Gli adempimenti formali che seguono il decreto di acquisizione sanante ex art. 42 bis T.U.Es.

Esauriti gli adempimenti di rito per l’emissione del provvedimento di acquisizione occorre procedere all’esecuzione dell’atto secondo le formalità espressamente previste nell’ultima parte del comma 4 dell’art. 42 bis.



In merito, la giurisprudenza consolidata è oramai “tarata” nel riprodurre fedelmente in ogni suo disposto lo stesso schema procedimentale della norma: «Il provvedimento di acquisizione del bene illegittimamente occupato deve essere notificato al proprietario e comporta il passaggio del diritto di proprietà, sotto condizione sospensiva del pagamento delle somme dovute ovvero del loro deposito effettuato ai sensi dell’art. 20, comma 14, D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327; è soggetto a trascrizione presso la conservatoria dei registri immobiliari a cura dell’amministrazione procedente ed è trasmesso in copia all’ufficio istituito ai sensi dell’art. 14, comma 2, D.... _OMISSIS_ ...001, n. 327, nonché comunicato, entro trenta giorni, alla Corte dei conti, mediante trasmissione di copia integrale».




La disposizione in esame richiama de relato, anche se in via semplificata, quanto oggetto degli artt. 23 e 24 della procedura espropriativa ordinaria, ma opera al contempo alcuni correttivi frutto della specialità a cui è improntata.


In primo luogo, a differenza del decreto ordinario, non viene prevista la notifica secondo le forme del Codice di procedura civile, dunque non si richiede espressamente il ricorso all’ufficiale giudiziario.


Come si è già avuto modo di far notare in precedenza , il provvedimento di acquisizione sanante non è intesto come un atto a contenuto recettizio e, probabilmente, proprio perché i suoi effetti sono vincolati esclusivamente all’avveramento dell’unica condizione richiesta espressamente in relazione al... _OMISSIS_ ...gamento, non si ritiene necessario strutturare la trasmissione dello stesso secondo i canali della notifica procedurale.


In tale direzione oramai si sta muovendo in modo consolidato la giurisprudenza amministrativa , anche per ciò che concerne il decreto definitivo , il quale, oggi, si può sottrarre alle regole dell’invio limitando gli effetti della sua omissione soltanto alla decorrenza dei termini per l’opposizione alla stima, impedendone con ciò il decorso.


In virtù di questo ius receptum il decreto definitivo ha natura di atto non recettizio per cui la sua comunicazione non costituisce elemento afferente alla sua validità formale.


Ad ogni buon fine, a prescindere dalla facilità o brevità di questa particolare fase procedurale, si ritiene quanto meno preferibile nella prassi corrente la notifica formale del provvedimento di acquisizione sanante perché è da questa che decorrono tutti i t... _OMISSIS_ ...iali per esercitare le più opportune tutele giudiziarie davanti alle Autorità diversamente competenti.


Si concorda con chi ritiene che il più importante onere che permane in capo all’Autorità sia pertanto quello del pagamento delle somme calcolate e liquidate in decreto , operazione che deve necessariamente avvenire dopo la sua emissione anche perché non esiste una fase dell’offerta dell’indennità provvisoria.


Di tal guisa, si era anche detto, la comunicazione dell’atto servirebbe proprio ad ottenere gli estremi di pagamento dal privato su cui trasferire il danaro nei limiti temporali dei trenta giorni.


Il pagamento o il deposito esegue il provvedimento perché realizza la condizione sospensiva dei suoi effetti e la proprietà del bene oggetto di occupazione può definitivamente essere trasferita in seno al patrimonio pubblico.


A questo proposito, si fa notare... _OMISSIS_ ...ato ha già percepito somme in precedenza, sia in forma di pagamento diretto sia in quella di deposito presso la Cassa DD.PP., l’Ente erogante può agire in compensazione, cioè potrà decurtare quanto già introitato da quanto liquidato nell’atto, maggiorato degli interessi legali in quanto la somma già versata a sua volta sarà capitalizzata.


La trascrizione presso la Conservatoria dei registri immobiliari è un’altra condizione procedurale a cura della P.A. successiva all’emissione del provvedimento.


Come si è ripetutamente detto, essa non ha alcuna attinenza con la causa del provvedimento, che invece rientra nella fattispecie più complessa della liquidazione/pagamento dell’indennità prevista come fattore essenziale sotto l’aspetto contenutistico del decreto, bensì incide su quello che il grado di opponibilità a terzi.


Il corollario suddetto trae origine dalla ma... _OMISSIS_ ...denziale che, in alcuni casi, spiega la trascrizione in termini di percettibilità certa del destinatario.


La parola trascrizione invero intende assorbire anche la prodromica azione di registrazione presso l’Agenzia delle Entrate per il pagamento della relativa imposta, nonché l’automatica voltura catastale conseguente alla trascrizione, che consentirà alle future visure di correggersi con i dati del “nuovo” proprietario.


L’atto viene, altresì, trasmesso agli uffici che detengono gli elenchi dei documenti che contengono le dichiarazioni di pubblica utilità secondo gli estremi dell’art. 14, comma 2 del T.U.Es.


La definizione dell’iter complessivo trova epilogo con gli adempimenti di cui al comma 7, che prevede la trasmissione del fascicolo in copia integrale presso la Procura della Corte dei conti, ma di questo se ne parlerà in seguito.