazione dovuta ... _OMISSIS_ ...i concessione, sia dell’avvenuto deposito di tutta la documentazione prevista per la sanatoria.
In omaggio al principio di economicità che deve ispirare l’istruttoria procedimentale, laddove l’istanza di condono non abbia ad oggetto un edificio sconosciuto all’amministrazione, ma un edificio per il quale l’amministrazione già ha tutta la necessaria documentazione (nella specie, perché interessato da una concessione edilizia successivamente annullata), l’assenza di atti ulteriori può rilevare solo in costanza di puntuali esigenze rilevate dall’amministrazione.
L'art. 35 della legge n° 47 del 1985 stabilisce che deve essere allegata alla domanda di concessione in sanatoria la documentazione fotografica: la mancanza di tale documentazione fotografica è da sola sufficiente a imporre il diniego dell'istanza di condono.
Ai fini del... _OMISSIS_ ...correre dei requisiti necessari per beneficiare del condono ex art. 32 del d.l. 269/2003, non è sufficiente la dichiarazione sostitutiva di atto notorio, essendo necessari ulteriori riscontri documentali, eventualmente anche indiziari, purché altamente probanti, che, qualora mancanti, obbligano l’Amministrazione a respingere la domanda e a reprimere l'abuso.
Al fine di provare l’ultimazione delle opere entro la data utile per ottenere il condono non può ritenersi sufficiente la sola allegazione della dichiarazi...


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