Contenuto del decreto di acquisizione sanante: la motivazione bipolare nell’ottica della comparazione con gli interessi dei privati

L'anima dell’art. 42 bis del T.U.Es. è chiaramente racchiusa nel periodo seguente la prima parte del 4° comma in cui viene marcato che “è specificamente motivato in riferimento alle attuali ed eccezionali ragioni di interesse pubblico che ne giustificano l'emanazione, valutate comparativamente con i contrapposti interessi privati ed evidenziando l'assenza di ragionevoli alternative alla sua adozione”.



L’analisi dell’inciso suddetto può ragionevolmente condurre l’attenzione sulla ripartizione in tre parti del complesso procedimento logico che poi deve magistralmente essere condensato nella motivazione dell’atto di acquisizione: l’esistenza di un interesse pubblico attuale ed eccezionale, il bilanciamento con quello privato e, infine, l’assenza di ragionevoli alternative.
Anche in questo caso, sulla base dell’esperienza acquisita, si può agevolmente ricavare che la prassi... _OMISSIS_ ...banalizza” il “costrutto” appena frammentato, ma in realtà è proprio su questa struttura sintattica che ha sottilmente puntato il legislatore per la diversificazione in chiave costituzionale con il vecchio art. 43, e l’inciso in argomento fornito dalla “nostra” vecchia fonte costituzionale ne è l’affermazione perentoria.

In tale contesto, è provvida l’Adunanza Plenaria n. 2 del 09/02/2016 che ha sottolineato come l’art. 42 bis, ricercando i canoni dell’eccezionalità in termini di extrema ratio, non solo ha evitato il danno arrecato dalla previgente norma sull’acquisto sanante per il fatto che questa regrediva la “property rule”, intesa in senso assistenzialistico per il privato titolare, a “liabiltity rule”, ossia incentrata sulla discrezionalità della P.A. e dalla compensazione del danno in chiave economica, ma ha anche evitato uno sbilanciamento d’uso di ques... _OMISSIS_ ...uisizione del bene in luogo di quello ordinario disegnato dal corpus di norme di cui al d.P.R. 327/2001.

La definizione di rito data dalla giurisprudenza è quella di intendere l’art. 42 bis come un strumento di adeguamento della situazione di fatto, affetta da patologia, a quella di diritto, pur tuttavia esso deve essere inteso come extrema ratio in quanto pur se dettato da una norma di pari rango ordinario rispetto a quella che, racchiusa in un compendio unico, disciplina la procedura normale, conserva una natura eccezionale non solo perché disposta in via del tutto autonoma rispetto a questa, ma soprattutto perché prevista per situazioni straordinarie come devono essere appunto considerate quelle afferenti le occupazioni illegittime.

L’eccezionalità dell’interesse, visto precisamente come extrema ratio, è strettamente connessa alla dimostrazione della praticabilità di soluzioni alternative.

Proprio in vi... _OMISSIS_ ...ignificato, l’interesse pubblico da tutelare sarà parimenti differente, non semplicemente posteriore, rispetto a quello che ha contraddistinto la procedura espropriativa originaria, ecco perché esso deve sempre essere attuale, occorre cioè stabilire se sia sempre esistente e possa così superare “l’ostacolo” civilistico della restituzione del bene.
In tale ottica, la giurisprudenza precisa che l’art. 42 bis svolge il primario ruolo di “procedimento ablatorio sui generis” in virtù del quale l’apprensione del bene, fondata su ragioni attuali e concrete, è espressione di ultima soluzione a cui ricorrere quando non vi siano letteralmente altre vie d’uscita.

Il pensiero è corroborato anche dalla circostanza che l’acquisizione coattiva non sia giustificata se prodotta dall’eccessiva onerosità delle soluzioni alternative comunque rientranti nella sfera di disponibilità dell’Aut... _OMISSIS_ ...ativa procedente.
Ad ogni buon fine, “l’attualità dell’interesse” deve essere debitamente tenuta distinta dal concetto di “utilizzo del bene”, come già affermato da autorevole dottrina di notevole ispirazione, infatti, pur se utilizzata l’opera, cionondimeno non si riconoscono i presupposti per l’acquisizione sanante se viene a mancare in concreto l’interesse pubblico nella sua duplice ed imprescindibile caratteristica di autonomia ed attualità.

La rigorosa corrispondenza tra le esigenze imperiose dell’interesse pubblico e la totale assenza di valide alternative, ancorché onerose, è alla base di ogni portato giurisprudenziale e non ammette esimenti, occorre in merito un’adeguata valutazione al caso in concreto , di sicuro però l’adozione dell’atto acquisitivo è ben vista oramai dall’intero sistema che invoca sempre e comunque un processo di valutazione comparativa ... _OMISSIS_ ...si dei privati, cristallizzato oramai per inciso nella restituzione del bene.

Individuato l’interesse pubblico diventa necessario qualificare quello contrapposto privato.
Poc’anzi si è detto che l’interesse privato è soddisfatto nella restituzione del bene, ciò intendendosi in ossequio alle regole europee e costituzionali sulla proprietà privata e sui modi di acquisto coattivo, ma invero sembra riduttivo ed improprio definire la posizione giuridica di vantaggio del proprietario soltanto secondo questi canoni.

Così come è impreciso bilanciare secondo paradigmi meramente economici l’interesse della collettività e quello del privato, laddove quest’ultimo è tutelato dal panorama normativo erga omnes a prescindere da una quantificazione strettamente finanziaria.

In effetti, a ben pensare, si conviene con quanti ipotizzano una dimensione che, piuttosto che accentrare tutto sui dettami ... _OMISSIS_ ...esa della proprietà privata, oppure sull’utilità economica desumibile dallo stato in cui soggiace il bene sottomesso da una lunga occupazione abusiva, convogli sulla situazione concreta, strictu sensu rilevabile dalla fattispecie del caso affrontato.

La valutazione degli interessi in conflitto, in cui secondo un’attività di bilanciamento quello privato deve essere recessivo rispetto a quello pubblico, è un percorso derivato dal contraddittorio che deve necessariamente essere compiuto dalla P.A. secondo la discrezionalità propria e derivata dalla norma di legge.

Più segnatamente, essa non attiene alla scelta se acquisire o restituire in virtù di un dovere prettamente “civilistico”, unitamente a quello sanzionatorio di corresponsione del danno risarcitorio, ma a quella prodromica di decidere se acquisire, utilizzando lo strumento messo a disposizione con l’art. 42 bis, o non acquisire.

In riferime... _OMISSIS_ ...overe che incombe sulla pubblica amministrazione è prioritariamente amministrativo e la valutazione degli interessi in gioco è relativa alla verifica se sussistono i presupposti richiesti per acquisire il bene mediante la potestà amministrativa riconosciuta con la disposizione sull’acquisizione sanante, una volta esaurita tale operazione, se negativa, si potrà effettivamente procedere alla restituzione del bene con tutte le conseguenze connesse.

In definitiva, la valutazione degli interessi è un’operazione preventiva e permette di comprendere se la potestà descritta dall’art. 42 bis sia quella più idonea per l’acquisizione coattiva della proprietà privata e del corretto soddisfacimento dell’interesse pubblico.

Il percorso motivazionale in cui valutare gli interessi in conflitto ha l’ulteriore scopo di arrivare a dimostrare l’assoluta mancanza di ragionevoli soluzioni alternative.

Lo... _OMISSIS_ ...ndito di soluzioni praticabili in luogo dell’ablazione speciale assume i connotati della necessità considerato che una sua trascuratezza può condurre ad una statuizione di annullamento del giudice amministrativo per difetto di motivazione.

In ordine all’esatta interpretazione della locuzione usata, l’apprendimento di eventuali “percorsi alternativi” deve comunque essere inteso in riferimento alla possibilità di usare lo strumento in analisi come metodo esclusivo per l’apprensione del bene in luogo non solo della restituzione, ma anche di altre soluzioni consensuali di apprensione finalizzate alla riconciliazione delle volontà contrapposte.

L’adunanza Plenaria n. 4 del 20/01/2020, più volte citata, del Consiglio di Stato espressamente consolida l’opinione del giudice amministrativo al riguardo indicando con esattezza cosa significhi la frase usata dal legislatore.

In buona sostan... _OMISSIS_ ...sere considerata la summa di tutte quelle specifiche circostanze ostative o favorevoli sia all’acquisizione sanante sia alla restituzione con ripristino dello stato dei luoghi, in tal senso una valida motivazione è stata rinvenuta nella sperequazione dei costi risarcitori della restituzione rispetto al valore del bene illegittimamente modificato.

Deve precisarsi pertanto che la semplice allocazione del bene non può essere considerata esaustiva del concetto di alternatività, limitandosi più che altro al contesto prettamente materiale dello stato dei luoghi, bensì può essere definita come un “semplice marcatore” della modalità di esecuzione del fine istituzionale attraverso l’acquisizione sanante coattiva.

Anche il Giudice ordinario si è allineato al portato dell’evoluzione giurisprudenziale amministrativa prevedendo, in melius re perpensa rispetto al passato, che la corretta ermeneutica della norma facc... _OMISSIS_ ...rimento agli strumenti di legge ammessi in alternativa al provvedimento di acquisizione di cui all’art. 42 bis, tra cui non rientra il rinnovo della procedura espropriativa.